Insegnamenti dei presidenti
Il lavoro di tempio: volgere il nostro cuore alla famiglia e al Signore


Capitolo 17

Il lavoro di tempio: volgere il nostro cuore alla famiglia e al Signore

Quando entriamo degnamente nella casa del Signore, riceviamo ordinanze che aiutano noi, i nostri antenati e discendenti a dimorare per sempre alla presenza di Dio.

Dalla vita di Wilford Woodruff

Quando il 27 marzo 1836 fu dedicato il Tempio di Kirtland, Wilford Woodruff stava svolgendo una missione a tempo pieno nel sud degli Stati Uniti. Tre settimane dopo venne a sapere della dedicazione e scrisse sul diario che la notizia era «gloriosa in maniera eccelsa».1 Dopo aver adempiuto la missione, ritornò a Kirtland, dove arrivò «a piedi nel mezzo di una brutta bufera di neve». Scrisse: «Giungemmo in vista del tempio del Signore prima di raggiungere il villaggio e provai veramente una gran gioia per quello spettacolo, poiché era la prima volta che i miei occhi videro mai la casa del Signore, costruita per comandamento e rivelazione».2

L’amore di Wilford Woodruff per il lavoro di tempio non si affievolì mai. Egli partecipò a tutte le fasi dell’attività: dalla costruzione alla dedicazione e dal lavoro genealogico alle ordinanze per i morti. Egli si rallegrò per le ordinanze del tempio che lui e i suoi familiari avevano ricevuto per se stessi.

Il presidente Woodruff parlò spesso di quando ricevette l’investitura. Il profeta Joseph Smith, avvertendo che il suo ministero terreno sarebbe presto giunto al termine, amministrò a Nauvoo l’investitura ai membri del Quorum dei Dodici Apostoli, prima ancora che il tempio fosse completato. Il presidente Woodruff testimoniò: «Per prima cosa Joseph Smith mi fece conoscere le ordinanze stesse che amministriamo ai Santi degli Ultimi Giorni nelle nostre investiture. Ricevetti l’investitura sotto la direzione di Joseph Smith».3

Come membro del Quorum dei Dodici Apostoli e poi come presidente della Chiesa, Wilford Woodruff prese sempre parte alla continua costruzione dei templi. Egli partecipò ai lavori per il Tempio di Nauvoo, Illinois, e di altre quattro città nello Utah: Logan, St. George, Manti e Salt Lake City. Disse le preghiere dedicatorie per i templi di Manti e Salt Lake City.

Il Tempio di Salt Lake, che fu completato dopo quarant’anni di lavoro devoto da parte dei santi, rivestì un significato speciale per il presidente Woodruff. Egli vide per la prima volta il tempio in una visione particolareggiata, prima ancora che i santi raggiungessero la Valle del Lago Salato.4 Quattro giorni dopo l’arrivo nella valle, fu presente quando il presidente Brigham Young fu ispirato a scegliere il sito del tempio.5 Anni prima del completamento del tempio, fece un sogno nel quale gli fu consegnata la chiave dell’edificio e fu istruito dal presidente Young, che gli disse: «Lascia che tutti coloro che cercano la salvezza accedano al tempio».6 Difese in maniera indefessa la costruzione di tale edificio sacro, persino nei momenti di tribolazione e persecuzione. Nell’aprile 1893, quando alla fine la costruzione giunse al termine, seguì le istruzioni ricevute in sogno dal presidente Young di organizzare tre settimane di servizi dedicatori per assicurarsi che tutti i santi avessero la possibilità di partecipare.

Dopo la dedicazione del Tempio di Salt Lake, il presidente Woodruff pose l’accento sull’importanza della famiglia nel lavoro di tempio. Affermò: «Desideriamo che, da questo momento, i Santi degli Ultimi Giorni traccino la loro genealogia risalendo quanto più indietro possibile, e che siano suggellati ai padri e alle madri. Suggellate i figli ai genitori e portate avanti questa catena fin dove potete».7 (Per leggere il racconto storico che fa da cornice a questo insegnamento, vedere le pagine XXXIII–XXXV dell’introduzione).

Family history materials

«Desideriamo che i Santi degli Ultimi Giorni… facciano la ricerca della loro genealogia, fino ad arrivare più indietro che possono, e che siano suggellati ai padri e alle madri».

Nel 1894, il presidente Woodruff sovrintese alla fondazione della Società Genealogica dello Utah, che ha portato la Chiesa a quello sforzo attuale a livello mondiale teso ad assistere le persone nella ricerca dei propri antenati. Cent’anni dopo, l’anziano Russel M. Nelson, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha osservato: «Gli avvenimenti di quello storico anno stabilirono che la ricerca genealogica e il servizio del tempio sono un solo lavoro nella Chiesa».8 Questi eventi furono parte dell’adempimento continuo della profezia che «il cuore dei figli si volgerà ai loro padri» (DeA 2:2; vedere anche Malachia 4:5–6).

Per via dei molti insegnamenti preziosi del presidente Woodruff sul lavoro di tempio, codesto è nel libro il primo di due capitoli dedicati all’argomento. Il presente capitolo si concentra sulle benedizioni che scaturiscono dalla frequenza al tempio e sulla natura eterna della famiglia, mentre il capitolo 18 tratta del lavoro per i morti.

Insegnamenti di Wilford Woodruff

Partecipiamo al lavoro di tempio con gioia celestiale, sapendo che aiuta noi, i nostri discendenti e i nostri antenati a dimorare alla presenza di Dio.

Non c’è opera cui i Santi degli Ultimi Giorni si sentano più profondamente interessati della costruzione e del completamento dei templi.9

Quando penso al potere che abbiamo avuto per erigere templi al nome dell’Iddio Altissimo… e ai privilegi che abbiamo nel recarci nei templi e svolgere il lavoro necessario per la nostra salvezza, come pure per la redenzione dei nostri morti, gioisco grandemente e sento che siamo stati grandemente benedetti.10

La storia di questi templi è davanti a voi. Sapete che i profeti [Joseph e Hyrum Smith] furono uccisi e che il Signore richiese che venisse costruito il Tempio [di Nauvoo] da parte dei santi, prima che fossero scacciati nelle distese desolate. C’è stata una certa rivelazione che ha ispirato assai gli anziani della chiesa di Dio a svolgere questo lavoro [vedere DeA 124:25–41]. Essi s’impegnarono con tutte le energie e compirono l’opera. Entrarono in quel tempio, quindi ricevettero le ordinanze e le investiture prima di partire per recarsi nel deserto. Questi templi che abbiamo costruito… si ergono davanti a Dio, agli angeli e agli uomini come un monumento della fede e delle opere dei Santi degli Ultimi Giorni.11

È evidente che i fedeli apprezzano i benefici che si ottengono attraverso il lavoro di tempio… Il nostro cuore è ricolmo di letizia e non possiamo astenerci dall’elogiare Dio e la Sua bontà verso il Suo popolo nel consentirgli di erigere tali strutture e di dedicarle secondo il modello che Egli ha dato per questi usi sacri, nonostante l’opposizione e le molte difficoltà che le persone hanno dovuto affrontare.

Ogni Santo degli Ultimi Giorni, che pensi in modo corretto su quest’argomento, prova un palpito di gioia celestiale per ciò che Dio ha fatto per la nostra generazione, fornendoci, come ha fatto, ogni mezzo per preparare noi, come pure i nostri posteri e antenati, per il mondo eterno che c’è oltre la presente vita. I Santi degli Ultimi Giorni sono, in verità, un popolo altamente favorito e da ogni cuore e abitazione nel nostro paese dovrebbe ascendere a Dio una lode per la grande misericordia e bontà che Egli ci ha mostrato. Ci ha fatto promesse della più preziosa specie e le ha adempiute fino ad ora. Saremmo il popolo più ingrato e indegno che sia mai esistito se, dopo aver ricevuto così grandi manifestazioni della Sua bontà, non fossimo diligenti o venissimo meno nell’obbedienza e devozione a Lui e alla Sua grandiosa causa.12

Vogliamo continuare in questi templi; desideriamo che siano utilizzati dai Santi degli Ultimi Giorni; ci aspettiamo che i fratelli e le sorelle continuino a recarvisi per redimere i morti e benedire i vivi.13

Dalla preghiera dedicatoria del Tempio di Salt Lake: «O Signore, nutriamo sentimenti intensi e indescrivibili per il completamento di questa sacra casa. Degnati di accettare questo quarto tempio che i Tuoi figli dell’alleanza sono stati aiutati da Te a erigere tra questi monti. In epoche passate, ispirasti con il Santo Spirito i Tuoi servitori, i profeti, a parlare di un tempo negli ultimi giorni quando il monte della casa dell’Eterno si sarebbe erto sulla vetta dei monti e sarebbe stato elevato al disopra dei colli [vedere Isaia 2:2; Michea 4:2]. Ti ringraziamo per la gloriosa possibilità che abbiamo avuto di contribuire all’adempimento di queste visioni degli antichi veggenti e per aver condisceso a permetterci di prendere parte alla grande opera».14

Attraverso il lavoro genealogico e le ordinanze del tempio siamo suggellati alla nostra famiglia, formando un anello d’unione tra le generazioni.

I principi del vangelo di Gesù Cristo hanno potere e valore dopo la morte; in questa vita uniscono insieme il marito, la moglie e i figli nell’organizzazione familiare, per poi ricongiungerli nei mondi senza fine… Le ordinanze di suggellamento sono state rivelate ai Santi degli Ultimi Giorni e avranno efficacia dopo la morte e, come ho detto, riuniranno eternamente l’uomo e la donna nell’organizzazione familiare. Questo è il motivo per cui detti principi fanno parte della nostra religione e, mediante di essi, marito e moglie, genitori e figli saranno ricongiunti sino a quando gli anelli della catena li riuniranno indietro fino a Padre Adamo. Non potremmo ottenere una pienezza di gloria celeste senza quest’ordinanza di suggellamento.15

Fratelli e sorelle, la gloria di tutta la questione sta nel fatto che, quando supereremo la prova, avremo con noi nell’organizzazione familiare del mondo celeste i nostri cari—padre e madre, fratelli e sorelle, mogli e figli—nel mattino della resurrezione per dimorare per sempre e in eterno. Questo vale tutto quanto io o voi possiamo sacrificare nei pochi anni che abbiamo da trascorrere nella carne.16

Ogni uomo sia [suggellato] a suo padre e allora farete esattamente ciò che Dio ha affermato quando dichiarò che, negli ultimi giorni, avrebbe mandato il profeta Elia [vedere Malachia 4:5–6]. Elia, il profeta, apparve a Joseph Smith e gli disse che era arrivato il giorno quando questo principio si sarebbe dovuto adempiere [vedere DeA 110:13–16]. Joseph Smith non visse abbastanza a lungo da investigare ulteriormente queste questioni. La sua anima era dedita a quest’opera prima che egli fosse martirizzato per la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo. Ci spiegò che deve esserci un anello di congiunzione tra tutte le dispensazioni e l’opera di Dio, da una generazione all’altra [vedere DeA 128:18]. Pensava a queste verità più che alla maggior parte degli altri insegnamenti che gli furono impartiti.

In preghiera il Signore mi ha rivelato che era mio dovere dire a tutta Israele di attuare questi principi, in adempimento di quella rivelazione che pongo davanti a questo popolo… Desideriamo che i Santi degli Ultimi Giorni da questo momento facciano la ricerca della loro genealogia, fino ad arrivare più indietro che possono, e che siano suggellati ai padri e alle madri. Suggellate i figli ai genitori e portate avanti questa catena fin dove potete.17

Dalla preghiera dedicatoria del Tempio di Salt Lake: «Padre celeste, Ti presentiamo gli altari che sono stati preparati affinché i tuoi servitori e le tue ancelle ricevano le loro benedizioni di suggellamento. Noi li dedichiamo, nel nome del Signore Gesù Cristo, al Tuo nome santo e Ti chiediamo di santificarli, affinché coloro che si accostano ad essi possano sentire il potere dello Spirito Santo che scende su loro e si rendano conto della sacralità delle alleanze che stringono. Preghiamo, inoltre, che le alleanze e i contratti che stipuliamo con Te e tra noi possano essere diretti dal Tuo Santo Spirito, siano osservati in maniera sacra e a Te accetta; che tutte le benedizioni pronunciate possano adempiersi nel mattino della risurrezione dei giusti per tutti i santi che si presentano a questi altari…

O Iddio dei nostri padri Abrahamo, Isacco e Giacobbe, che gioisci a essere chiamato loro Dio, Ti ringraziamo con tutto il fervore di una gratitudine straripante per aver rivelato i poteri mediante i quali il cuore dei figli è volto ai padri e il cuore dei padri ai figli, affinché tutte le generazioni dei figliuoli degli uomini possano essere rese partecipi della gloria e gioia del regno celeste. Conferma su noi lo spirito di Elia, Ti preghiamo, affinché possiamo così redimere i nostri morti ed essere uniti ai padri, che sono passati dall’altra parte del velo, e, in aggiunta, suggella i cari defunti perché vengano innanzi nella prima risurrezione, sicché coloro che dimorano sulla terra possano essere legati a coloro che sono in cielo. Ti ringraziamo, nell’interesse di coloro che hanno terminato la loro opera sulla terra, come pure per noi, che il carcere è stato aperto, la liberazione è stata proclamata ai prigionieri e i legami sono stati sciolti da coloro che erano imprigionati. Ti glorifichiamo perché i nostri padri, dall’ultimo al primo, da ora indietro sino all’inizio, possono essere uniti a noi tramite anelli indissolubili, saldati dal santo sacerdozio, e che, come una gran famiglia unita in Te e cementata dal Tuo potere, staremo insieme davanti a Te e, grazie al potere del sangue espiatorio di Tuo Figlio, saremo liberati da tutti i mali, salvati e santificati, esaltati e glorificati».18

Dobbiamo prepararci spiritualmente per ricevere le benedizioni del servizio nel tempio.

Prima di entrare nel tempio… andate da soli a pregare in segreto. Offrite le vostre invocazioni al Signore e pregate affinché i vostri peccati possano non solo essere perdonati, ma che voi possiate tutti avere lo Spirito di Dio e la testimonianza del Signore Gesù Cristo; che lo Spirito Santo possa essere con coloro che si raccolgono nel tempio…

Desidero che i santi facciano ciò, poiché vorrei vedere coloro che vanno al tempio recarvisi con un cuore puro, e che lo Spirito di Dio possa essere con loro, affinché provino gioia e sentano tutti l’influenza di tale potere.19

Tutti i membri della Chiesa ritenuti degni di entrare in quella sacra casa dovrebbero conoscere i principi del Vangelo. Non è eccessivo presumere che tutti sappiano quale sia il loro dovere verso Dio e gli uomini. Nessuno è tanto smemorato da perdere di vista l’ammonimento che dobbiamo essere riempiti d’amore e carità per i fratelli, indi nemmeno uno può per un momento dubitare dell’importanza suprema che ogni fedele della congregazione sia in pace con tutti i fratelli e le sorelle, come pure con Dio. In quale altro modo possiamo sperare di ottenere le benedizioni che Egli ha promesso, se non attenendoci ai requisiti di cui tali benedizioni sono la ricompensa?

Gli uomini e le donne che violano una legge di Dio, o che sono negligenti nell’osservare i Suoi comandamenti, possono pensare che il semplice recarsi nella Sua santa casa… li renda degni e faccia sì che ricevano le Sue benedizioni?

Pensano di poter essere esentati così spensieratamente dal pentimento e dall’abbandonare i peccati?

Anche solo nel pensiero, osano così accusare il Padre d’ingiustizia e parzialità, attribuendoGli negligenza nell’adempiere alle Sue parole?

Di certo, nessuno che pretenda di appartenere al Suo popolo si macchierebbe di una colpa simile.

Allora, coloro che sono indegni smettano di aspettarsi benefici dalla frequenza al tempio se i peccati di cui non si sono pentiti emanano un fetore, o provano acredine o persino risentimento contro i fratelli e le sorelle.

Sentiamo che qualcosa vada detto su questo argomento. Nello sforzo di conformarci alle cose più gravi della legge, c’è la possibilità di sottostimare l’importanza dello spirito d’amore, gentilezza e carità…

Prima di entrare nel tempio per presentarci davanti al Signore… dobbiamo sbarazzarci di tutti i sentimenti duri e scortesi che proviamo tra noi, perché non cessino soltanto i battibecchi, ma la loro causa sia rimossa e ogni sentimento che l’induca e li perpetui sia dissipato; dobbiamo confessarci i peccati vicendevolmente, chiedendoci perdono; dobbiamo invocare il Signore per lo spirito di pentimento e, dopo averlo ottenuto, seguirne i suggerimenti. In questo modo, umiliandoci davanti a Lui e cercando l’assoluzione reciproca, offriremo carità e generosità a coloro che implorano il nostro perdono, come noi chiediamo e ci attendiamo dal cielo.

Sì facendo, possiamo entrare nel luogo santo con il cuore libero da inganni e l’anima pronta per l’edificazione promessa. In questo modo, le nostre suppliche, indisturbate da pensieri di discordia, giungono congiunte alle orecchie di Geova e fanno scendere il fior fiore delle benedizioni dell’Iddio Altissimo…

Ammoniamo [i singoli membri della Chiesa] di cercare l’amicizia dei fratelli e delle sorelle, come pure la loro completa fiducia e affetto; sopra ogni cosa di sforzarsi di avere la compagnia e l’unione dello Spirito Santo. Possa questo spirito essere ricercato e serbato tanto diligentemente nel circolo familiare più piccolo quanto in seno all’organizzazione e quorum più grande; possa permeare il cuore dei fratelli e delle sorelle, dei genitori e dei figli, come pure della Prima Presidenza e dei Dodici; possa addolcire e ammorbidire le differenze tra i membri delle presidenze di palo e i sommi consigli, come pure tra i vicini che vivono nello stesso quartiere; possa unire i giovani e i vecchi, i maschi e le femmine, il gregge e il pastore, il popolo e il sacerdozio nel legame della gratitudine, perdono e amore, affinché possiamo sentirci approvati dal Signore e possiamo comparirGli innanzi con la coscienza scevra di offese verso tutti gli uomini. Non ci saranno delusioni allora riguardo alle benedizioni promesse a coloro che Lo adorano sinceramente. Essi riceveranno i dolci suggerimenti dello Spirito Santo e in aggiunta, di tanto in tanto, otterranno i tesori celesti, la comunione con gli angeli, poiché la Sua promessa è stata fatta e non verrà meno.20

Temple recommend for dedication of Salt Lake City Temple

Raccomandazioni come questa furono distribuite ai santi degni di partecipare ai servizi dedicatori del Tempio di Salt Lake.[[a 50]]

Dalla preghiera dedicatoria del Tempio di Salt Lake: «Padre celeste—che hai creato i cieli, la terra e tutte le cose che in essi stanno; che sei il più glorioso, perfetto nella misericordia, amore e verità—noi, Tuoi figli, veniamo oggi dinanzi a Te in questa casa, che abbiamo eretto al Tuo santissimo nome, invocando umilmente il sangue espiatorio del Tuo Unigenito, perché i nostri peccati possano non essere più ricordati contro di noi, ma affinché le nostre preghiere possano ascendere a Te e giungano senza impedimento al Tuo trono, così che possiamo essere uditi nella Tua santa dimora. Possa Tu gradire d’ascoltare le nostre petizioni e di risponder loro secondo la Tua infinita saggezza e amore; possa Tu concederci le benedizioni che cerchiamo e che possono esserci elargite, persino cento volte maggiori, giacché cerchiamo con purezza di cuore e pienezza d’intento di fare la Tua volontà e di glorificare il Tuo nome…

Ora che possiamo dedicarTi questa casa eretta al Tuo nome santissimo, veniamo a Te con gioia e gratitudine, con uno spirito giubilante e il cuore pieno di lodi, per averci permesso di vedere questo giorno, per il quale, durante quarant’anni, abbiamo sperato, lavorando e pregando. Un anno fa abbiamo messo in opera la pietra di coronamento cantando Osanna a Dio e all’Agnello. Oggi Ti dedichiamo il tutto, con gli annessi e connessi, perché possa essere santo ai Tuoi occhi; possa essere una casa di preghiera, una casa di gloria e adorazione; affinché la Tua gloria possa scendervi; la Tua santa presenza possa ivi risiedere; affinché possa essere la dimora del Tuo amato Figlio, il nostro Salvatore; affinché gli angeli che stanno davanti al Tuo volto siano i messaggeri santi che ci visiteranno, comunicandoci i Tuoi desideri e volontà, così che sia benedetto e consacrato in tutte le sue parti sante a Te, Dio d’Israele, Onnipotente Sovrano dell’umanità. Noi t’invochiamo affinché tutte le persone che varcheranno la soglia di questa Tua casa avvertano il Tuo potere e si sentano sospinte a riconoscere che l’hai santificata, che è la Tua dimora, un luogo della Tua santità.21

Suggerimenti per lo studio e l’insegnamento

Quando studi il capitolo o ti prepari per insegnare, rifletti sulle seguenti idee. Per ulteriori suggerimenti, consulta le pagine V–IX.

  • In che modo reagì l’anziano Wilford Woodruff quando udì della dedicazione del Tempio di Kirtland e vide l’edificio per la prima volta? (Vedi pagina 179). Hai vissuto esperienze simili di cui si possa parlare?

  • In che modo i primi Santi degli Ultimi Giorni mostrarono interesse nei templi? (Vedi pagine 181–183). Perché dovremmo essere «profondamente interessati» nel lavoro di tempio?

  • Esamina il paragrafo a pagina 181. In che modo vedi il lavoro di tempio e la ricerca genealogica come «un solo lavoro»? (Vedi pagine 183–185). In che modo questo lavoro ti ha aiutato a volgere il cuore ai tuoi antenati e discendenti?

  • Perché abbiamo bisogno delle ordinanze di suggellamento per «ottenere una pienezza di gloria celeste»? (Vedi pagine 183–187; vedi anche DeA 131:1–4).

  • Scruta tutto il capitolo, cercando le dichiarazioni sui rapporti familiari. Che cosa possiamo imparare da questi insegnamenti? In che modo la comprensione della casa del Signore influisce sui sentimenti verso la nostra famiglia?

  • In che modo andando al tempio tu e la tua famiglia avete ricevuto benefici? In che modo i genitori possono insegnare ai figli la riverenza per la casa del Signore e a prepararsi per ricevere le ordinanze del tempio?

  • Le pagine 185–187 contengono alcuni consigli del presidente Woodruff per aiutare i santi a prepararsi per la dedicazione del Tempio di Salt Lake. In che modo questi consigli ci possono essere d’aiuto ogni qual volta andiamo al tempio?

  • Quali sono alcuni principi che sono insegnati nella preghiera dedicatoria del Tempio di Salt Lake? (Vedi pagine 182–185, 187–188). Rifletti o esamina in che modo le parole della preghiera possono aiutarci a intraprendere il lavoro di tempio e genealogia.

Ulteriori versetti di riferimento: Salmo 24:3–5; Matteo 16:18–19; DeA 27:9; 97:10–17; 109; 110; 138:46–48

Note

  1. Journal of Wilford Woodruff, 19 aprile 1836, Archivi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

  2. Journal of Wilford Woodruff, 25 novembre 1836.

  3. The Discourses of Wilford Woodruff, G. Homer Durham (1946), 148.

  4. Vedere The Discourses of Wilford Woodruff, 162.

  5. Vedere Journal of Wilford Woodruff, 28 luglio 1847.

  6. Journal of Wilford Woodruff, 12 marzo 1887.

  7. The Discourses of Wilford Woodruff, 157.

  8. La Stella, gennaio 1995, 97.

  9. James R.Clark, Messages of the First Presidency of The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 6 volumi (1965–1975), 3:236.

  10. Salt Lake Herald Church and Farm, 15 giugno 1895, 386.

  11. Deseret Weekly, 6 agosto 1892, 193.

  12. «An Epistle to the Members of The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints», Millennial Star, 14 novembre 1887, 730–731.

  13. Deseret Weekly, 14 novembre 1891, 660.

  14. The Discourses of Wilford Woodruff, 337.

  15. Deseret News: Semi-Weekly, 21 dicembre 1869, 2.

  16. Deseret Weekly, 22 ottobre 1892, 548.

  17. Millennial Star, 28 maggio 1894, 338–339.

  18. The Discourses of Wilford Woodruff, 339–341.

  19. Millennial Star, 7 maggio 1893, 305. Il presidente Woodruff diede queste istruzioni per aiutare i santi a prepararsi per assistere alla dedicazione del Tempio di Salt Lake.

  20. Messages of the First Presidency, 3:242–244. Il presidente Woodruff diede queste istruzioni per aiutare i santi a prepararsi per assistere alla dedicazione del Tempio di Salt Lake.

  21. The Discourses of Wilford Woodruff, 335, 337–338.