Gli agnelli di Megan
Julina K. Mills vive in Arizona, USA.
“Lavora[te] per servirvi l’un l’altro” (Mosia 2:18).
“Gli animali devono guadagnarsi le nostre cure”. Le parole di papà risuonarono nella mente di Megan. I cani guardavano le pecore e i polli deponevano le uova. Le pecore producevano la lana da vendere. Megan aiutava a tosarle ogni primavera e la loro lana fitta somigliava sempre a neve che si scioglieva sul campo verde.
Ma gli agnelli di Megan erano diversi. Erano i cuccioli più piccoli nati l’anno precedente ed erano troppo minuti per produrre abbastanza lana per ripagare le spese per il loro mantenimento. Il papà voleva portarli dal macellaio ma i due cuccioli, piccoli e fragili, avevano conquistato il cuore di Megan. Implorò affinché li tenessero e alla fine il papà aveva acconsentito. “Ma”, l’aveva avvertita, “dovrai prendertene cura tutta da sola”.
All’inizio, era andato tutto bene. Megan aveva usato i soldi del suo compleanno per comprare la paglia quando gli agnelli avevano cominciato a mangiare. Ma il denaro era finito e il papà aveva detto che far pascolare gli agnelli nel campo che aveva affittato fuori città era troppo costoso. Inoltre, Megan sapeva che li avrebbe visti di rado se fossero andati al campo. Singhiozzò vedendo i suoi agnelli che mangiucchiavano la paglia rimasta. Il giorno dopo non ce ne sarebbe stata più e lei doveva trovare il modo di nutrirli.
Megan diede piccole pacche sulla lana bianca della testa degli agnelli mentre era appoggiata al recinto. In fondo alla strada poteva vedere il signor Flower che si prendeva cura delle sue rose. Un paio di case più giù, la signora Wilmot usciva zoppicando da casa per prendere la posta. La signora Wilmot era una vedova che viveva da sola. A volte il fratello di Megan raccoglieva le foglie per la signora Wilmot, ma si lamentava sempre perché lei non poteva permettersi di pagarlo.
Megan notò quant’era alta l’erba della signora Wilmot. “Mi offrirò di falciare il prato per lei”, decise Megan. “Ma non ora, devo trovare un modo per dare da mangiare ai miei agnelli”.
All’improvviso ebbe un’idea. La signora Wilmot aveva l’erba e Megan aveva le pecore che dovevano pascolare: una combinazione perfetta! Megan diede una rapida pacca sulla testa degli agnelli e corse a casa della signora Wilmot. Quando lei aprì la porta sorrise a Megan, felice di avere visite. Le parole uscirono a raffica dalla bocca della bambina mentre spiegava la sua idea:
“Signora Wilmot, penso che possa essere perfetto per entrambe!” concluse Megan. Trattenne il respiro aspettando la risposta.
“Lo credo anch’io!” disse la signora Wilmot, “Io posso godere della compagnia e il mio prato può godere dell’aiuto. Porta gli agnelli qui come prima cosa domani mattina”. Megan e la signora Wilmot si scambiarono un sorriso e la bambina sorrise lungo tutto il tragitto verso casa.
Il giorno seguente fu l’inizio di una lunga e meravigliosa amicizia. Megan portava le sue pecore a casa della signora Wilmot ogni mattina prima di andare a scuola e il pomeriggio si fermava per un po’ prima di riportare gli agnellini a casa per la notte. Il prato della signora Wilmot era alto alla perfezione e gli agnelli di Megan si erano guadagnati le cure.