2010–2019
Gentilezza, carità e amore
Aprile 2017


4:3

Gentilezza, carità e amore

Esaminiamo la nostra vita e decidiamo di seguire l’esempio del Salvatore essendo gentili, amorevoli e caritatevoli.

Miei cari fratelli, sono onorato di avere il privilegio di parlarvi durante questa riunione mondiale di fedeli detentori del sacerdozio di Dio. Questa sera riprenderò un argomento di cui ho già parlato.

Il profeta Mormon descrisse una delle caratteristiche fondamentali del Salvatore che deve essere emulata dai Suoi discepoli. Disse:

“E se uno è mite ed umile di cuore, e confessa mediante il potere dello Spirito Santo che Gesù è il Cristo, deve necessariamente avere carità; poiché, se non ha carità, non è nulla; pertanto deve necessariamente avere carità.

E la carità tollera a lungo ed è gentile, non invidia, non si gonfia, non cerca il proprio interesse, non si lascia provocare facilmente […].

Perciò, miei diletti fratelli, se non avete carità non siete nulla, poiché la carità non viene mai meno. Pertanto attenetevi alla carità, che è la più grande di tutte, poiché tutte le cose devono perire —

Ma la carità è il puro amore di Cristo, e sussiste in eterno; e colui che sarà trovato pervaso di essa all’ultimo giorno, tutto andrà bene per lui”.

Fratelli, se non siamo gentili con gli altri, non onoriamo il sacerdozio di Dio.

Il mio caro amico e collega, l’anziano Joseph B. Wirthlin, era davvero un uomo gentile. Disse:

“La gentilezza è l’essenza della vita celeste. È il modo in cui una persona cristiana tratta il prossimo. La bontà dovrebbe permeare tutte le nostre parole e azioni sul posto di lavoro, a scuola, in chiesa e, soprattutto, a casa.

“Gesù, il nostro Salvatore, fu l’epitome della gentilezza e della compassione”.

Le Scritture ci insegnano che l’esercizio retto del sacerdozio dipende dal nostro vivere i principi della gentilezza, della carità e dell’amore. In Dottrina e Alleanze leggiamo:

Nessun potere, o influenza, può o dovrebbe essere mantenuto in virtù del sacerdozio, se non per persuasione, […] per gentilezza e mitezza, e con amore non finto;

con benevolenza e conoscenza pura, che allargheranno grandemente l’anima senza ipocrisia e senza frode”.

Fratelli, esaminiamo la nostra vita e decidiamo di seguire l’esempio del Salvatore essendo gentili, amorevoli e caritatevoli. Così facendo, ci troveremo in una posizione migliore per invocare i poteri del cielo per noi stessi, per la nostra famiglia e per i nostri compagni di viaggio durante questo cammino a volte difficile verso la nostra dimora celeste. Questa è la mia preghiera nel nome del Signore Gesù Cristo. Amen.