Crescere nel sacerdozio
L’espiazione da Lui compiuta ha dato al Salvatore il potere di aiutarvi a diventare i giovani che Egli sa che potete essere.
Mi sento molto umile davanti alla grande responsabilità che ho di rivolgermi a questa assemblea di fratelli che detengono il sacerdozio di Dio. Prego sinceramente che lo Spirito del Signore sia con noi, in modo che quello ho da dire si imprima profondamente nel vostro cuore.
Mi piace parlare ai fratelli del sacerdozio, specialmente ai giovani della nostra chiesa che detengono il Sacerdozio di Aaronne. Che lo crediate o no, non mi sembra che sia passato molto tempo da quando ero giovane. Quando ero diacono cominciarono a farsi notare i minacciosi segnali della grande crisi economica. Decine di migliaia di persone persero il lavoro. Il denaro era scarso. Le famiglie dovevano ridurre al minimo le spese. Molti giovani non chiedevano alle loro madri: «Cosa c’è a desinare?» perché sapevano anche troppo bene che la dispensa era praticamente vuota.
I miei genitori erano grandi lavoratori. Facevano durare il più possibile ogni centesimo che avevano. Questo è probabilmente il motivo principale per cui tutti i vestiti e le scarpe che mi compravano erano sempre di due o tre misure più grandi.
Avevo dodici anni quando ebbi in dono il primo paio di pattini da ghiaccio. Erano così grandi che dovevo riempire più di un terzo degli stivaletti con l’ovatta.
Quando li estrassi dalla scatola, alzai lo sguardo e dissi: «Mamma, non posso pattinare con questi!»
«Sii grato di quello che hai, Joseph», mi disse lei. Poi fece seguire la frase che ero ormai abituato a udire: «Non ti preoccupare; crescerai sino a riempirli».
L’anno dopo quello che desideravo più di ogni altra cosa era l’imbottitura per le spalle e il casco da football americano. Il mattino di Natale aprii i miei doni e trovai quello che volevo: l’imbottitura per le spalle e il casco—ma erano tanto grandi che sarebbero stati bene indosso a Goliath il quale, a proposito, era alto sei cubiti e un palmo, ossia qualcosa come tre metri.
«Mamma, sono troppo grandi», dissi.
«Sii grato di quello che hai, Joseph», ella ripeté. «Non ti preoccupare; crescerai sino a riempirli».
Prima di andare alle scuole superiori giocavo spesso in una squadra del vicinato. Quando indossavo la maglia con l’imbottitura, era così larga che l’unica cosa che mi proteggeva erano i gomiti.
Anche se imbottivo il casco di ovatta e di fogli di giornale, ciottolava ogni volta che facevo un passo. Quando correvo si girava completamente sino al punto che potevo vedere davanti a me soltanto attraverso i fori per le orecchie.
Una volta, mentre correvo con il pallone verso la meta, andai a sbattere in pieno contro un albero. Ogni volta che venivo impegnato in un placcaggio il casco girava di 180 gradi, e mi sembrava che anche la mia testa lo facesse. Allora dovevo imbottirlo di nuovo di ovatta e di fogli di giornale meglio che potevo, rimettermelo in testa e riprendere la battaglia.
Mio padre era un uomo gigantesco. Ricordo che un giorno infilai i piedi nelle sue scarpe. Rimasi stupito dalle loro dimensioni. Sarei mai diventato tanto grande da riempire le sue scarpe? Sarei mai diventato il genere di uomo che era mio padre? Me lo chiedevo continuamente.
Ripenso a quei giorni con un po’ di commozione. È curioso il fatto che ripenso anche con tenerezza alle parole di incoraggiamento della mia cara mamma: «Non ti preoccupare, Joseph; crescerai sino a riempirli».
Alla stessa maniera noi dobbiamo tutti imparare a «crescere» nello svolgimento dei nostri compiti di detentori del sacerdozio.
Le grandi possibilitÀ dei giovani
Prima di tutto voglio dire a voi giovani che il Signore tiene gli occhi su di voi. Egli vi ama. Egli vi conosce. Conosce i vostri trionfi e le vostre prove, i vostri successi e le vostre delusioni.
Egli sa che a volte pensate che le molte difficoltà che affrontate sono troppo grandi per voi. Egli tuttavia è disposto e pronto ad aiutarvi a diventare quel genere di uomini che dovete essere.
A volte potete pensare che i doveri che avete come detentori del Sacerdozio di Aaronne siano insignificanti o poco importanti; ma io vi assicuro che non è così.
Tutto quello che fate nel Sacerdozio di Aaronne ha uno scopo spirituale ed è importante per il Signore. Ogni volta che esercitate il sacerdozio, lo fate per conto del Signore, lo fate per svolgere la missione affidatavi dal Signore. Andate nel mondo come Suoi servitori, in possesso della Sua autorità per agire nel Suo nome.
Ricordo quando mio padre, che era anche il mio vescovo, mi pose le mani sul capo per conferirmi il Sacerdozio di Aaronne. Quel giorno provai un sentimento particolare. Nelle settimane successive quel sentimento continuò a farsi sentire mentre distribuivo i sacri simboli del sacramento ai membri del mio rione—alle persone che consideravo esempi da imitare. Mi veniva in mente che facevo la stessa cosa che il Salvatore aveva fatto nell’Ultima Cena.
Vorrei ora parlarvi di cinque principi che, se vorrete metterli in pratica e farne parte della vostra vita mentre siete giovani, vi assicureranno felicità e pace per tutti i vostri giorni, a per quante e quali prove e tentazioni possiate incontrare sul vostro cammino. Questi principi sono stati rivelati dal Signore come consigli a tutti noi che ci sforziamo di crescere per diventare il genere di uomini che Egli vuole che siamo.
Cinque principi per i detentori del Sacerdozio di Aaronne
Primo: mettete il Padre celeste al primo posto nella vita. Ricordate le parole dette da Alma al figlio Helaman: «Oh, ricorda figlio mio, e impara la saggezza nella tua giovinezza; sì, impara nella tua giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio».1 Il Signore ribadì l’importanza di questo principio quando dichiarò qual è il primo e grande comandamento: «Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua».2
È indispensabile che sappiate che il nostro Padre celeste vi ama come figli, poiché Egli è il Padre dei vostri spiriti. Questo fa di voi letteralmente Suoi figli, spiritualmente generati da Lui.
Come tali, avete ereditato il potenziale di diventare simili a Lui. Il Suo più grande desiderio è che voi cresciate in questa vita riga su riga, per diventare più simili a Lui, in modo che un giorno possiate ritornare alla Sua presenza. Ricordate che il lavoro e la gloria di Dio è fare avverare la vostra immortalità e vita eterna.3
L’amore di Dio è completo e senza limiti per voi e per tutta l’umanità.4 Egli è assolutamente giusto5 e perfettamente misericordioso.6 Egli è perfettamente buono7 e conosce la vostra situazione e condizione. Egli vi conosce meglio di quanto voi conosciate voi stessi.
Poiché il vostro Padre celeste è perfetto, potete avere assoluta fede in Lui. Potete confidare in Lui. Potete osservare i Suoi comandamenti, sforzandovi costantemente di farlo.
«Dobbiamo osservare proprio tutti i comandamenti di Dio?» potreste chiedere. Sì! Proprio tutti!
Joseph Smith disse: «[Dio] non ha mai istituito né mai istituirà un’ordinanza né darà al Suo popolo un comandamento, che non sia di per sé tale da promuovere quella felicità che Egli vuole per noi, e che non miri al raggiungimento del massimo bene e della più grande gloria da parte di coloro che divengono sensibili alla Sua legge e alle Sue ordinanze».8
Dio non ha dato i comandamenti per limitarci o punirci. Come l’esercizio fisico, essi rafforzano il carattere e santificano l’anima. Se li ignoriamo diventiamo spiritualmente bolsi e deboli, privi di difese. Se li osserviamo possiamo diventare giganti spirituali, forti e coraggiosi nella rettitudine.
Ogni sera dedicate il tempo necessario a ripensare agli avvenimenti della vostra giornata insieme con il vostro Padre celeste? Gli esprimete i desideri del vostro cuore e la vostra gratitudine per le benedizioni che Egli riversa su di voi?
L’obbedienza quotidiana ai comandamenti di Dio è l’esercizio indispensabile che ci protegge durante questa vita terrena e ci prepara per la grande avventura che ci aspetta dall’altra parte del velo.
Secondo: Venite a Cristo e seguiteLo come vostro Salvatore e Redentore. Possiamo venire a Cristo se impariamo ad amarLo e se studiamo con diligenza le Scritture. Come dimostriamo il nostro amore per il Salvatore? Egli ci ha dato la risposta: «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti».9
Ognuno di voi può leggere le Scritture ogni giorno. Dovete dedicare un po’ di tempo a meditare e a studiare le Scritture. È meglio leggere e meditare anche un solo versetto piuttosto che nessun versetto. Esorto ogni giovane a leggere le Scritture ogni giorno per il resto della sua vita. Poche cose vi porteranno maggiori profitti.
Imparate a conoscere il vostro Salvatore. Gesù Cristo soffrì nel Giardino di Getsemani più di quanto potete capire. Per Sua scelta e per amor nostro Egli prese su di Sé non soltanto i nostri peccati, ma anche le pene, le malattie e le sofferenze di tutta l’umanità.10 Egli soffrì altrettanto sulla croce, dove dette la vita per espiare il castigo per i nostri peccati, se ci pentiamo. Poi nel Suo trionfo finale Egli risorse e spezzò le catene della morte, rendendo disponibile a tutti la resurrezione.
L’espiazione da Lui compiuta ha dato al Salvatore il potere di aiutarvi a diventare i giovani che Egli sa che potete essere. È mediante il pentimento che l’Espiazione diventa operante nella vostra vita.
Meglio conoscete l’Espiazione e il suo significato, minori sono le probabilità che cadiate vittime delle tentazioni dell’Avversario. Nessun’altra dottrina, nel migliorare il vostro comportamento e rafforzare il vostro carattere, vi darà risultati più grandi della dottrina dell’espiazione di ⌦Gesù Cristo. È il cardine del piano di Dio ed è il culmine del vangelo restaurato.
È mia sincera testimonianza come Suo testimone speciale che so che Gesù è il Cristo, l’Unigenito del Padre, Creatore del cielo e della terra e nostro Signore e Salvatore.
Terzo: Coltivate la compagnia dello Spirito Santo. Il dono dello Spirito Santo è uno dei doni più preziosi che potete ricevere sulla terra. Lo Spirito Santo può diventare la vostra guida. Lo Spirito Santo «vi mostrerà tutte le cose che dovrete fare».11 Lo Spirito Santo può aiutarvi in ogni impresa giusta nella quale vi impegnate, sia a scuola che tra i vostri amici.
Tuttavia la principale missione dello Spirito Santo è quella di portare testimonianza del nostro Padre celeste e del Suo amato Figliolo Gesù Cristo. Se siete diligenti nell’osservare i comandamenti, lo Spirito Santo vi aiuterà a conoscere meglio il Padre celeste e Gesù Cristo. Illuminerà la vostra mente mentre meditate e studiate le Scritture ogni giorno.
I suggerimenti dello Spirito Santo possono pervenirvi mediante la Sua voce dolce e sommessa. Non potete diventare il genere di uomini che dovete essere se non imparate a elevarvi al di sopra delle cose del mondo che richiamano la vostra attenzione. Per esempio, parte della musica che si ode nel mondo è degradante, volgare e inadatta, e soffocherà i suggerimenti dello Spirito Santo. L’uso di sostanze proibite dal Signore nella Parola di Saggezza vi impedirà di sentire e di riconoscere i suggerimenti dello Spirito Santo.
Se mancate di condurre una vita pura e casta, i suggerimenti dello Spirito si affievoliranno. Elevate i vostri pensieri al di sopra di quanto vi è di volgare e di immorale. Evitate spettacoli televisivi, film, siti Internet e ogni altra forma di trattenimento che ritrae e incoraggia l’immoralità e la violenza. Evitate la pornografia come una malattia e un peccato mortali e contagiosi. Non potete permettervi di diventarne schiavi. Essa allontanerà lo Spirito Santo e la Sua influenza dalla vostra vita.
Quarto: Amate e riverite Joseph Smith come il grande profeta della Restaurazione. Sin dalla mia giovinezza sono sempre rimasto colpito dal fatto che il nostro Padre celeste e il Suo amato Figliolo Gesù Cristo vollero rispondere alle sincere preghiere di un ragazzo quattordicenne che cercava la verità. Proprio come rispose alla preghiera di Joseph, il Padre celeste esaudirà anche le vostre preghiere nel momento da Lui stabilito, nella Sua maniera.
Man mano che imparate a conoscere meglio il profeta Joseph, imparate che tramite lui fu restaurata la pienezza del Vangelo eterno, comprese le chiavi del sacerdozio. Inoltre imparerete a conoscere la sua grandezza d’animo, la compassione che egli sentiva per coloro che soffrono, la conoscenza che egli aveva dei misteri del cielo e delle opere compiute dal nostro Padre celeste e da Suo Figlio Gesù Cristo tra gli uomini.
Più imparo a conoscere il profeta Joseph e più lo amo, più desidero seguire il suo esempio, più apprezzo quello che il nostro Padre in cielo e Suo Figlio hanno fatto per restaurare questo vangelo che è destinato a riempire la terra in questi ultimi giorni.
Quinto: Amate e seguite il profeta vivente di Dio e siate a lui fedeli. Il presidente Gordon B. Hinckley è il successore e il custode delle chiavi del sacerdozio che furono inizialmente restaurate nella persona del profeta Joseph Smith. Su questa terra soltanto un uomo alla volta detiene ed esercita tutte le chiavi del sacerdozio; oggi quest’uomo è il presidente Gordon B. Hinckley.
Seguite gli insegnamenti del nostro profeta moderno. Egli è ispirato dal Signore a insegnarci le cose che ci sono necessarie perché possiamo vivere nella felicità e nella rettitudine.
Amiamo i giovani del Sacerdozio di Aaronne
Miei meravigliosi giovani fratelli nel Vangelo, vi voglio bene e sento un grande rispetto per voi! Vi è stato detto spesso, e io lo dirò di nuovo: voi siete una generazione eletta. Voi siete stati suscitati dal Signore per portare la Sua chiesa e regno nel ventunesimo secolo. Siete stati scelti dal Signore per venire su questa terra oggi, quando la malvagità e il male sono tanto potenti. Ma voi siete all’altezza del compito.
«Ho ogni motivo per considerarvi», ha detto il presidente Gordon B. Hinckley, «la più grande generazione che abbiamo mai avuto in questa chiesa—nonostante tutte le tentazioni che dovete affrontare».12
Questo non significa che non avrete la vostra parte di delusioni, difficoltà e prove. Sin dai tempi in cui riempivo di ovatta gli stivaletti dei pattini da ghiaccio e indossavo la maglia imbottita e il casco troppo grandi per me, la mia vita è stata piena di esperienze e di sfide che mi sembravano troppo grandi. Anche oggi non posso fare a meno di pensare spesso che il compito affidatomi nella mia attuale funzione forse è troppo grande per me.
Ma ogni giorno cerco di mettere il Padre celeste al primo posto nella mia vita. Cerco di venire a Cristo e di seguirLo come mio Salvatore e Redentore. Coltivo la compagnia dello Spirito Santo. Amo e riverisco il profeta Joseph e ascolto e seguo l’attuale profeta di Dio. Sono convinto che se faccio tutte queste cose il Signore mi aiuterà.
Anche dopo tutti questi anni posso ancora udire la voce di mia madre che dice: «Sii grato di quello che hai, Joseph. Non ti preoccupare; crescerai sino a riempirli».
Prego che possiamo tutti crescere nel sacerdozio e diventare il genere di uomini che il Padre celeste vuole che siamo. Così prego, nel nome di Gesù Cristo. Amen. 9