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Cambiare le mie opinioni sui problemi cronici
Quando affrontiamo problemi che potrebbero non trovare soluzione, come possiamo andare avanti con fede?
Non è bello avere un piano per la propria vita? Avere tutto sotto controllo? Pensavo di averlo, finché non mi è stata diagnosticata una malattia cronica chiamata sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
Dopo che mi è stata diagnosticata, a volte mi sono sentita arrabbiata e confusa, e ho concentrato tutte le mie energie per liberarmi da questa condizione.
In seguito ho capito che non era così che Dio voleva che vedessi questa prova. Lo Spirito mi ha aiutato a liberarmi di queste tre opinioni malsane con cui mi dibattevo e a sostituirle con altre migliori:
“Questo problema è colpa mia” “Questo problema non è colpa mia: fa semplicemente parte della mortalità”
All’inizio pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato per meritarmi questa malattia e che, se avessi cambiato le mie abitudini, avrei potuto essere “guarita”.
Ho ricercato e provato ossessivamente molte “soluzioni” che sono servite a ben poco.
Quando mi sono rivolta al Padre Celeste per avere delle risposte, lo Spirito mi ha aiutato a capire che per molte delle difficoltà che affrontiamo non siamo da biasimare: alcuni problemi sono semplicemente legati alla mortalità. L’anziano Anthony D. Perkins dei Settanta ha detto: “Soffrire non significa che Dio non si compiace della vostra vita”. Lasciando andare la colpa e rivolgendomi alla fede, sono riuscita a trovare speranza e pace.
“Questo problema deve scomparire” “Posso trovare gioia anche se il problema persiste”
Credevo di poter essere guarita completamente se solo avessi avuto abbastanza fede e rimanevo costantemente delusa quando non lo ero. Alla fine ho imparato che è importante avere fede anche per non essere guariti.
Amo il messaggio che l’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha condiviso su un giovane malato di cancro che aveva chiesto una benedizione di guarigione del sacerdozio. L’anziano Bednar gli disse tuttavia che, per essere guarito, doveva avere altrettanta fede per non essere guarito. Disse al giovane che “[doveva] vincere, per mezzo dell’Espiazione del Signore Gesù Cristo, la tendenza dell’uomo naturale’ presente in ognuno di noi, di pretendere impazientemente e di chiedere incessantemente benedizioni che desideriamo e crediamo di meritare”.
La fede in Dio può portare a miracoli, se questa è la volontà di Dio. Ma se non stiamo ottenendo miracoli, allora cosa facciamo?
Nel Nuovo Testamento, Paolo dice di avere pregato perché gli fosse rimossa una “scheggia nella carne” (vedere 2 Corinzi 12:7). Anche se il suo problema non fu immediatamente risolto, Paolo imparò a confidare in Dio e ad affidarsi a Lui per avere la forza di affrontare una sfida difficile: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” (2 Corinzi 12:9).
Anche la mia “scheggia nella carne” mi ha aiutato a fare affidamento su Dio, trasformando così la mia debolezza in una forza. Ho imparato che superare i problemi può significare essere in grado di gestirli affidandosi alla forza del Salvatore, piuttosto che liberarsene del tutto.
La fede in Dio può portare a miracoli, se questa è la volontà del Padre Celeste. Tuttavia, se non stiamo ricevendo i miracoli che cerchiamo nel modo in cui speravamo, possiamo comunque vedere la Sua mano che opera miracolosamente nella nostra vita. Come ha insegnato il presidente Russell M. Nelson: “Fate lo sforzo spirituale di ricercare i miracoli. Chiedete in preghiera a Dio di aiutarvi a esercitare questo tipo di fede. Vi prometto che potrete sperimentare in prima persona che Gesù Cristo ‘dà forza allo stanco, e accresce vigore a colui ch’è spossato’ (Isaia 40:29)”.
“Non c’è speranza” “C’è sempre speranza”
Un aspetto doloroso dell’avere la PCOS è l’infertilità. Quando ho capito che sarebbe stato difficile per me avere figli, mi sono sentita arrabbiata e tradita.
Affidandomi a Cristo, ho imparato a confidare nella volontà e nei tempi di Dio.
Non so se avrò dei figli in questa vita, ma credo, come ha insegnato l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli, che “abbiamo ogni motivo di sperare in benedizioni anche maggiori di quelle che abbiamo già ricevuto”.
Anche se i vostri problemi non si risolveranno, c’è sempre speranza: speranza nella gioia, speranza nell’aiutare gli altri grazie all’empatia che avete acquisito attraverso le vostre esperienze e speranza in molte benedizioni a venire.
A volte mi dibatto ancora con opinioni malsane sui miei problemi, ma quando lo faccio, mi concentro sul Salvatore e sulle Sue promesse. Se continuo a cercare di migliorare in piccoli modi ogni giorno, confidando in Dio e chiedendo aiuto a Lui e agli altri, il mio futuro sarà pieno di gioia e benedizioni, e così anche il vostro.