Tutti i missionari, passati o presenti, servono con la speranza di rendere migliore la vita degli altri.
I missionari dei nostri giorni portano avanti il grandioso retaggio di voler riempire la terra della conoscenza dell’Eterno (vedere Isaia 11:9). Da Abrahamo a Paolo e da Ammon a Wilford Woodruff, i missionari delle Scritture e della storia della Chiesa offrono ai missionari dei tempi moderni dei modelli di comportamento efficaci.
Sia che siamo membri missionari o che ci stiamo preparando a svolgere una missione a tempo pieno, che siamo in missione o che siamo già tornati, possiamo trarre coraggio e ispirazione da questi esempi.
Il nostro retaggio missionario nella Bibbia e in Perla di Gran Prezzo
I missionari dell’Antico Testamento, come Giona, furono chiamati a levare una voce di avvertimento (vedere Ezechiele 3:17–19). Dall’esempio di Giona vediamo l’importanza del pentimento e dell’obbedienza. La storia di Abrahamo ci insegna il lignaggio e il potere del Sacerdozio di Melchisedec.
I missionari del Nuovo Testamento, come Pietro e Paolo, hanno lavorato per preservare gli insegnamenti di Gesù Cristo. Tuttavia, col passare del tempo, il mondo è caduto nell’apostasia. Dio ha restaurato il Vangelo tramite il profeta Joseph Smith. Ora noi stiamo lavorando, come fecero quei missionari, per preservare e condividere gli insegnamenti di Gesù Cristo.
Il nostro retaggio missionario nel Libro di Mormon
Alma, Amulec, i figli di Mosia e Samuele il Lamanita sono solo alcuni degli esempi di grandi modelli di missionari che troviamo nel Libro di Mormon. Da loro abbiamo esempi di pentimento, fede, obbedienza e coraggio. Come loro, possiamo fare affidamento sull’ispirazione e sulla rivelazione da Dio affinché guidi il nostro servizio missionario.
Il nostro retaggio missionario in Dottrina e Alleanze
Dopo la restaurazione del Vangelo i missionari furono essenziali. Missionari come Dan Jones, Orson Hyde e Parley P. Pratt condivisero il Libro di Mormon e il vangelo di Gesù Cristo. Alcuni, come Samuel Smith, il fratello del profeta Joseph, servirono vicino a casa. Altri percorsero lunghe distanze per portare il Vangelo in paesi come la Thailandia, le Isole Sandwich (le Hawaii), la Danimarca e l’Inghilterra.
Questi primi missionari spesso svolsero lunghe e molteplici missioni. Lasciarono i loro genitori, le fidanzate, le moglie, i figli e i nipoti, proprio come noi. Oggi per noi sono un esempio di fede, coraggio, obbedienza, perseveranza e diligenza.
Come costruire sul nostro retaggio missionario
Da quando il presidente Thomas S. Monson ha annunciato alla conferenza generale di ottobre 2012 che i giovani uomini e le giovani donne possono partire per la missione a un’età più giovane, decine di migliaia di Santi degli Ultimi Giorni hanno affollato il campo di missione.
Alla conferenza generale di aprile 2013 l’anziano Neil L. Andersen, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha aggiunto la sua testimonianza del lavoro missionario e ha incoraggiato ciascuno di noi a diventare una parte importante di questo miracolo che sta avvenendo, contribuendo a trovare coloro che sono pronti a udire il Vangelo: “Fratelli e sorelle, certamente come il Signore ha ispirato più missionari a servire, allo stesso modo sta anche risvegliando la mente e aprendo il cuore di più persone buone e oneste a ricevere i Suoi missionari. Voi li conoscete già o li conoscerete. Fanno parte della vostra famiglia e vivono vicino a voi. Vi passano accanto per la strada, siedono vicino a voi a scuola e interagiscono con voi su Internet” (“È un miracolo”, Liahona, maggio 2013, 78).