2010–2019
Cercare il Signore
Aprile 2015


9:42

Cercare il Signore

Se approfondiremo la nostra comprensione del Salvatore, avremo un maggior desiderio di vivere con gioia e la convinzione che la felicità è possibile.

Miei cari fratelli e mie care sorelle, nel partecipare insieme a questa conferenza generale, è con grande gioia che sono qui dinanzi a voi. In tanti anni, ascoltare le parole di saggezza, consiglio, conforto e ammonimento pronunciate nelle conferenze generali ha rappresentato una benedizione incommensurabile per la sorella Teixeira, per la nostra famiglia e per me.

In questo speciale periodo dell’anno, soprattutto in questa domenica di Pasqua, non posso fare a meno di riflettere sul significato degli insegnamenti del Salvatore e del Suo esempio gentile e amorevole nella mia vita.

Una comprensione più profonda di Gesù Cristo ci darà una speranza più grande per il futuro e, nonostante le nostre imperfezioni, più fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi retti. Farà anche nascere in noi un maggiore desiderio di servire il prossimo.

Il Signore ha detto: “[Cercatemi] in ogni pensiero; non dubitate, non temete”. Cercare il Signore e sentire la Sua presenza è una ricerca quotidiana, uno sforzo utile.

Fratelli e sorelle, oggi più che in qualunque altra epoca, abbiamo a nostra disposizione opportunità e risorse eccezionali per approfondire la nostra comprensione degli insegnamenti di Gesù Cristo e della Sua Espiazione. Usare queste risorse in modo appropriato ci aiuterà a vivere una vita produttiva e piena di gioia.

Nella metafora dei tralci e della vite, il Salvatore disse: “Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me”.

Più comprendiamo il ruolo straordinario di Cristo nella nostra vita, più consapevoli diventiamo del nostro scopo qui nella mortalità, che è quello di provare gioia. Questa gioia, tuttavia, non ci impedisce di incontrare prove e difficoltà, alcune così grandi e complesse che potrebbero indurci a pensare che la felicità non sia possibile in tali circostanze.

So per esperienza che la gioia di vivere in rettitudine e di dimorare in Cristo può continuare nonostante le tribolazioni tipiche della mortalità. In definitiva, tali tribolazioni spesso ci arricchiscono, ci raffinano e ci guidano verso una comprensione più profonda dello scopo della nostra esistenza nella mortalità e dell’Espiazione di Gesù Cristo. In verità, la pienezza di gioia si può ottenere solo mediante Gesù Cristo.

Egli disse: “Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla”.

Credo che, se approfondiremo la nostra comprensione del Salvatore, avremo un maggior desiderio di vivere con gioia e la convinzione che la felicità è possibile. Di conseguenza, avremo una maggiore capacità di vivere ogni giornata con più entusiasmo per la vita e per il fatto di osservare i comandamenti di Dio, anche in circostanze difficili.

Non rimandiamo a domani ciò che possiamo fare oggi. Questo è il momento di venire a Cristo perché, se crediamo in Lui, “lavorere[mo] finché si dice oggi”.

Ogni giorno dovremmo preoccuparci di avere interazioni frequenti con gli insegnamenti di Cristo. Gesti e atti piccoli e semplici, compiuti giornalmente:

  1. ci permetteranno di approfondire la nostra comprensione dell’importanza del Signore nella nostra vita e

  2. ci aiuteranno a condividere questa conoscenza con le nuove generazioni, le quali sentiranno sicuramente l’amore del Padre Celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo, quando vedranno il nostro esempio nel vivere il Vangelo con sincerità.

In questa epoca moderna, quali sono alcuni comportamenti semplici che diverranno un balsamo per la nostra anima nel rafforzare la nostra testimonianza di Cristo e della Sua missione?

Woman on a train with a cell phone illuminating her face.

Nel 2014 il concorso fotografico del National Geographic ha ricevuto oltre 9.200 domande di iscrizione inviate da professionisti e appassionati provenienti da oltre 150 paesi. La foto vincitrice raffigura un donna al centro di un treno pieno di passeggeri. La luce proveniente dal cellulare le illumina il volto. Agli altri passeggeri, ella comunica un messaggio chiaro: sebbene sia fisicamente presente, non è davvero lì.

I dati mobili, gli smartphone e i social network hanno cambiato profondamente il nostro modo di stare al mondo e di comunicare con gli altri.

In quest’era digitale, possiamo rapidamente portare noi stessi in luoghi e attività che possono allontanarci velocemente da ciò che è essenziale per una vita piena di gioia duratura.

Se lasciata senza controllo, questa vita connessa alla rete può dare la precedenza a relazioni con persone che non conosciamo o che non abbiamo mai incontrato piuttosto che a quelle con le persone con cui viviamo, addirittura la nostra stessa famiglia!

D’altro canto sappiamo tutti che siamo benedetti con risorse on-line eccellenti, comprese quelle prodotte dalla Chiesa, per esempio le versioni scritte e audio delle sacre Scritture e della Conferenza generale, le produzioni video della vita e degli insegnamenti di Gesù Cristo, le app per registrare la storia della nostra famiglia e opportunità di ascoltare musica ispirata.

Le scelte che facciamo e le priorità che stabiliamo nel tempo passato on-line sono decisive. Possono determinare il nostro progresso spirituale e la maturità nel Vangelo, così come il nostro desiderio di contribuire a un mondo migliore e di vivere una vita più produttiva.

Per queste ragioni, oggi vorrei parlare di tre semplici abitudini che renderanno sane le nostre attività on-line. Tali abitudini daranno luogo a quelle riflessioni quotidiane su noi stessi che sono necessarie per avvicinarci agli insegnamenti del nostro Padre Celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo.

Abitudine numero 1: visitate i siti ufficiali della Chiesa per cercare risorse.

Durante la settimana, visite frequenti a queste risorse ci aiuteranno a essere sempre sensibili agli insegnamenti del Vangelo e incoraggeranno la nostra famiglia e i nostri amici a pensare e a riflettere su ciò che conta di più.

Abitudine numero 2: iscrivetevi ai social network ufficiali della Chiesa.

Questa scelta porterà sul vostro schermo contenuti essenziali per approfondire la vostra ricerca del Signore e dei Suoi insegnamenti e rafforzerà il vostro desiderio di comprendere il Vangelo. Cosa ancora più importante, vi aiuterà a ricordare ciò che Cristo si aspetta da ciascuno di noi.

Proprio come “non c’è terra buona senza un buon contadino”, similmente non c’è un buon raccolto on-line a meno che, sin dall’inizio, non stabiliamo delle priorità su ciò che è accessibile alle nostre dita e alle nostre menti.

Abitudine numero 3: trovate il tempo di mettere da parte i vostri dispositivi mobili.

È rigenerante mettere da parte per un po’ i nostri dispositivi elettronici e magari aprire le pagine delle Scritture o trovare il tempo di conversare con i nostri familiari e i nostri amici. Soprattutto nel giorno del Signore, provate la pace di prendere parte alla riunione sacramentale senza l’impulso costante di vedere se avete ricevuto un nuovo messaggio o un nuovo post.

L’abitudine di mettere da parte i vostri dispositivi mobili per un po’ arricchirà e amplierà la vostra visione della vita, che non è confinata a uno schermo da 10 centimetri.

Il Signore Gesù Cristo ha detto: “Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore”. Dio vuole che proviamo gioia e che sentiamo il Suo amore. Cristo fa in modo che tale gioia sia una possibilità per ciascuno di noi. Abbiamo i mezzi per conoscerLo meglio e vivere il Suo Vangelo.

Rendo testimonianza della gioia che si sprigiona quando osserviamo i comandamenti, e della pace e della sicurezza che proviamo quando dimoriamo nell’amore del Padre Celeste e di Suo Figlio, il nostro Salvatore. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.