2012
Preghiere, annotazioni e disastri naturali
agosto 2012


Preghiere, annotazioni e disastri naturali

Benché queste due ragazzine parlino lingue diverse e vivano a oltre 6.000 miglia (9.600 km) di distanza tra loro, hanno qualcosa di speciale in comune: entrambe hanno trovato il modo di mantenere un atteggiamento positivo quando i disastri naturali hanno distrutto le loro città. Date uno sguardo alle storie vere di Honoka O. dal Giappone e Maggie W. dal Missouri, USA. Nei momenti tristi e spaventosi, cosa le ha aiutate a rimanere fiduciose e ottimiste?

Honoka

Mi chiamo Honoka e vivo nella Prefettura di Chiba, Giappone. Mi piace giocare, saltare la corda e disegnare. Il mio sogno è di diventare un’illustratrice un giorno.

La mia storia preferita nelle Scritture è quella del sogno di Lehi (vedere 1 Nefi 8). Penso che la Primaria sia molto importante, perché posso imparare tantissimo su Dio e Gesù. Amo la riunione sacramentale perché mi sento più pura quando prendo il sacramento, e ciò mi rende molto felice.

Mi trovavo a scuola quando si scatenò un gran terremoto. I miei primi pensieri furono: “È spaventoso!” e “Chissà se la mia famiglia sta bene”. Ho pregato nel mio cuore che potessero essere al sicuro e che le vite delle persone fossero risparmiate. In seguito, ho saputo che nessuno dei miei amici era rimasto ferito. In quel momento ho sentito che Dio ci aveva protetti. So che Dio e Gesù vivono.

Maggie

Ciao! Sono Maggie da Joplin, Missouri. Una sera mia mamma ha sentito al telegiornale che stava per arrivare una tempesta, così siamo andati tutti nel seminterrato. Il vento che soffiava forte mi spaventava. Ero preoccupata per i miei amici e per i nostri animali. Dopo la tempesta, ero grata che la mia famiglia fosse al sicuro e che la nostra casa non avesse subito gravi danni.

Molte altre case e uffici furono distrutti dal tornado che si era abbattuto sulla città. Ero triste per le persone che avevano perso i loro cari. I miei genitori e i miei fratelli e sorelle maggiori decisero di aiutare a ripulire la città. Ciò mi ha fatto pensare alla Scrittura che dice: “Quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio” (Mosia 2:17).

Volevo aiutare anch’io a ripulire, ma la mamma ha detto che non era prudente per una bambina. Allora ho sentito lo Spirito Santo condividere una grande idea per rendere le persone felici. Ho scritto 20 bigliettini di ringraziamento da dare ai volontari. Ho trascorso molto tempo per rendere ogni bigliettino speciale, affinché le persone potessero sentire lo Spirito e sapere che erano molto importanti per la nostra città.

Ho imparato che anche quando non è possibile servire in un modo, puoi sempre pensare ad altri modi in cui puoi servire. Il Padre Celeste ti benedirà per aver servito Lui e il tuo prossimo.

Casa di Maggie

Casa di Honoka

Mappa di Chad Hutchings; a destra: foto del Giappone © Kyodo/Reuters