2004
Avete ricevuto il messaggio giusto?
Maggio 2004


Avete ricevuto il messaggio giusto?

Manteniamo la nostra vita in ordine, in modo che quando riceviamo un messaggio… in cui il Signore ci indica ciò che desidera che facciamo, saremo in grado di rispondere.

Miei cari fratelli, sorelle e amici, vi saluto con un sentimento di fratellanza e affetto. Viviamo in un’epoca meravigliosa di comunicazione. La quantità di informazioni inviate via posta elettronica, fax, telefoni cellulari e altri mezzi è fenomenale, tanto è vero che c’è una sovrabbondanza di messaggi. La quantità è talmente imponente che è facile non cogliere un messaggio essenziale, il che può comportare delle gravi conseguenze.

Ad esempio, in tempo di guerra la mancanza di comunicazione tra i comandanti e i soldati in prima linea ha causato molta confusione, nonché pesanti perdite. Nella Prima Guerra Mondiale, fu comandato al 308o battaglione di fanteria di portarsi in prima linea nel tentativo disperato di prendere e tenere ad ogni costo parte delle Argonne. La battaglia fu così furibonda che le truppe di sostegno alla destra e alla sinistra del battaglione si ritirarono, e quest’ultimo fu circondato e isolato. Poiché il quartier generale perse il contatto, lo denominarono il Battaglione Perduto.

Il battaglione comunicava con il quartiere generale mediante piccioni viaggiatori che portavano i messaggi dal luogo dove si trovava fino al comando. Tuttavia, non appena i piccioni venivano liberati erano abbattuti dalle forze nemiche. L’artiglieria del Battaglione Perduto, non conoscendo la dislocazione del nemico, aprì il fuoco sulle proprie postazioni e causò molte vittime. Gli uomini rimasero a corto di cibo e acqua, ma tennero la posizione e non si arresero nonostante le grandi perdite. Alla fine, un piccione viaggiatore chiamato Cher Ami, per quanto colpito, riuscì a raggiungere il quartiere generale con le indicazioni della posizione del battaglione. I superstiti furono salvati grazie a un messaggio decisivo che giunse a destinazione.1

Ogni volta che non riceviamo un messaggio importante, soprattutto se questo viene da Dio, ne derivano gravi conseguenze. In tutta la storia del mondo, l’Eterno ha mandato dei messaggi in vari modi. Mosè pasceva nel deserto il gregge di suo suocero, quando gli apparve «una fiamma di fuoco, di mezzo a un pruno».2 Egli s’incuriosì e volle conoscere il motivo per cui il pruno non si consumava.3 Quando Mosè vi si avvicinò per vedere, «Dio lo chiamò di mezzo al pruno, e disse: ‹Mosè! Mosè!› Ed egli rispose: ‹Eccomi›».4 Dio gli disse: «Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai, è suolo sacro».5 Dio scelse di parlare con Mosè da un pruno ardente; gli annunciò che aveva per lui un’opera da compiere, in particolare di condurre i figli d’Israele fuori dall’Egitto «in un paese ove scorre il latte e il miele».6

Solo una volta la parola del Signore è giunta attraverso un pruno ardente che non si consumava. Il profeta Elia fece un’esperienza diversa: egli era in attesa, mentre «passava l’Eterno. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l’Eterno non era nel terremoto. E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l’Eterno non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso».7

I messaggi sono più comunemente resi manifesti dal suono dolce e sommesso, che parla a tutti noi attraverso le Scritture, i profeti moderni e le rivelazioni personali.

Talvolta non vogliamo ascoltare ciò che Dio intende dirci. Ad esempio, la parola del Signore indicò a Giona di recarsi a Ninive e di predicare il pentimento, ma egli ignorò il messaggio e fuggì a Giaffa, dove s’imbarcò alla volta di Tarsis, per allontanarsi dal cospetto di Dio. L’Onnipotente, tuttavia, scatenò una grande tempesta marina. I marinai s’impaurirono e, nel tentativo di placare il Signore, gettarono in mare Giona, che fu inghiottito da un gran pesce, nel cui ventre rimase per tre giorni e tre notti. Giona pregò per essere perdonato e salvato, così il pesce lo vomitò sull’asciutto. La seconda volta che la parola del Signore giunse a Giona, egli vi prestò attenzione e si recò a chiamare al pentimento il popolo di Ninive.8

Per risvegliare la propria coscienza, alcuni di noi possono aver bisogno di un’esperienza eccezionale, come quella del pruno ardente. In tali casi, la natura essenziale di qualcosa—una persona, una situazione, un oggetto—è improvvisamente percepita: noi la chiamiamo ispirazione. Essere in grado di percepire nel loro vero significato le cose comuni e ordinarie della vita mediante l’ispirazione è un dono speciale. Molti individui mancano di ricevere ispirazione poiché il «grande potere [di Dio]… sembra piccolo alla comprensione degli uomini»9 o perché sono «sempre meno stupiti dei segni e dei prodigi dal cielo».10

Ho appreso sin da piccolo che l’ispirazione può giungere a tutti noi. Quando ero alle scuole medie, c’era per me una materia difficile, di cui non comprendevo la maggior parte di ciò che era spiegato. Un giorno l’insegnante mi interrogò; io non compresi nemmeno la domanda, figuriamoci se sapevo la risposta. Dal nulla mi venne in mente una risposta, che io ripetei all’insegnante. Era la risposta giusta, ma io sapevo che non era venuta da me.

Come possiamo allora riconoscere l’ispirazione che ci giunge? Enos dichiarò: «Mentre io stavo così lottando nello spirito, ecco, la voce del Signore giunse… alla mia mente».11 La voce dello spirito di rivelazione non necessariamente è udibile, ma ci dà una conferma divina per mezzo di pensieri e sentimenti. Il Signore ci dice in Dottrina e Alleanze: «Ti parlerò nella tua mente e nel tuo cuore mediante lo Spirito Santo, che verrà su di te e che dimorerà nel tuo cuore».12 Dobbiamo coltivare la nostra sensibilità a tale voce divina.

La mia prima radio era un apparecchio con rivelatore a cristallo. Era difficile sintonizzarla sulla frequenza di una particolare stazione radiofonica. Dovevo letteralmente strofinare il sottilissimo cavo ricevente sulla superficie ruvida del rivelatore a cristallo per trovare il punto giusto, una piccola concavità o convessità dove si ricevesse il segnale. Bastava allontanarsi dal punto giusto di un solo millimetro per perdere il segnale e ricevere delle interferenze. Con il tempo, la pazienza e la perseveranza, una buona vista e una mano ferma, ho imparato a trovare il segnale senza troppa difficoltà.

Lo stesso vale per l’ispirazione: dobbiamo sintonizzarci con Dio, eliminando le interferenze. Abbiamo bisogno di lavorare per sintonizzarci; la maggior parte di noi necessita di molto tempo per raggiungere questo risultato. Quando ero da poco chiamato come autorità generale, il presidente Marion G. Romney, che a quel tempo aveva circa settant’anni, ci disse: «So quando sto lavorando sotto l’influenza dello Spirito e quando no». Essere in grado di riconoscere quando si è guidati dallo Spirito è un dono superno.

Per quanto riguarda le comunicazioni moderne, la radio con rivelatore a cristallo ci aiutò a venir fuori dai tempi bui delle comunicazioni. Con l’avvento della tecnologia avanzata, ai nostri giorni i cellulari sono usati per buona parte delle comunicazioni. Talvolta, occasionalmente troviamo dei punti morti per il nostro telefonino in cui non c’è campo. Ciò può verificarsi quando siamo in una galleria o in un canyon, oppure quando ci sono altre interferenze.

Lo stesso accade con la comunicazione divina. Il suono dolce e sommesso, benché dolce e sommesso, è assai potente. Esso «oltrepassa con un sussurro e penetra ogni cosa».13 Come nel caso del mio vecchio apparecchio con rivelatore a cristallo, però, il messaggio può essere presente, ma noi possiamo non riuscire a coglierlo. Forse qualcosa nella vita c’impedisce di ascoltare il messaggio perché siamo «insensibili».14 Spesso ci mettiamo in punti morti spiritualmente, ossia luoghi o situazioni che ostacolano i messaggi divini. Alcuni di questi punti morti comprendono la rabbia, la pornografia, le trasgressioni, l’egoismo e altre situazioni che offendono lo Spirito.

I messaggi ci giungono in modo individuale e diretto da una fonte divina e attraverso i nostri dirigenti presiedenti della Chiesa. Di grande importanza sono anche i messaggi che ci giungono dai genitori e dai nonni, che possono non essere desiderati. Con l’esperienza e con il tempo, tuttavia, giungiamo a renderci conto che i consigli ispirati del padre e della madre sono messaggi d’amore. Seguire i suggerimenti dei genitori è un modo per adempiere il comandamento: «Onora tuo padre e tua madre».15

Oggigiorno, un messaggio che molte persone mancano di cogliere è la voce del Signore che ci comanda di «mantener[ci] immacolat[i] dal mondo».16 Ci è detto che molti sono chiamati, «ma pochi sono scelti» e il motivo è che «il loro cuore è rivolto così tanto verso le cose di questo mondo».17

Il messaggio grandioso contenuto nel Sermone sul Monte ha per tutti noi un’importanza da «pruno ardente»: «Cercate prima di edificare il regno di Dio e di stabilire la sua giustizia».18 C’è bisogno che questo messaggio penetri nel nostro cuore e nella nostra anima. Quando lo accettiamo prendiamo una posizione ben precisa in questa vita. Delle regolari visite al tempio ci aiuteranno a cercare costantemente di edificare il regno di Dio. Grazie ai 117 edifici sacri nel mondo, mai prima tante persone hanno avuto accesso alla casa del Signore.

Un altro messaggio assai importante è la necessità di rafforzare e salvaguardare la nostra famiglia: se ne stanno sfasciando troppe. Questa tendenza angosciosa comporta una serie di conseguenze senza fine. La felicità nel matrimonio inizia con il marito e la moglie che vivono insieme con amore, gentilezza e rispetto reciproco, camminando in rettitudine e umiltà dinanzi al Signore. Essa è subordinata alla fedeltà a tutti i voti e alleanze. Quando, per una qualsiasi ragione, le famiglie si dividono, è necessario che i genitori cerchino al massimo di sostenere e aiutare i familiari innocenti.

Un altro messaggio importantissimo è che dobbiamo essere onesti col Signore, con noi stessi e con tutti gli altri. Dobbiamo pagare una decima onesta, vivere entro le nostre possibilità e risparmiare per i tempi difficili. I debiti sono una prigionia, poiché «chi prende in prestito è schiavo di chi presta».19 Alcuni debiti possono essere necessari, come quelli per acquistare una casa e studiare. Il consiglio del Signore a questo riguardo è: «Paga il debito… [e] liberati dalla schiavitù».20

Dio ci fornisce messaggi d’istruzione e incoraggiamento per renderci in grado di fare la Sua volontà, cosa che spesso avviene in preparazione di un compito specifico. Questo fu il caso di Mosè nel messaggio del pruno ardente. Manteniamo la nostra vita in ordine, in modo che quando riceviamo un messaggio del tipo «pruno ardente», in cui il Signore ci indica ciò che desidera che facciamo, saremo in grado di rispondere. Dobbiamo essere certi di trovarci nella posizione di riconoscere la Sua volontà e di perseguirla.

Ai nostri giorni, in cui siamo bombardati da messaggi provenienti da molte fonti, sia profane che spirituali, come possiamo stabilire quali sono quelli per noi essenziali? Suggerisco di controllare la fonte dei messaggi e le motivazioni che vi sono dietro. Il Signore ci ha dato una guida attraverso il profeta Alma: «Tutto ciò che è buono viene da Dio, e tutto ciò che è cattivo viene dal diavolo».21 Dobbiamo sforzarci di essere degni in modo da non perdere i profondi messaggi che giungono da Dio che, essenzialmente, comprendono il vangelo di Gesù Cristo nella sua interezza.

È stato un mio grande privilegio aver incontrato e conosciuto più della metà dei presidenti della Chiesa dal tempo di Joseph Smith. Quando ero un sacerdote nel Sacerdozio di Aaronne incontrai il presidente Heber J. Grant. Ho provato per lui un affetto che poi ho provato per tutti gli altri presidenti. Ho desiderato vivere in armonia con il loro consiglio.

Nei nove anni in cui io e il presidente Thomas S. Monson siamo stati consiglieri del presidente Gordon B. Hinckley, sono giunto a sapere e a sentire inequivocabilmente e senza ombra di dubbio che il presidente Hinckley è il presidente e profeta ispirato per il nostro tempo. Io porto testimonianza che egli ha conosciuto e ricevuto, e continuerà a ricevere, la mente e la volontà del Signore riguardo a questo popolo e al mondo intero. Cerchiamo e ascoltiamo sempre i messaggi profetici che giungono dall’attuale presidente della Chiesa. Prego che possiamo farlo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Vedere Buck Private McCollum, History and Rhymes of the Lost Battalion (1939).

  2. Esodo 3:2.

  3. Vedere Esodo 3:3.

  4. Esodo 3:4.

  5. Esodo 3:5.

  6. Esodo 3:8.

  7. 1 Re 19:11–12.

  8. Vedere Giona 1–3.

  9. Ether 3:5.

  10. 3 Nefi 2:1.

  11. Enos 1:10.

  12. DeA 8:2.

  13. DeA 85:6.

  14. Vedere 1 Nefi 17:45.

  15. Esodo 20:12.

  16. DeA 59:9.

  17. DeA 121:34–35.

  18. Traduzione di Joseph Smith, Matteo 6:38; vedere anche Matteo 6:33.

  19. Proverbi 22:7

  20. DeA 19:35.

  21. Alma 5:40.