Decidere in merito alla missione
Quando ero giovane, la mia famiglia e le insegnanti della Primaria mi chiedevano se da grande sarei andato in missione. Dicevo sempre di sì. Quando ebbi dodici anni, fui ordinato all’ufficio di diacono. I miei dirigenti cominciarono a dire che da lì a sette anni sarei andato in missione. Sembrava così lontano.
Quando fui ordinato insegnante, mi ricordavano più frequentemente che la missione sarebbe arrivata presto. Quando fui ordinato sacerdote, me lo ricordavano ancora più spesso. Cominciai a preoccuparmi perché mi rimanevano soltanto tre anni.
Mi piaceva l’idea di andare in missione, come avevano fatto alcuni miei fratelli più grandi. Ma mi spaventava il pensiero di stare lontano dalla mia famiglia per due anni in un’altra parte del mondo. Capii di aver paura di andare in missione perché non avevo un grande desiderio di partire.
Parlai a mia sorella Francisca del mio problema, ed ella si sedette vicino a me e disse: «Isai, capisco quello che dici, e io posso dirti soltanto due cose. La prima è che la missione è la condizione in cui le persone possono godere dello Spirito sempre al 100 percento se avranno l’occhio rivolto soltanto alla gloria di Dio. La seconda cosa è di chiedere al Signore di aiutarti ad accrescere il tuo desiderio di andare in missione. Il Signore ti aiuterà».
Ho seguito il suo consiglio e ho cominciato a pregare affinché crescesse in me il desiderio di svolgere una missione.
Il 6 aprile 2000 fu un giorno decisivo per me perché era il giorno in cui il mio collega d’insegnamento familiare partiva per la missione. Andai all’aeroporto per salutarlo. Quando salì sull’aereo, provai un certo nervosismo all’idea di dover fare la stessa cosa. Ma invece della paura, provai un senso di pace. Conclusi che quei sentimenti erano la risposta alle mie preghiere. Sapevo che il Signore voleva che svolgessi una missione. Da qual giorno in poi, ebbi il forte desiderio di andare in missione quando avrei compiuto 19 anni.
Fui chiamato a servire nella Missione Californiana di San José, e sono tornato da poco. Gli anni trascorsi in missione sono stati i migliori della mia vita. Scoprii che anche se mi trovavo lontano dalla mia famiglia, quando affrontavo momenti difficili o avevo bisogno di aiuto lo Spirito del Signore mi confortava e mi aiutava. Sono arrivato a conoscere e amare il mio Padre celeste e Gesù Cristo. Potevo dire con certezza che il Libro di Mormon è vero. La mia testimonianza dei profeti viventi e della Restaurazione è cresciuta. Ho amato le persone che stavo servendo. E ho imparato che il dono delle lingue è reale, perché ho imparato a parlare inglese e a insegnare in quella lingua.
Quello che pensavo fosse un grande sacrificio si rivelò la benedizione più grande della mia vita.
Isaí Limón Torres è membro del Primo Rione di Matamoros, nel Palo di Matamoros, in Messico.