Da amico a amico
Abel e Camila León Sifuentes di Trujillo, Perú
Ballare e cantare. Suonare il flauto. Nuotare e fare gare di corsa. Giocare a calcio e a pallacanestro. Queste sono alcune delle attività che piace fare a Camila León Sifuentes e a suo fratello, Abel, membri del Rione Los Laureles, Palo Laureles di Trujillo, Perú.
Ci sono anche altre faccende che li tengono occupati: fare i mestieri di casa; aiutare nel prendersi cura delle sorelline più piccole, María Fé e María Pía (gemelline di quattro anni), e della neonata, Valeria; e occuparsi di dodici parrocchetti variopinti che vivono in gabbie poste nel cortile. Mentre Camila dà da mangiare ai pappagalli, spiega: «La mamma dice che ogni giorno è il loro compleanno, perché sono felici e cantano sempre».
C’è anche qualcos’altro che tiene impegnati Camila e Abel: essere preparati. Camila, che ha otto anni, è stata recentemente battezzata e confermata, mentre Abel, che ha undici anni, aspetta con impazienza di ricevere presto il Sacerdozio di Aaronne. Entrambi affermano che è importante essere ben preparati per compiere questi passi nella vita.
«Volevo essere battezzata», spiega Camila, «perché volevo sentirmi più vicina al Padre celeste ed essere forte nella Chiesa».
«E io desidero ricevere il Sacerdozio di Aaronne», aggiunge Abel. «Sarà un dono molto prezioso che mi farà il Signore. Prima di morire, il Salvatore diede il sacramento ai Suoi apostoli. Quando sarò diacono potrò distribuire il sacramento alle persone del mio rione. Sarà meraviglioso avere il sacerdozio».
Abel deve affrontare una difficoltà che ha nell’apprendere. I suoi genitori, Hugo e Mary Ann, tuttavia sostengono che egli sia un lavoratore instancabile, con un cuore tenero, e che stia facendo grandi progressi. Stanno cercando in molti modi di aiutare Abel, Camila e gli altri figli a prepararsi per la vita. «Stiamo tentando di insegnare loro a prendere decisioni sagge», ci racconta il papà.
Le serate familiari e le interviste individuali con i figli si sono rivelate molto utili. Camila spiega: «Durante la serata familiare cantiamo inni, leggiamo le Scritture, preghiamo, facciamo attività e mangiamo delle leccornie. Tutti noi, anche le gemelline, fanno a turno per dirigere la riunione, fare lezioni e dirigere la musica».
Abel ricorda una serata familiare recente tenuta da suo padre, che è anche il suo presidente di palo. «Ci ha fatto una lezione sul sacerdozio. Ha spiegato che il giuramento e l’alleanza del sacerdozio è una promessa tra Dio e l’uomo, e che con il sacerdozio possiamo servire Dio e le altre persone. Voglio prepararmi bene per riceverlo».
Anche la preghiera familiare e lo studio delle Scritture sono importanti per la preparazione. Ogni mattina, quando i genitori svegliano i figli, si riuniscono tutti sul lettone. Cantano un inno, s’inginocchiano in preghiera e a turno leggono le Scritture ad alta voce, prima di fare colazione e prepararsi per la scuola. Parlano dei principi contenuti nelle Scritture.
La mamma commenta: «È veramente difficile svegliare tutti così presto, ma, da quando studiamo le Scritture ogni mattina, i bambini le comprendono meglio. Quando non lo facevamo, ci sentivamo come se stessimo mandando i figli a scuola senza una protezione. Ora, invece, escono nel mondo più preparati. Speriamo che durante la giornata pensino a qualcosa che abbiamo letto».
Camila e Abel si stanno anche preparando frequentando la Primaria, digiunando, pagando la decima, prendendo appunti durante la trasmissione della conferenza generale. Essi portano in chiesa le loro Scritture. Come famiglia hanno compiuto il viaggio di otto ore per recarsi al Tempio di Lima, in Perú. I figli visitano la zona circostante mentre i genitori sono dentro il tempio.
Anche parlare con il vescovo li ha aiutati. «Quando ho parlato con il vescovo», racconta Camila, «mi ha detto che avrei dovuto chiedere al Padre celeste se dovevo essere battezzata. Così ho pregato e ho chiesto a Dio e Lui mi ha detto di sì. Ho sentito la risposta nel mio cuore».
Abel ha parlato con il vescovo sul ricevere il Sacerdozio di Aaronne. «Sono grato al mio vescovo e agli altri dirigenti che mi guidano», dice. Da poco Abel e la sua famiglia sono stati all’Anteprima del sacerdozio. Tutti i ragazzi che nel corso dell’anno hanno compiuto dodici anni erano stati invitati al programma con i genitori e gli altri familiari. Hanno ascoltato discorsi e testimonianze dei dirigenti, degli insegnanti, come pure uno dei ragazzi. Abel e alcuni dei suoi amici si sono disposti davanti a tutti e hanno cantato «Un ragazzo preparato» (Innario dei bambini, 88–89), inno sul sacerdozio. I genitori hanno consegnato ai figli una lettera d’incoraggiamento nella loro preparazione. «Lì ho sentito lo Spirito», spiega Abel.
Camila e Abel sentono che è valsa la pena di prepararsi. Camila ha detto: «Quando mio padre mi ha battezzato, ho sentito grande gioia. Quando mi ha dato il dono dello Spirito Santo, mi sono sentita come se mi trovassi in un tempio. Lo Spirito Santo mi aiuta a sentire pace e ad avvicinarmi a Dio. Mi aiuta a distinguere il bene dal male».
Lo Spirito Santo ha recentemente aiutato Camila a prendere una decisione importante sui suoi standard. «Volevo ballare in una rappresentazione, ma i costumi delle bambine erano fatti con gonne corte. Ho parlato con la mamma, che mi ha detto di pregare e scegliere il giusto. Ci ho pensato molto e ho parlato con l’insegnante di danza. Lei mi ha detto che potevo indossare una gonna più lunga e mia nonna me ne ha fatta una. Mentre ballavo mi sentivo felice e ho sentito lo Spirito Santo con me. Ero l’unica bambina con la gonna lunga, ma nessuno mi ha preso in giro. Alcuni amici mi hanno detto di aver imparato da me».
Abel e Camila stanno scoprendo che prepararsi per il battesimo e la confermazione, oppure per il sacerdozio, li aiuta a prepararsi per gli altri eventi importanti della vita. Non vedono l’ora di andare in missione, sposarsi nel tempio, avere figli e servire nella Chiesa.
«Voglio fare scelte giuste perché amo il Padre celeste», dice Abel.
Marvin K. Gardner è membro del Rione di Battle Creek 7, Palo Est di Pleasant Grove, Utah.