I discepoli e la difesa del matrimonio
Tratto dal discorso “Disciples of Christ—Defenders of Marriage” tenuto il 24 agosto 2014 alla Brigham Young University. Per il testo integrale in inglese, visitare il sito speeches.byu.edu.
I discepoli del Signore sono difensori del matrimonio tradizionale. Non possiamo arrenderci. La storia non è il nostro giudice. Una società secolare non è il nostro giudice. Dio è il nostro giudice!
C’è grande potere in una forte collaborazione. Coloro che collaborano veramente riescono a ottenere più della somma di quanto ottenuto dai singoli individui che agiscono da soli. Per chi collabora veramente, uno più uno fa molto più di due. Per esempio, il dottor William J. Mayo e suo fratello, il dottor Charles H. Mayo, istituirono la Mayo Clinic. Avvocati e altri professionisti formano cooperazioni importanti. In un matrimonio, marito e moglie possono creare la collaborazione più significativa di tutte: quella della famiglia eterna.
In qualsiasi impresa, i miglioramenti sostenibili dipendono dall’accordo e dalla collaborazione. Dirigenti e soci eccezionali sviluppano la capacità di condividere spunti e sforzi e il modo di ottenere il consenso. I soci eccellenti sono completamente leali. Essi sopprimono l’ego personale per poter prendere parte alla creazione di qualcosa di più grande di loro. Una grande collaborazione dipende dallo sviluppo degli attributi personali del carattere di ogni socio.
Guardiani della virtù
Sono in un momento della mia vita in cui vado a molti funerali. Ho visto molte famiglie dire addio per un periodo a coloro che hanno amato e a cui sono stati suggellati. Sono spesso andato via dai funerali chiedendomi: “Che cosa vorrei che venisse detto di me al mio funerale?”
Non è mai troppo presto nella vita per domandarvi la stessa cosa. Che cosa vi piacerebbe che venisse detto di voi al vostro funerale?
Mi auguro che verrà detto che eravate dei buoni mariti e padri o delle buone mogli e madri, che eravate persone di integrità, che eravate gentili e pazienti, che eravate umili e diligenti e che eravate delle persone virtuose.
I più grandi guardiani di tutte le virtù sono il matrimonio e la famiglia. Questo in particolare è il caso delle virtù della castità e della fedeltà, entrambe necessarie per creare collaborazioni matrimoniali e rapporti familiari duraturi e pienamente soddisfacenti.
Maschio e femmina sono creati per quello che possono fare e diventare — insieme. Ci vogliono un uomo e una donna per mettere al mondo un figlio. Madre e padre non sono intercambiabili. L’uomo e la donna sono diversi e complementari. I figli meritano l’opportunità di crescere sia con una mamma che con un papà1.
Probabilmente vi troverete di fronte a un dibattito crescente sulla definizione di matrimonio. Molti dei vostri vicini, colleghi e amici non avranno mai sentito verità logiche e ispiratrici sull’importanza del matrimonio come Dio stesso l’ha definito. Avrete molte occasioni di favorire la comprensione della posizione del Signore su questo tema tramite l’eloquenza del vostro esempio, sia come individui che come famiglie.
L’apostolo Paolo predisse la nostra situazione quando disse:
“Negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili;
perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, […] senza amore per il bene, […] amanti del piacere anziché di Dio”.
Poi concluse dicendo: “Anche costoro schiva!” (2 Timoteo 3:1–5).
Dopo la sua straordinaria profezia sul nostro tempo, Paolo aggiunse questo ammonimento: “E d’altronde tutti quelli che voglion vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2 Timoteo 3:12).
Rifletteteci! Significa che, in questi tempi difficili, la vita non sarà comoda per i veri discepoli del Signore Gesù Cristo. Avremo, tuttavia, la Sua approvazione. Egli ci ha dato questa rassicurazione: “E benedetti sono tutti quelli che sono perseguitati a cagione del mio nome, poiché di loro è il regno dei cieli” (3 Nefi 12:10).
In breve, come discepoli, ognuno di noi verrà messo alla prova. A qualsiasi ora di qualsiasi giorno, abbiamo il privilegio di scegliere tra il bene e il male. Si tratta di una battaglia antica che è iniziata nel regno pre-terreno, e questa battaglia diventa sempre più intensa ogni giorno. La vostra forza di carattere è necessaria ora più che mai.
Discepoli a tempo pieno
Il giorno in cui si può essere cristiani comodi e tranquilli è ormai passato. La vostra religione non è semplicemente fare presenza la domenica. Significa dimostrarsi veri discepoli dalla domenica mattina al sabato sera, ventiquattro ore al giorno per sette gioni alla settimana! Non esistono discepoli del Signore Gesù Cristo a tempo parziale.
Gesù invita chiunque voglia essere Suo discepolo a prendere la propria croce e seguirLo (vedere Matteo 16:24; Marco 8:34; DeA 56:2; 112:14). Siete pronti a unirvi alle schiere di discepoli? O vi vergognerete del Vangelo? Vi vergognerete del vostro Signore e del Suo piano? (Vedere Mormon 8:38). Cederete alle voci di coloro che vorrebbero vi uniste a loro tra le fila popolari della storia contemporanea?
No! I giovani di Sion non verranno meno! Sono sicuro che sarete coraggiosi e proclamerete la verità di Dio con chiarezza e gentilezza, anche quando la Sua verità non è popolare da un punto di vista politico! Paolo stabilì questo modello quando dichiarò: “Io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente” (Romani 1:16; vedere anche 2 Timoteo 1:8).
I discepoli del Signore sono difensori del matrimonio tradizionale. Non possiamo arrenderci. La storia non è il nostro giudice. Una società secolare non è il nostro giudice. Dio è il nostro giudice! Per ognuno di noi, il giorno del giudizio sarà tenuto da Dio alla Sua maniera e con i Suoi tempi (vedere Romani 2:5; Alma 33:22; Ether 11:20; DeA 88:104; 133:38).
Il futuro del matrimonio e di innumerevoli vite umane sarà determinato dalla vostra disponibilità a rendere solenne testimonianza del Signore e a vivere secondo il Suo vangelo. Ognuno di noi riceve una grande protezione quando entra nelle acque del battesimo e prende su di sé il nome di Gesù Cristo. Il re Beniamino lo spiegò così: “Ed ora, a motivo dell’alleanza che avete fatto, sarete chiamati figlioli di Cristo, suoi figli e sue figlie; poiché ecco, in questo giorno egli vi ha spiritualmente generati, poiché dite che il vostro cuore è cambiato, tramite la fede nel suo nome; perciò siete nati da lui e siete diventati suoi figli e sue figlie” (Mosia 5:7; vedere anche il versetto 8).
Ho apprezzato una dichiarazione della sorella Sheri Dew, un ex membro della presidenza generale della Società di Soccorso, fatta a una recente conferenza delle donne della Brigham Young University. Ha detto: “Il principio centrale del diventare un discepolo è fare quello che promettiamo di fare ogni volta che prendiamo il sacramento, ovvero ‘[ricordarci] sempre’ del Signore. Questo significa ricordarLo quando scegliamo a quali media siamo disposti a esporre il nostro spirito. Significa ricordarLo nel modo in cui passiamo il nostro tempo e quando scegliamo fra nutrirci stabilmente di cultura popolare o della Parola di Dio. Significa ricordarLo nel bel mezzo del conflitto e quando incombe la tentazione. Significa ricordarLo quando le critiche attaccano la Sua chiesa e si fanno beffe della verità. Significa ricordare che abbiamo preso su di noi il Suo nome”.2
Il messaggio della sorella Dew è in armonia con un messaggio del presidente Howard W. Hunter (1907–1995), che dice: “Se la nostra vita e la nostra fede sono incentrati su Gesù Cristo e sul Suo vangelo restaurato, niente può andare male in eterno. […] Se la nostra vita non è incentrata sul Salvatore e sui Suoi insegnamenti, nessun altro successo può mai essere giusto in eterno”.3
Proclamare la volontà di Dio
Ovunque andiamo, io e voi, quali discepoli del Signore, abbiamo la solenne responsabilità di proclamare la volontà di Dio a tutti i popoli. Una delle opportunità più impegnative del nostro tempo è proprio quella di difendere la verità concernente la sacra natura del matrimonio.
Il nostro messaggio è determinato dalla dottrina divina, canonizzata nella Bibbia:
“Nel principio Iddio creò i cieli e la terra” (Genesi 1:1).
“Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27).
“Dio li benedisse; e […] disse loro: ‘Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta’” (Genesi 1:28).
“Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne” (Genesi 2:24).
“E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi” (Genesi 3:20; vedere anche Mosè 4:26).
Dio è il Padre di tutti gli uomini e di tutte le donne. Essi sono Suoi figli. Fu Lui che ordinò il matrimonio come unione tra uomo e donna. Il matrimonio non è stato creato da giudici o legislatori umani. Non è stato creato da riflessioni filosofiche, da voti popolari o da blogger o esperti citati spesso. Non è stato creato da gruppi di pressione. Il matrimonio è stato creato da Dio!
I Dieci Comandamenti vietavano l’adulterio e la cupidigia (vedere Esodo 20:14, 17; Deuteronomio 5:18, 21).
Questi antichi comandamenti furono dati più tardi alle persone ai tempi del Nuovo Testamento (vedere Matteo 5:27-28; 19:18; Romani 13:9) e ai tempi del Libro di Mormon (vedere Mosia 13:22, 24; 3 Nefi 12:27). Nella rivelazione moderna, il Signore ha riaffermato: “Ama tua moglie con tutto il cuore, e attaccati a lei e a nessun’altra” (DeA 42:22).
La vera intimità, come intesa dal nostro Creatore, è vissuta solo entro la sacra unione di marito e moglie perché è arricchita dalla verità e resa nobile dalle onorevoli alleanze che marito e moglie stringono fra di loro e con Dio. È importante notare che la completa fedeltà a queste alleanze proibisce la pornografia, la lussuria o l’abuso in qualsiasi forma.
Le pressioni sociali e politiche volte a cambiare le leggi sul matrimonio sono sfociate in pratiche contrarie alla volontà di Dio per quanto riguarda la natura e gli scopi eterni del matrimonio. L’uomo non può semplicemente rendere morale ciò che Dio ha dichiarato immorale. Il peccato, anche se legalizzato dall’uomo, agli occhi di Dio è sempre un peccato.
Fratelli e sorelle, sostenuti dall’indiscutibile verità, proclamate il vostro amore per Dio! Proclamate il vostro amore per tutti gli esseri umani “senza malizia verso nessuno, con carità per tutti”4. In qualità di figli di Dio essi sono nostri fratelli e nostre sorelle. Teniamo in considerazione i loro diritti e i loro sentimenti. Tuttavia, non possiamo tollerare i tentativi di cambiare la dottrina divina. Non sta all’uomo cambiarla.
Amore significa obbedienza
Dio ama i Suoi figli. E loro Lo amano, quindi, dimostreranno quell’amore osservando i Suoi comandamenti (vedere Giovanni 14:15, 21; 1 Giovanni 5:2; DeA 46:9; 124:87), compresi la castità prima del matrimonio e la completa fedeltà nell’ambito del matrimonio. Le Scritture ci avvertono che un comportamento contrario ai comandamenti del Signore non solo priverà le coppie dell’intimità divinamente approvata, ma attirerà anche gli amari giudizi di Dio (vedere Levitico 26:15–20; Salmi 89:31–32; Matteo 5:19).
L’aspirazione più nobile del cuore umano è un matrimonio che durerà oltre la morte. La completa fedeltà alle alleanze stipulate nei sacri templi permetterà al marito e alla moglie di essere suggellati insieme per tutta l’eternità (vedere DeA 132:7, 19).
Il fardello del discepolato è pesante. In qualità di discepoli del Signore, vi ergerete come difensori del matrimonio. Se sarete leali e fedeli, inoltre, Egli non si limiterà ad aiutarvi e a proteggervi (vedere DeA 84:88), ma benedirà anche le vostre famiglie (vedere Isaia 49:25; DeA 98:37).
Voi siete i beneficiari dell’infinita Espiazione del Signore. Grazie a Lui, alla fine sarete ricompensati con l’immortalità. Grazie a Lui potrete anche gioire delle benedizioni della vita eterna con Lui e con le vostre famiglie.