Messaggio delle insegnanti visitatrici
Diventare uno strumento nelle mani di Dio preparandosi e prendendo parte all’adorazione nel tempio
Pregando, leggete e scegliete dal messaggio le Scritture e gli insegnamenti che rispondono alle esigenze delle sorelle che visitate. Condividete le vostre esperienze e la vostra testimonianza. Invitate coloro a cui insegnate a fare altrettanto.
In che modo la preparazione per l’adorazione nel tempio mi aiuta a diventare uno strumento nelle mani di Dio?
DeA 95:8: «Vi detti il comandamento di costruire una casa, sì, una casa nella quale intendo investire di potere dall’alto coloro che ho scelto».
Anziano Russell M. Nelson, membro del Quorum dei Dodici Apostoli: «Le alleanze fatte col Signore ci aiutano a mantenere pura la nostra mente, in modo che nulla ci possa nuocere. Quando decidiamo di evitare tutto ciò che non è da Dio, non perdiamo nulla che abbia valore; guadagneremo, invece, la gloria celeste. Le alleanze non ci impediscono di svilupparci; al contrario, ci elevano oltre i limiti del nostro potere e delle nostre prospettive… Le ordinanze del tempio si riferiscono al progresso personale dell’individuo così come alla redenzione dei suoi antenati… Svolgere questo lavoro per loro ci dà la possibilità di avere molteplici occasioni di recarci al tempio… In questo mondo piagato dall’indebolimento spirituale, coloro che sono pronti a ricevere le benedizioni del tempio possono fare la differenza? Certamente! Essi sono ‹il popolo dell’alleanza del Signore… armato di rettitudine e del potere di Dio, in grande gloria› [1 Nefi 14:14]. Il loro esempio può edificare tutto il genere umano» («La preparazione personale per ricevere le benedizioni del tempio», Liahona, luglio 2001, 38–39).
In che modo la partecipazione all’adorazione nel tempio mi aiuta a diventare uno strumento nelle mani di Dio?
Elaine S. Dalton, prima consigliera della presidenza generale delle Giovani Donne: «La dignità personale è essenziale per entrare nei Suoi sacri templi e alla fine divenire eredi di ‹tutto quello che [il] Padre ha› [DeA 84:38]. Il Signore ha detto: ‹La virtù adorni i tuoi pensieri senza posa; allora la tua fiducia si rafforzerà alla presenza di Dio› [DeA 121:45]. Quando lo facciamo, possiamo entrare fiduciosamente nei sacri templi di Dio con la consapevolezza di essere degni di andare laddove va il Signore stesso. Quando siamo degni, non solo possiamo entrare nel tempio, ma il tempio entrerà in noi; le promesse di salvezza e felicità che ha fatto il Signore diventano nostre, e la nostra missione terrena diventa Sua» («Guardiamo all’eternità!», Liahona, novembre 2006, 32).
Anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum dei Dodici Apostoli: «Il fatto di ricevere la propria investitura nel tempio e ritornarvi spesso per celebrare le sacre ordinanze per i nostri parenti defunti accresce la nostra fede, rafforza la nostra speranza e approfondisce la nostra carità. Riceviamo la nostra investitura con fede e speranza che capiremo il piano del Signore per i Suoi figli. Riconosceremo il divino potenziale che sta in ognuno di noi come figli del nostro Padre celeste e saremo fedeli sino alla fine nell’osservare le alleanze che facciamo. La celebrazione delle ordinanze del tempio per i morti è una manifestazione di carità con la quale offriamo benedizioni indispensabili a coloro che ci hanno preceduto, benedizioni che non erano loro disponibili durante la vita terrena. Abbiamo il privilegio di fare per loro ciò che essi non sono in grado di fare personalmente» («Coltiviamo gli attributi divini», La Stella, gennaio 1999, 31).