2009
Il battesimo viene al primo posto
Settembre 2009


I classici del Vangelo

Il battesimo viene al primo posto

Che possiamo dire dei milioni di figli del nostro Padre celeste che, se fossero battezzati, potrebbero ricevere le benedizioni che li porterebbero a diventare una famiglia eterna?

Elder David B. Haight

Il manuale della serata familiare… nella sua prima lezione contiene un messaggio pieno di ispirazione. Il tema del manuale è il seguente: «Le famiglie sono eterne». Ai membri della famiglia viene chiesto di esporre su un tavolo alcuni articoli, tra i quali un certificato di matrimonio, una raccomandazione per il tempio, la fotografia di un tempio ed un certificato di battesimo… 

I membri della Chiesa sanno che tutti questi articoli disposti sul tavolo riguardano il matrimonio nel tempio e la possibilità di una «famiglia eterna»… Vorrei illustrare per voi uno di questi articoli di cui abbiamo parlato: il certificato di battesimo.

Perché una famiglia diventi eterna è necessario che gli sposi abbiano in loro possesso i certificati di battesimo, siano membri degni della Chiesa, onde qualificarsi per le raccomandazioni per il tempio, e abbiano in loro possesso un certificato di matrimonio che rispecchi un matrimonio celeste. Ora, che possiamo dire dei milioni di figli del nostro Padre celeste che, se fossero battezzati, potrebbero ricevere le benedizioni che li porterebbero a diventare una famiglia eterna?

I nostri missionari a tempo pieno incontrano sempre maggiore successo in ogni parte del mondo nel portare le anime nelle acque del battesimo. Ma i loro successi si moltiplicherebbero innumerevoli volte se essi avessero la collaborazione entusiastica dei membri della Chiesa. Sembra che la maggior parte dei membri della Chiesa siano loro malgrado riluttanti a condividere il Vangelo con gli amici e i vicini. Molti di noi trovano motivo di orgoglio nel progresso della Chiesa o nel successo mondiale della nostra opera di proselitismo, pur non avendo mai personalmente portato nella Chiesa conoscenti o vicini. Quando ai presidenti di missione tornati in patria si pone la seguente domanda: «Che cosa avrebbe ottenuto un maggior numero di conversioni nella sua missione?», la risposta è sempre la stessa: «Se soltanto riuscissimo a far sì che i membri aiutassero i missionari preparando i loro amici e vicini a ricevere i missionari».

Abbiamo dimenticato il nostro obbligo? Abbiamo dimenticato ciò che disse il Signore?

«Ecco, vi mandai per portare testimonianza e per avvertire il popolo, e conviene ad ogni uomo che è stato avvertito di avvertire il suo prossimo. Essi sono dunque lasciati senza scusa» (DeA 88:81–82). …

[I nostri missionari] sono addestrati ad insegnare il Vangelo e a farlo in maniera ordinata e ispirata, che si presume conduca al battesimo. Per un missionario ogni ora è preziosa e deve essere produttiva. Vi rendete conto che, in media, i missionari battezzano una persona per ogni 1000 case che visitano? Vi rendete conto che gli stessi missionari battezzano 600 persone per ogni 1000 cui insegnano nelle case dei membri? Ossia, che fanno seicento volte più convertiti quando i membri partecipano all’opera di proselitismo con grande e sincera convinzione?

Nei vostri rioni e rami oggi si trova un numero maggiore di servi eletti del Signore di quanto sia avvenuto nel passato. I missionari si recano sul campo meglio addestrati, meglio preparati, con speranze e aspirazioni più grandi. Ogni famiglia che ha accettato il Vangelo ha l’obbligo di condividerlo con i vicini. Possiamo interessare la gente al Vangelo semplicemente comportandoci con naturalezza e dimostrando loro un affetto sincero… 

Un mio amico che stava viaggiando in aereo entrò in conversazione con una signora. Le parlò del suo viaggio che lo avrebbe portato ad Anderson, nella Carolina del Sud, per visitare un lontano parente dal quale sperava di ottenere informazioni preziose in merito ai loro comuni antenati. Egli chiese a questa signora che sedeva accanto a lui: «Le piacerebbe sapere perché mi interessano antenati che sono morti tanto tempo fa?»

«Sì», rispose la donna.

«Sto cercando di trovare informazioni sui miei antenati perché voglio fare celebrare per loro certe ordinanze essenziali nel tempio del Signore. Sa dove andò il Salvatore durante i tre giorni in cui il Suo corpo giacque nella tomba, dopo la crocifissione?»

«No. Dove?»

«L’apostolo Pietro dice che predicò agli spiriti tenuti in carcere per essere stati disobbedienti ai tempi di Noè». Poi aggiunse: «Ora, perché ritiene che il Salvatore del mondo volle passare tre giorni a predicare a queste anime, se non poteva fare nulla per loro?»

«Non lo so. Non ci ho mai pensato», rispose la donna.

Il mio amico quindi passò a spiegarle il battesimo per i morti e la resurrezione. Citò Paolo: «Altrimenti, che faranno quelli che son battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque son essi battezzati per loro?» (1 Corinzi 15:29).

«Ricorda che la frase “sino a che morte vi separi” è stata usata nella sua cerimonia nuziale? Il suo matrimonio, pertanto, è valido soltanto sino alla morte di una delle due parti».

Ella rispose: «Penso che sia proprio così, ma non ho mai visto le cose da questo punto di vista».

Il mio amico continuò: «Mia moglie è morta all’inizio del mese scorso, ma rimarrà mia moglie per l’eternità. Siamo stati sposati da una persona che deteneva l’autorità del sacerdozio necessaria per rendere validi anche in cielo i legami costituiti sulla terra. Noi apparteniamo l’uno all’altr[a] per l’eternità; inoltre, anche i nostri figli saranno nostri per sempre».

Proprio prima che l’aereo atterrasse, egli disse alla donna: «Sa perché ci siamo incontrati? È stato perché anche lei potesse conoscere il Vangelo ed essere suggellata a suo marito, ai suoi figli e alla sua progenie per l’eternità, perché voi diventaste una famiglia eterna».

Poco dopo il suo ritorno a casa, egli mandò a questa donna, accompagnato dal suo biglietto da visita, il libro dell’anziano LeGrand Richards, Un’opera meravigliosa e un prodigio. Alla fine, il nome della donna pervenne ad alcune missionarie a tempo pieno che operavano nella città di residenza della donna nello Stato della Pennsylvania. Dopo il primo contatto con questa famiglia, le sorelle missionarie scrissero quanto segue: «La signora […] è stata di una gentilezza squisita. Avreste dovuto vedere la luce che splendeva nei suoi occhi quando ha fatto la nostra conoscenza. [Il signore che ha incontrato sull’aereo ha] seminato un seme in terreno fertile con la sua testimonianza e la fiducia che egli e i suoi cari saranno riuniti nuovamente dopo questa vita. Noi missionarie abbiamo sentito una grande pace. Siamo convinte che il Signore ha favorito i nostri sforzi perché questa famiglia era stata preparata».

Ora, io chiedo a tutti voi: ricordate i principi fondamentali di una famiglia eterna? Vediamoli insieme: certificato di battesimo, raccomandazioni per il tempio, certificato di matrimonio. Ma prima di tutto, i vostri amici e i vostri vicini devono avere un certificato di battesimo… 

Il Signore ha dichiarato:

«Poiché tutti gli uomini debbono pentirsi ed essere battezzati… 

E per mano vostra io compirò un’opera meravigliosa tra i figlioli degli uomini, fino a convincerne molti dei loro peccati, affinché possano venire al pentimento e possano venire nel regno di mio Padre» (DeA 18:42, 44).

Con la partecipazione dell’intera famiglia, pregando sinceramente per avere successo, scegliete una famiglia da integrare; fissate obiettivi precisi con le relative date per il loro conseguimento; impegnatevi a fare ogni cosa appropriata, poi digiunate e pregate nuovamente, e fatelo ancora---vi prometto che la vostra voce di ammonimento sarà udita dal mondo. Questo è il giorno in cui il raccolto è maturo, pronto per la mietitura. Il Signore benedirà i vostri sforzi. Vedrete i vostri amici entrare nelle acque del battesimo.

Questi vostri amici dimenticheranno le parole precise che avrete detto per convertirli, ma ricorderanno i sentimenti che le parole stesse avranno inculcato nel loro cuore. Le famiglie sono eterne e io ve ne porto testimonianza in tutta umiltà, nel nome del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Amen.

Tratto da un discorso tenuto alla conferenza generale di ottobre 1976. Citazioni, ortografia, suddivisione in paragrafi e lettere maiuscole aggiornati.

Illustrazione di James L. Johnson

Egli chiese a questa signora che sedeva accanto a lui: «Le piacerebbe sapere perché mi interessano antenati che sono morti tanto tempo fa?»

La vostra voce di ammonimento sarà udita. Il Signore benedirà i vostri sforzi. Vedrete i vostri amici entrare nelle acque del battesimo.