Scegliere di non spettegolare
L’autore vive nello Stato di Washington, USA.
Durante il secondo anno delle superiori, ho fatto il volontario nella squadra di tecnici per la produzione del musical annuale della scuola. L’esperienza è diventata uno dei miei ricordi preferiti dell’anno perché è stata divertente e perché ho imparato tantissimo. Mi è anche piaciuto molto lavorare con le persone che ho incontrato.
Ma la cosa più importante che ho imparato è stata qualcosa che non mi sarei aspettato.
Perché potessimo comunicare a bassa voce, noi della squadra usavamo cuffie radio. Le usavamo anche per raccontarci barzellette, per fare un po’ di conversazione e persino per cantare per gli altri della squadra per intrattenerci durante le interminabili prove.
Tuttavia, la prima volta che usammo le cuffie non mi sentii poi così a mio agio. All’inizio era uno spasso. Poi alcuni di noi cominciarono a spettegolare sugli attori che provavano in scena. Provai a ignorare i commenti maligni e le osservazioni scortesi, ma, mentre la conversazione andava avanti, i pettegolezzi diventarono più crudeli e più offensivi.
Ascoltare alcuni commenti mi faceva stare male, ma avevo paura di mettermi contro i miei nuovi amici. Vorrei averlo fatto, perché mentre tolleravo le loro battute ero tentato di ridere e fare qualche commento. Iniziai a razionalizzare il perché poteva andare bene. Nessuno, tranne i membri della squadra, mi avrebbe mai sentito e io volevo far parte del gruppo.
Nonostante fosse difficile, sapevo che calunniare le persone sul palco non era giusto e scelsi di non spettegolare.
Dopo le prove scoprimmo che tutto quello che avevamo detto in cuffia era stato trasmesso dietro le quinte. Tutti e sessanta i membri del cast ci avevano sentito parlare. Alcuni erano arrabbiati, turbati o imbarazzati. Nessuno era impressionato.
In seguito, mentre stavo parlando con una delle mie amiche riguardo all’accaduto, lei disse: “Tutti sanno che tu non avresti mai detto niente del genere”. Il suo commento mi colpì e io mi resi conto dell’importanza della scelta che feci. Se avessi scelto di unirmi ai pettegolezzi, che impressione avrebbe dato di me? Che impressione avrebbe dato della Chiesa?
Sono grato per la scelta che feci in quel buio e piccolo teatro, anche se pensavo che nessun altro lo avrebbe saputo, perché ho ricevuto benedizioni di amicizia, pace e fiducia, cose che avrei perso se avessi scelto di spettegolare.