Sentire la Sua voce
In un mondo con così tante voci discordanti, il nostro Padre Celeste ci ha reso possibile sentire e seguire la Sua.
Stamattina presto, il fratello di mia moglie le ha dato un bigliettino che lei aveva scritto a sua madre molti anni fa. A quel tempo la sorella Homer era solo una bambina. Parte del bigliettino diceva: “Cara mamma, mi dispiace non avere portato la mia testimonianza oggi, però ti voglio bene”. Mentre eravamo a pranzo, ho pensato che fosse una cosa interessante. Così, mi sono seduto e ho scritto un bigliettino che diceva: “Caro presidente Nelson, mi dispiace non aver fatto il mio discorso oggi, però le voglio bene”. Per qualche motivo qualcosa non quadrava. Quindi eccoci qui e sono felice di aggiungere le mie parole a quelle pronunciate in questa sessione odierna.
Molti anni fa, ho viaggiato su un piccolo aereo con ai comandi un pilota che aveva da poco ottenuto la licenza. Alla fine del volo, siamo stati autorizzati ad atterrare. Tuttavia, mentre ci stavamo avvicinando a terra, ho sentito un allarme nella cabina di pilotaggio avvertire il pilota che doveva “virare verso l’alto”. Il pilota ha guardato verso il copilota, più esperto, il quale ha invece indicato una direzione in basso, lontana dalla pista, intimandogli: “Ora!”.
Il nostro aereo si è rapidamente spostato a sinistra e verso il basso, poi è risalito a una giusta altitudine, è rientrato nel circuito di atterraggio e ha raggiunto in sicurezza la nostra destinazione. Più tardi siamo venuti a sapere che un altro velivolo aveva ricevuto l’autorizzazione a decollare. Se avessimo seguito le istruzioni del dispositivo d’allarme, avremmo virato verso l’aereo che sopraggiungeva, invece di allontanarcene. Questa esperienza mi ha insegnato due lezioni importanti: primo, nei momenti cruciali della nostra vita sentiremo diverse voci contendersi la nostra attenzione; secondo, è vitale che ascoltiamo quelle giuste.
Voci contendenti
Viviamo in un mondo in cui molte voci reclamano la nostra attenzione. Tra tutte le notizie dell’ultima ora, i tweet, i blog, i podcast e i consigli persuasivi di Alexa, Siri e altri, potremmo trovare difficile capire di quali voci fidarci. Talvolta ci affidiamo a troppe fonti per trovare guida per la nostra vita, nella convinzione che la maggioranza costituisca la migliore sorgente di verità. Altre volte oscilliamo tra due lati, scegliendo di non essere né freddi né ferventi. Altre volte ancora, seguiamo ciò che ci conviene, ci concentriamo su un’unica voce o su un unico interesse per trovare guida, oppure ci affidiamo esclusivamente alla nostra personale capacità di pensiero.
Sebbene tutti questi approcci possano essere utili, l’esperienza insegna che non sono sempre affidabili. Ciò che è popolare non sempre corrisponde a ciò che è migliore. Oscillare tra un’opinione e l’altra non fornisce una direzione. Ciò che è comodo raramente porta a ciò che è importante. Fissarci su un’unica voce o tematica può compromettere la nostra capacità di vedere. Affidarci solamente alle nostre riflessioni può condurci verso uno stupore iperintellettuale di pensiero. Se non stiamo attenti, le scelte sbagliate possono allontanarci dal centro del Vangelo e guidarci verso luoghi in cui è difficile serbare la fede e dove troveremo senso di vuoto, amarezza, insoddisfazione e poco altro.
Ascoltare la voce sbagliata
Lasciate che dimostri quello che intendo utilizzando un’analogia e un esempio scritturale. Gli alpinisti generalmente chiamano le altitudini superiori agli ottomila metri “zona della morte” perché a quell’altezza non c’è abbastanza ossigeno per vivere. La zona della morte ha un corrispettivo spirituale. Se trascorriamo troppo tempo in luoghi dove non c’è fede, voci che all’apparenza sembrano avere buone intenzioni ci privano dell’ossigeno spirituale di cui abbiamo bisogno.
Nel Libro di Mormon leggiamo di Korihor, che visse un’esperienza simile. Egli godeva di grande popolarità perché i suoi insegnamenti erano “piacevoli per la mente carnale”. Diceva che i genitori e i profeti insegnavano stolte tradizioni al fine di limitare la libertà e perpetuare l’ignoranza. Sosteneva che le persone dovessero essere libere di fare qualsiasi cosa decidessero, perché i comandamenti non sono niente di più che delle restrizioni opportunamente escogitate. Per lui, credere all’Espiazione di Gesù Cristo era “l’effetto di una mente resa delirante”, creato dalla fede in un Essere che non poteva esistere perché non poteva essere visto.
Korihor creò così tanta agitazione che venne portato dinanzi al giudice supremo e al sommo sacerdote. Lì, si erse con “parole roboanti”, criticando i dirigenti e domandando un segno. Un segno fu dato. Korihor fu colpito da Dio e reso muto. Allora si rese conto di essere stato ingannato e, pensando alle preziose verità che aveva abbandonato, si rammaricò al pensiero di aver sempre saputo.
Dopodiché Korihor visse mendicando il cibo finché fu calpestato a morte da un gruppo di Zoramiti. L’ultimo versetto della sua storia riporta questa lucida riflessione: “E così vediamo che il diavolo non sostiene i suoi figlioli all’ultimo giorno, ma li trascina giù rapidamente in inferno”.
La voce giusta
Poiché desidera di meglio per noi, il Padre Celeste fa sì che possiamo udire la Sua voce. Il modo più frequente in cui Lo sentiamo è tramite delle impressioni dateci dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il terzo membro della Divinità. Egli testimonia del Padre e del Figlio, è stato mandato per insegnarci “ogni cosa” e ci “mostrerà tutte le cose che [dovremo] fare”.
Lo Spirito parla in modi diversi a persone diverse e può parlare alla stessa persona in modi diversi in momenti diversi. Il risultato è che imparare i molti modi con cui comunica con noi è una ricerca che dura tutta la vita. A volte, ci parla nella “mente e nel […] cuore” con una voce sommessa, eppure potente, che trafigge “fino al centro coloro che la [odono]”. Altre volte, le impressioni che provengono da Lui occupano la nostra mente o s’impongono sui nostri sentimenti. Altre volte ancora, fa in modo che il nostro petto “arda dentro di [noi]”. Altre ancora, riempie la nostra anima di gioia, illumina la nostra mente oppure sussurra pace al nostro cuore turbato.
Trovare la Sua voce
Troviamo la voce di nostro Padre in molti luoghi. La troviamo quando preghiamo, studiamo le Scritture e frequentiamo la chiesa, intratteniamo discussioni basate sulla fede o ci rechiamo al tempio. Di certo la troveremo durante la Conferenza questo fine settimana.
Oggi abbiamo sostenuto quindici uomini quali profeti, veggenti e rivelatori. La loro spiritualità e la loro esperienza ci forniscono una prospettiva senza eguali, di cui abbiamo disperatamente bisogno. I loro messaggi sono facili da trovare e assolutamente chiari. Ci dicono quello che Dio desidera che sappiamo, a prescindere dal fatto che sia popolare o meno.
Cercare la Sua voce in uno qualsiasi di questi luoghi è una cosa buona, ma cercarla in molti di essi è persino meglio. Quando la udiamo, dobbiamo seguire la direzione che ci indica. L’apostolo Giacomo ha affermato: “Siate facitori della Parola e non soltanto uditori”. Il presidente Thomas S. Monson una volta ha insegnato: “Noi attendiamo. Noi osserviamo. Noi ascoltiamo quella voce mite e tranquilla. Quando essa parla, gli uomini e le donne saggi obbediscono”.
Quando la guida tarda ad arrivare
Agli inizi della mia vita professionale, a me e alla sorella Homer è stato chiesto di accettare un cambiamento dell’incarico lavorativo. All’epoca ci pareva che questa fosse una decisione enorme. Abbiamo studiato, abbiamo digiunato e abbiamo pregato, ma la risposta tardava ad arrivare. Alla fine, abbiamo preso una decisione e l’abbiamo seguita. Nel farlo, ci siamo sentiti in pace e presto abbiamo capito che era stata una delle migliori decisioni che avessimo mai preso.
Così abbiamo compreso che le risposte, a volte, sono lente ad arrivare. Questo può accadere perché non è il momento giusto, perché non è necessaria una risposta oppure perché Dio si fida di noi e ci lascia prendere quella decisione da soli. L’anziano Richard G. Scott una volta ha insegnato che dovremmo essere grati per questi momenti e ha fatto la seguente promessa: “Quando vivete degnamente e la vostra scelta è in accordo con gli insegnamenti del Salvatore, e voi avete bisogno di agire, procedete con fiducia. […] Dio non vi farà procedere troppo senza farvi avere l’impressione che vi avverte che avete preso la decisione sbagliata”.
Dobbiamo scegliere
Così dobbiamo decidere a quale, tra tutte le voci differenti, obbediremo. Seguiremo le voci inaffidabili sostenute dal mondo o faremo il lavoro necessario per permettere alla voce del Padre di guidarci nelle nostre decisioni e proteggerci dal pericolo? Con quanta più diligenza cerchiamo la Sua voce, tanto più facile diventa da udire. Non è la Sua voce a diventare più forte, ma è la nostra capacità di udirla che migliora. Il Salvatore ha promesso che, se daremo ascolto ai Suoi precetti e porgeremo orecchio ai Suoi consigli, Egli ce ne darà ancora. Porto testimonianza che questa promessa è vera per ognuno di noi.
Circa un anno fa, ho perso mio fratello maggiore in un tragico incidente d’auto. Durante i suoi primi anni, la vita di John era promettente e piena di successi. Ma crescendo è stata resa davvero difficile a causa di un corpo debilitato e di una mente che non voleva cooperare. Sebbene la guarigione in cui sperava non sia giunta in questa vita, nondimeno John ha serbato la fede, deciso a perseverare fino alla fine nel modo migliore che poteva.
So che John non era perfetto, ma mi sono chiesto che cosa gli abbia conferito una tale resistenza. Molte voci lo invitavano al cinismo, ma lui ha scelto di resistere. Piuttosto, ha fatto del suo meglio per ancorare la sua vita al centro del Vangelo. Ha vissuto la sua vita in questa maniera, perché sapeva che facendolo avrebbe trovato la voce del suo Maestro; ha vissuto la sua vita in questa maniera, perché sapeva che facendolo sarebbe stato istruito.
Conclusione
Fratelli e sorelle, in un mondo con così tante voci discordanti, porto testimonianza che il nostro Padre Celeste ci ha reso possibile sentire e seguire la Sua. Se saremo diligenti, Lui e Suo Figlio ci daranno la guida che cerchiamo, la forza di cui abbiamo bisogno e la gioia che tutti noi desideriamo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.