2021
Profezia di guerra, prescrizione per la pace
Agosto 2021


Vieni e seguitami

Profezia di guerra, prescrizione per la pace

Dottrina e Alleanze 87

Nella rivelazione, Joseph previde la Guerra civile americana e altre calamità, ma ricevette anche una guida divina su come essere in pace.

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illustration of battle from American Civil War

Litografia e sfondo di Getty Images

Anni fa, alla fine di una giornata particolarmente edificante e divertente di celebrazione del Natale con la mia famiglia, uno dei miei figli mi guardò e chiese: “Quanto tempo manca al ritorno de Natale?”.

Anche se siamo in agosto, molti di noi, di qualsiasi età, possono facilmente immaginare e anticipare il tipo di cose che potrebbero fare e di cui potrebbero godere il prossimo 25 dicembre.

Nonostante la reale possibilità di una generale stanchezza a livello mondiale per la minaccia persistente del COVID-19, delle difficoltà economiche e delle contrapposizioni politiche e culturali, è probabile che la maggior parte di noi metterà da parte queste cose e sarà completamente impegnata in una celebrazione festosa e spirituale della nascita del nostro Salvatore. Nel nostro clima attuale, tuttavia, potremmo essere solidali con ciò che era nella mente di Joseph Smith il 25 dicembre 1832.

Le preoccupazioni portarono alla rivelazione

Mentre l’anno volgeva al termine, il Profeta era allarmato dalle crescenti “apparenze di tumulti tra le nazioni” (Dottrina e Alleanze 87, introduzione alla sezione). In particolare, notò una pandemia globale di colera e la minaccia di “scioglimento immediato” degli Stati Uniti. Secondo le sue parole, lo Stato della Carolina del Sud, in disaccordo con la direzione e le politiche del governo federale, aveva “approvato delle ordinanze, dichiarando il loro stato una nazione libera e indipendente”1.

Il 25 dicembre 1832, tali preoccupazioni aprirono il cuore e la mente di Joseph a una rivelazione straordinaria, nota oggi come sezione 87 di Dottrina e Alleanze. La rivelazione predisse aspetti chiave della Guerra civile americana quasi 30 anni prima che iniziasse. Fornì anche una chiara direzione spirituale per tutti i periodi di calamità.

Dotato di spirito di osservazione o profetico?

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Church video depiction of Joseph Smith at writing desk

La rivelazione iniziò con un avvertimento: presto gli Stati Uniti sarebbero stati afflitti dalla guerra, a cominciare dalla “ribellione del Sud Carolina” (versetto 1). Nel conflitto che sarebbe seguito, “gli Stati del Sud si [sarebbero messi] contro gli Stati del Nord” (versetto 3).

Se questa fosse stata la portata della profezia, si potrebbe dire che Joseph Smith fosse semplicemente dotato di spirito di osservazione, non profetico. Già nel 1832 sembrava che la Carolina del Sud fosse in ribellione e che la guerra potesse essere imminente.

In realtà c’è molto altro riguardo a questa profezia e agli eventi ad essa relativi.

A Joseph fu detto che:

  • — Questo conflitto avrebbe preceduto il fatto che “la guerra si [sarebbe sparsa] su tutte le nazioni” (versetto 3). Meno di 50 anni dopo la fine della Guerra civile iniziò la prima delle due guerre mondiali.

  • — Tutti questi conflitti “[avrebbero finito] col causare la morte e l’infelicità di molte anime” (versetto 1). A oggi, sono state perse più vite americane nella Guerra civile che in tutte le altre guerre degli Stati Uniti messe insieme.2 Lo stesso presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, osservò nel suo secondo discorso inaugurale: “Nessuna delle due parti si aspettava che la guerra avesse le dimensioni o la durata che ha già raggiunto”3. Inoltre, per quanto sanguinosa sia stata la Guerra civile, il suo tributo di morte impallidisce in confronto a quello delle due guerre mondiali che seguirono, dove le stime combinate delle perdite ammontano dai 70 ai 160 milioni di vite.4

  • — Il Sud avrebbe fatto “appello […] alla Gran Bretagna” per avere sostegno (versetto 3) e, “dopo molti giorni, […] gli schiavi [sarebbero insorti] contro i loro padroni” e sarebbero stati organizzati per la guerra (vedere il versetto 4). Entrambe queste cose si verificarono.5

Messo in ridicolo

Dopo il rientro della crisi del 1832 con la Carolina del Sud e prima dell’inizio della Guerra civile nel 1861, Joseph non fu nemmeno più considerato dotato di “spirito di osservazione”. Lui e gli altri che credevano alla rivelazione vennero ridicolizzati.

L’anziano Orson Pratt (1811–1881) del Quorum dei Dodici Apostoli disse di aver predicato questa profezia in tutti gli Stati Uniti settentrionali sin da quando aveva 19 anni. In generale, il suo insegnamento fu considerato come “il massimo dell’assurdità” ed egli fu “deriso e dileggiato”. In particolare notò una reazione in Kansas, dove molti erano certi che, se la guerra fosse arrivata, sarebbe sicuramente iniziata lì, dove le forze pro e contro la schiavitù erano spesso in forte conflitto, talvolta sanguinoso.

Tuttavia, l’anziano Pratt dichiarò: “Sì, ecco, nel corso del tempo [questi eventi] si sono verificati [come Joseph aveva profetizzato], confermando nuovamente la divinità di quest’opera e dando un’altra prova che Dio è in quest’opera e sta compiendo ciò che ha detto”6.

La sezione 87, una descrizione dettagliata, infallibile e in anticipo di 30 anni degli eventi chiave della Guerra civile e della natura delle guerre mondiali (tra le altre) che sarebbero seguite di lì a poco, è una potente testimonianza della natura ispirata e della chiamata profetica di Joseph Smith. Eppure, offre ancora di più.

State in luoghi santi

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family walking outside a temple

Litografia e sfondo di Getty Images

Oltre alle guerre che avrebbero afflitto la terra negli ultimi giorni, a Joseph furono rivelate anche carestie, piaghe, terremoti, tuoni e fulmini vividi che “gli abitanti della terra” subiranno fino a quando ci sarà “la fine completa di tutte le nazioni” (versetto 6). Per sopravvivere a tutto ciò, il Signore dà un unico chiarissimo comando: “State in luoghi santi e non fatevi rimuovere, finché giunga il giorno del Signore” (versetto 8).

Come ha spiegato recentemente l’anziano Ronald A. Rasband del Quorum dei Dodici Apostoli: “Quando stiamo in luoghi santi — le nostre case piene di rettitudine, le nostre cappelle dedicate, i templi consacrati — sentiamo la compagnia dello Spirito del Signore. Troviamo risposte alle domande che ci turbano o la pace per metterle semplicemente da parte. Quello è lo Spirito in azione. Per scacciare le nostre paure e cercare il potere guaritore di Gesù Cristo tramite la Sua Espiazione, questi luoghi sacri del regno di Dio sulla terra richiedono la nostra riverenza, il nostro rispetto per gli altri, la nostra speranza e che viviamo il Vangelo al massimo delle nostre capacità”7.

Tuttavia, come suggerisce l’anziano Rasband, anche in questi luoghi tangibili di santità, come stiamo è ancora più importante di dove stiamo. Dobbiamo vivere sempre nella luce piena del Signore Gesù Cristo e condurci in base a essa. Se rimarremo inamovibili nel farlo, ci troveremo in un luogo santo ovunque siamo fisicamente e qualunque sia il pericolo che ci circonda.

Un luogo di sicurezza

Nel 1942, a Kelsey, in Texas, nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale, un gruppo di Santi degli Ultimi Giorni si avvicinò al presidente Harold B. Lee (1899–1973), che all’epoca era membro del Quorum dei Dodici Apostoli. Chiesero: “È forse giunto il giorno di venire a Sion, […] dove potremo essere protetti dai nostri nemici?”.

Il presidente Lee prese sul serio la domanda. Dopo aver riflettuto, studiato e pregato per un po’ di tempo, concluse: “Ora so che il luogo di sicurezza in questo mondo non è in un posto specifico; non fa molta differenza dove viviamo, ma la cosa più importante è come viviamo, e ho scoperto che la sicurezza può venire a Israele solo quando [osserviamo] i comandamenti, quando [viviamo] in modo tale da poter godere della compagnia, della direzione, del conforto e della guida dello Spirito Santo del Signore, quando [siamo] disposti ad ascoltare questi uomini che Dio ha posto qui a presiedere come Suoi portavoce e quando obbediamo ai consigli della Chiesa”8.

Una guida per la pace

La sezione 87 si è dimostrata particolarmente preveggente. Tale profezia dovrebbe contribuire a sviluppare la nostra fede in Cristo e nei Suoi servi scelti. Abbiamo bisogno di questa fede più che mai, perché questa rivelazione è anche un promemoria che fa riflettere sulle probabili difficoltà che ci aspettano.

Mentre il mondo continua a sentir parlare di “guerre e di rumori di guerra” (Dottrina e Alleanze 45:26) e di una serie di disastri naturali e umani, dovremmo tutti essere grati che in un festoso 25 dicembre del 1832 un premuroso e ispirato profeta di Dio abbia trovato del tempo per ascoltare e trascrivere attentamente le parole di avvertimento e il comando di salvezza di Gesù Cristo stesso. Di un tale dono natalizio così prezioso potremmo dire: “In questo c’è sicurezza, in questo c’è pace”9.

Note

  1. Vedere Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume A-1 [23 December 1805–30 August 1834]”, 244, josephsmithpapers.org; maiuscole e punteggiatura standardizzate nell’originale inglese. Per una discussione più completa del contesto storico di questa rivelazione, vedere Scott C. Esplin, “‘Have We Not Had a Prophet Among Us?’: Joseph Smith’s Civil War Prophecy”, in Civil War Saints, a cura di Kenneth L. Alford (2012), 41–59. Vedere anche l’utile selezione di documenti correlati da parte di Daniel H. Ludlow in A Companion to Your Study of the Doctrine and Covenants (1978), 1:444–449; 2:277–278.

  2. Vedere American Battlefield Trust, “Civil War Casualties”, battlefields.org; Guy Gugliotta, “New Estimate Raises Civil War Death Toll”, New York Times, 2 aprile 2012, nytimes.com.

  3. Abraham Lincoln, secondo discorso inaugurale, Biblioteca del Congresso, loc.gov/item/mal4361300.

  4. Vedere Encyclopaedia Britannica, “World War II: Costs of the War”, Britannica.com.

  5. Per un’analisi dettagliata della Gran Bretagna e della guerra, vedere Amanda Foreman, A World on Fire: Britain’s Crucial Role in the American Civil War (2010). Per informazioni sugli schiavi che hanno combattuto, vedere gli Archivi nazionali, “Black Soldiers in the U.S. Military during the Civil War”, archives.gov/education/lessons/blacks-civil-war.

  6. Vedere Orson Pratt, in Journal of Discourses, 18:224; 13:135.

  7. Ronald A. Rasband, “Non siate turbati”, Liahona, novembre 2018, 19.

  8. Harold B. Lee, in Conference Report, aprile 1943, 129.

  9. “Vivi il Vangelo”, Inni, n. 192.

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