Come rafforzare le future madri
Diversi anni fa io e mio marito chiedemmo ai nostri figli quello che era loro piaciuto della recente conferenza generale. La nostra figlia sedicenne era entusiasta. Ella disse: «Mi è piaciuta molto! Mi è piaciuto ascoltare profeti e dirigenti intelligenti e ispirati parlare della maternità». Poi ci disse che questo argomento era motivo di ansia per lei: «Non ne sento più parlare da nessuno—né al seminario, né alle Giovani Donne, e certamente non a scuola; da nessuna parte tranne che in casa».
Non so se la sua esperienza sia simile a quella delle altre giovani donne, ma sospetto di sì. So che per un certo periodo non andava di moda per le donne esaltare le virtù della maternità o per le giovani donne esprimere il loro desiderio di essere madri.
Questa cosa l’ho notata in modo particolare qualche tempo fa, mentre parlavo con un gruppo di circa venti Laurette che non avevo mai incontrato prima. Chiesi loro quali fossero i loro obiettivi. Alcune indicarono delle mete educative come la laurea, altre dissero che avrebbero voluto andare in missione—tutti obiettivi degni. Infine una ragazza espresse timidamente il desiderio di diventare madre. Poi altre ragazze parlarono dei loro altri obiettivi. Dopo che un’altra ragazza ebbe menzionato la maternità, tutte le altre si unirono ad essa. Ma c’è voluto molto coraggio per le prime due ragazze ammettere di voler diventare madri. E questo accadeva in un ambiente molto sicuro.
Al di là del fatto che ammettere questo desiderio può esporre una ragazza al ridicolo, può anche suscitare in lei un senso di fallimento. Ella sa di non avere un controllo totale sul raggiungimento di questo obiettivo, il che può renderla vulnerabile nell’esprimerlo. È anche una meta che richiede grande altruismo; può significare dover rinunciare ad altre mete più alla moda. Sono consapevole dei molti dubbi che le nostre giovani donne si trovano ad affrontare, ma sento ancora di dover insegnare questi principi eterni.
Vorrei confermare l’importanza della maternità, parlare della nuova espressione contenuta nel tema delle Giovani Donne: «preparate a rafforzare la famiglia». Tratterò cinque aspetti che noi come genitori e dirigenti dobbiamo curare per le nostre giovani donne.
1. Dobbiamo insegnare alle giovani donne come rafforzare la loro attuale famiglia.
Tutte le famiglie, dalla migliore a quella con i problemi peggiori, hanno bisogno di essere rafforzate. L’anziano Robert D. Hales del Quorum dei Dodici Apostoli disse: «Se pensiamo che le altre famiglie non abbiano delle difficoltà, allora non le conosciamo abbastanza».1 Dobbiamo incoraggiare le ragazze a rivolgersi alla loro madre e al loro padre non solo per ricevere aiuto, ma anche per darlo.
Alcuni membri del nostro consiglio generale sono cresciuti in case con genitori che erano meno attivi nella Chiesa. Una di loro aveva una saggia dirigente delle Giovani Donne che le consigliò di partecipare insieme alla sua famiglia alle attività ricreative della domenica, ma di mantenere le sue norme personali. Così, se andavano in piscina, lei li accompagnava e stava con loro, ma non entrava in acqua. Ella riuscì a sviluppare con la sua famiglia un rapporto improntato alla tenerezza.
Conosco una giovane donna che ha visto con tristezza il fratello inserirsi nel gruppo sbagliato di amici. Dopo aver accoratamente pregato per lui una sera, ebbe la forte sensazione di doverlo prelevare dalla festa alla quale stava partecipando. Girarono insieme in automobile per un po’ parlando di chi egli fosse come membro della loro famiglia, come membro della famiglia del Padre celeste e del suo dovere di onorare quelle identità. Egli riuscì a trasformare la sua vita, in parte grazie anche all’amore di sua sorella.
I giovani spesso si sentono soli o isolati sia socialmente che spiritualmente. Le amicizie e i forti legami con i loro fratelli e sorelle sono il migliore antidoto. Una ragazza adolescente fu respinta da un gruppo di ragazze della sua scuola. I fratelli e le sorelle di questa ragazza hanno alleviato il suo dispiacere facendola partecipare alle loro attività e dandole maggiore affetto.
Tutti questi sono esempi di giovani donne che hanno saputo rafforzato la loro famiglia. Servire la propria famiglia in un certo senso è un modo di osservare le alleanze, cosa che crea le condizioni per avere la presenza dello Spirito nella nostra vita. Dobbiamo aiutare le giovani donne a iniziare da dove si trovano, in qualunque ambiente familiare esse vivano, a rafforzare la loro famiglia.
2. Dobbiamo preparare le giovani donne a sviluppare capacità, sia temporali che spirituali, che abbiano un’influenza positiva sulla loro futura famiglia.
Credo che un modo di preparare spiritualmente le nostre ragazze sia di aiutarle a sviluppare capacità temporali o talenti. Sappiamo che per il Signore tutte le cose sono spirituali (vedere DeA 29:34).
L’economia domestica è un’arte che si sta perdendo. Sono preoccupata per questa tendenza. Quando in una società vengono a mancare le capacità della vita domestica, si crea un vuoto emotivo simile alla realtà dei senzatetto che vivono per strada, con le stesse problematiche: disperazione, droga, immoralità e mancanza di autostima. Nella rivista The Family in America, Bryce Christensen scrive che il numero dei senzatetto che vivono per strada «non comincia a rivelare lo scopo della condizione dei senzatetto in America. Da quando il termine casa significa il mero tetto fisico, e senzatetto significa la mera mancanza di tale tetto?… Casa non significa soltanto tetto, ma anche impegno emotivo, sicurezza e appartenenza. Una casa non è fatta soltanto di un tetto e di un termosifone caldo, ma è un luogo santificato dai vincoli del matrimonio, dalla genitorialità e dai doveri familiari; un luogo che richiede sacrificio e devozione, ma che promette cure affettuose e calorosa accettazione».2
Dunque dobbiamo insegnare le tecniche di economia domestica, comprese le pratiche radicali quali la cucina, il cucito, il bilancio e l’abbellimento degli ambienti. Dobbiamo fare in modo che le giovani donne sappiano che la bravura nell’economia domestica comporta doti notevoli che possono aiutarle sia spiritualmente che temporalmente. Una casa resa accogliente e attraente farà nascere il desiderio nei familiari di viverci e contribuirà a creare il genere di atmosfera che favorisce la presenza dello Spirito.
Le lezioni domenicali, l’AMM e il Progresso Personale sono tutti programmi che forniscono le occasioni e i modi di insegnare le lezioni necessarie. Penso alla mia esperienza personale come consulente delle Laurette. Le giovani donne che mi erano state affidate sarebbero rimaste un anno nell’organizzazione, prima di spiccare il loro volo nel mondo. Chiesi loro che cosa era necessario che sapessero per essere pronte ad affrontare l’indipendenza. Abbiamo programmato le nostre attività dell’AMM sulla base dell’elenco delle necessità da loro redatto: far quadrare i conti bancari, fare domande di iscrizione al college o domande di lavoro, cucinare qualcos’altro oltre ai biscotti, e così via. Non avevo più problemi con la frequenza, perché stavamo studiando le capacità necessarie alle giovani donne per adempiere ai loro futuri e importanti ruoli. Vidi che nel processo di apprendimento delle capacità temporali, si sviluppavano simultaneamente delle capacità spirituali. L’amicizia e la cura tra le ragazze erano più autentiche. Alcune madri mi dissero che la spiritualità era cresciuta nelle loro case da quando le giovani donne condividevano le nuove capacità acquisite.
Questo è quanto noi genitori e dirigenti dobbiamo fare. Dobbiamo aiutare le giovani donne a sviluppare talenti pratici e spirituali che saranno di grande utilità nelle loro future famiglie.
3. Dobbiamo ispirare le giovani donne a desiderare di essere mogli, madri e casalinghe meravigliose.
I due maggiori strumenti di cui disponiamo per ispirare le nostre giovani donne sono il nostro esempio e le nostre parole sincere.
Ho visto molte dirigenti delle Giovani Donne di grande ispirazione, che sono d’esempio nel vivere i loro ruoli con nobiltà e gioia. Ricordo il grande esempio della mia consulente delle Laurette, che continuava con fede a crescere i suoi figli nella Chiesa, anche se suo marito era meno attivo. Conosco una giovane donna i cui genitori non erano attivi nella Chiesa. Era molto ricettiva e disposta ad apprendere; ella imparò molto dall’esempio delle sue dirigenti. Imparò come digiunare e tenere la serata familiare partecipando a queste attività insieme alle sue insegnanti.
L’esempio migliore di coerenza nello scoprire le gioie della casa e dell’esser madre l’ho ricevuto dalla mia stessa madre. Mi diceva molte volte ogni giorno quanto ella apprezzasse essere madre e casalinga, e lo dimostrava in ogni suo gesto. Cantava quando piegava il bucato; esultava nel profumo di pulito di un bagno lavato di fresco; mi ha insegnato a leggere e scrivere, a cucire e cucinare, ad amare e servire. Ella emanava lo Spirito e i frutti dell’amore, gioia, pace, mitezza, sopportazione e temperanza, e io ne sentii l’influenza e seppi di desiderare le stesse cose dalla vita (vedere Galati 5:22–23). Il suo esempio mi è ancora d’insegnamento ogni giorno.
Desidero che tutti voi sappiate quale grande gioia è per me essere madre, moglie e casalinga. Dovremmo esprimere spesso la nostra gioia mediante le nostre parole, azioni e comportamenti.
4. Dobbiamo aiutare le giovani donne ad avere il coraggio di affrontare un mondo che oggi dissacra la famiglia e i suoi valori.
È molto preoccupante oggi vedere con quanto accanimento Satana attacchi la famiglia. Stili di vita alternativi, aborto, convivenza, divorzio, immoralità e violenza sono davanti ai nostri occhi in ogni luogo.
Anche se sono preoccupata, non provo timore. Il timore è in antitesi con la fede. Paolo disse a Timoteo che «Iddio ci ha dato uno spirito non di timidità, ma di forza e d’amore e di correzione» (2 Timoteo 1:7).
Ho fede in Gesù Cristo e nel Suo vangelo restaurato sulla terra. Mi sento rafforzata dai principi del Vangelo succintamente indicati nel proclama sulla famiglia. Prende posizione su ognuno degli argomenti che ho appena menzionato, così come su altri. Ad esempio:
Stili di vita alternativi: «Il sesso è una caratteristica essenziale dell’identità e del fine della vita preterreni, terreni ed eterni dell’individuo…
Dichiariamo inoltre che Dio ha comandato che i sacri poteri della procreazione devono essere usati soltanto tra l’uomo e la donna che sono legittimamente sposati come marito e moglie».
Aborto: «Noi affermiamo la santità della vita e la sua importanza nel piano eterno di Dio».
Convivenza: «Il matrimonio tra l’uomo e la donna è essenziale per la realizzazione del piano eterno [di Dio]».
Divorzio: «Marito e moglie hanno la solenne responsabilità di amarsi e sostenersi reciprocamente e di amare e sostenere i loro figli».
Immoralità: «Noi avvertiamo le persone che violano le alleanze della castità… che un giorno saranno chiamati a renderne conto dinanzi a Dio».
Violenza: «Noi avvertiamo le persone che… maltrattano il coniuge o i figli… che un giorno saranno chiamati a renderne conto dinanzi a Dio».3
Non soltanto io mi sento rafforzata da questi principi, ma anche amata da un Padre celeste saggio e onnisciente, che ci ha benedetto con la presenza di profeti e apostoli alla guida della Chiesa. Se le nostre giovani donne arriveranno a conoscere il Suo amore, se i principi del Vangelo albergheranno nei loro cuori, esse non temeranno. Con una forte testimonianza del Vangelo e una salda conoscenza delle dottrine eterne, le nostre giovani donne avranno il coraggio di affrontare un mondo che oggi dissacra la famiglia.
5. Dobbiamo sottolineare l’importanza della responsabilità e il privilegio eterni della maternità per le giovani donne, e aiutarle a comprendere che ognuna di loro avrà una casa e influirà sui figli, a prescindere se avranno o no la possibilità di avere figli in questa vita.
Il presidente Spencer W. Kimball (1895–1985) ha parlato dell’influenza esercitata dalle forti donne di Dio sul mondo: «Una gran parte dello sviluppo che la Chiesa conseguirà negli ultimi giorni sarà reso possibile dalle molte donne buone del mondo (nelle quali vi è spesso un sentimento di interiore spiritualità) che saranno attirate dalla Chiesa in gran numero. Questo accadrà nella misura in cui le donne della Chiesa rispecchieranno rettitudine e capacità nella loro vita, nella misura in cui le donne della Chiesa verranno viste come esseri distinti e diversi—in senso positivo—dalle altre donne del mondo».4
Siamo distinte e diverse in senso positivo perché sappiamo chi siamo e saremo in eterno. A tutte noi sono stati divinamente assegnati questi ruoli femminili della maternità e della cura dei figli.
Mia cugina Carrie era un esempio splendente di sorella single, donna felice, generosa, affettuosa e che esercitava un’influenza positiva su tutti coloro che ne venivano a contatto. Morì in un incidente automobilistico quando non aveva ancora quarant’anni, ma il suo ultimo gesto di amore, prima della sua precoce scomparsa, fu di rilegare un diario per ognuno dei suoi nipoti. Ella portò a termine la sua missione fin dove glielo permisero le sue possibilità.
Adesso dirò qualche parola a voi meravigliose dirigenti delle Giovani Donne. Spero che lo Spirito vi aiuterà a capire come semplificare: con questo voglio dire dedicare il vostro tempo prezioso alle cose importanti. Insegnate i principi e le dottrine. Date amore. Siate di esempio. Insegnate in maniera coinvolgente e più semplice che potete.
Mentre quanto stiamo facendo noi dirigenti oggi con voi giovani donne è importante per salvare questo mondo, quello che stiamo facendo nelle nostre chiamate eterne è d’importanza ancora maggiore. Abbiamo una responsabilità anche nelle nostre chiamate di mogli, madri e donne di casa. Dobbiamo pregare il Signore di accordarci il Suo Spirito in questi ruoli eterni. Le nostre case possono essere il nostro ultimo ed unico luogo di rifugio, come profetizzano i nostri profeti. Vi supplico di essere dirigenti esemplari, ma di non trascurare i vostri doveri nella casa.
Quanto è importante il nostro ruolo di genitori! Quanto è importante il nostro ruolo di dirigenti! È imperativo che addestriamo nel modo giusto le future donne rette di Dio! So che la causa nella quale siamo impegnate è la Sua opera, e sono grata del grande onore che abbiamo di essere Suoi strumenti.
Adattato da un discorso tenuto nel marzo 2004 in occasione di una riunione delle Giovani Donne.