Il patriarca del palo
Il Signore ha un interesse speciale per i patriarchi, poichè ricoprono una posizione unica nella Chiesa.
Cinquant’otto anni fa bussai alla porta di J. Roland Sandstrom, patriarca del Palo di Santa Ana, in California, con una raccomandazione del mio vescovo per ricevere la benedizione patriarcale. Non ci eravamo mai incontrati e non ci saremmo rivisti per altri 14 anni. Ci incontrammo una terza volta 15 anni dopo. Questa volta, come membro dei Dodici, lo benedii il giorno prima che morisse.
La benedizione mi fu consegnata per posta nella caserma presso la base aeronautica dove mi trovavo. Allora non sapevo, come so adesso, che un patriarca ha una visione profetica e che la sua benedizione sarebbe stata per me più di una guida. È stata uno scudo e una protezione.
La rivelazione dichiara che «è dovere dei Dodici ordinare, in tutti i grandi rami della chiesa, dei ministri evangelici, come saranno loro designati per rivelazione».1
Il profeta Joseph Smith disse: «Un evangelista è un patriarca… ovunque sulla terra esista la chiesa di Cristo, là deve esservi un patriarca per il vantaggio della posterità dei Santi, come fu nel caso di Giacobbe quando impartì la benedizione ai suoi figli».2
Le Scritture parlano di tre tipi di patriarchi: i padri di famiglia,3 i profeti dirigenti dei tempi antichi e il patriarca di palo, un ufficio ordinato nel Sacerdozio di Melchisedec.4
Il padre è un patriarca per la sua famiglia e può e dovrebbe dare benedizioni paterne ai suoi figli.
Fino a qualche anno fa ogni patriarca di palo era chiamato e ordinato da un membro del Quorum dei Dodici Apostoli. Quando il numero dei pali è cresciuto, questa responsabilità è stata delegata al presidente del palo.
Come per gli altri uffici nel Sacerdozio di Melchisedec, anziano, sommo sacerdote, settanta e apostolo, un patriarca di palo viene ordinato piuttosto che messo a parte.
Il presidente di palo sottopone un nome al Quorum dei Dodici Apostoli. Ogni nome viene attentamente considerato in preghiera. Una volta giunta l’approvazione, il patriarca è sostenuto alla conferenza di palo e poi ordinato.
Da allora in poi, con visione profetica, pronuncerà benedizioni sul capo di coloro che sono stati raccomandati dal loro vescovo del rione.
Esiste una pubblicazione dal titolo: «Informazioni e suggerimenti per i patriarchi». Istruisce il presidente del palo e il patriarca su questo sacro ufficio. Questa pubblicazione è stata oggetto di discussione della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici per anni. Ogni volta che veniva rivista, veniva ridotto il volume. Uno dei Fratelli con più esperienza disse: «Fratelli, non dobbiamo metterci tra il Signore e i Suoi patriarchi».
Oggi chiediamo a ogni presidente di palo e a ogni patriarca di rileggere questo breve opuscolo. Leggetelo più di una volta.
I patriarchi non fanno pubblicità per dare benedizioni. Dovrebbero essere i membri a chiedere la benedizione perché ispirati. Non c’è un’età specifica per ricevere una benedizione patriarcale. Il vescovo si assicura che il membro sia grande e maturo abbastanza per capire il significato e l’importanza della benedizione.
Una benedizione patriarcale è registrata e trasmessa da una persona incaricata dal presidente del palo. Quella benedizione diventa un vero tesoro personale.
Non dovremmo lasciare che nessuno, al di fuori dei membri più stretti della famiglia, legga la nostra benedizione, né dovremmo chiedere ad altri di spiegarcela. Neanche il patriarca o il vescovo dovrebbero interpretarla per noi.
Quando i Dodici chiamano e ordinano un patriarca si consultano. Sappiamo che il Signore ha un interesse speciale per i patriarchi, poiché ricoprono una posizione unica nella Chiesa.
Ricordo una conferenza dove il patriarca era molto anziano. Sebbene la sua ordinazione rimanesse, era tuttavia tempo di sollevarlo dal dare benedizioni.
Il presidente di palo raccomandò un uomo con una grande esperienza di dirigente. Tuttavia non sentivo che fosse lui a dover essere il patriarca.
Sapevo che la Prima Presidenza aveva detto ai presidenti di palo: «Il fatto che un uomo abbia servito con onore in un incarico di dirigenza e sia maturo d’anni non costituisce motivo per cui potrebbe o non potrebbe essere un buon patriarca… [Dovrebbe essere una persona che ha] sviluppato lo spirito dei patriarchi; infatti, questa dovrebbe essere la [sua] capacità di dirigere… [un uomo] saggio, che possegga il dono e anche lo spirito di benedire».5
Quella sera, poco prima della riunione, un uomo anziano girava tra la cappella per trovare un posto e poi si diresse verso la fine della sala. Non era vestito bene come la maggior parte degli altri ed era evidente che avesse passato molto tempo alle intemperie.
Sottovoce chiesi al presidente del palo: «Chi è quell’uomo?»
Intuendo ciò che avevo in mente, mi disse: «Oh, non credo che lui potrebbe essere il nostro patriarca. Vive all’estremo confine di un rione lontano e non ha mai avuto nessuna chiamata di dirigenza in un vescovato o sommo consiglio».
Costui fu invitato ad offrire la preghiera di apertura e non aveva detto ancora molto quando giunse la conferma, per mezzo della rivelazione: «Ecco il patriarca».
Se non ricordo male, aveva sei figli e una figlia. Il più giovane stava svolgendo una missione, così come avevano fatto i suoi fratelli maggiori, che erano ora sposati e vivevano sparsi per il paese e servivano fedelmente nella Chiesa.
«Che mi dice di sua figlia?», chiesi.
«Oh», rispose, «Lei l’ha incontrata. È la moglie di uno dei consiglieri della presidenza del palo».
Pensai: «Ecco, un patriarca; quest’uomo è davvero un patriarca!»
Prima della sessione generale incontrai il vecchio patriarca nel corridoio e dissi: «Oggi siamo qui per aiutarla».
Rispose: «Oh, grazie! Accetto con molto piacere il vostro aiuto».
Dissi: «Ora le dirò il nome del nuovo patriarca, così io, lei e il presidente del palo saremo gli unici a saperlo».
Quando gli comunicai il nome, fu sorpreso e disse: «Questo è davvero interessante! Oggi l’ho visto tra la gente mentre entrava nell’edificio e mi sono detto: «Non sarebbe un patriarca perfetto?» Le parole del vecchio patriarca furono una conferma ispiratrice.
Non c’è nulla che sia simile a questo ufficio in tutta la Chiesa o nel mondo.
I presidenti di palo devono stare molto vicino e occuparsi diligentemente del patriarca. Dovreste farlo sedere sul podio e riconoscere la sua presenza.
Con cadenza costante, forse due volte all’anno, dovreste intervistare il patriarca e leggergli alcune delle sue benedizioni. Ricordategli che ogni benedizione dovrebbe essere individuale e speciale per il membro. Questa lettura periodica delle benedizioni non deve essere trascurata dal presidente del palo.
Una volta ordinai un patriarca che venne sopraffatto dalle sue responsabilità. Per mesi non riuscì a dare una benedizione. Poi chiese al suo presidente di palo se potesse scrivere un paragrafo da usare come modello di introduzione per le benedizioni. Il presidente del palo acconsentì.
Successivamente mi disse: «Quando venne il primo giovane uomo per una benedizione, ero tranquillo perché avevo memorizzato quell’introduzione. Misi le mie mani sul suo capo e non usai neanche una di quelle parole. Quel giorno imparai di chi sono quelle benedizioni. Non sono le mie benedizioni, ma sono dettate dallo Spirito».
È stato detto che la benedizione patriarcale è «‹[un paragrafo] dal libro delle nostre possibilità›. Se leggiamo la nostra benedizione patriarcale, vedremo ciò che lo spirito di profezia ci mostra riguardo a ciò che possiamo diventare».6
Una parte essenziale di una benedizione patriarcale è la dichiarazione del nostro lignaggio. Attraverso l’attento studio delle Scritture, un patriarca prende familiarità con l’ordine patriarcale. Conosce il destino delle tribù di Israele.
I Fratelli hanno insegnato: «Nel dare una benedizione il patriarca può comunicarci il nostro lignaggio, ovvero, che siamo di Israele, quindi della famiglia di Abrahamo e di una tribù specifica di Giacobbe. Nella maggior parte dei casi, i Santi degli Ultimi Giorni sono della tribù di Efraim, la tribù a cui è stata assegnata la direzione del lavoro degli Ultimi Giorni. Che questo lignaggio sia di sangue o di adozione non importa (Perla di Gran Prezzo, Abrahamo, 2:10). Si tratta di una cosa molto importante, perché è solo tramite il lignaggio di Abrahamo che si potrà godere delle benedizioni del Signore per i Suoi figli sulla terra (Genesi 12:2, 3 ; Perla di Gran Prezzo, Abrahamo, 2:11).
Il patriarca, vedendo nel futuro, enuncia le benedizioni e le promesse, alcune specifiche, altre comuni, a cui ha diritto… la persona a causa del suo lignaggio;… e attraverso la sua autorità le suggella su di lui, così che siano sue per sempre attraverso la sua fedeltà».7
Dato che ci sono molte discendenze, a due membri della stessa famiglia può essere detto di appartenere a due diverse tribù di Israele.
Un patriarca può impartire benedizioni patriarcali ai suoi figli, nipoti e pronipoti che abbiano una raccomandazione del loro vescovo.
Quando ci giungono richieste di fare eccezioni affinché qualcuno possa ricevere la benedizione da un cugino o amico di famiglia, invitiamo queste persone a rispettare l’ordine e a ricevere la benedizione dal patriarca del loro palo.
Nei distretti delle missioni o nei pali dove non ci sono patriarchi, i membri possono ricevere la raccomandazione dal loro vescovo o presidente di ramo per andare dal patriarca di un palo vicino.
A volte i membri sentono che la loro benedizione contiene meno di ciò che si aspettavano. Ma con il passare del tempo riconosceranno in essa il potere della rivelazione.
A volte qualcuno si preoccuperà perché una promessa fatta in una benedizione patriarcale non si è ancora adempiuta. Ad esempio una benedizione può indicare che il membro si sposerà, mentre questo membro ha difficoltà a trovare una moglie. Questo non significa che la benedizione non sarà adempiuta. È bene sapere che le cose accadono nel tempo del Signore, non sempre secondo i nostri piani. Le cose di natura eterna non hanno confini. Dall’esistenza pre-terrena fino alla nostra esistenza aldilà del velo della morte, la nostra vita è una vita eterna.
Circostanze come l’avanzare dell’età, la malattia, il trasloco al di fuori del palo o una chiamata in missione possono far sì che sia necessario che il presidente del palo richieda al Quorum dei Dodici Apostoli che il patriarca sia onorevolmente rilasciato dal servizio attivo.
Il presidente Harold B. Lee ha detto quanto segue riguardo alla chiamata di patriarca. Lui e il presidente del palo erano andati a casa di un uomo. Quest’uomo era stato tutto il giorno nei campi del programma di benessere con i suoi figli ed era stanco e sporco.
Il presidente Lee disse: «Contribuii a renderlo ancora più debole quando gli dissi perché ero venuto, ovvero per chiamarlo come patriarca del palo».
Dopo la sessione antimeridiana della conferenza, durante la quale l’uomo aveva portato una possente testimonianza, andarono in un ufficio al piano inferiore.
La moglie del presidente del palo, che era presente, scrisse a presidente Lee: «Quando Lei entrò per mettere le sue mani sulla [sua] testa, pensai: ‹È un uomo che conosciamo bene. Abbiamo fatto gite insieme e siamo andati a balli insieme… Ora parte della sua responsabilità sarà di dichiarare il lignaggio attraverso il quale una persona potrà godere delle sue benedizioni. Non ha studiato lingue antiche. Come riuscirà a farlo?›
Poi lei entrò e mise le mani sul suo capo e un raggio di luce fece la sua comparsa dietro di lei e la attraversò per poi entrare in lui. In quel momento pensai: ‹Non è una strana coincidenza che la luce del sole sia entrata proprio in quel momento?› Poi mi accorsi che non c’erano [finestre], né luce del sole. Stavo ricevendo una risposta alla mia domanda. Quella luce era venuta da una fonte aldilà di fratello Lee e attraverso lui era entrata nel patriarca. Fu allora che seppi da dove avrebbe attinto il suo sapere, dalle rivelazioni del Dio Onnipotente».8
E deve essere proprio così. Quando un patriarca viene ordinato o dà una benedizione, è presente quella stessa luce, sebbene possa non essere visibile. Autorizza un patriarca a dichiarare il lignaggio e a pronunciare benedizioni profetiche, nonostante sia un uomo di ordinaria abilità.
Non lasciate che l’ufficio di patriarca di palo sia trascurato o ignorato. È essenziale per la forza spirituale di un palo.
Voi, presidenti di palo, vegliate sul lavoro del patriarca del palo. State a stretto contatto con lui. Intervistatelo e leggete brani delle sue benedizioni.
Voi, patriarchi, siete stati scelti come pochi altri uomini lo sono stati. Dovete vivere in modo che per ispirazione dello Spirito possiate dare benedizioni profetiche e ispirate. Siate patriarchi esemplari in famiglia. Vivete in modo da essere degni dello Spirito. Provate gioia nella vostra chiamata.
Il patriarca, che non mi aveva mai visto prima, mi fece una promessa che si applica ad ognuno di noi. Egli mi disse: «Volgi il tuo sguardo verso la luce della verità così da lasciarti dietro le spalle l’ombra dell’errore, dell’incredulità, del dubbio e dello scoraggiamento».9 Molte volte ho ricevuto forza dal leggere quella benedizione patriarcale data da un servitore ispirato del Signore.
Porto testimonianza che questo è un ufficio santo, un ufficio sacro, una benedizione per questa Chiesa; esso è un esempio delle benedizioni che il Signore ha stabilito nella Sua chiesa per la benedizione di noi tutti. Porto testimonianza di Lui nel nome di Gesù Cristo. Amen.