2018
Discorso d’apertura
Novembre 2018


Discorso d’apertura

È giunto il tempo di una Chiesa incentrata sulla casa, supportata da ciò che avviene all’interno degli edifici che ospitano i nostri rami, rioni e pali.

Miei cari fratelli e mie care sorelle, abbiamo atteso con trepidazione di riunirci nuovamente con voi in questa conferenza generale di ottobre della Chiesa. Diamo il nostro caloroso benvenuto a ognuno di voi. Siamo profondamente grati per le vostre preghiere di sostegno. Possiamo sentirne l’effetto. Grazie!

Siamo grati per gli enormi sforzi che avete sostenuto nel dare seguito ai consigli dati alla Conferenza generale sei mesi fa. Le presidenze di palo in tutto il mondo hanno cercato la rivelazione necessaria per riorganizzare i quorum degli anziani. Gli uomini facenti parte di questi quorum e le nostre devote sorelle della Società di Soccorso stanno lavorando diligentemente per ministrare ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in un modo più elevato e più santo. Siamo ispirati dalla vostra bontà e dai vostri straordinari sforzi volti a portare l’amore del Salvatore alle vostre famiglie, ai vostri vicini e ai vostri amici, e a ministrare loro così come farebbe Lui.

Dalla conferenza di aprile, io e la sorella Nelson abbiamo incontrato membri in quattro continenti e sulle isole del mare. Da Gerusalemme a Harare, da Winnipeg a Bangkok, abbiamo visto la vostra grande fede e la forza della vostra testimonianza.

Siamo estremamente felici del numero di nostri giovani che si sono uniti al battaglione di giovani del Signore per aiutare a radunare la dispersa Israele.1 Vi ringraziamo! E continuando a seguire gli inviti da me estesi alla nostra riunione mondiale per i giovani, voi state dando a tutti noi un esempio da seguire. E che differenza voi giovani state facendo!

Negli ultimi anni nei consigli presiedenti della Chiesa abbiamo dibattuto molto una domanda fondamentale: in che modo possiamo portare il Vangelo, nella sua semplice purezza, e le ordinanze, con il loro effetto eterno, a tutti i figli di Dio?

Come Santi degli Ultimi Giorni, ci siamo abituati a pensare a “Chiesa” come a qualcosa che avviene nelle nostre case di riunione, supportata da ciò che ha luogo a casa. Abbiamo bisogno di rettificare questo modello. È giunto il tempo di una Chiesa incentrata sulla casa, supportata da ciò che avviene all’interno degli edifici che ospitano i nostri rami, rioni e pali.

Con l’espansione continua della Chiesa in tutto il mondo, molti membri vivono in zone dove non ci sono cappelle — e dove non si prevede che ci saranno nell’immediato futuro. Ricordo una famiglia che, per via di queste circostanze, doveva tenere le riunioni in casa. Chiesi alla madre se le piaceva andare in chiesa a casa sua. Rispose: “Mi piace! Adesso mio marito usa un linguaggio migliore a casa, sapendo che benedirà il sacramento qui ogni domenica”.

L’obiettivo di lunga data della Chiesa è quello di assistere tutti i membri nell’accrescere la loro fede nel nostro Signore Gesù Cristo e nella Sua Espiazione, aiutarli a stringere le loro alleanze con Dio e a tenervi fede, e rafforzare e suggellare le famiglie. Oggi, in questo mondo complesso, ciò non è facile. L’avversario sta intensificando esponenzialmente i suoi attacchi alla fede, a noi e alle nostre famiglie. Per sopravvivere spiritualmente abbiamo bisogno di strategie controffensive e di piani preventivi. Pertanto, desideriamo ora mettere in atto delle modifiche organizzative che fortificheranno ulteriormente i nostri membri e le loro famiglie.

Per molti anni i dirigenti della Chiesa hanno lavorato su un corso di studio integrato per rafforzare le famiglie e gli individui mediante un piano incentrato sulla casa e sostenuto dalla Chiesa per apprendere la dottrina, rafforzare la fede e favorire una resa personale del culto più profonda. I nostri sforzi, sostenuti negli ultimi anni per santificare il giorno del Signore — per renderlo una delizia e un segno personale a Dio del nostro amore per Lui — avranno un effetto maggiore grazie alle modifiche che ora introdurremo.

Questa mattina annunceremo un nuovo equilibrio e un nuovo legame tra l’insegnamento del Vangelo a casa e in chiesa. Ognuno di noi è responsabile della propria crescita spirituale e le Scritture chiariscono che i genitori hanno la responsabilità principale di insegnare la dottrina ai loro figli.2 È responsabilità della Chiesa assistere ogni membro nell’obiettivo stabilito divinamente di accrescere la propria conoscenza del Vangelo.

Ora l’anziano Quentin L. Cook spiegherà queste importanti modifiche. Tutti i membri del Consiglio della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici sono uniti nell’approvare questo messaggio. Riconosciamo con gratitudine l’ispirazione del Signore che ha influenzato lo sviluppo dei piani e delle procedure che l’anziano Cook sta per presentare.

Miei cari fratelli e mie care sorelle, so che Dio vive! Gesù è il Cristo! Questa è la Sua Chiesa, che Egli dirige per profezia e mediante la rivelazione ai Suoi umili servitori. Di questo rendo testimonianza nel nome di Gesù Cristo. Amen.