I classici del Vangelo
Libero arbitrio e ispirazione
Bruce R. McConkie nacque il 29 luglio del 1915 nello stato del Michigan, negli USA. Fu sostenuto come membro del Primo consiglio dei Settanta nel 1946 e ordinato apostolo nel 1972. È morto il 19 aprile 1985. Questo discorso fu tenuto alla Brigham Young University il 27 febbraio 1973.
Ci si aspetta che facciamo ogni cosa in nostro potere e poi chiediamo una risposta dal Signore, il suggello che confermi che abbiamo raggiunto la giusta conclusione.
Quando dimoravamo alla presenza di Dio nostro Padre Celeste, avevamo il nostro libero arbitrio. Questo arbitrio ci dava l’opportunità, il privilegio, di scegliere ciò che volevamo fare, di effettuare una scelta libera, senza alcun impedimento… Ci si aspetta che facciamo uso dei doni, dei talenti, delle capacita, del buon senso, del giudizio, del libero arbitrio di cui siamo dotati.
Ma, d’altra parte, ci è stato comandato di cercare il Signore, di desiderare la presenza del Suo Spirito e di ottenere lo spirito di rivelazione e di ispirazione. Entriamo a far parte della Chiesa ed una persona legalmente autorizzata pone le mani sul nostro capo e dice: “Ricevi lo Spirito Santo”. Questo atto ci dà il dono dello Spirito Santo, che è il diritto alla costante compagnia di questo membro della Divinità, a condizione della nostra fedeltà.
Così, ci troviamo davanti a due indicazioni: una ci chiede di lasciarci guidare dallo spirito di ispirazione, dallo spirito di rivelazione; l’altra specifica che ci troviamo qui con il comandamento di fare uso del nostro arbitrio per decidere per nostro conto ciò che dobbiamo fare. È necessario trovare il giusto equilibrio tra queste due…
Se mi consentite, vorrei esporre tre casi di studio, dai quali forse possiamo trarre conclusioni molto realistiche e valide in merito a ciò che dovrebbe essere presente nella nostra vita. Prenderò questi episodi dalle rivelazioni che il Signore ci ha dato.
“Tu non hai compreso”.
Caso di studio numero 1: c’era un uomo chiamato Oliver Cowdery… Scriveva le parole che il Profeta dettava mentre lo spirito era su di lui nel processo di traduzione (allora si stava traducendo il Libro di Mormon). Al tempo, il fratello Cowdery era relativamente immaturo a livello spirituale e cercava e desiderava di fare qualcosa che andava oltre le capacità spirituali che allora possedeva. Voleva tradurre lui stesso. Di conseguenza, [chiese] al Profeta, il Profeta presentò la questione al Signore e ricevettero una rivelazione. Il Signore disse: “Oliver Cowdery, in verità, in verità ti dico che sicuramente come vive il Signore, che è il tuo Dio e il tuo Redentore, così certamente riceverai conoscenza di qualsiasi cosa tu chiederai con fede, con cuore onesto, credendo che riceverai”. Poi viene definita una cosa che avrebbe potuto ricevere: “Conoscenza riguardo alle incisioni di vecchi annali, che sono antichi, che contengono quelle parti della mia scrittura di cui è stato detto dalla manifestazione del mio Spirito”.
Avendo così trattato un problema specifico, il Signore rivela un principio che si applica ad ogni altra situazione simile: “Sì, ecco, io ti parlerò nella tua mente e nel tuo cuore mediante lo Spirito Santo, che verrà su di te e che dimorerà nel tuo cuore. Ora ecco, questo è lo spirito di rivelazione” (DeA 8:2–3)…
E così egli chiese. E, come sapete, fallì: non riuscì affatto a tradurre… La questione fu esposta nuovamente al Signore, di cui avevano cercato di osservare le istruzioni, e ricevettero la risposta, ricevettero la ragione per cui egli non era riuscito a tradurre: “Tu non hai compreso; hai supposto che te lo avrei dato, mentre tu non vi hai posto mente, salvo per chiedermelo” (DeA 9:7).
Ora, in apparenza, questo è tutto ciò che gli era stato chiesto di fare: chiedere con fede; ma implicito nella richiesta fatta con fede c’era il requisito che noi facciamo ogni cosa in nostro potere per raggiungere l’obiettivo che cerchiamo; che facciamo uso del libero arbitrio di cui siamo dotati; che facciamo uso di ogni facoltà, capacità e abilità che possediamo per arrivare al risultato che desideriamo. Questo risultato può essere la traduzione del Libro di Mormon, la scelta di una moglie, la scelta di un impiego, il disbrigo di una qualsiasi delle diecimila cose importanti che si presentano nella nostra vita…
“Perché me lo chiedi?”
Ora, passiamo al caso di studio numero 2:… [i Giarediti] arrivarono ad un mare che dovevano attraversare ed il Signore… disse [al fratello di Giared]: “Costruite delle imbarcazioni”…
[Queste imbarcazioni] dovevano viaggiare in condizioni molto particolari e difficili; abbisognavano di una cosa: aria. E la soluzione di questo problema era superiore alle capacità del fratello di Giared. Così si rivolse al Signore. E poiché il problema era effettivamente al di sopra delle capacità di quell’uomo il Signore lo risolse Egli stesso, dicendogli: “Fai questo e quest’altro, ed avrai l’aria di cui hai bisogno”.
Ma poi il fratello di Giared — fiducioso perché stava parlando al Signore, perché stava conversando con Lui e ottenendo risposte — pose un’altra domanda:… “Che cosa faremo per illuminare le nostre imbarcazioni?”
Il Signore ne parlò un po’ con lui, poi gli disse questo: “Che cosa vuoi che faccia affinché possiate aver luce nei vostri vascelli?” (Ether 2:23). In altre parole, “Ti ho dato il libero arbitrio; sei dotato di capacità e abilità. Vai e risolvi il problema”.
Ebbene, il fratello di Giared capì l’antifona. Andò su una montagna chiamata Shelem e, riporta il resoconto, “estrasse da una roccia sedici piccole pietre; ed erano bianche e chiare, proprio come vetro trasparente” (Ether 3:1)…
Ed il Signore fece ciò che gli aveva chiesto il fratello di Giared, e questa fu appunto l’occasione in cui quell’uomo vide il dito del Signore, e mentre era sintonizzato con il Suo Spirito, ricevette rivelazioni più grandi di quelle mai concesse a qualsiasi altro profeta sino a quel momento. Il Signore rivelò più cose a lui in merito alla Sua natura e personalità di quanto avesse mai fatto in precedenza, e tutto perché quell’uomo aveva fatto ogni cosa possibile e perché si era consigliato con il Signore.
Esiste un fine equilibrio tra libero arbitrio e ispirazione. Ci si aspetta che facciamo ogni cosa in nostro potere e poi chiediamo una risposta dal Signore, il suggello che confermi che abbiamo raggiunto la giusta conclusione; e qualche volta, felicemente, oltre a questa conferma, acquisiamo ulteriori verità e conoscenze che prima non avevamo neppure immaginato.
“Si consiglieranno fra loro e me”
Ora, passiamo al caso di studio numero 3: all’inizio della storia della Chiesa, il Signore comandò ai Santi di radunarsi in una determinata località del Missouri… Vediamo ora che cosa accadde. È il Signore che parla:
“Come dissi riguardo al mio servitore Edward Partridge, questa terra è la terra dove deve risiedere, lui e tutti coloro che egli ha nominato come suoi consiglieri; e sarà anche la terra di residenza di colui che ho nominato per tenere il mio magazzino;
Pertanto, che portino la loro famiglia in questa terra, come si consiglieranno fra loro e me” [DeA 58:24–25; corsivo dell’autore]…
Come vedete il Signore disse “radunatevi” a Sion. I dettagli e le predisposizioni, tuttavia, il come, il quando e le circostanze, vengono lasciati alla discrezione di coloro che sono stati invitati a radunarsi, ma essi devono consigliarsi con il Signore…
Ora, dopo che il Signore ebbe detto questo al Vescovato Presiedente della Chiesa, illustrò il principio valido in quella situazione, valido in ogni situazione. Si tratta di una delle nostre gloriose verità rivelate. Egli disse:
“Poiché ecco, non è opportuno che io comandi in ogni cosa; poiché colui che è costretto in ogni cosa è un servitore indolente e non saggio; pertanto non riceve ricompensa.
In verità io dico: gli uomini dovrebbero essere ansiosamente impegnati in una buona causa, e compiere molte cose di loro spontanea volontà, e portare a termine molte cose giuste” [DeA 58:26-27; corsivo dell’autore]…
Questi sono i tre casi di studio; traiamo ora la conclusione che è stata rivelata…
Se imparerete a fare uso del libero arbitrio che Dio vi ha dato, se cercherete di arrivare alle vostre proprie decisioni, se giungerete a conclusioni sensate e giuste e se vi consiglierete con il Signore e otterrete il suggello di approvazione sulle conclusioni raggiunte, tanto per cominciare avrete ricevuto una rivelazione; e poi riceverete la grande ricompensa della vita eterna per essere elevati all’ultimo giorno…
Dio ci conceda saggezza in queste cose. Dio ci dia il coraggio e la capacità di stare in piedi sulle nostre stesse gambe e di fare uso del nostro arbitrio, delle abilità e delle capacità che possediamo; poi siamo sufficientemente umili e aperti allo Spirito da rimettere la nostra volontà alla Sua volontà, così da ottenere il suggello di approvazione che ratifica e conferma e avere nella nostra vita lo spirito di rivelazione. Se lo faremo, non c’è alcun dubbio sul risultato: pace in questa vita e gloria, onore e dignità nella vita a venire.