2016
Il grande piano di redenzione
Novembre 2016


Il grande piano di redenzione

So che, quando ci pentiamo sinceramente, i nostri peccati vengono realmente cancellati, senza lasciare traccia!

Alcuni mesi prima della morte del presidente Boyd K. Packer, i dirigenti generali del sacerdozio e quelli delle organizzazioni ausiliarie hanno avuto la preziosa opportunità di ascoltare un suo intervento. Non riesco a smettere di pensare a ciò che disse. Raccontò di aver analizzato a ritroso la sua vita, alla ricerca di un segno dei peccati che aveva commesso e di cui si era pentito sinceramente, senza trovarne alcuna traccia. Grazie al sacrificio espiatorio del nostro amato Salvatore, Gesù Cristo, e tramite un pentimento sincero, i suoi peccati erano stati completamente cancellati, come se non fossero mai accaduti. Poi, quel giorno, il presidente Packer assegnò a noi, in qualità di dirigenti, l’incarico di testimoniare che ciò è vero per chiunque si pente sinceramente.

So di un uomo che diversi anni fa fu coinvolto in trasgressioni morali. Per molto tempo, quest’uomo si sentì troppo imbarazzato e troppo preoccupato per parlarne con sua moglie e con i dirigenti del sacerdozio. Voleva pentirsi completamente, ma in realtà disse di essere disposto a perdere la propria salvezza eterna piuttosto che esporre sua moglie e i suoi figli alla sofferenza, alla vergogna o ad altre conseguenze che la sua confessione avrebbe potuto causare.

Quando pecchiamo, Satana cerca spesso di convincerci che la cosa meno egoista da fare sia proteggere gli altri dalla devastazione che deriva dalla conoscenza dei nostri peccati e, pertanto, tra le altre cose, evitare di confessarli al nostro vescovo, il quale può benedire la nostra vita attraverso le sue chiavi del sacerdozio in qualità di giudice comune in Israele. La verità, tuttavia, è che la cosa meno egoista e più cristiana da fare è confessare e pentirsi. Questo è il grande piano di redenzione del Padre Celeste.

Alla fine, questo caro uomo confessò alla moglie fedele e ai dirigenti ecclesiastici, esprimendo profondo rimorso. Nonostante fosse la cosa più difficile che avesse mai fatto, i sentimenti di sollievo, di pace, di gratitudine e di amore per il nostro Salvatore e la consapevolezza che il Signore stava alleviando il suo pesante fardello e che lo stava sostenendo gli fecero provare una gioia indescrivibile, a prescindere da ciò che ne sarebbe seguito e dal suo futuro.

Il Salvatore consola

Era certo che sua moglie e i suoi figli sarebbero stati sconvolti — e fu così; che ci sarebbe stata un’azione disciplinare e un rilascio dalla sua chiamata — e fu così. Era certo che avrebbe spezzato il cuore di sua moglie, che lei si sarebbe sentita ferita e arrabbiata — e fu così. Inoltre, era convinto che se ne sarebbe andata portando i figli con lei — ma non fu così.

A volte una trasgressione grave porta al divorzio e, a seconda delle circostanze, ciò potrebbe essere necessario. Tuttavia, con suo grande stupore, sua moglie lo abbracciò e dedicò se stessa ad aiutarlo in qualunque modo possibile. Col tempo, fu in grado di perdonarlo completamente. Aveva sentito il potere guaritore dell’Espiazione compiuta dal Salvatore per lei. A distanza di anni, questa coppia e i loro tre figli sono forti e fedeli. Il marito e la moglie servono nel tempio e hanno un matrimonio meraviglioso e pieno di amore. La profondità della testimonianza di quest’uomo e l’amore e la gratitudine che prova per il Salvatore sono molto evidenti nella sua vita.

Amulec attestò: “Vorrei che veniste avanti e non induriste più il vostro cuore; […] se vi pentirete […] , il grande piano di redenzione si realizzerà immediatamente per voi”1.

Mentre servivo assieme a mio marito quando era presidente di missione, una mattina andai con lui all’aeroporto per accogliere un gruppo numeroso di missionari. Un ragazzo in particolare catturò la nostra attenzione. Sembrava triste, oppresso, quasi sconvolto. Lo osservammo attentamente quel pomeriggio. Entro la fine della giornata, questo ragazzo fece una confessione tardiva e i suoi dirigenti stabilirono che sarebbe dovuto tornare a casa. Anche se eravamo molto tristi perché lui non era stato onesto e non si era pentito prima di arrivare in missione, durante il tragitto verso l’aeroporto lo elogiammo sinceramente e con amore per aver avuto il coraggio di farsi avanti, e promettemmo di mantenerci in stretto contatto.

Questo splendido giovane ebbe la benedizione di avere dei genitori meravigliosi, dei grandi dirigenti del sacerdozio e un rione amorevole pronto a sostenerlo. Dopo un anno di duro lavoro per pentirsi completamente e per usufruire dell’Espiazione del Salvatore, egli fu in grado di tornare nella nostra missione. È difficile per me descrivere i sentimenti di gioia che provammo quando accogliemmo questo ragazzo all’aeroporto. Era pieno di Spirito, felice, fiducioso davanti al Signore e impaziente di svolgere una missione onorevole. Divenne un missionario eccezionale e, in seguito, io e mio marito abbiamo avuto l’opportunità di assistere al suo suggellamento nel tempio.

Al contrario, so di un’altra missionaria la quale, sapendo che il suo peccato non confessato avrebbe sicuramente causato il suo ritorno anticipato a casa, pianificò di lavorare particolarmente sodo durante la missione per poi confessare al presidente di missione soltanto alcuni giorni prima di completare il suo servizio missionario. Questa sorella non provava “tristezza secondo Dio” e tentò di aggirare il piano che il nostro amorevole Salvatore ha offerto a ognuno di noi.

Una volta, durante la nostra missione, accompagnai mio marito quando si recò a intervistare un uomo per il battesimo. Mentre mio marito teneva l’intervista, io attesi fuori insieme alle sorelle missionarie che avevano insegnato a quest’uomo. Terminata l’intervista, mio marito informò le sorelle missionarie che l’uomo poteva essere battezzato. Questo caro uomo non smise mai di piangere mentre spiegava di essere stato certo che i gravi peccati che aveva commesso nella sua vita gli avrebbero impedito di poter essere battezzato. Di rado sono stata testimone della gioia e della felicità di una persona che esce dalle tenebre per venire alla luce che possano eguagliare quanto vidi quel giorno.

Il Salvatore offre speranza

L’anziano D. Todd Christofferson ha testimoniato:

“Avendo fede nel [nostro] Redentore misericordioso e nel Suo potere, la disperazione si trasformerà in speranza. Il cuore e i desideri stessi di una persona cambieranno e il peccato, che prima appariva attraente, diventerà sempre più ripugnante. […]

Qualunque sia il costo del pentimento, esso è sommerso dalla gioia del perdono”2.

Queste esperienze mi ricordano Enos, nel Libro di Mormon, che gridò al Signore “in fervente preghiera”, poi udì una voce che diceva: “Enos, i tuoi peccati ti sono perdonati […]

E io, Enos, sapevo che Dio non poteva mentire; pertanto la mia colpa fu cancellata.

E io dissi: Signore, come avviene ciò?

Ed egli mi disse: Per la tua fede in Cristo. […] Va’; la tua fede ti ha guarito”3.

Preparando questo discorso, ho voluto farmi un’idea di ciò che capiscono i nostri nipoti riguardo al pentimento e di cosa provano per il Salvatore, quindi ho chiesto ai nostri figli di porre loro le seguenti domande. Sono rimasta commossa dalle risposte dei nostri nipoti.

Che cos’è il pentimento? “Quando colpisci qualcuno, puoi dire ‘scusa’ e puoi aiutarlo a rialzarsi”.

Come ti senti quando ti penti? “Puoi sentirLo; puoi sentire il Suo calore e i sentimenti negativi vanno via”.

Che cosa provi per Gesù e per il Padre Celeste quando ti penti? “Sento che Gesù crede che è valsa la pena di fare l’Espiazione ed è felice che possiamo vivere di nuovo con Lui”.

Perché Gesù e il Padre Celeste vogliono che io mi penta? La risposta di mia nipote adolescente è stata: “Perché mi amano! Per progredire e diventare come Loro, devo pentirmi. Inoltre, voglio che lo Spirito sia sempre con me, quindi devo pentirmi quotidianamente per avere la Sua compagnia meravigliosa. Non sarò mai in grado di ringraziarLi abbastanza”.

Dopo aver sentito queste domande, Brynlee, di quattro anni, ha detto: “Non lo so, papà. Insegnamelo tu”.

Brynlee e il suo papà

In una passata Conferenza generale, l’anziano Jeffrey R. Holland ha dichiarato: “A prescindere da quanto tardi pensiate che sia, da quante opportunità pensiate di aver perso, da quanti errori sentiate di aver commesso […], o da quanto sentiate di essere lontani da casa, dalla famiglia e da Dio, vi attesto che non vi siete allontanati oltre la portata dell’amore divino. È impossibile per voi affondare così profondamente da non poter essere raggiunti dall’infinita luce dell’Espiazione di Cristo”4.

Oh, quanto desidero che i miei figli, i miei nipoti e tutti voi, miei fratelli e sorelle, sentiate la gioia e la vicinanza al Padre Celeste e al nostro Salvatore che derivano dal pentirci quotidianamente dei nostri peccati e delle nostre debolezze. Ogni figlio del Padre Celeste responsabile delle proprie azioni ha bisogno del pentimento. Pensiamo ai peccati di cui dobbiamo pentirci. Che cosa ci sta bloccando? In quali modi dobbiamo migliorare?

Come il presidente Packer ha sperimentato e testimoniato, so che, quando ci pentiamo sinceramente dei i nostri peccati, essi vengono realmente cancellati, senza lasciare traccia! Ho provato di persona l’amore, la gioia, il sollievo e la fiducia dinanzi al Signore quando mi sono sinceramente pentita.

Secondo me, i miracoli più grandi della vita non sono la divisione del Mar Rosso né lo spostamento delle montagne e nemmeno la guarigione del corpo. Il più grande miracolo avviene quando ci avviciniamo umilmente al nostro Padre Celeste in preghiera e imploriamo ferventemente di essere perdonati dei nostri peccati, per poi esserne purificati tramite il sacrificio espiatorio del nostro Salvatore. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.