Capitolo 13
Le impareggiabili benedizioni della casa del Signore
“È nei templi che otteniamo le più grandi benedizioni di Dio inerenti alla vita eterna. I templi sono davvero l’ingresso del cielo”.
Dalla vita di Ezra Taft Benson
“Sono grato al Signore che i miei ricordi del tempio risalgano alla mia fanciullezza”, disse il presidente Ezra Taft Benson. “Ricordo molto bene quando, ancora bambino, tornando a casa dai campi nella nostra fattoria a Whitney, nell’Idaho, udivo mia madre cantare l’inno ‘Ho aiutato il mio prossimo in questo dì?’ (Inni, 136).
La vedo ancora, con gli occhi della mente, con la fronte madida di sudore, china sul tavolo da stiro, in mezzo ai fogli di [giornale] che ricoprivano il pavimento attorno a lei, intenta a stirare lunghe pezze di tessuto bianco. Quando le chiesi che cosa stesse facendo, mi rispose: ‘Figliolo, questi sono gli indumenti del tempio. Io e tuo padre andremo al tempio […]’
Poi rimise il vecchio ferro da stiro sul fornello, portò una sedia accanto alla mia e mi parlò del lavoro di tempio, di quanto importante sia poter andare al tempio e partecipare alle sacre ordinanze che là vengono celebrate. Ella espresse anche la sua fervida speranza che un giorno i suoi figli, nipoti e pronipoti, [avessero] la possibilità di godere di quelle indicibili benedizioni.
Queste dolci memorie del lavoro del tempio erano una benedizione nella nostra fattoria […] Queste memorie mi sono ritornate alla mente quando ho celebrato il matrimonio di ognuno dei nostri figli e nipoti, nipoti e pronipoti di mia madre, sotto l’influenza dello Spirito nella casa del Signore.
Questi per me sono ricordi preziosi”.1
Insegnamenti di Ezra Taft Benson
1
I templi sono simboli di tutto ciò che per noi è prezioso
I templi sono i luoghi più vicino al cielo che si trovano sulla terra.2
Il tempio sarà una luce per tutti coloro che vivono in quell’area, un simbolo di ciò che consideriamo prezioso.3
Il tempio è un sempiterno monito a ricordare che Dio intende che la famiglia sia eterna.4
[Il tempio è] un simbolo costante e visibile che Dio non ha lasciato che l’uomo brancolasse nelle tenebre. È un luogo di rivelazione. Anche se viviamo in un mondo decaduto — un mondo malvagio — vi sono dei luoghi santi messi a parte e consacrati cosicché gli uomini e le donne degni possano conoscere l’ordine del cielo e obbedire alla volontà di Dio.5
[Il tempio è] una testimonianza permanente che il potere di Dio può reprimere i poteri del male che sono tra noi. Molti genitori, dentro e fuori dalla Chiesa, si preoccupano di come proteggere [la famiglia] dalla valanga di malvagità che minaccia di sopraffare i principi cristiani. Sono pienamente d’accordo con una dichiarazione resa dal presidente Harold B. Lee durante la seconda guerra mondiale. Egli disse: “In questi giorni parliamo di sicurezza, eppure non comprendiamo che […] c’è il sacro tempio in cui possiamo trovare i simboli mediante i quali può essere generato il potere che salverà questa nazione dalla distruzione”.6
Durante una festa che si tenne al Beverly Hills Hilton Hotel di Los Angeles, [in California,] il presidente degli Stati Uniti mi chiese [poiché ero il suo ministro dell’agricoltura] di salutare il presidente di una delle nostre repubbliche più nuove, il presidente di un popolo di ottantotto milioni di persone distribuite su circa tremila isole distanti un migliaio di miglia, una nazione che esisteva solo da pochi anni. Mentre sedevamo a questa cena, che era sponsorizzata principalmente dall’industria cinematografica, e a cui partecipavano molte stelle del cinema, potei guardare fuori da una magnifica vetrata. In fondo al viale, su una piccola collina, potei vedere le luci dei riflettori che illuminavano il nostro glorioso Tempio di Los Angeles, ed ebbi la gioia di indicarlo ai miei ospiti e amici seduti al nostro e ad altri tavoli. Pensai, mentre ce ne stavamo seduti lì: “Gran parte di ciò che avviene qui stasera sono semplicemente le frivolezze della vita. Le cose che durano, le cose che sono reali, le cose che sono importanti sono quelle che sono rappresentate nel tempio di Dio”.7
Possa [il tempio] essere un ricordo costante che la vita è eterna e che le alleanze da noi celebrate durante la vita terrena possono essere eterne.8
2
Abbiamo bisogno delle ordinanze e delle alleanze del tempio per poter entrare nella pienezza del sacerdozio e prepararci a riguadagnare la presenza di Dio
Quando il nostro Padre Celeste pose Adamo ed Eva su questa terra, lo fece con l’intenzione di insegnare loro come potevano ritornare alla Sua presenza. Il nostro Padre promise un Salvatore che li avrebbe redenti dalla loro condizione decaduta. Egli dette loro il piano di salvezza e disse che dovevano insegnare ai loro figli la fede in Gesù Cristo e il pentimento. Inoltre Dio comandò a Adamo e ai suoi posteri di farsi battezzare, di ricevere lo Spirito Santo e di entrare nell’ordine del Figlio di Dio.
Entrare nell’ordine del Figlio di Dio oggi significa entrare nella pienezza del Sacerdozio di Melchisedec, pienezza che si riceve soltanto nella casa del Signore.
Poiché Adamo ed Eva avevano osservato questi requisiti, Dio disse loro: “Tu sei secondo l’ordine di colui che era senza principio di giorni o fine d’anni, da tutta l’eternità a tutta l’eternità”. (Mosè 6:67).
Tre anni prima della morte di Adamo accadde un evento importante. Egli prese il figlio Seth, il nipote Enosh e altri sommi sacerdoti suoi diretti discendenti, insieme ad altri uomini giusti fra i suoi posteri, e li radunò in un valle chiamata Adam-ondi-Ahman. Adamo impartì a questi suoi giusti discendenti la sua ultima benedizione.
Poi apparve loro il Signore [vedere DeA 107:53–56 …]
In che modo Adamo portò i suoi discendenti alla presenza del Signore?
La risposta è: Adamo e i suoi discendenti entrarono nell’ordine del sacerdozio di Dio. Oggi noi diremmo che essi si recarono alla casa del Signore e ricevettero le loro benedizioni.
L’ordine del sacerdozio di cui si parla nelle Scritture qualche volta viene chiamato ordine patriarcale poiché passa di padre in figlio. Ma quest’ordine è altrimenti descritto nelle rivelazioni moderne come un ordine del governo della famiglia, in base al quale un uomo e una donna stipulano un’alleanza con Dio — proprio come fecero Adamo ed Eva — per essere suggellati per l’eternità, avere dei posteri e fare la volontà e le opere di Dio durante tutta la loro vita terrena.
Se una coppia rimane fedele alle sue alleanze ha diritto alla benedizione di occupare il più alto grado del regno celeste. Queste alleanze oggi si possono stipulare soltanto recandosi alla casa del Signore.
Adamo seguì quest’ordine e portò i suoi posteri alla presenza di Dio. […]
Si può accedere a quest’ordine del sacerdozio soltanto se osserviamo tutti i comandamenti di Dio e cerchiamo le benedizioni dei padri come fece Abrahamo [vedere Abrahamo 1:1–3], recandoci alla casa del nostro Padre. Queste benedizioni non si possono ricevere in altro luogo sulla terra! […]
Andate al tempio, alla casa del nostro Padre, per ricevere le benedizioni dei vostri padri onde poter avere diritto alle più alte benedizioni del sacerdozio. Poiché, senza questi nessun uomo può vedere la faccia di Dio, sì, il Padre, e vivere (DeA 84:22).
La casa del nostro Padre è una casa d’ordine. Andiamo alla Sua casa per entrare in quell’ordine del sacerdozio che ci darà il diritto di ottenere tutto ciò che il Padre possiede, se siamo fedeli.9
3
Grazie alle ordinanze e alle alleanze del tempio noi possiamo ricevere protezione e le più grandi benedizioni di Dio inerenti alla vita eterna
Le benedizioni della casa del Signore sono eterne. Sono di suprema importanza per noi perché è nei templi che otteniamo le più grandi benedizioni di Dio inerenti alla vita eterna. I templi sono davvero l’ingresso del cielo.10
Il desiderio del Signore è che ogni uomo e donna adulti della Chiesa ricevano le ordinanze del tempio. Ciò significa che devono ricevere l’investitura e che tutte le coppie sposate devono essere suggellate per l’eternità. Queste ordinanze forniscono protezione e benedizione al loro matrimonio. Anche i loro figli sono benedetti per il fatto di nascere nell’alleanza. Nascere nell’alleanza dà diritto a quei figli alle benedizioni che garantiscono loro una stirpe eterna, a prescindere da ciò che accade ai loro genitori, e finché i figli si mantengono degni delle benedizioni.11
Non è significativo che oggi i santi siano sparsi su tutta la faccia della terra e che, in tale situazione, si provveda a fornire loro dei templi? Grazie alle ordinanze che riceveranno nei sacri templi, essi saranno armati di rettitudine e investiti del potere di Dio in larga misura.12
C’è un potere associato alle ordinanze del cielo — proprio il potere della divinità — che può ostacolare, e che ostacolerà, le forze del male se noi saremo degni di quelle sacre benedizioni. [La nostra] comunità sarà protetta, le nostre famiglie saranno protette, i nostri figli saranno salvaguardati se noi vivremo il Vangelo, visiteremo il tempio e vivremo vicino al Signore […] Dio benedica noi santi affinché viviamo in modo degno delle alleanze e delle ordinanze stipulate in questi sacri luoghi.13
La cerimonia del tempio fu data da un saggio Padre Celeste per aiutarci a divenire più simili a Cristo.14
Non saremo in grado di dimorare in compagnia degli esseri celesti, a meno che non saremo puri e santi. Le leggi e le ordinanze che fanno sì che uomini e donne escano dal mondo e siano santificati sono celebrate solo in questi sacri luoghi. Furono date tramite rivelazione e vengono comprese tramite rivelazione. È per questo motivo che uno dei Fratelli si è riferito al tempio come all’“università del Signore”.15
Nessun membro della Chiesa può essere perfezionato senza le ordinanze del tempio. Noi abbiamo la missione di aiutare coloro che non hanno queste benedizioni, a riceverle.16
4
Noi abbiamo il privilegio di aprire le porte della salvezza ai nostri antenati
I templi sono edificati e dedicati in modo che, grazie al sacerdozio, i genitori possano essere suggellati ai figli e i figli possano essere suggellati ai genitori. Queste ordinanze di suggellamento si applicano sia ai vivi che ai morti. Se noi manchiamo di essere suggellati ai nostri progenitori e alla nostra posterità, per quanto ci riguarda verrà meno lo scopo di questa terra, ossia l’esaltazione dell’uomo.17
Non basta che marito e moglie siano suggellati nel tempio per avere la garanzia della loro esaltazione — se saranno fedeli — ma devono anche essere eternamente legati ai loro progenitori e far sì che l’opera sia svolta per quegli antenati. “Essi senza di noi”, disse l’apostolo Paolo, “non possono essere resi perfetti, neppure noi senza i nostri morti possiamo essere resi perfetti” (DeA 128:15). I nostri membri devono pertanto comprendere che hanno la responsabilità individuale di far sì di essere legati ai loro progenitori, o come dicono le Scritture, ai loro “padri”. Questo è il significato di Dottrina e Alleanze sezione 2, versetto 2, in cui Moroni disse di Elia: “Pianterà nel cuore dei figli le promesse fatte ai padri, e il cuore dei figli si volgerà ai loro padri”.18
Quando penso alla genealogia, vedo delle persone — persone che amo e che sono in attesa che la nostra famiglia, i loro posteri, li aiuti a ottenere l’esaltazione nel regno celeste.19
Abbiamo il privilegio di aprire le porte della salvezza a quelle anime che forse sono imprigionate nelle tenebre nel mondo degli spiriti, affinché possano ricevere la luce del Vangelo ed essere giudicate nella stessa maniera in cui lo siamo noi. Sì, le opere compiute dal Signore — l’offerta delle ordinanze di salvezza del Vangelo agli uomini — devono essere compiute anche da noi [vedere Giovanni 14:12]. Quante migliaia di nostri parenti attendono queste ordinanze di suggellamento?
Faremo bene a chiederci: ‘Ho fatto tutto quello che potevo da questa parte del velo? Sarò un salvatore per i miei progenitori?’
Senza di loro non possiamo essere resi perfetti. L’Esaltazione è una questione di famiglia.20
Il velo è molto sottile. Stiamo vivendo nell’eternità. Tutto è come un unico giorno per Dio. Immagino che per il Signore non ci sia alcun velo. È tutto un unico grande programma. Sono certo che c’è gioia in cielo quando ci incontriamo [nel tempio]. I nostri progenitori gioiscono, e la mia speranza e la mia preghiera è che approfitteremo della possibilità che ci è offerta di andare regolarmente al tempio.21
Coloro tra voi che hanno lavorato alla loro genealogia, che si rendono conto dell’importanza dell’opera e che hanno sentito l’entusiasmo che deriva dall’unire le famiglie e che hanno conosciuto il loro nobile retaggio, devono condividere tale emozione con gli altri. Aiutateli a vedere la gioia e l’appagamento che voi trovate nell’opera. Dobbiamo fare maggior proselitismo tra i nostri fedeli riguardo a quest’opera. C’è molto da fare, come voi tutti sapete, e vi sono davvero molti membri che potrebbero svolgere l’opera e che l’apprezzerebbero se qualcuno di noi — tutti voi — accendesse in loro la fiamma con l’entusiasmo, l’esempio e la devozione.22
5
I bambini e i giovani hanno bisogno di conoscere le benedizioni che li attendono nel tempio
Il tempio è un luogo sacro e le ordinanze in esso celebrate [sono di] natura sacra. Proprio per la loro santità qualche volta esitiamo a parlare del tempio ai nostri figli e nipoti.
Di conseguenza, molti non sviluppano un vero desiderio di andare al tempio, o quando ci vanno lo fanno senza avere un’adeguata preparazione per gli obblighi e le alleanze che là stipuleranno.
Ritengo che una corretta comprensione [o] informazione contribuirà immensamente a preparare i nostri giovani per il tempio. Ritengo che questa conoscenza inculcherà in loro il desiderio di cercare le loro benedizioni del sacerdozio, proprio come Abrahamo cercò le sue [vedere Abrahamo 1:1–4].23
Quando i vostri figli vi chiederanno perché ci sposiamo nel tempio, dovreste insegnare loro che i templi sono gli unici luoghi sulla terra in cui si possono celebrare determinate ordinanze. Dovreste anche esprimere ai vostri figli i vostri sentimenti personali quando vi siete inginocchiati al sacro altare e vi siete assunti le alleanze che hanno reso loro possibile di essere suggellati a voi per sempre.24
È […] giusto che le madri e i padri indichino il tempio e dicano ai loro figli: “Quello è il luogo in cui ci siamo sposati per l’eternità”. Con queste parole si può inculcare nella mente e nel cuore dei figli quando sono ancora piccoli l’ideale del matrimonio nel tempio.25
Dovremmo esprimere ai nostri cari il nostro affetto per i nostri antenati e la nostra gratitudine per il fatto di poterli aiutare a ricevere le ordinanze di salvezza, come i miei genitori hanno fatto con me. Nel farlo aumenteranno i legami di gratitudine e affetto che si sviluppano nelle nostre famiglie.26
“Credo che i giovani siano non solo disposti e capaci a fare la ricerca genealogica, ma sono anche un ottimo mezzo per ravvivare l’intero programma”.27
Dio ci benedica onde possiamo insegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti quali grandi benedizioni possono ottenere recandosi al tempio.28
6
Una maggiore frequenza al tempio porta a una maggiore rivelazione personale
Ogni volta che celebro un matrimonio, sono solito dire alla giovane coppia di tornare al tempio quanto più spesso possibile e di andarci ancora come marito e moglie. Non è possibile per loro comprendere pienamente il significato della sacra investitura o dei suggellamenti con un unico viaggio al tempio, ma se ripetono le loro visite, la bellezza, il significato e l’importanza di tutto saranno in loro rafforzati. In seguito ho ricevuto delle lettere in cui alcuni di queste giovani coppie hanno espresso apprezzamento per aver dato risalto a questo aspetto. Ripetendo le loro visite al tempio, il loro amore reciproco tende a crescere e il loro matrimonio tende ad essere rafforzato.29
Nel corso delle nostre visite al tempio, ci viene data comprensione sul significato del viaggio eterno dell’uomo. Vediamo dei simbolismi belli e straordinari degli eventi più importanti — passati, presenti e futuri — che simboleggiano la missione dell’uomo in rapporto con Dio. Ci vengono rammentati i nostri obblighi quando stipuliamo solenni alleanze riguardanti l’obbedienza, la consacrazione, il sacrificio e il servizio devoto al nostro Padre Celeste.30
Vi prometto che se andrete più spesso ai templi del nostro Dio riceverete ulteriori rivelazioni personali che renderanno più felice la vostra vita e vi permetteranno di aiutare i vostri defunti.31
Nella pace di questi meravigliosi templi qualche volta troviamo la soluzione ai più gravi problemi della vita. Sotto l’influenza dello Spirito, qualche volta la conoscenza pura entra in noi. I templi sono luoghi di rivelazione personale. Quando mi sono sentito oberato da un problema o afflitto da una difficoltà, mi sono recato alla casa del Signore con il cuore pieno di preghiera per trovare le risposte che cercavo; e queste risposte mi sono pervenute in maniera chiara e inequivocabile.32
Ritorniamo spesso al tempio per ricevere le benedizioni personali che derivano dal culto celebrato regolarmente nel tempio? Nei sacri templi del Signore si esaudiscono le preghiere, si ricevono rivelazioni e si beneficia delle istruzioni dello Spirito.33
Rendiamo il tempio una dimora sacra, benché lontana dalla nostra dimora eterna.34
Suggerimenti per lo studio e l’insegnamento
Domande
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Il presidente Benson ha detto che un tempio è “un simbolo di ciò che consideriamo prezioso”, e ha identificato alcuni principi di verità che i templi simboleggiano (vedere la sezione 1). Che cosa rappresentano i templi per voi?
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Nella sezione 2, in che modo gli insegnamenti del presidente Benson riguardo alle benedizioni del sacerdozio si applicano a tutti i membri della famiglia? Nel riesaminare questa sezione, meditate sul vostro privilegio e la vostra responsabilità di aiutare i membri della famiglia a prepararsi a tornare alla presenza di Dio.
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Leggendo la sezione 3 meditate sugli insegnamenti del presidente Benson riguardanti le benedizioni che riceviamo grazie alle ordinanze del tempio. In che modo siete stati benedetti grazie alle ordinanze del tempio? Se non avete ancora ricevuto le benedizioni del tempio meditate su ciò che potete fare per prepararvi a riceverle.
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Il presidente Benson ha detto: “Quando penso alla genealogia, vedo delle persone — persone che amo” (sezione 4). Come quest’osservazione può influenzare il vostro approccio alla storia familiare? Che cosa potete fare per aiutare un maggior numero di vostri antenati a ricevere le benedizioni del Vangelo?
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Quali sono alcune cose che possiamo fare per aiutare i bambini e i giovani a prepararsi per le ordinanze e le alleanze del tempio? In che modo i giovani possono “ravvivare l’intero programma” della storia familiare? (Vedere la sezione 5).
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Il presidente Benson ci ha incoraggiato a “[rendere] il tempio una dimora sacra benché lontana dalla nostra dimora eterna” (sezione 6). Che cosa significa per te questa dichiarazione? Riflettete sulle benedizioni che avete ricevuto quando siete tornati al tempio.
Passi scritturali correlati
Sussidi didattici
“Spesso una lezione contiene più materiale di quello che puoi esporre nel tempo a tua disposizione. In tal caso devi scegliere gli argomenti più utili per i tuoi allievi” (Insegnare: non c’è chiamata più grande, [1999], 98).