Pescatori d’uomini
Tutti coloro che hanno accettato la chiamata di dirigente nella Chiesa hanno accettato l’invito del Salvatore a diventare pescatori d’uomini.
Nel crescere la nostra famiglia alle Hawaii, io e mia moglie eravamo grati dei meravigliosi Santi degli Ultimi Giorni che ci aiutavano. Questi cari membri ci abbracciavano e ci trattavano come se facessimo parte della loro famiglia. In diverse occasioni gli uomini del rione portarono il mio giovane figlio in avventure di pesca nell’oceano. Queste escursioni non includevano barche, ma, piuttosto, antiche tecniche di pesca sviluppate dai primi hawaiiani.
Usando uno di questi metodi, il pescatore esperto piegava e deponeva meticolosamente una rete circolare che aveva pesi legati lungo la circonferenza. Poi la portava con cura in un posto lungo la spiaggia rocciosa sopra una pozza di acqua chiara. Appena vedeva entrare il pesce nella pozza, al momento giusto e con grande maestria, gettava la rete, che si allargava in tutta la sua grandezza e affondava in un grande cerchio nell’acqua sottostante, raggiungendo velocemente il fondo e intrappolando il pesce.
Sebbene la competenza di un pescatore del genere sia impressionante, egli sarebbe il primo a dirvi che senza una buona rete che sia pulita, rammendata e in perfette condizioni, i suoi sforzi sarebbero vani. I pescatori esperti sanno che il loro successo dipende dall’integrità delle loro reti e che non si comincia a pescare in modo efficace e produttivo finché le reti non vengono ispezionate e non sono in perfetto ordine.
Vediamo che gli antichi apostoli, alcuni dei quali lavoravano come pescatori, avevano compreso questo principio. Questi pescatori ci vengono presentati nei primi capitoli di Matteo, Marco e Luca, in cui stanno distendendo, riparando e lavando le reti quando incontrano per la prima volta il loro futuro Maestro (vedere Matteo 4:18, 21; Marco 1:16, 19; Luca 5:2). Questi uomini procuravano il cibo per le rispettive famiglie e le famiglie degli altri lavorando duramente ogni giorno per prendere pesci. La loro fortuna e la loro famiglia dipendevano dalla loro preparazione e dalla loro competenza e dall’integrità delle loro reti.
Quando Gesù li invitò dicendo: “Venite dietro a me, e vi farò pescatori d’uomini”, “essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono” (Matteo 4:19, 20; Luca 5:11; vedere anche Marco 1:17–18).
Ho pensato molte volte a questo esempio mentre riflettevo sul fatto che coloro che dirigono la Chiesa hanno risposto con una fede simile all’invito: “Venite dietro a me”. Come quella antica, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è diretta da profeti e apostoli, che hanno lasciato le proprie reti e le professioni ottenute con fatica e hanno sviluppato nuove capacità per poter servire e seguire il Maestro.
Dirigenti di uomini
Che cosa significa diventare “pescatori d’uomini”? Nelle semplici parole del Suo invito ai primi apostoli, il Salvatore introdusse quella che sarebbe diventata la Sua tipica e possente forma di insegnamento: insegnare in parabole. Sapeva che coloro che aveva chiamato a seguirLo avrebbero capito, per certi versi, ciò che intendeva con le parole “pescatori d’uomini”.
Il presidente Harold B. Lee (1899–1973) insegnò: “Diventare ‘pescatori d’uomini’ è un altro modo di dire ‘diventare dirigenti di uomini’. Quindi oggi diremmo […]: “Se osserverete i miei comandamenti, vi farò dirigenti fra gli uomini’”1.
Il dirigente di uomini è qualcuno chiamato ad aiutare gli altri a diventare “veri seguaci di […] Gesù Cristo” (Moroni 7:48). Il Manuale 2 – L’amministrazione della Chiesa dice: “Per farlo, [i dirigenti] si sforzano prima di tutto di essere fedeli discepoli del Salvatore, vivendo ogni giorno in modo da poter tornare a vivere alla presenza di Dio. Poi possono aiutare gli altri a sviluppare una testimonianza forte e ad avvicinarsi al Padre Celeste e a Gesù Cristo”2.
Tutti coloro che hanno accettato la chiamata di dirigente nella Chiesa hanno accettato l’invito del Salvatore a diventare pescatori d’uomini.
Reti e consigli
Dal più alto ufficio di dirigenza della Chiesa alle presidenze del quorum del Sacerdozio di Aaronne e della classe delle Giovani Donne, i dirigenti sono organizzati in consigli. Essi ricevono l’istruzione di prepararsi spiritualmente, partecipare ai consigli, rendere servizio agli altri, insegnare il vangelo di Gesù Cristo e amministrare le organizzazioni del sacerdozio o ausiliarie della Chiesa. Devono inoltre creare unità e armonia nella Chiesa, preparare gli altri a essere dirigenti e insegnanti, delegare le responsabilità e garantire la responsabilità.3
Allo stesso modo in cui i primi apostoli misero in pratica ciò che sapevano sulla pesca per diventare pescatori d’uomini, anche noi possiamo applicare ai consigli della Chiesa i principi che impariamo da come utilizzavano le reti. Come la rete da pesca, questi consigli sono organizzati e pronti a raccogliere i figli del Padre Celeste — ogni membro del consiglio è un elemento importante e fondamentale della rete. Proprio come la rete è efficace solo se ben riparata, i nostri consigli sono compromessi quando i membri che li compongono non sono organizzati, concentrati e funzionanti come dovrebbero.
I dirigenti dei consigli seguono l’esempio degli antichi apostoli pescatori effettuando verifiche regolari e rammendando tali “reti”. I dirigenti del consiglio lo fanno fornendo un regolare addestramento, dirigendo le riunioni del consiglio, fornendo commenti tempestivi e appropriati ai membri del consiglio e offrendo affetto, incoraggiamento ed elogi. Nulla può sostituire la reale forza e la capacità di unire dei consigli che funzionano in modo corretto.
Il consiglio di rione
Forse il consiglio con la più grande opportunità di influenzare i singoli membri della Chiesa è il consiglio di rione. Gli uomini e le donne che lo compongono sono veramente chiamati pescatori d’uomini con l’incarico di dirigere l’opera di salvezza nel rione, secondo la direzione del vescovo. Essi vivono e servono nei rispettivi rioni, dove possono conoscere e frequentare coloro che sono stati chiamati a servire.
“I membri del consiglio del rione si sforzano di aiutare gli individui ad acquisire una testimonianza, a ricevere le ordinanze di salvezza, a tenere fede alle alleanze e a diventare devoti seguaci di Gesù Cristo (vedere Moroni 6:4–5). Tutti i membri del consiglio del rione hanno la responsabilità generale del benessere dei membri del rione”4.
I membri del consiglio di rione rivestono un ruolo fondamentale nell’affrettare l’opera di salvezza. Quando il consiglio di rione non funziona come dovrebbe, l’opera rallenta. La capacità di raccolta della “rete” è compromessa e gli sforzi del consiglio ottengono risultati limitati. Quando, però, il consiglio è organizzato e incentrato sul rafforzamento degli individui e delle famiglie, i risultati possono essere sorprendenti.
Conosco bene un rione che aveva problemi a causa di un consiglio di rione inefficace. Per il vescovo era difficile seguire le direttive contenute nel Manuale 2 perché si trovava bene con il suo metodo e gli piacevano i suoi vecchi schemi. Dopo aver ricevuto molti consigli e istruzioni da un amorevole presidente di palo, il cuore del vescovo si ammorbidì, egli si pentì e iniziò seriamente a organizzare il consiglio di rione secondo le istruzioni. Guardò i video di addestramento disponibili su LDS.org, lesse le sezioni 4 e 5 del Manuale 2 e agì in base a ciò che aveva imparato.
I membri del consiglio di rione abbracciarono subito i cambiamenti e furono pervasi da uno spirito di amore e di unità mentre si concentravano sul rafforzamento degli individui e delle famiglie. A ogni riunione essi parlavano a lungo dei simpatizzanti, dei nuovi convertiti, dei membri meno attivi e di quelli che avevano delle necessità. Iniziarono a provare carità per questi fratelli e per queste sorelle e iniziarono ad accadere miracoli.
Il vescovo riferì che quasi subito dopo aver apportato i cambiamenti al consiglio di rione, alcuni membri meno attivi che prima non conoscevano iniziarono ad andare in chiesa. Questi membri dissero che si erano sentiti improvvisamente spinti a tornare in Chiesa. Dissero di aver ricevuto l’impressione chiara e potente di aver bisogno di unirsi ancora una volta con i santi. Sapevano che sarebbero stati amati e che avevano bisogno del sostegno che i membri offrivano.
Il vescovo mi disse di essere certo che il Padre Celeste stava solo aspettando che seguisse i consigli che gli erano stati dati e che organizzasse il consiglio di rione secondo le istruzioni ricevute, prima che Egli potesse porre il desiderio di tornare all’attività nella Chiesa nel cuore e nella mente di quei membri meno attivi. Egli si rese conto di dover creare l’ambiente amorevole e propizio di cui questi membri avevano bisogno, prima che lo Spirito li riportasse indietro. Le sue parole mi ricordano l’esperienza vissuta da Pietro il pescatore:
“E [Gesù,] montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po’ da terra; poi, sedutosi, d’in sulla barca ammaestrava le turbe.
E com’ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare.
E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; però, alla tua parola, calerò le reti.
E fatto così, presero una tal quantità di pesci” (Luca 5:3–6).
Quando ascoltiamo e seguiamo i consigli datoci dai profeti, veggenti e rivelatori viventi — veri “pescatori d’uomini” — e quando controlliamo e rammendiamo le nostre reti mentre serviamo, la nostra capacità di affrettare l’opera di salvezza aumenterà grandemente e noi diventeremo strumenti nelle mani del Padre Celeste per radunare i Suoi figli.