2007
Non lasciate al domani ciò che potete fare oggi
Novembre 2007


Non lasciate al domani ciò che potete fare oggi

Ora è il momento di svolgere i nostri incarichi che Dio ci ha affidato riguardanti la famiglia.

Il 23 settembre 1995 la Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli presentarono alla Chiesa e al mondo un documento chiamato: «La famiglia: un proclama al mondo». Cito dal paragrafo che dice: «Marito e moglie hanno la solenne responsabilità di amarsi e sostenersi reciprocamente e di amare e sostenere i loro figli».1 Viviamo in un’epoca in cui questo consiglio è davvero molto importante. Molti genitori sostengono di non avere tempo per i figli. Il moderno ritmo di vita e l’eccessivo carico di lavoro riducono l’attenzione dei genitori verso ciò che ha maggiore importanza: dedicare del tempo ai figli.

Il Signore insegnò che ogni uomo ha la responsabilità di provvedere alla sua famiglia,2 ma non significa solamente riempire la casa di provviste e altri articoli necessari o desiderati. Dobbiamo anche avere il tempo di provvedere ai nostri figli con degli insegnamenti. Che cosa dovremmo insegnare?

Nostro Padre ci ha insegnato che i genitori sono obbligati a insegnare il Vangelo ai figli.3 Il profeta Nefi comprese bene questa responsabilità di istruire i figli. Nefi dichiarò che era stato istruito «in tutto il sapere di [suo] padre».4

Il Signore ci insegnò il modo in cui prenderci cura dei figli quando parlò tramite i Suoi profeti nel Proclama al mondo: «I genitori hanno il sacro dovere di allevare i loro figli nell’amore e nella rettitudine, di provvedere alle loro necessità fisiche e spirituali, di insegnare loro ad amarsi e ad aiutarsi l’un l’altro, a osservare i comandamenti di Dio e ad essere cittadini obbedienti alle leggi ovunque vivano».5

Sappiamo che Dio ci ha insegnato per secoli come proteggere e curare le nostre famiglie. Sappiamo anche, e possiamo vedere, che l’avversario attacca la famiglia. Ora è il momento di usare tutti quegli insegnamenti. Ora è il momento di svolgere i nostri incarichi che Dio ci ha affidato riguardanti la famiglia.

Il presidente James E. Faust ci disse tre cose essenziali che possiamo fare per proteggere e rafforzare la nostra famiglia:

  1. La preghiera familiare: i genitori devono insegnare ai loro figli che sono figli di Dio e, pertanto, devono pregarLo ogni giorno.

  2. La serata familiare: come ci insegnò il presidente Faust, la serata familiare è per tutti, a prescindere dalla nostra situazione. Dobbiamo tenere libero il lunedì sera da tutte le altre attività che possono impedirci di riunire la famiglia.

  3. Lo studio personale e familiare delle Scritture: abbiamo bisogno di aiutare i nostri figli a rafforzare la loro fede e testimonianza tramite quest’abitudine fondamentale.6

Se seguiremo il saggio consiglio del presidente Faust, proteggeremo la nostra famiglia dagli attacchi di Satana e rafforzeremo la loro fede e testimonianza nel Signore Gesù Cristo.

Nel Proclama sulla famiglia apprendiamo anche che «per disegno divino i padri devono presiedere alle loro famiglie con amore e rettitudine e hanno il dovere di provvedere alle necessità di vita e alla protezione delle loro famiglie. La principale responsabilità delle madri è quella di educare i figli. In queste sacre responsabilità padre e madre sono tenuti ad aiutarsi l’un l’altro come soci con eguali doveri».7

È in casa che i figli imparano e applicano i principi del Vangelo. È necessario grande amore per istruire e guidare una famiglia. Affettuosi padri e madri insegneranno ai figli a adorare Dio in casa loro. Quando un atteggiamento o spirito di adorazione permea la casa, questo atteggiamento o spirito si estende alla vita di ogni membro della famiglia. Questo li preparerà a fare qualsiasi sacrificio necessario per poter tornare alla presenza di Dio e stare insieme con la famiglia per tutta l’eternità.

Il Proclama sulla famiglia ci aiuta a comprendere gran parte dell’amore a cui si riferì il Salvatore quando disse che dobbiamo amarci gli uni gli altri.8 Egli ci diede il supremo esempio d’amore quando dichiarò: «Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici».9 Poi Egli espiò i nostri peccati e infine diede la Sua vita per tutti noi.

Noi possiamo dare la nostra vita per coloro che amiamo: non fisicamente, morendo per loro, ma piuttosto vivendo per loro, dedicando loro il nostro tempo, essendo presenti nella loro vita, servendoli, essendo cortesi, affettuosi e mostrando vero amore per i nostri familiari e per tutti gli uomini, come insegnò il Salvatore.

Non sappiamo che cosa potrebbe accaderci domani, ed è per questo che oggi è il momento in cui cominciare a mostrare il nostro amore tramite piccoli gesti come un abbraccio e un «ti voglio bene» da dire a vostra moglie, ai vostri figli e a chi vi circonda.

Recentemente ho letto un testo che esprime l’urgenza di non lasciare al domani ciò che potete fare oggi. A luglio di quest’anno il Brasile è stato testimone di uno dei più devastanti incidenti aerei della sua storia. Sono state 199 le vittime tra passeggeri, addetti alle linee aree, membri dell’equipaggio ed altri che erano sul posto al momento dell’incidente. Il testo che menziono si dice essere stato posto sulla bacheca delle comunicazioni della linea area dal marito di una delle hostess che sono morte nell’incidente. Si intitola «Se il domani non arriva», ed è basato su una poesia di Norma Cornett Marek.

Se avessi saputo che era l’ultima volta che ti osservavo dormire,

ti avrei abbracciata forte, e avrei supplicato il Signore di proteggerti.

Se avessi saputo che era l’ultima volta che ti vedevo uscire di casa,

ti avrei abbracciata e baciata, e ti avrei richiamata per abbracciarti e baciarti un’altra volta.

Se avessi saputo che era l’ultima volta che avrei sentito la tua voce in preghiera,

avrei registrato ogni tuo gesto, sguardo, sorriso, ognuna delle tue parole,

per poterle risentire giorno dopo giorno.

Se avessi saputo che era l’ultima volta,

avrei dedicato un minuto o due in più per dirti «ti amo» invece di presumere che già lo sapevi.

Se avessi saputo che era l’ultima volta, il nostro ultimo momento,

sarei stato al tuo fianco tutto il giorno invece di pensare

«sono certo che avremo un’altra occasione, quindi posso lasciar passare questo giorno».

Di certo verrà un giorno per correggere le cose

e avremo una seconda possibilità per far bene le cose.

Certamente ci sarà un altro giorno per dirci «ti amo»;

e di certo ci sarà un’altra possibilità per dirci «posso aiutarti a fare qualcosa?»

Ma nel mio caso, non è così!

Non sei qui con me, e oggi è il nostro ultimo giorno, il nostro addio.

Pertanto vorrei dirti quanto ti amo

e spero che non lo scorderai mai.

Il domani non è promesso a nessuno, giovane o vecchio.

Oggi può essere la nostra ultima possibilità per tenere stretta la mano di chi amiamo e dimostrare ciò che sentiamo.

Se stai aspettando il domani, perché non farlo oggi?

Perché se il domani non arriva, di certo lo rimpiangerai per il resto della vita.

Di non aver dedicato del tempo per un sorriso, una conversazione, un abbraccio o un bacio in più.

Perché eri troppo impegnato per dare a quella persona ciò che è risultato essere il suo ultimo desiderio.

Quindi abbraccia oggi chi ami, i tuoi amici, i familiari, e sussurra alle loro orecchie quanto li ami e li vuoi vicini.

Usa il tempo per dire,

«Mi dispiace»,

«Per favore»,

«Perdonami»,

«Grazie»,

O anche,

«Di nulla»,

«Va tutto bene»,

Perché se il domani non arriva, non dovrai rimpiangerlo oggi.

Il passato non ritorna, e il futuro potrebbe non arrivare!10

Esprimiamo il nostro amore al nostro coniuge e ai figli, ai nostri fratelli e sorelle oggi. So che Dio vive. So che Gesù è il Cristo, il nostro Salvatore e Redentore. So che Joseph Smith è un profeta del Signore, e che Gordon B. Hinckley è il profeta vivente di Dio su questa terra. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Liahona, ottobre 2004, 49.

  2. Vedere DeA 75:28.

  3. Vedere DeA 68:25.

  4. 1 Nefi 1:1.

  5. Liahona, ottobre 2004, 49.

  6. Vedere «Le difficoltà che la famiglia incontra», Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale, 10 gennaio 2004, 2–3.

  7. Liahona, ottobre 2004, 49.

  8. Vedere Giovanni 13:34.

  9. Giovanni 15:13.

  10. Vedere www.heartwhispers.net; ricevuta l’autorizzazione alla pubblicazione.