Come gestisco le conversazioni sul Vangelo quando l’altra persona sta solo cercando di vincere un dibattito? Una persona del genere non vuole ascoltare la testimonianza.
Ovviamente la logica e la ragione possono aiutarci a comprendere la verità, ed è possibile addurre argomentazioni logiche in difesa della Chiesa e dei suoi insegnamenti. Tuttavia, quando una persona è più interessata ad avere la meglio in una discussione piuttosto che a comprendere ciò in cui credono gli altri, la contesa è inevitabile. Siate fermi nel rendere testimonianza di ciò che credete e che sapete essere vero.
Se la persona con la quale state parlando insiste sull’argomento, fatele sapere che rispettate ciò in cui crede, ma che dovrete concordare sul fatto di non essere d’accordo. Le discussioni sulle credenze religiose non dovrebbero incentrarsi sul “vincere” e se darete spazio alla contesa o alla rabbia non sarete un esempio di ciò in cui credete, non avrete neppure lo Spirito Santo con voi.
L’anziano Robert D. Hales del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato che quando parliamo con gli altri riguardo alla Chiesa, “il nostro obiettivo dovrebbe essere di aiutarli a capire la verità, non di difendere il nostro ego o guadagnare punti in un dibattito teologico. Le nostre sentite testimonianze sono la risposta più potente che possiamo dare ai nostri accusatori. E tali testimonianze possono essere condivise solamente con amore e mitezza”.1
Le cose dello Spirito non si imparano con “discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza” (1 Corinzi 2:4). Anche se non farà cambiare idea a nessuno, dovresti rendere la tua testimonianza e lasciare che le persone sappiano ciò in cui credi. E quando condividi il Vangelo, come dici le cose può non essere meno importante di cosa dici. Parla con pazienza e con amore. Segui lo Spirito e sarai ispirato a sapere cosa dire (e cosa non dire) e come reagire.