Il dono dello Spirito Santo: Ciò che ogni membro della Chiesa dovrebbe sapere
Il mio scopo è insegnarvi attraverso la dottrina e le Scritture perché agiamo nel modo in cui agiamo. Vi fornirò una guida e alcuni suggerimenti su come possiamo fare meglio le cose in modo che ogni fedele della Chiesa sia pienamente convertito e non se ne allontani mai.
Joseph Smith affermò: «Se il battesimo di un uomo non è celebrato con la speranza della remissione dei peccati e del ricevere lo Spirito Santo, tanto varrebbe battezzare un sacco di sabbia. Il battesimo con l’acqua non è che metà battesimo e non vale niente senza l’altra metà, cioè senza il battesimo dello Spirito Santo» (History of the Church, 5:499).
Preparare le persone al battesimo senza insegnare il dono dello Spirito Santo è come tenere una riunione sacramentale dove solo il pane viene benedetto e distribuito. Le persone riceverebbero solo metà sacramento.
Parleremo collegando strettamente il battesimo alla confermazione e al conferimento del dono dello Spirito Santo.
La confermazione e il conferimento del dono dello Spirito Santo
La confermazione consiste di due parti: la confermazione come membri della Chiesa e poi il conferimento del dono dello Spirito Santo. Il detentore del sacerdozio che celebra l’ordinanza «conferisce il dono dello Spirito Santo dicendo: ‹Ricevi lo Spirito Santo›» (Guida della famiglia [opuscolo], 20).
Conosco nelle Scritture due esempi in cui la manifestazione dello Spirito Santo è stata visibile. Il primo è quando il Signore fu battezzato:
«E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui» (Matteo 3:16; vedere anche 1 Nefi 11:27; 2 Nefi 31:8; DeA 93:15).
Il secondo è il giorno di Pentecoste. Gli Apostoli senza dubbio erano stati ordinati, ma il Signore li aveva lasciati. Essi si chiedevano che cosa dovessero fare. Si ricordarono che Egli aveva loro detto di rimanere a Gerusalemme, così obbedirono. Avvenne poi il fatto. Essi si trovavano in una casa e ci fu «un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempì tutta la casa dov’essi sedevano.
E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e se ne posò una su ciascuno di loro.
E tutti furon ripieni dello Spirito Santo» (Atti 2:2–4). A quel punto furono autorizzati; erano pronti.
Allora poteva avere inizio il ministero al quale il Signore li aveva chiamati e per cui li aveva incaricati.
In Dottrina e Alleanze questo modello si ripeté quando l’Eterno disse:
«Tu battezzasti mediante l’acqua al pentimento, ma essi non ricevettero lo Spirito Santo;
Ma ora ti do un comandamento, che tu battezzi mediante l’acqua, ed essi riceveranno lo Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani, proprio come gli antichi apostoli» (DeA 35:5–6).
Quando Paolo si recò a Efeso trovò dodici uomini che erano stati battezzati, ma che non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo. Essi gli dissero: «Non abbiamo neppur sentito dire che ci sia lo Spirito Santo» (Atti 19:2).
Ciò che accadde dopo è indicativo: Paolo li fece battezzare di nuovo, quindi conferì loro il dono dello Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani (vedere Atti 19:2–7).
Tenete a mente il quarto articolo di fede: «I primi principi e le prime ordinanze del Vangelo sono: primo, la fede nel Signore Gesù Cristo; secondo, il pentimento; terzo, il battesimo per immersione per la remissione dei peccati; quarto, l’imposizione delle mani per il dono dello Spirito Santo».
Quando i genitori insegnano ai figli, come nel caso dei missionari che istruiscono i simpatizzanti, e li preparano per il battesimo d’acqua, devono pensare anche al dono dello Spirito Santo, ossia al battesimo di fuoco. Considerateli un tutt’uno. Prima viene il battesimo d’acqua e poi il battesimo di fuoco.
Qualcuno potrebbe chiedere ai missionari: «Come vanno le cose?», oppure, «State insegnando a qualcuno?»
I missionari rispondono automaticamente: «Sì, abbiamo una famiglia che si sta preparando per il battesimo e la confermazione, per ricevere lo Spirito Santo».
Oppure un padre e una madre potrebbero dire a un figlio: «Quando avrai otto anni, sarai pronto per essere battezzato e ricevere lo Spirito Santo».
Ripeto, per essere battezzato e ricevere lo Spirito Santo: unite insieme le due cose.
Tutto ciò che affermo è evidente ed enunciato nella Sezione 20 di Dottrina e Alleanze (vedere versetti 41–43, 45, 68). Ci sono anche alcuni altri riferimenti dove questo messaggio è affermato (vedere Atti 8:12, 14–17; DeA 33:11, 15; 36:2; 39:23; 49:13–14; 55:1; 68:25; 76:51–52; Articoli di Fede 1:4).
Joseph Smith proferì: «Il battesimo d’acqua, senza il battesimo di fuoco e dello Spirito Santo che lo accompagni, non è di alcuna utilità; essi sono necessariamente e inseparabilmente connessi» (History of the Church, 6:316).
Il battesimo di fuoco
Desidero parlarvi del battesimo di fuoco e dello Spirito Santo, come pure degli angeli.
«Quando furono tutti battezzati e furono usciti dall’acqua, lo Spirito Santo scese su di loro e furono riempiti di Spirito Santo e di fuoco» (3 Nefi 19:13).
Una parte di un altro versetto insegna che ciò avverrà «se accadrà che crederete in Cristo e sarete battezzati, prima con l’acqua, poi con il fuoco e con lo Spirito Santo, seguendo l’esempio del nostro Salvatore» (Mormon 7:10).
Di nuovo, il battesimo consta di due parti, ossia il battesimo d’acqua e il battesimo di fuoco, o dello Spirito Santo. Se separate le due parti, come spiegò il profeta Joseph Smith, abbiamo solo un battesimo a metà.
La comunicazione tramite lo Spirito Santo
In che modo comunica lo Spirito Santo?
In 1 Nefi 17 c’è un esempio nel quale Laman e Lemuele erano stati brutali nei confronti di Nefi. Essi, infatti, avevano cercato di togliergli la vita. Al momento opportuno, Nefi disse loro: «Siete solleciti a commettere iniquità ma lenti a ricordare il Signore vostro Dio. Avete visto un angelo, ed egli vi ha parlato; sì, avete udito la sua voce di tempo in tempo; ed egli vi ha parlato con voce calma e sommessa: ma voi eravate insensibili, cosicché non potevate sentire le sue parole» (1 Nefi 17:45; corsivo dell’autore).
Tale comunicazione raramente giunge in maniera udibile. La maggior parte delle volte perviene attraverso i sentimenti, come avvenne in questo caso.
Ecco un altro esempio, dove il Signore insegnò questo principio a Joseph Smith e a Oliver Cowdery: «Devi studiarlo nella tua mente [lavorare, studiare]; poi devi chiedermi se sia giusto, e se è giusto farò sì che il tuo petto arda dentro di te; perciò sentirai che è giusto» (DeA 9:8; corsivo dell’autore). Questo vale per tutti noi.
Parlare nella lingua degli angeli
«Pertanto, miei diletti fratelli, io so che se seguirete il Figlio con pieno intento di cuore, senza compiere nessuna ipocrisia e nessun inganno dinanzi a Dio, ma con intento reale, pentendovi dei vostri peccati, testimoniando al Padre che siete disposti a prendere su di voi il nome di Cristo, mediante il battesimo—sì, seguendo il vostro Signore e il vostro Salvatore dentro all’acqua, secondo la sua parola, ecco, allora riceverete lo Spirito Santo; sì, allora viene il battesimo di fuoco e dello Spirito Santo». Ecco ora questo importante principio: «E allora potrete parlare nella lingua degli angeli e gridare lodi al Santo d’Israele.
Ma ecco, miei diletti fratelli, così mi pervenne la voce del Figlio, dicendo: Dopo che vi sarete pentiti dei vostri peccati e avrete testimoniato al Padre che siete disposti ad obbedire ai miei comandamenti, mediante il battesimo di acqua, e avrete ricevuto il battesimo di fuoco [che è il conferimento] dello Spirito Santo, e potrete parlare in una nuova lingua, sì, proprio nella lingua degli angeli» (2 Nefi 31:13–14; corsivo dell’autore).
Nefi spiega chiaramente che cosa accade dopo il battesimo, la confermazione e il ricevimento dello Spirito Santo: «Pertanto fate le cose che vi ho detto di aver visto che il vostro Signore e Redentore farà; poiché per questo motivo esse mi sono state mostrate: affinché voi possiate conoscere la porta per la quale dovrete entrare. Poiché ecco, la porta per la quale dovrete entrare è il pentimento e il battesimo mediante l’acqua [che è una testimonianza simbolica del pentimento]; e allora viene la [promessa della] remissione dei vostri peccati mediante il fuoco e mediante lo Spirito Santo» (2 Nefi 31:17).
Talvolta parliamo di battesimo per la remissione dei peccati, che, se leggete attentamente le Scritture, giunge grazie al battesimo di fuoco e dello Spirito Santo.
«Ed ora ecco, miei diletti fratelli, suppongo che voi meditiate un poco nel vostro cuore riguardo a ciò che dovreste fare dopo che sarete entrati per questa via». Ecco qui qualcuno che è stato battezzato e ha ricevuto lo Spirito Santo, ma che si chiede che cosa debba fare. Nefi risponde: «Ma ecco, perché meditate queste cose nel vostro cuore?
Non ricordate ch’io vi dissi che, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, avreste potuto parlare nella lingua degli angeli? Ed ora, come potreste parlare nella lingua degli angeli, se non mediante lo Spirito Santo?
Gli angeli parlano per il potere dello Spirito Santo; pertanto essi dicono le parole di Cristo. Pertanto, io vi dico, nutritevi abbondantemente delle parole di Cristo; poiché ecco, le parole di Cristo vi diranno ogni cosa, tutte le cose che dovrete fare» (2 Nefi 32:1–3).
Tutto ciò che i missionari sono tenuti a conoscere e a fare è portare i simpatizzanti alla comprensione sia del battesimo sia della confermazione. A questo punto i simpatizzanti hanno il loro libero arbitrio. Pensate a queste semplici parole:
«Ora, pertanto, dopo che ho detto queste parole, se non potete comprenderle sarà perché non chiedete, e neppure bussate; pertanto non siete portati nella luce, ma dovete perire nel buio.
Poiché ecco, vi dico di nuovo che, se voi entrerete per questa via e riceverete lo Spirito Santo, egli vi mostrerà tutte le cose che dovrete fare.
Ecco, questa è la dottrina di Cristo; e non sarà data nessun’altra dottrina fin dopo che egli si manifesterà a voi nella carne» (2 Nefi 32:4–6; corsivo dell’autore).
Dovete ora capire che il battesimo d’acqua, come spiegò chiaramente il profeta Joseph Smith, non è che metà battesimo. Paolo, quando le persone non avevano ricevuto lo Spirito Santo, ripeté tutto (vedere Atti 19:2–7).
Potete ricevere questa immensa benedizione: avere familiarità con il suono dolce e sommesso e apprendere che questa voce vi dirà tutte le cose che dovrete fare. La parola che utilizziamo per descrivere questa comunicazione è suggerimenti, il modo in cui sentiamo. Questi suggerimenti possono giungere molte volte attraverso tante esperienze. Questa è la voce del Signore che parla.
Nefi spiegò che gli angeli parlano per il potere dello Spirito Santo e voi potete parlare con la lingua degli angeli, che significa semplicemente che potete parlare con il potere dello Spirito Santo. Sarà sommesso. Invisibile. Non ci sarà una colomba. Non ci saranno lingue come di fuoco che si dividono. Il potere, però, sarà presente.
I missionari a volte ritengono di dover compiere solo metà lavoro: insegnare e poi battezzare per immersione, e secondo loro è tutto ciò che devono fare. In molti casi l’altra metà dell’opera, ossia l’insegnamento sul battesimo di fuoco, non viene mai veramente compiuta. Legate le due parti insieme, in modo da dimenticarvi quasi di dire «battesimo» senza dire «confermazione», cioè il battesimo d’acqua e la confermazione e il conferimento del dono dello Spirito Santo. Imprimete quest’idea nella mente, con le due parti fuse insieme, come se fossero una sola cosa, che divenga parte di voi. Allora non ci capiterà più di completare la prima parte del lavoro, come spesso accade ora, e di non finire l’opera.
Ricordate quello che insegnò Joseph Smith: «Se il battesimo di un uomo non è celebrato con la speranza della remissione dei peccati e del ricevere lo Spirito Santo, tanto varrebbe battezzare un sacco di sabbia. Il battesimo con l’acqua non è che metà battesimo e non vale niente senza l’altra metà, cioè senza il battesimo dello Spirito Santo».
I missionari, come pure i genitori, sono tenuti a insegnare entrambe le metà: «il battesimo per immersione per la remissione dei peccati [e] l’imposizione delle mani per il dono dello Spirito Santo» (Articoli di Fede 1:4). Fate sì che diventi per voi una frase unica. Imprimetevelo nella mente, in modo che quando menzionate una cosa, diciate anche l’altra, quando pensate a una, pensiate anche all’altra. Inizierete così a sentire e a comprendere, quindi arriveranno i suggerimenti.
L’opposizione dell’avversario
Una parola di monito: esiste anche uno spirito malvagio d’opposizione. Tale avvertimento si trova anche nelle Scritture: «Ma ogni cosa che persuade gli uomini a fare il male, a non credere in Cristo, a rinnegarlo e a non servire Dio, potete allora sapere con conoscenza perfetta che è dal diavolo; poiché in questa maniera opera il diavolo, poiché egli non persuade nessun uomo a fare il bene, no, nessuno; e neppure i suoi angeli, né coloro che gli si assoggettano» (Moroni 7:17).
Le comunicazioni spirituali tramite lo Spirito Santo possono essere interrotte dai suggerimenti e dall’influenza del maligno. Imparerete a riconoscerli.
Per approfondire la nostra comprensione di questo principio, Nefi insegnò: «Se voi deste ascolto allo Spirito che insegna all’uomo a pregare, voi sapreste che dovete pregare; poiché lo spirito maligno non insegna all’uomo a pregare, ma gli insegna che non deve pregare. Ma ecco, io vi dico che dovete pregare sempre» (2 Nefi 32:8–9).
Quando parliamo di angeli che comunicano mediante il potere dello Spirito Santo e ci viene detto dai profeti che possiamo parlare con la lingua degli angeli, dobbiamo anche sapere che c’è un’influenza d’opposizione. Dobbiamo essere in grado di scoprirla.
C’è una parola nel Libro di Giacobbe che dovrebbe metterci in guardia: «Ecco, rigetterete queste parole? Rigetterete le parole dei profeti, e rigetterete tutte le parole che sono state dette riguardo a Cristo, dopo che così tanti hanno parlato riguardo a lui; e rinnegherete la buona parola di Cristo e il potere di Dio e il dono dello Spirito Santo, e soffocherete il Santo Spirito, e vi farete beffe del grande piano di redenzione…?» (Giacobbe 6:8; corsivo dell’autore).
Attenti, lo Spirito può essere soffocato!
Il discernimento delle esperienze spirituali
Quando farete queste esperienze spirituali speciali, non dovete parlarne in giro. Esse sono riservate, sono personali. Giungerete a sapere con una convinzione molto personale che il Signore sapeva che sareste arrivati al punto in cui vi trovate nella vita.
Potreste imparare attraverso le prove e gli errori, e dire: «So che non avrei dovuto farlo. So che non avrei dovuto!» Come lo sapete? Perché lo sapevate. Avevate ricevuto dei suggerimenti.
Oppure con rammarico direte: «So che avrei dovuto farlo, ma non l’ho fatto». Come lo saprete? Lo Spirito ha operato in voi.
I suggerimenti possono giungere come «idee improvvise» (History of the Church, 3:381).
«Io ti parlerò nella tua mente e nel tuo cuore mediante lo Spirito Santo» (DeA 8:2).
«Riponi la tua fiducia in quello Spirito che conduce a far il bene—sì, ad agire con giustizia, a camminare con umiltà, a giudicare con rettitudine; e questo è il mio Spirito…
Ti impartirò del mio Spirito, che illuminerà la tua mente, che riempirà la tua anima di gioia;
E allora conoscerai, ossia in questo modo conoscerai qualunque cosa mi chiederai con fede, che si riferisca alle cose della giustizia, credendo che la riceverai» (DeA 11:12–14).
«Non sussurrai pace alla tua mente a questo riguardo? Quale più grande testimonianza puoi avere che da Dio?» (DeA 6:23).
La conversione
La conversione non avviene sempre immediatamente. Ciò nonostante, avviene in maniera silenziosa. È un suono dolce e sommesso. Nel Libro di Alma ci sono questi versetti interessantissimi:
«Benedetti sono coloro che si umiliano senza essere costretti a essere umili; o piuttosto, in altre parole, benedetto è colui che crede nella parola di Dio ed è battezzato senza ostinazione di cuore, sì, senza essere portato a conoscere o perfino costretto a conoscere la parola, prima di voler credere.
Sì, ve ne sono molti che dicono: Se ci mostrerai un segno del cielo, allora sapremo con certezza; allora crederemo» (Alma 32:16–17; corsivo dell’autore).
I simpatizzanti potrebbero dire: «Sembra una cosa giusta e mi sento bene a questo riguardo. Non la conosco ancora. Mi sembra una cosa buona». Sono influenzati dalla ragione ed essi sono battezzati senza ostinazione di cuore. Così avviene la conversione.
Altri potrebbero dire: «Avete parlato di questo dono dello Spirito Santo e del battesimo di fuoco. Fatemi vedere! Datemi una prova e poi mi farò battezzare».
Per alcune persone occorrerà tempo. Potrebbero rimanere deluse quando direte loro: «Lei conoscerà dopo che avrà deciso. È necessario l’esercizio della fede. Inizialmente potrebbe non sapere, né avere una convinzione incrollabile, ma essa giungerà».
La Parola di Saggezza
Sicuramente potete comprendere dove la Parola di Saggezza rientra in tutto ciò. Quanto è importante, «data come principio con una promessa, adattata alla capacità dei deboli e dei più deboli di tutti i santi, che sono o possono essere chiamati santi» (DeA 89:3).
Questo principio giunge con una promessa: «Correranno e non si stancheranno… cammineranno e non si affaticheranno» (DeA 89:20). A chi non piacerebbe?
C’è però una promessa più importante: «E troveranno saggezza e grandi tesori di conoscenza, sì, dei tesori nascosti» (DeA 89:19).
Capite la necessità di avere la Parola di Saggezza? Noi insistiamo con il nostro popolo, quasi implorandolo, di comportarsi bene, di mantenere la persona spirituale in sintonia per accogliere lo Spirito Santo. Il corpo è lo strumento della mente e dello spirito. Dovete prendervene una debita cura.
Non se ne allontaneranno mai
Se le persone sono istruite correttamente non si allontaneranno mai: «E come vive il Signore [questo è un giuramento], altrettanto sicuramente tutti coloro che credettero, ossia tutti coloro che furono portati a conoscere la verità tramite la predicazione di Ammon e dei suoi fratelli, secondo lo spirito di rivelazione e di profezia e il potere di Dio che operava in loro dei miracoli, sì, io vi dico, come il Signore vive [un secondo giuramento], tutti i Lamaniti che credettero nella loro predicazione e si convertirono al Signore non se ne allontanarono mai» (Alma 23:6; corsivo dell’autore).
Coloro che ricevono gli insegnamenti e il dono dello Spirito Santo, il battesimo di fuoco, non si allontaneranno mai. Essi sono collegati all’Onnipotente, che li guiderà nella vita.
Il Consolatore
Non dovete mai sentirvi o essere soli:
«E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo…
Non vi lascerò orfani; tornerò a voi» (Giovanni 14:16, 18).
«Il campo è bianco, pronto per la mietitura; pertanto, affondate la falce e mietete con tutta la vostra facoltà, mente e forza.
Aprite la bocca, ed essa sarà riempita…
Sì, aprite la bocca e non risparmiatevi, e sarete caricati di covoni sulla schiena, poiché ecco, io sarò con voi» (DeA 33:7–9).
La preghiera battesimale riportata nel Libro di Mormon dichiara:
«Queste sono le parole che pronuncerete, chiamandolo per nome e dicendo:
Essendomi stata data l’autorità da Gesù Cristo, io ti battezzo nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen» (3 Nefi 11:24–25).
Porto testimonianza di queste parole e di questi Nomi. In qualità di apostolo del Signore Gesù Cristo, invoco le benedizioni dell’Eterno su di voi, affinché il Suo spirito sia con voi e comprendiate, perché possiate spingervi innanzi accompagnati da questo potere dello Spirito Santo.
Tratto da un discorso tenuto il 24 giugno 2003 al seminario per i nuovi presidenti di missione presso il centro di addestramento di Provo, nello Utah.