Lezione 1
«La famiglia è il cardine del piano del creatore»
Obiettivo
Sottolineare l’importanza eterna della famiglia e aiutare gli studenti a sapere cosa devono fare per trarre il massimo profitto dal corso Il matrimonio e i rapporti familiari.
Preparazione
-
Ripassa i principi enunciati alla sezione «Le tue responsabilità come insegnante» (pagg. ix–xi). Pensa a come mettere in pratica questi principi nella tua preparazione a insegnare.
-
Leggi i titoli evidenziati di ogni lezione, che indicano le dottrine e i principi in essa contenuti. Come parte della tua preparazione, medita su questi principi e dottrine durante la settimana, e cerca la guida dello Spirito per decidere a cosa dare risalto per soddisfare i bisogni dei tuoi studenti.
-
Studia con devozione «La famiglia: un proclama al mondo», che si trova a pagina viii del presente manuale e a pagina iv della Guida dello studente.
-
Procurati una copia della Guida dello studente del corso Il matrimonio e i rapporti familiari (36357 160) da consegnare a ogni allievo. Dovresti ricevere queste copie dalla presidenza della Scuola Domenicale, dall’archivista di rione o dall’assistente archivista responsabile del materiale didattico.
-
Chiedi anticipatamente a uno o due studenti di preparare un breve discorso su come si sono sentiti al momento del matrimonio nel tempio. Chiedi loro di essere preparati a parlare della gioia e delle benedizioni che ricevono in questa vita per il fatto di essere stati suggellati al loro coniuge per l’eternità. Quando decidi a chi affidare questo incarico, cerca la guida dello Spirito.
-
Prima dell’inizio della lezione scrivi alla lavagna la seguente citazione (tratta da Stand Ye in Holy Places [1974], 255):
«Il lavoro più importante del Signore che voi ed io saremo chiamati a compiere sarà quello che svolgeremo entro le mura domestiche».
Presidente Harold B. Lee
undicesimomo presidente della Chiesa
Suggerimenti per sviluppare le lezione
I profeti degli ultimi giorni proclamano l’importanza eterna del matrimonio e della famiglia.
Narra la seguente storia vera:
Un uomo aveva perso ogni cosa in seguito a una disastrosa inondazione. Egli piangeva, non per la perdita dei suoi beni terreni, ma perché non sapeva dove fossero la sua amata moglie e i suoi quattro figli. Era possibile che essi fossero annegati. Presto si venne a sapere che erano vivi e che lo aspettavano in un vicino centro di raccolta. Quando la famiglia si riunì fu un momento di grande gioia. Allora l’uomo disse: «Ho di nuovo con me la mia famiglia e, sebbene mi trovi qui senza un centesimo, mi sento milionario» (raccontato da Robert L. Simpson, vedere La Stella, aprile 1981, 18).
Esprimi brevemente i tuoi sentimenti e la tua testimonianza sul matrimonio e la famiglia. Se lo ritieni opportuno, parla dei sentimenti che provi per la tua famiglia. Poi leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Boyd K. Packer, membro del Quorum dei Dodici Apostoli:
«Il nucleo centrale della Chiesa non è il centro di palo; non è la cappella… Il luogo più sacro sulla terra può non essere necessariamente il tempio. La cappella, il centro di palo e il tempio sono sacri in quanto contribuiscono all’edificazione della più sacra istituzione che vi sia nella Chiesa—la casa—e alla benedizione del rapporto più sacro che vi sia nella Chiesa: la famiglia» («That All May Be Edified», [1982], 234–235).
Consegna a ogni allievo una copia della Guida dello studente del corso Il matrimonio e i rapporti familiari. Invita gli studenti ad andare a pagina iv. Spiega che nel 1995, la Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli hanno emanato un proclama a tutto il mondo riguardante il matrimonio e la famiglia. Molti dei principi e delle dottrine insegnati nel proclama verranno esaminati durante il corso. Leggi il proclama con la classe, invitando gli studenti al leggere un paragrafo ciascuno.
• Quali sono alcuni principi e dottrine insegnati nel proclama sulla famiglia? (Puoi elencare le risposte alla lavagna). Perché il mondo ha bisogno di questo consiglio e di questo ammonimento?
Il presidente Gordon B. Hinckley, quindicesimo presidente della Chiesa, ha spiegato: «Perché abbiamo emanato questo proclama sulla famiglia proprio ora? Perché la famiglia è sotto tiro. In tutto il mondo le famiglie vanno a pezzi. Il luogo da dove si deve cominciare a migliorare la società è la casa. I figli in gran parte fanno ciò che viene loro insegnato. Noi stiamo cercando di rendere il mondo migliore rendendo più forte la famiglia» («Pensieri ispirati», La Stella, agosto 1997, 5).
• In che modo voi e la vostra famiglia avete ricevuto forza seguendo i consigli di questo proclama?
Il matrimonio eterno può portare gioia e grandi benedizioni in questa vita e per tutta l’eternità.
Sottolinea che il matrimonio eterno è il cardine del grande piano di felicità del Padre celeste. Consente alle famiglie di trovare la vera gioia in questa vita e di continuare a progredire nell’eternità.
• Quali benedizioni possiamo ricevere in questa vita se siamo sposati per l’eternità?
Invita le persone precedentemente incaricate di parlare brevemente di come si sono sentite quando si sono sposate al tempio e della gioia e benedizioni che ricevono in questa vita per essere stati suggellati al coniuge per l’eternità. (vedere la sezione «Preparazione» al punto 5).
Puoi leggere una o più delle seguenti dichiarazioni: Il presidente James E. Faust, membro della Prima Presidenza, ha detto: «Molte alleanze sono indispensabili per avere felicità quaggiù e nell’aldilà. Tra quelle più importanti vi sono le alleanze del matrimonio fatte tra marito e moglie. Da queste alleanze scaturiscono le più grandi gioie della famiglia» (La Stella, luglio 1998, 17).
L’anziano Boyd K. Packer ha detto che «corteggiamento, amore, matrimonio, maternità e paternità» sono «le più pure, le più belle e le più attraenti esperienze della vita» (La Stella, gennaio 1994, 24).
L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha detto: «La dolce compagnia di cui godiamo in un matrimonio eterno è una delle più grandi benedizioni che Dio ha concesso ai Suoi figli. Sicuramente i molti anni che ho trascorso con mia moglie mi hanno portato le gioie più grandi della vita. Sin dal principio del tempo la compagnia di cui godono nel matrimonio il marito e la moglie è stata ed è un elemento fondamentale del grande piano di felicità del nostro Padre celeste. La nostra vita è indirizzata al bene, e noi siamo sia edificati che nobilitati quando assaporiamo le dolci benedizioni della compagnia dei nostri cari familiari» (La Stella, gennaio 1998, 38).
Nel suo primo discorso ai membri della Chiesa in generale in qualità di presidente della Chiesa, il presidente Gordon B. Hinckley ha detto: «Esprimo la mia gratitudine a colei che è mia moglie da cinquantasette anni… Sono tanto grato per questa preziosa donna che ha camminato al mio fianco con il bello e con il cattivo tempo. Non siamo più alti e diritti come una volta; ma il nostro amore reciproco non si è ristretto» (La Stella, luglio 1995, 83).
Spiega che molte persone credono che il matrimonio e la vita familiare siano solo esperienze legate alla vita terrena. Ma come membri della Chiesa, sappiamo che una coppia degna può entrare nel tempio e, tramite un’ordinanza del santo sacerdozio, essere suggellata come marito e moglie per l’eternità. Quando un uomo e una donna sono sposati in questa maniera, ha inizio un’unità familiare eterna.
• Quali benedizioni eterne vengono promesse alle coppie che sono suggellate dal potere del sacerdozio e che rimangono fedeli alle loro alleanze? (Leggi DeA 131:1–4; 132:19–24, 30–31 insieme con gli studenti. Il seguente elenco comprende alcune risposte, che possono essere scritte alla lavagna).
-
Saranno esaltati nel più alto grado del regno celeste con il Padre celeste e Gesù Cristo (DeA 131:1–3; 132:20–24).
-
Saranno insieme «nel tempo e per tutta l’eternità» (DeA 132:19). Anche i loro figli potranno fare parte della loro famiglia eterna (Spiega che il Santo Spirito di promessa di cui si parla in DeA 132:19, è lo Spirito Santo. A seconda della nostra fedeltà, lo Spirito Santo conferma che le ordinanze del sacerdozio che abbiamo ricevuto e le alleanze che abbiamo fatto sono accette a Dio).
-
Erediteranno «troni, regni, principati e potestà» (DeA 132:19).
-
Continueranno ad avere seme, ossia figli di spirito, nell’eternità (DeA 132:19, 30–31; vedere anche DeA 131:4).
• Che aiuto vi dà sapere che le famiglie possono essere eterne?
Sottolinea che ci sono molti fedeli Santi degli Ultimi Giorni che, anche se non per colpa loro, non hanno la possibilità di ricevere le benedizioni di un matrimonio eterno in questa vita. Spiega che il Signore ha promesso che alla fine tutti i santi fedeli riceveranno queste benedizioni. Se pensi che sia necessario aiutare gli studenti a comprendere questo principio, leggi la seguente dichiarazione del l’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici Apostoli:
«Sappiamo che molti degni e capaci Santi degli Ultimi Giorni attualmente non godono della possibilità e dei requisiti essenziali per il loro progresso. La mancanza del coniuge, la mancanza di figli, la morte e il divorzio frustrano gli ideali e pospongono l’adempimento delle benedizioni promesse. Inoltre, alcune donne che desiderano essere madri e donne di casa a tempo pieno sono letteralmente obbligate a entrare nel mercato del lavoro a tempo pieno. Ma queste frustrazioni sono soltanto temporanee. Il Signore ha promesso che nelle eternità nessuna benedizione sarà negata ai Suoi figli e figlie che osservano i comandamenti, sono fedeli alle loro alleanze e desiderano ciò che è giusto.
Molte delle più importanti privazioni della vita terrena saranno ricompensate nel Millennio, che è il tempo in cui si adempirà tutto quello che è incompleto nel grande piano di felicità per tutti i degni figli del nostro Padre. Noi sappiamo che questo sarà vero delle ordinanze del tempio. Credo anche che sarà vero dei rapporti e delle esperienze familiari» (La Stella, gennaio 1994, 86–87).
Per riuscire a far riferimento alle situazioni di determinati studenti, può esserti utile leggere una o entrambe le citazioni contenute nei «Testi di riferimento addizionali» riportate a pagina 8.
Il corso Il matrimonio e i rapporti familiari ha lo scopo di aiutarci a trovare gioia nell’ambito dei nostri rapporti familiari.
Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione:
Il presidente Harold B. Lee, l’undicesimo presidente della Chiesa, disse: ««Il lavoro più importante del Signore che voi ed io saremo chiamati a compiere sarà quello che svolgeremo entro le mura domestiche» (Stand Ye in Holy Places, 255).
• Per quali aspetti il mondo sarebbe diverso se ognuno vivesse secondo questa semplice dichiarazione?
Spiega che questo corso è stato preparato per aiutarci a rafforzare i matrimoni e le famiglie e trovare gioia nell’ambito dei nostri rapporti familiari. Le lezioni sono basate sulle dottrine e sui principi insegnati nelle Scritture e dai profeti degli ultimi giorni.
Spiega che scegliendo di partecipare a questo corso, i membri hanno dimostrato il desiderio di rafforzare le loro famiglie. Ci sono tre cose che devono fare per ricevere maggior beneficio da questo corso:
1. Partecipare.
Sottolinea che tutti coloro che partecipano al corso possono imparare gli uni dagli altri, a prescindere dalle loro esperienze nell’ambito del matrimonio o dell’allevamento dei figli. Invita gli studenti ad attestare la veridicità dei principi che studiano e a parlare delle loro esperienze inerenti alle lezioni.
2. Usare la Guida dello studente per il corso Il matrimonio e i rapporti familiari.
Invita gli studenti ad aprire la loro copia della Guida dello studente e spiega che ogni lezione contiene la sezione «Suggerimenti da mettere in pratica», che fornisce idee per aiutarli a mettere in pratica le dottrine e i principi che hanno imparato. Inoltre, ogni lezione riporta uno o due articoli di Autorità generali della Chiesa. Dopo ogni lezione, gli studenti devono portare a termine almeno uno dei suggerimenti proposti e studiare ogni articolo. Le coppie sposate trarranno grande beneficio se leggeranno ed esamineranno gli articoli insieme.
Fai riferimento alle pagine 3–7 della Guida dello studente. Incoraggia gli studenti a ripassare le dottrine e i principi contenuti in questa lezione (1) mettendo in pratica almeno uno dei suggerimenti proposti nella sezione «Suggerimenti da mettere in pratica» e (2) studiando l’articolo «Per questa vita e per tutta l’eternità» dell’anziano Boyd K. Packer.
Invita gli studenti a portare la loro copia della Guida dello studente ad ogni lezione.
3. Impegnarsi a vivere secondo le dottrine e i principi contenuti nelle lezioni.
Spiega che non è sufficiente imparare semplicemente il Vangelo. Affinché esso sia efficace nella nostra vita, dobbiamo vivere secondo ciò che impariamo. Il presidente Harold B. Lee ha dichiarato: «Non conosciamo veramente i principi del Vangelo sino a quando non abbiamo sperimentato i benefici che scaturiscono dall’osservanza di ciascun principio» (Stand Ye in Holy Places, 215).
La nostra casa può essere «un angolo di cielo» se costruiamo «sulla roccia del nostro Redentore».
Spiega che nel mondo d’oggi, la casa è uno dei luoghi santi in cui possiamo trovare pace. Poi leggi la seguente dichiarazione del presidente Thomas S. Monson, membro della Prima Presidenza:
«Se facciamo del nostro meglio, la nostra casa può essere un angolo di cielo sulla terra. I nostri pensieri, le nostre azioni, il modo in cui viviamo segnano non soltanto il successo nel nostro viaggio terreno, ma anche la via che porta agli obiettivi eterni» (La Stella, gennaio 1989, 59).
• In che modo la casa può essere «un angolo di cielo»?
Dopo che gli studenti hanno risposto a questa domanda, esprimi le tue convinzioni su come la casa può essere un angolo di cielo. Eventualmente, racconta una o due esperienze personali quale parte della tua testimonianza.
Leggi la seguente dichiarazione del presidente Spencer W. Kimball, il dodicesimo presidente della Chiesa:
«Molte delle cosiddette restrizioni sociali che nel passato hanno contribuito a rafforzare ed a sostenere la famiglia stanno dissolvendosi e scomparendo. Verrà il tempo in cui soltanto coloro che credono profondamente ed attivamente nella famiglia potranno preservare i loro cari pur nel mezzo dell’ondata di male che vuole sommergerci» (La Stella, aprile 1981, 6).
Leggi Helaman 5:12 insieme agli studenti. Poi leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum dei Dodici Apostoli: «Se edificherete la vostra casa sulla roccia del nostro Redentore e del Vangelo, essa sarà un santuario in cui la vostra famiglia potrà trovare riparo dalle furiose tempeste della vita» (La Stella, luglio 1993, 87).
• Cosa significa per voi costruire la vostra casa «sulla roccia del nostro Redentore»? Quali sono alcune cose specifiche che le famiglie faranno se la loro casa sarà incentrata su Cristo?
Spiega che questo corso esamina i principi che aiuteranno a rafforzare i matrimoni e le famiglie. Dobbiamo mettere in pratica questi principi per poterci avvicinare al Padre celeste e a Gesù Cristo nelle nostre case. Non dobbiamo mai perdere di vista l’espiazione infinita del Salvatore che ci consente di dimorare con le nostra famiglia per sempre.
Conclusione
Esprimi il tuo entusiasmo in merito a questo corso e spiega agli studenti cosa possono aspettarsi da te come insegnante. Ad esempio, puoi assicurarli che ti preparerai spiritualmente per insegnare e che ti unirai a loro nel mettere in pratica i principi contenuti in ogni lezione e nell’usare la Guida dello studente del corso Il matrimonio e i rapporti familiari. Incoraggia le persone a cui insegni a prendere l’impegno di partecipare alla classe, usare la loro guida e mettere in pratica le dottrine e i principi che imparano.
Secondo i suggerimenti dello Spirito, porta testimonianza della grande importanza della famiglia. Esprimi la tua gratitudine perché sai che la tua famiglia può essere eterna.
Testi di riferimento addizionali
Dichiarazioni per andare incontro alle necessità di coloro che non vivono in una famiglia tradizionale.
Per rivolgerti alle circostanze degli studenti che non vivono in una famiglia tradizionale, leggi una o entrambe le seguenti citazioni:
Il presidente Ezra Taft Benson, tredicesimo presidente della Chiesa, ha detto alle sorelle adulte non sposate della Chiesa: «Vi vediamo come una componente indispensabile del grande corpo di membri della Chiesa. Preghiamo perché l’attenzione che dedichiamo alle famiglie non vi faccia sentire meno necessarie o meno preziose nel lavoro del Signore e nella Sua chiesa. I sacri legami che uniscono coloro che appartengono alla Chiesa vanno molto al di là dello stato civile, del l’età o delle attuali circostanze individuali. Il vostro valore personale di figlie di Dio trascende ogni altra cosa» (La Stella, gennaio 1989, 84).
Il presidente Joseph Fielding Smith, il decimo presidente della Chiesa, ha detto: «Se un uomo, o una donna, che sia stato suggellato nel tempio per il tempo e per l’eternità dovesse peccare e perdere il diritto all’esaltazione nel regno celeste, egli, o ella, non potrebbe rallentare il progresso del compagno danneggiato rimasto fedele. Ognuno sarà giudicato secondo le sue opere, e non ci sarebbe alcuna giustizia se si condannasse anche l’innocente a causa del peccatore» (Dottrine di salvezza, a cura di Bruce R. McConkie, 2:158).