2022
Il miracolo dei 15 minuti
Agosto 2022


Il miracolo dei 15 minuti

L’autobus sarebbe partito a breve. Avrebbero fatto in tempo?

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mom and son running across park

“Guarda!”, sussurrò Sasha. “Un altro scoiattolo”. Si stava divertendo a esplorare l’Arboretum di Sochi: era un parco enorme e c’erano tantissimi tipi di fiori e alberi stupendi. Nella regione centrale della Russia, dove viveva Sasha, c’era ancora la neve e faceva freddissimo.Ma qui, a Sochi, il sole splendeva e l’aria sapeva di primavera.

Sasha guardò lo scoiattolo che sgranocchiava una nocciola. Aveva ancora la sua folta pelliccia invernale, ma Sasha pensò che anche quel piccolo amico era emozionato per la primavera quanto lui. Sorrise mentre lo scoiattolo si arrampicava di corsa su un albero.

Proprio allora squillò il telefono della mamma. “Pronto?”, disse lei. Fece una pausa. “Ma pensavo che i nostri biglietti fossero per domani! È oggi?”. In un attimo riattaccò il telefono.

“Sasha! Dobbiamo andare via. Il nostro tour allo Skypark è questa mattina e l’autobus parte tra 15 minuti!”.

“Possiamo arrivare alla fermata dell’autobus in così poco tempo?”, chiese Sasha.

“Spero di sì. Preghiamo nel nostro cuore e facciamo del nostro meglio”. La mamma gli prese la mano e cominciarono a correre.

L’Arboretum di Sochi era grande. Sasha non era sicuro che sarebbero riusciti a trovare l’uscita! Ma fece una preghiera nel suo cuore. Per favore, aiutaci ad arrivare alla fermata in tempo. Vogliamo tanto andare allo Skypark.

Lo Skypark era un parco avventura tra le montagne. C’erano altalene gigantesche, pareti da scalare, teleferiche e percorsi con le funi. Aveva anche il “Ponte tra le nuvole”, un ponte lunghissimo sospeso in alto nel cielo. Sasha sperava di riuscire ad arrivare in tempo.

A un certo punto trovarono la strada principale e cercarono un taxi. Ne videro subito uno! Salirono e la mamma disse all’autista il nome della fermata dell’autobus.

“Siete fortunati!”, disse l’autista. “Conosco una scorciatoia”.

Sasha guardava fuori dalla finestra mentre passavano veloci tra gli alberi.

“Pensi che ce la faremo?”, chiese alla mamma.

La mamma guardò l’orologio. “Non lo so. Ma abbiamo pregato. E anche se non ce la facciamo, va bene così. Stiamo vivendo un’avventura!”.

Ben presto arrivarono alla fermata. L’autobus non era ancora arrivato! Era in ritardo.

Sasha e la mamma avevano ancora il fiatone, ma Sasha sorrise. “L’autista aveva ragione! Siamo davvero fortunati”.

“Non penso che sia stata solo fortuna, tesoro”, disse la mamma. “A volte accadono dei piccoli miracoli che ci ricordano quanto il Padre Celeste ci ama”.

Proprio in quel momento arrivò l’autobus. Sasha e la mamma salirono e partirono alla volta dello Skypark. Sasha si sentì grato di questo piccolo miracolo!

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