2009
Nutrire la nuova generazione
Ottobre 2009


Messaggio delle insegnanti visitatrici

Nutrire la nuova generazione

Insegnate i passi scritturali e le citazioni o, se necessario, un altro principio, che rispondono alle esigenze delle sorelle che visitate. Rendete testimonianza della dottrina. Invitate coloro cui insegnate a esternare i sentimenti provati e ciò che hanno appreso.

DeA 123:11: «È anche un dovere imperativo che dobbiamo a tutta la generazione che sta crescendo».

Quale dovere ho nei confronti della nuova generazione?

Anziano Neal A. Maxwell (1926–2004) del Quorum dei Dodici Apostoli: «Tenuti in serbo dal Signore per questo tempo, essi devono ora essere protetti… e preparati per questo momento tanto importante della storia dell’umanità! Essi sono stati tenuti in serbo perché venissero sulla terra in questo periodo, ma ora essi devono essere spinti in avanti perché affrontino i loro impegni… 

I giovani non sono dissimili dai convertiti potenziali. Vivono momenti critici in cui la loro anima inizia a inclinarsi o verso il Signore o lontano da Lui. Non sempre è possibile creare questi momenti di decisione, ma quando succede non devono essere sprecati. Di solito questi momenti si verificano durante una tranquilla e riverente conversazione con i genitori, i nonni, il vescovo, un dirigente adulto o un coetaneo virtuoso» («Unto the Rising Generation», Ensign, aprile 1985, 8, 10).

Anziano Ronald A. Rasband, della presidenza dei Settanta: «La nostra generazione emergente si merita i nostri migliori sforzi nel sostenerli e rafforzarli durante il loro viaggio verso la maturità… Ora è il tempo di avere, in ogni azione da noi presa, in ogni luogo in cui ci rechiamo e con ogni Santo degli Ultimi Giorni che incontriamo, una maggior consapevolezza del bisogno di rafforzare, nutrire e di influenzare positivamente la loro vita» («La nostra generazione emergente» Liahona, maggio 2006, 47).

Como posso nutrire la nuova generazione?

Presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008): «Non dimenticate mai che questi piccoli sono figli e figlie di Dio e che il rapporto che avete con loro è quello di educatori e tutori, che Egli è stato un genitore prima di voi, e che non ha rinunciato ai Suoi diritti di genitore o al Suo interesse verso questi Suoi piccoli… Allevate i vostri figli nell’amore e nutriteli con gli ammonimenti del Signore. Prendetevi cura dei vostri piccoli. Date loro il benvenuto nella vostra casa, nutriteli e amateli con tutto il vostro cuore. Negli anni a venire essi forse faranno cose che non vorreste che facessero; ma siate pazienti, molto pazienti. Fintanto che vi impegnate non avete fallito» («Parole del profeta vivente», La Stella, maggio 1998, 26).

Julie B. Beck, presidentessa generale della Società di Soccorso: «Educare significa allevare, curare e far crescere… Educare richiede organizzazione, pazienza, amore e lavoro. Favorire la crescita tramite l’educazione è invero un ruolo possente e influente conferito alle donne» («Madri che sanno», Liahona, novembre 2007, 76, 77).

Barbara Thompson, seconda consigliera della presidenza generale della Società di Soccorso: «Come sorelle della Società di Soccorso possiamo aiutarci a vicenda a rafforzare le famiglie. Ci è data la possibilità di servire in molti modi: siamo costantemente in contatto con bambini e giovani che potrebbero necessitare esattamente di ciò che abbiamo da offrire. Voi, sorelle più anziane, avete molti consigli ed esperienza da condividere con le madri più giovani. Talvolta una dirigente delle Giovani Donne o un’insegnante della Primaria dice o fa proprio quello che occorre per rafforzare ciò che un genitore sta cercando d’insegnare. E, ovviamente, non abbiamo bisogno di una chiamata specifica per tendere la mano a un’amica o a una vicina» («Io ti fortifico, io ti soccorro», Liahona, novembre 2007, 117).

Illustrazione fotografica e sfondo di Craig Dimond

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