Chiamata a influenzare
Georgina Tilialo, Nuova Zelanda
Quando fui chiamata a servire nell’organizzazione delle Giovani Donne come consulente delle Damigelle, nutrivo dei dubbi sulle mie capacità di svolgere quell’incarico. Non pensavo che sarei piaciuta alle ragazze o che avrebbero potuto imparare qualcosa da me, soprattutto quando mi resi conto di come erano cambiate le cose per loro da quando io avevo la loro età.
Quella sensazione cambiò alcune settimane dopo la mia chiamata, quando partecipai a un’attività delle Giovani Donne. In quell’occasione una mamma espresse la sua gratitudine per il programma delle Giovani Donne perché dava forza a sua figlia per resistere alle tentazioni. Le sue parole mi aiutarono a comprendere quanto in effetti il mio ruolo fosse importante.
Compresi che il mio incarico prevedeva qualcosa di più che insegnare le lezioni alla domenica o contribuire a programmare le attività. Era una chiamata ad aiutare queste giovani a prepararsi per il futuro, andare al tempio, servire nella Chiesa ed essere buone madri. Avevo il compito di aiutarle a prepararsi per la vita.
Le chiamate che abbiamo in Chiesa provengono dal nostro amato Padre Celeste. Egli conosce le nostre necessità e i bisogni delle persone che serviamo. Questa consapevolezza ci aiuta ad avere fede in Lui e ad acquisire fiducia in noi stessi, anche se non comprendiamo perché ci è stato assegnato un certo compito o non ci sentiamo troppo sicure delle nostre capacità di adempiere una chiamata. Possiamo essere grate per le occasioni che ci sono date di servire e perché siamo degne di ricevere una chiamata, che ci dà la possibilità di imparare mentre progrediamo nel Vangelo.