2012
Mediante la fede si adempiono tutte le cose
Novembre 2012


Mediante la fede si adempiono tutte le cose

Elder Marcus B. Nash

La fede ci aiuterà ad avanzare con sicurezza lungo il sentiero del Vangelo, a superare le difficoltà della mortalità e a tornare alla maestosa presenza del nostro Padre Celeste.

Non molto tempo fa, alcuni di noi della famiglia Nash abbiamo camminato fino alla cima di Huayna Picchu, un’alta vetta a fianco degli antichi resti Inca di Machu Picchu, nelle montagne peruviane. È una salita ripida con panorami mozzafiato e precipizi a strapiombo. Purtroppo alcuni escursionisti hanno perso la vita cadendo da quei sentieri stretti e ripidi. Da allora, per evitare tragedie simili, sono stati installati dei cavi piantati nella solida roccia lungo il sentiero dell’Huayna Picchu. Nella salita, ci siamo tenuti ai cavi e questo ci ha permesso di raggiungere la cima in sicurezza, dove abbiamo goduto di un panorama splendido!

Come il sentiero dell’Huayna Picchu, il nostro viaggio nella mortalità è una salita ripida e difficile, che richiede l’aiuto del Padre Celeste. Per questo motivo, Egli ha stabilito i principi e le ordinanze del Vangelo per portarci al Salvatore e al Suo potere che ci salva.1 Il primo di questi principi, la fede nel Signore Gesù Cristo,2 è come il cavo dell’Huayna Picchu: se saldamente ancorata alla “roccia del nostro Redentore”,3 la fede ci aiuterà ad avanzare con sicurezza lungo il sentiero del Vangelo, a superare le difficoltà della mortalità4 e a tornare alla maestosa presenza del nostro Padre Celeste. Tutte le cose si adempiono mediante la fede.5

La fede è un principio di azione e di potere.6 “Non è l’avere una conoscenza perfetta delle cose; perciò, se avete fede, sperate in cose che non si vedono, ma che sono vere”.7 È una certezza,8 acquisita mediante l’apprendimento, che spinge ad agire,9 per seguire l’esempio del Salvatore, e a osservare devotamente i Suoi comandamenti, anche nei momenti di sacrificio e di prove.10 La fede ci porta il potere del Signore che, tra l’altro, si manifesta tramite la speranza di cose buone a venire,11 i miracoli che confermano la fede12 e la protezione divina nelle questioni spirituali e temporali.13

La vita di Ann Rowley, una donna pioniera agli inizi della Chiesa, dimostra in che modo avere fede può influenzare per sempre la nostra vita. La sorella Rowley, una vedova inglese, esercitò la sua fede per rispondere alla chiamata del profeta di riunirsi a Sion. Faceva parte della compagnia di carretti a mano di Willie che incontrò la neve alta lungo il tragitto nell’autunno del 1856. Durante il viaggio, erano arrivati al punto in cui i suoi sette figli stavano letteralmente morendo di fame. Ella scrisse: “Ho sofferto nel vedere i miei bambini affamati… è calata la sera e non c’era cibo per la cena. Come sempre, ho chiesto l’aiuto di Dio. Mi sono inginocchiata, ricordando due gallette che… erano rimaste dal nostro viaggio via mare. Non erano grandi ed erano così dure che non si potevano rompere. Certo non erano sufficienti per otto persone, ma non lo erano nemmeno i 5 pani e i 2 pesci per sfamare 5.000 persone, ma grazie a un miracolo Gesù li fece bastare. Quindi, con l’aiuto di Dio, nulla è impossibile. Ho trovato le gallette e le ho messe in una pentola, le ho coperte con l’acqua e ho chiesto una benedizione a Dio. Ho chiuso la pentola col coperchio e l’ho messa sul carbone. Più tardi, togliendo il coperchio, ho trovato la pentola piena di cibo. Mi sono inginocchiata con la mia famiglia e abbiamo ringraziato Dio per la Sua bontà. Quella sera la mia famiglia ha avuto cibo a sufficienza”.14

Ann Rowley viveva il Vangelo con grandi sacrifici personali, aveva bisogno di aiuto e lo chiese in preghiera. Grazie alla sua fede, fu piena di speranza e le fu miracolosamente dato il cibo per la sua famiglia. Il Signore la benedì anche con la capacità divina e dalle conseguenze eterne di “persever[are] nella fede fino alla fine”.15 Nonostante il futuro incerto, non chiese di sapere come avrebbe potuto far mangiare i suoi figli il giorno dopo; invece, sperava nell’Eterno16 con pazienza e avanzò con fede, proprio come dice il bellissimo inno:

Rischiara, Padre, questo mio sentier, e dammi amor;

la notte è buia e sono forestier; stai qui, Signor!

Non chiedo di vedere già lontan,

rischiara quel che vivo ogni dì.17

Anche noi possiamo esercitare tale fede nel Signore, credendo e confidando che il nostro buono e saggio Dio18 ci benedirà con il Suo potere miracoloso secondo le nostre circostanze e secondo il Suo tempo. Se lo facciamo, anche noi vedremo la mano di Dio manifesta nella nostra vita.

Il Signore ci comanda di prendere su di noi “lo scudo della fede, col quale sarete in grado di spegnere tutti i dardi infuocati del maligno”.19 Satana userà cose come il dubbio, la paura o il peccato per tentarci a non avere più fede e a perdere la protezione che essa offre. Esaminiamo ognuno di questi problemi della fede, in modo da riconoscere e da non lasciarci andare alle tentazioni dell’avversario.20

Primo: non credere nel Signore o nel Suo vangelo ci porterà a opporre resistenza allo Spirito di Dio.21 L’antidoto del Signore al dubbio è semplice. Come dichiarò re Beniamino: “Credete in Dio; credete che egli esiste, e che ha creato tutte le cose, sia in cielo che in terra; credete che egli ha tutta la saggezza e tutto il potere, sia in cielo che in terra; credete che l’uomo non comprende tutte le cose che il Signore può comprendere”.22

Se, a causa dell’incredulità o del dubbio, vedete che la vostra fede vacilla, ricordate che anche gli antichi apostoli implorarono il Signore: “Aumentaci la fede”.23 Ricordando che la fede e la ragione sono compagne inseparabili, riflettete sulla seguente analogia: la fede e la ragione sono come le due ali di un aereo. Entrambe sono essenziali per volare. Se, dal vostro punto di vista, la ragione sembra contraddire la fede, fermatevi e ricordate che la nostra prospettiva è estremamente limitata se paragonata a quella del Signore.24 Non scartate la fede, come non si staccherebbe un’ala da un aeroplano in volo. Piuttosto, nutrite una particella di fede e permettete alla speranza che produce di essere un’ancora per la vostra anima e per la vostra ragione.25 Questo è il motivo per cui ci viene comandato di “cerca[re] l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede”.26 Ricordate che la fede precede e fa avverare i miracoli per i quali non abbiamo una spiegazione immediata tra le nostre esperienze, come trovare una pentola piena di cibo partendo da due piccole gallette oppure semplicemente perseverare in fede malgrado le difficoltà.27

Secondo: la paura distrae e mina la fede nel Salvatore. L’apostolo Pietro guardò il Signore, in una notte di tempesta, e camminò sull’acqua, finché non distolse gli occhi e “vedendo il vento, ebbe paura” e cominciò ad affogare nel mare in burrasca.28 Avrebbe potuto continuare a camminare, se non avesse avuto paura! Piuttosto che concentrarci sui venti e sulle onde in tempesta, e averne paura, il Signore ci invita: “Guardate a me in ogni pensiero; non dubitate, non temete”.29

Terzo: il peccato diminuisce la presenza dello Spirito e senza lo Spirito Santo ci mancherà la forza spirituale di aggrapparci alla fede e di esercitarla. È meglio esercitare la fede per “non toccare i doni malvagi, né le cose impure”30 e per essere “diligenti nel rispettare tutti i… comandamenti, per timore che… la vostra fede vi abbandoni, e i vostri nemici trionfino su di voi”.31 Se il peccato ha macchiato la vostra vita, vi invito ad “aver fede fino a pentir[v]i”32 e il Salvatore, tramite l’Espiazione, vi purificherà e vi guarirà.

Fratelli e sorelle, il Signore adempirà le Sue promesse, secondo la nostra fede, e lavorerà con noi per farci superare le difficoltà.33 Lo ha fatto per Ann Rowley e lo ha fatto per il Suo popolo in tutte le nazioni e in ogni epoca e generazione. Poiché Egli è “un Dio di miracoli” ed è “immutabile”, benedirà anche ognuno di noi con la speranza, la protezione e il potere, secondo la nostra fede in Lui.34 Una fede ferma nel Signore Gesù Cristo, come i cavi sul sentiero dell’Huayna Picchu, ancorerà voi e i vostri cari alla “roccia del nostro Redentore” e al Suo incomparabile potere di salvezza.35

Il presidente Thomas S. Monson ha dichiarato: “Il futuro è tanto luminoso quanto lo è la vostra fede”.36 Rendo testimonianza di questa sublime verità e invito ognuno di noi ad avanzare costantemente con fede nel Signore, “senza star punto in dubbio”.37 So che il Salvatore vive, è “l’autore e il perfezionatore della [nostra] fede”38 e “il rimuneratore di quelli che lo cercano”.39 Di questo rendo testimonianza nel nome di Gesù Cristo. Amen.