Antico Testamento 2022
14–20 marzo. Genesi 42–50: “Dio ha pensato di convertirlo in bene”


“14–20 marzo. Genesi 42–50: ‘Dio ha pensato di convertirlo in bene’”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: Antico Testamento 2022 (2021)

“14–20 marzo. Genesi 42–50”, Vieni e seguitami – Per la Scuola Domenicale: 2022

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Giuseppe d’Egitto

Illustrazione di Giuseppe d’Egitto, di Robert T. Barrett

14–20 marzo

Genesi 42–50

“Dio ha pensato di convertirlo in bene”

L’anziano David A. Bednar ha detto: “La comprensione spirituale che io e voi abbiamo avuto la benedizione di ricevere […] semplicemente non può essere passata a un’altra persona” (“Cercate l’istruzione mediante la fede”, Liahona, settembre 2007, 23). Come puoi aiutare i membri della classe a ottenere per conto proprio una comprensione spirituale personale?

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Invita a condividere

Per dare ai membri della classe la possibilità di esprimere ciò che hanno trovato particolarmente interessante durante il loro studio personale e familiare delle Scritture, all’inizio della lezione potresti porre domande simili a queste: Quale versetto, in questi capitoli, ha attirato la vostra attenzione? Quale versetto avete letto più di una volta? Quale versetto avete condiviso con qualcun altro? Su quale versetto avete avuto una conversazione interessante con la famiglia o con gli amici?

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Insegna la dottrina

Genesi 45:1–15; 50:15–21

Il perdono porta pace.

  • Prima di avviare una discussione su ciò che insegna l’esperienza di Giuseppe riguardo al perdono, potrebbe essere utile che qualcuno riassuma la storia contenuta in Genesi 37 e 39–45. Perché poteva essere difficile per Giuseppe perdonare i suoi fratelli? Quali esperienze o quale disposizione d’animo possono aver dato a Giuseppe la forza di perdonare? (Vedere, per esempio, Genesi 45:1–15 o 50:15–21). In che modo l’esempio di Giuseppe ci può aiutare a perdonare di più?

    Il video “Il perdono: il mio fardello fu reso leggero” (ChurchofJesusChrist.org) offre un altro esempio edificante di perdono. In che modo il Salvatore ci aiuta a perdonare gli altri?

  • Quali benedizioni sono derivate dal perdono che Giuseppe accordò ai suoi fratelli? Potrebbe essere interessante paragonare come erano i rapporti all’interno della famiglia di Giacobbe all’inizio della storia (vedere, per esempio, Genesi 37:3–11) a come erano alla fine (vedere Genesi 45:9–15; 50:15–21). Quale ruolo ha avuto il perdono nel cambiamento della famiglia di Giuseppe? In che modo le cose sarebbero potute andare diversamente se Giuseppe non fosse stato disposto a perdonare? Puoi invitare i membri della classe a suggerire in che modo questa storia può aiutare le famiglie di oggi a superare le contese e la gelosia.

Genesi 45:5–11; Traduzione di Joseph Smith, Genesi 50:24–38 (nell’appendice dell’edizione combinata delle Scritture)

Le opere di Giuseppe, Mosè e Joseph Smith rendono testimonianza della missione di Gesù Cristo.

  • Con l’ulteriore luce del vangelo restaurato, sappiamo che Giuseppe, che salvò la sua famiglia dalla carestia, profetizzò anche di grandi benedizioni che un giorno sarebbero giunte tramite Mosè e Joseph Smith. E tutti questi profeti ci indicano il Grande Liberatore, Gesù Cristo. Per aiutare la classe a vedere il Salvatore nel ministero di questi tre profeti, puoi disegnare alla lavagna uno schema simile a quello che si trova nella sezione “Ulteriori risorse”. I membri della classe potrebbero lavorare insieme per completarlo. Poi potrebbero aggiungere delle colonne in cui descrivere l’opera di Giuseppe d’Egitto, di Mosè e di Joseph Smith, utilizzando ciò che apprendono da Genesi 45:5–11 e Traduzione di Joseph Smith, Genesi 50:24–38 (nell’appendice dell’edizione combinata delle Scritture). In che modo i ministeri di questi tre profeti simboleggiano la missione del Salvatore e ne rendono testimonianza? (Per alcuni esempi di similitudine tra la vita di Giuseppe d’Egitto e quella del Salvatore, vedere Genesi 37:3 e Matteo 3:17; Genesi 37:26–28 e Matteo 26:14–16; Genesi 45:5–7 e Luca 4:18; e Genesi 47:12 e Giovanni 6:35; vedere anche Mosè 6:63).

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    Giuseppe d’Egitto vede in visione Joseph Smith che riceve le tavole d’oro

    Illustrazione di Giuseppe d’Egitto, di Paul Mann

Genesi 50:19–21

Dio ci può aiutare a trovare un significato alle nostre prove.

  • Benché non potesse vederlo chiaramente mentre attraversava le sue prove durissime, Giuseppe alla fine fu in grado di ripensare a tutto ciò che aveva patito in Egitto e di rendersi conto che “Dio [aveva] pensato di convertirlo in bene” (Genesi 50:20). Se avessimo fatto visita a Giuseppe mentre si trovava nella cisterna o in prigione, come avremmo potuto confortarlo? In che modo i pensieri espressi in Genesi 50:19–21 ci possono aiutare nelle difficoltà? I membri della classe potrebbero voler parlare dei modi in cui Dio li ha benedetti, anche quando hanno attraversato delle esperienze difficili. Che cosa aggiunge Dottrina e Alleanze 122 alla nostra comprensione di questo principio?

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Ulteriori risorse

La vita dei profeti rende testimonianza di Gesù Cristo e della Sua missione.

La vita di Giuseppe d’Egitto, Mosè e Joseph Smith può ricordarci Gesù Cristo. I membri della classe possono compilare questa tabella e aggiungere le colonne per Giuseppe d’Egitto (vedere Genesi 45:5–11), Mosè (vedere Traduzione di Joseph Smith, Genesi 50:24, 29, 34–36 [nell’appendice dell’edizione combinata delle Scritture]) e Joseph Smith (vedere Traduzione di Joseph Smith, Genesi 50:26–28, 30–33 [nell’appendice dell’edizione combinata delle Scritture]).

Gesù Cristo

Chi fu liberato?

Da che cosa furono liberati?

Che cosa fu fatto per liberarli?

Come migliorare l’insegnamento

Poni domande che favoriscano la testimonianza. Porre domande che incoraggiano gli studenti a rendere la propria testimonianza è un modo efficace per invitare lo Spirito. Per esempio, quando insegni Genesi 45:1–15, potresti porre una domanda simile a questa: “Quali benedizioni avete ricevuto per aver perdonato qualcuno?” (vedere Insegnare alla maniera del Salvatore32).

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