11 dicembre

Sto mettendo le cose di Dio al primo posto nella mia vita?

Aggeo; Zaccaria 1–3; 7–14

Consigliarsi assieme

Diretto da un membro della presidenza del quorum o della classe; 10–20 minuti

All’inizio della riunione, ripetete assieme il tema delle Giovani Donne o il tema dei quorum del Sacerdozio di Aaronne. Poi, guida una discussione sull’opera di salvezza e di Esaltazione usando una o più delle domande proposte di seguito, oppure delle domande tue (vedere Manuale generale, 10.2, 11.2, ChurchofJesusChrist.org). Pianificate come agire in base a ciò che avete discusso.

• Vivere il Vangelo. Di che cosa ha parlato il vescovato alle nostre riunioni del consiglio dei giovani di rione? Quali azioni possiamo intraprendere basandoci su quanto è stato detto?

• Occuparsi dei bisognosi. Come possiamo sostenere il prossimo in modo cristiano quando ci accorgiamo di una necessità ma non sappiamo cosa dire?

• Invitare tutti a ricevere il Vangelo. Che cosa abbiamo trovato nel vangelo di Gesù Cristo che ci porta gioia? Come possiamo condividere questa gioia con gli altri?

• Unire le famiglie per l’eternità. Che cosa stiamo facendo per trovare i nomi dei nostri antenati che hanno bisogno delle ordinanze del tempio? Cosa possiamo fare per aiutare gli altri a trovare i nomi dei loro antenati?

Al termine della lezione, in base alle circostanze:

• Rendi testimonianza dei principi insegnati.

• Ricorda ai membri della classe o del quorum le decisioni prese e gli inviti fatti durante la riunione.

Insegnare la dottrina

Diretto da un dirigente adulto oppure da un giovane; 25–35 minuti

Prepàrati spiritualmente

La vita è piena di cose importanti da fare. Se non stiamo attenti, gli impegni possono farci dimenticare lo scopo della vita. Noi sappiamo che il Salvatore e il Suo vangelo dovrebbero essere la nostra massima priorità, ma altre cose possono distrarci facilmente. Forse è per questo che le Scritture ci consigliano: “Appiana il sentiero dei tuoi piedi” (Proverbi 4:26), “Ponete ben mente alle vostre vie!” (Aggeo 1:5) e “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede” (2 Corinzi 13:5).

Gli Israeliti che vivevano al tempo del profeta Aggeo avevano bisogno di questo tipo di inviti. Nei loro degni sforzi di ricostruire Gerusalemme, avevano interrotto la ricostruzione della casa del Signore. Rifletti su come gli avvertimenti del Signore in Aggeo 1 potrebbero applicarsi a noi oggi. Come ispirerai coloro a cui insegni a esaminare il loro impegno a mettere le cose di Dio al primo posto nella loro vita? Puoi leggere il messaggio dell’anziano Dale G. Renlund “Un fermo impegno verso Gesù Cristo” (Liahona, novembre 2019, 22–25) o gli insegnamenti del presidente Ezra Taft Benson in “Il grande comandamento: amare il Signore” (in Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Ezra Taft Benson [2014], 39–47).

Possiamo rendere le cose di Dio la nostra massima priorità.

Imparare assieme

Puoi avviare una discussione scrivendo alla lavagna alcune frasi contenute in Aggeo 1:6. Che cosa possiamo imparare da queste metafore — seminare senza mai raccogliere, mangiare senza mai sentirsi sazi, guadagnare mettendo i soldi in una borsa bucata — a proposito dell’investire il nostro tempo in cose diverse da quelle che il Signore vuole che noi facciamo? Sebbene il Signore non ci stia chiedendo di concentrarci sulla costruzione di un tempio, su che cosa ci sta chiedendo di concentrarci? Come possiamo rendere quelle cose una delle massime priorità nella nostra vita? Le seguenti attività possono aiutare i giovani a valutare il loro impegno nel mettere le cose di Dio al primo posto nella loro vita.

• Prendere il sacramento è un’ottima opportunità settimanale per esaminare il nostro impegno verso Gesù Cristo. Come possiamo usare il sacramento per valutare se stiamo diventando più simili al Salvatore? I giovani potrebbero parlare di come loro stanno già facendo questo. Potrebbero anche fare un elenco di domande da porsi durante il sacramento. Esortali a riflettere — nel preparare il loro elenco — su uno o più dei versetti, dei messaggi o dell’altro materiale proposti nelle “Risorse di supporto”.

• Il presidente Dieter F. Uchtdorf, nel suo messaggio “Ciò che conta di più” (Liahona, novembre 2010, 19–22), ha dato dei consigli che possono aiutare i giovani a porre “ben mente alle [loro] vie” (Aggeo 1:5). Potresti invitarli a leggere, singolarmente o in piccoli gruppi, le ultime tre sezioni del discorso (a partire dalla sezione “Il potere delle cose basilari”) prestando attenzione a cosa vuol dire incentrare la nostra vita sul Salvatore. Dopodiché, potrebbero dire cosa si sentono spinti a fare per accrescere il loro impegno nei confronti di Gesù Cristo.

• Molti di noi sono occupati a fare cose buone, ma queste non sono sempre le cose migliori. Potresti leggere una dichiarazione tratta dalla prima sezione del messaggio del presidente Dallin H. Oaks “Buono, migliore, eccellente” (Liahona, novembre 2007, 104–108) che possa aiutare i giovani a comprendere questo principio. Potresti anche invitarli a fare un elenco delle loro attività quotidiane. Chiedi loro di valutare personalmente se ciascuna attività è “buona”, “migliore” o “eccellente”. Che cosa rende un’attività “eccellente”? Invita i giovani a condividere reciprocamente che cosa imparano da questa autovalutazione.

Agire con fede

Esorta i membri della classe o del quorum a pensare e a mettere per iscritto che cosa faranno per agire in base alle impressioni spirituali che hanno ricevuto oggi. Se lo desiderano, possono esporre le proprie idee. Invitali a pensare a come il fatto di agire in base alle loro impressioni rafforzerà il loro rapporto con il Padre Celeste e con Gesù Cristo.

Risorse di supporto

• Giosuè 24:14–15; Matteo 6:19–34; 22:36–40; Marco 10:17–22; 1 Corinzi 11:23–28; 2 Corinzi 13:5; Colossesi 3:1–2 (Dobbiamo mettere le cose di Dio al primo posto nella nostra vita)

• Scott D. Whiting, “Diventare come Lui”, Liahona, novembre 2020, 12–15

Insegnare alla maniera del Salvatore

“Non è necessario trattare tutto in un’unica lezione per poter toccare il cuore di qualcuno; spesso, approfondire uno o due punti chiave è sufficiente” (Insegnare alla maniera del Salvatore, 7).