2003
Il dono indescrivibile
Maggio 2003


Il dono indescrivibile

Se apriss[imo] il [nostro] cuore all’influenza purificante del dono ineffabile dello Spirito Santo, si manifesterebbe una nuova gloriosa dimensione spirituale.

Sono felice di essere assieme a voi oggi. Mi piace ascoltare la parola del Signore come viene espressa dai nostri dirigenti quando sono guidati dal dono divino dello Spirito Santo. Oggi desidero parlarvi un po’ di questo meraviglioso dono.

Avete mai pensato alla quantità di luce e di energia generata dal nostro sole? È un calcolo che va al di là della nostra comprensione. Eppure il calore e la luce che riceviamo sono un dono gratuito di Dio. Questa è un’altra prova della bontà del nostro Padre celeste.1

La luce proveniente dal sole penetra nello spazio, inondando il nostro pianeta mentre circonda il sole con il calore e la luce che sono fonti di vita. Senza il sole non vi sarebbe vita su questo pianeta, che sarebbe per sempre sterile, freddo e buio.

Come il sole dà vita e luce alla terra, una luce spirituale, che chiamiamo luce di Cristo, dà nutrimento al nostro spirito. Le Scritture ci insegnano che «illumina ogni uomo» che viene nel mondo.2 Pertanto tutta l’umanità può godere dei suoi benefici. La luce di Cristo è l’influenza divina che permette a ogni uomo, donna e bambino di distinguere il bene dal male. Incoraggia tutti a scegliere le cose giuste, a cercare le verità eterne e ad apprendere di nuovo quelle verità che conoscevamo nella nostra esistenza pre-terrena ma che abbiamo dimenticato nello stato terreno.

Non dobbiamo confondere la luce di Cristo con il personaggio dello Spirito Santo, perché essa non è affatto un personaggio. La sua influenza opera prima che una persona riceva lo Spirito Santo e la prepara a riceverlo. La luce di Cristo condurrà l’anima onesta a dare «ascolto alla voce»3 per trovare il vero vangelo e la vera chiesa e ricevere grazie a ciò lo Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è un personaggio di spirito, un membro distinto e separato della Divinità.4 È un testimone del potere di Dio, della divinità di Cristo e della veridicità del vangelo restaurato. Molti uomini, in ogni epoca della storia, in ogni nazione, hanno cercato scrupolosamente di comunicare con i cieli e ottenere la luce della verità evangelica. Hanno sentito l’influenza dello Spirito Santo confermare la veridicità del Vangelo.

Il profeta Joseph Smith spiegò: «C’è una differenza fra lo Spirito Santo e il dono dello Spirito Santo. Cornelio ricevette lo Spirito Santo prima di essere battezzato, la qual cosa era per lui il potere di convincimento di Dio della veridicità del Vangelo; ma non poté ricevere il dono dello Spirito Santo finché non fu battezzato. Se non avesse preso su di sé quest(a) … ordinanza, lo Spirito Santo, che lo convinse della verità di Dio, lo avrebbe abbandonato».5

È possibile ottenere il dono dello Spirito Santo, che è il diritto di ricevere lo Spirito Santo quale compagno costante, solo a condizione di avere fede in Cristo e che vi siano il pentimento, il battesimo per immersione e l’imposizione delle mani da parte di servitori autorizzati dotati del Sacerdozio di Melchisedec. È un dono molto prezioso a disposizione soltanto dei membri degni della chiesa del Signore.

In Dottrina e Alleanze il Signore chiama il dono dello Spirito Santo «il dono ineffabile».6 È la fonte della testimonianza e dei doni spirituali. Illumina la mente, riempie la nostra anima di gioia,7 ci insegna ogni cosa e ci riporta alla memoria conoscenze dimenticate.8 Inoltre lo Spirito Santo ci «mostrerà tutte le cose che [dovremo] fare».9

Il presidente James E. Faust ha aggiunto che il dono dello Spirito Santo è «il maggior garante della pace interiore nel nostro instabile mondo».10

Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato: «Quale grande benedizione è avere l’influenza ministrante di un membro della Divinità».11 Pensate a quello che significa la capacità e il diritto di ricevere il ministero di un membro della Divinità; di comunicare con saggezza infinita, conoscenza infinita e potere infinito!

Come per tutti i doni, anche questo deve essere ricevuto e accettato per trarne giovamento. Quando vi sono state poste le mani di un detentore del sacerdozio sul capo per confermarvi membro della Chiesa, avete udito le parole: «Ricevi lo Spirito Santo». Queste parole non significavano che lo Spirito Santo sarebbe diventato incondizionatamente il vostro compagno costante. Le Scritture ci ammoniscono che lo Spirito del Signore «non contenderà per sempre con l’uomo».12 Quando siamo confermati ci viene dato il diritto a godere della compagnia dello Spirito Santo, ma è un diritto che dobbiamo continuare a guadagnarci con l’obbedienza e la dignità. Non possiamo dare questo dono per scontato.

Lo Spirito Santo ci mette in guardia dal pericolo e ci suggerisce di dare aiuto a coloro che sono nel bisogno. Il presidente Thomas S. Monson ci ha dato il seguente consiglio: «Noi attendiamo. Noi osserviamo. Noi ascoltiamo la voce mite e tranquilla. Quando essa parla, gli uomini e le donne saggi obbediscono. I suggerimenti dello Spirito non devono essere ignorati».13

Una volta ho avuto l’occasione di visitare una vasta grotta sotterranea. Mentre eravamo all’interno della grotta, la guida spense per un momento le luci per farci provare il brivido di stare nel buio totale. Fu un’esperienza singolare. Misi una mano a un palmo dagli occhi ma non riuscii a vederla. In un certo senso faceva paura. Mi sentii sollevato quando la luce venne accesa di nuovo.

Allo stesso modo in cui la luce penetra l’oscurità e rende visibili le cose fisiche, lo Spirito Santo penetra l’oscurità spirituale che ci circonda e rende chiaramente visibili le cose spirituali che prima erano nascoste. L’apostolo Paolo insegnò che «lnaturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente».14

Temo che alcuni membri della chiesa del Signore vivano «ben al di sotto dei privilegi» connessi con il dono dello Spirito Santo.15 Alcuni sono distratti dalle cose del mondo che contrastano l’influenza dello Spirito Santo, impedendo loro di riconoscerne i suggerimenti. Il mondo nel quale viviamo è rumoroso e affaccendato. Ricordate che essere occupati non significa necessariamente essere spirituali. Se non stiamo attenti, le cose del mondo possono lasciar fuori le cose dello Spirito.

Alcune persone sono indebolite spiritualmente e sono insensibili per la scelta che hanno fatto di commettere il peccato. Altre semplicemente indugiano in uno stato di appagamento spirituale senza alcun desiderio di superare se stesse per comunicare con l’Infinito.

Se aprissero il proprio cuore all’influenza purificante del dono ineffabile dello Spirito Santo, si manifesterebbe una nuova gloriosa dimensione spirituale. I loro occhi vedrebbero scenari difficilmente immaginabili. Conoscerebbero da soli le cose dello Spirito che sono squisite, preziose e in grado di dilatare l’anima, allargare la mente e riempire il cuore di una gioia indescrivibile.

Il presidente Brigham Young ha raccontato l’esperienza sacra vissuta quando il profeta Joseph Smith, morto martire, gli apparve in visione per portare ancora un messaggio ai santi. È un messaggio di cui i santi hanno bisogno oggi più che mai. Joseph disse: «Chiedi alle persone di… tenere vivo in loro lo spirito del Signore, che li guiderà sulla retta via. Stai attento a non allontanare da te la voce dolce e sommessa dello Spirito, poiché ti mostrerà cosa fare e dove andare; ti darà i frutti del Regno. Chiedi ai fratelli di tenere il cuore aperto alla convinzione, in modo che quando lo Spirito Santo verrà da loro, il loro cuore sarà pronto a riceverLo».16

Fratelli e sorelle, allontaniamo la voce dolce e sommessa? Facciamo cose che offendono lo Spirito Santo? Facciamo entrare nella nostra casa influenze che allontanano lo Spirito? Il genere di divertimenti che permettiamo ci sia nella nostra casa avrà certamente un impatto sul potere dello Spirito Santo. Gran parte dei divertimenti del mondo sono offensivi per lo Spirito Santo. Certamente, non dobbiamo guardare film o programmi televisivi che contengano violenza, linguaggio volgare e immoralità.

Vi invito a riflettere personalmente in modo umile e devoto e a chiedervi: «C’è lo Spirito nella mia vita? Sono felice? Faccio qualcosa nella vita che offende lo Spirito e impedisce allo Spirito Santo di essere il mio compagno costante?» Abbiate il coraggio di pentirvi, se necessario, e godrete di nuovo della compagnia dello Spirito Santo.

Beneficiamo nella nostra casa dell’influenza dello Spirito Santo? Come famiglia, facciamo qualcosa che possa risultare offensivo per lo Spirito? Come possiamo invitare nella nostra casa lo Spirito Santo in modo più efficace?

Le nostre case devono essere più centrate su Cristo. Dobbiamo passare più tempo al tempio e meno tempo a inseguire il piacere. Dobbiamo abbassare il livello del rumore in casa perché il rumore del mondo non superi la voce calma e sommessa dello Spirito Santo. Uno dei più grandi obiettivi dei genitori deve essere quello di godere in casa del potere e dell’influenza dello Spirito Santo. Dobbiamo pregare e studiare le Scritture. Per invitare lo Spirito Santo nella nostra casa possiamo cantare gli inni della Restaurazione. Possiamo trarre giovamento anche dalla serata familiare tenuta con regolarità.

In questi tempi pericolosi abbiamo bisogno nella nostra vita di questo dono ineffabile. Il presidente Boyd K. Packer ci ricorda: «Noi non abbiamo paura del futuro. Abbiamo molte ragioni per gioire e pochissime per temere. Se seguiremo i suggerimenti dello Spirito Santo saremo protetti, nonostante ciò che il futuro ci riserva: Ci verrà mostrato cosa fare».17

Il profeta Joseph Smith ha insegnato che i santi possono distinguere il dono dello Spirito Santo da tutti gli altri spiriti, perché «sussurrerà pace e gioia alla loro anima; allontanerà dal loro cuore la malvagità, l’odio, la lotta e ogni male, e l’unico loro desiderio sarà di fare il bene, di compiere opere di rettitudine e di edificare il regno di Dio».18

Un amico mi ha raccontato l’esperienza vissuta quando ha conosciuto e compreso il dono dello Spirito Santo. Aveva pregato spesso e a lungo per sapere se il Vangelo è vero.

Sebbene provasse sentimenti di pace al pensiero delle cose in cui credeva, non aveva mai ricevuto la conoscenza certa che desiderava ardentemente. Si era rassegnato al fatto di essere forse una di quelle persone che per tutto il corso della vita avrebbe dovuto dipendere dalla fede di altri.

Una mattina, mentre meditava sulle Scritture, si sentì pervadere il corpo da qualcosa che lo attraversò dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. «Ero immerso in un sentimento di amore molto intenso e di gioia pura», mi spiegò. «Non posso descrivere l’entità di ciò che provai quella volta se non dire che ero avvolto da una gioia così profonda che non v’era in me posto per nessun’altra sensazione».

Anche mentre avvertiva questo riversamento in lui dello Spirito Santo, si chiedeva se era possibile che stesse solo immaginando quanto stava accadendo. «Più mi stupivo e più intensi diventavano i sentimenti, fino a che tutto quello che potei fare fu dire piangendo: ‹È sufficiente›».

Quando era un ragazzo, mio padre visse un’esperienza simile il giorno del suo battesimo. «Quando il vescovo mi pose le mani sulla testa e… disse: ‹Ricevi lo Spirito Santo›,… provai un’emozione strana… qualcosa che non avevo mai provato prima mi trafisse l’anima… e mi suscitò un senso di felicità, un sentimento che mi riempì l’anima».

Da quel momento in poi e per tutta la vita ha sempre saputo che Gesù Cristo vive e che dirige la Sua chiesa tramite un profeta vivente.19

Molte persone oggi hanno sentito i suggerimenti dello Spirito Santo mentre stavano studiando il Libro di Mormon o ascoltando le testimonianze di missionari e di amici. A queste persone io, quale apostolo del Signore Gesù Cristo, dico: il Vangelo è stato restaurato di nuovo sulla terra nella sua pienezza! Joseph Smith è stato un vero profeta che ha tradotto questo libro grazie al dono e al potere di Dio. Invito tutti a leggere il Libro di Mormon e a mettere in atto la sua promessa: «E quando riceverete queste cose, vorrei esortarvi a domandare a Dio, Padre Eterno, nel nome di Cristo, se queste cose non sono vere; e se lo chiederete con cuore sincero, con intento reale, avendo fede in Cristo, egli ve ne manifesterà la verità mediante il potere dello Spirito Santo».20

Dico a tutti voi che non siete membri della Chiesa, con tutto l’affetto che provo nel cuore: non resistete ancora a lungo alla verità. Fate posto nel vostro cuore a questa luce celeste. Abbiate fede, pentitevi e siate battezzati nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati, e anche voi riceverete il dono ineffabile dello Spirito Santo.

Il nostro Padre celeste vive! Gesù è il Cristo! Il vangelo di Gesù Cristo è stato restaurato nelle sua pienezza tramite il profeta Joseph Smith. Presidente Gordon B. Hinckley è il profeta, veggente e rivelatore dei nostri giorni. Di questo io porto testimonianza nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Gli esperti della NASA valutano che «l’energia totale irradiata [dal sole] ogni giorno sia di 383 miliardi di trilioni di kilowatt, che equivalgono all’energia generata dall’esplosione di cento miliardi di tonnellate di TNT al secondo» (NASA Office of Space Science, «Solar System Exploration,» Internet, http://solarsystem.nasa.gov/features/ planets/sun/sun.html).

  2. Giovanni 1:9; vedere anche Moroni 7:16 e DeA 84:46.

  3. DeA 84:46.

  4. Vedere DeA 130:22.

  5. History of the Church, 4:555.

  6. DeA 121:26.

  7. Vedere DeA 11:13.

  8. Vedere Giovanni 14:26.

  9. 2 Nefi 32:5.

  10. «Finestre di luce e verità», La Stella, gennaio 1996, 87.

  11. Teachings of Gordon B. Hinckley (1997) 259.

  12. Genesi 6:3; vedere anche 2 Nefi 26:11, DeA 1:33 e Mosè 8:17.

  13. Live the Good Life (1988) 59.

  14. 1 Corinzi 2:14.

  15. Vedere Discourses of Brigham Young, selezionati da John A. Widtsoe (1954) 32.

  16. Manuscript History of Brigham Young 1846– 1847, comp. Elden J. Watson (1971) 529.

  17. Packer, “Lingue come di fuoco”, Liahona, luglio 2000, 9–10.

  18. Manuscript History of Brigham Young, 529.

  19. Joseph L. Wirthlin, Conference Report, aprile 1956, 12.

  20. Moroni 10:4.