Fino al giorno in cui ci rivedrem
La risurrezione – L’inizio dell’immortalità
Tratto da “La risurrezione”, Liahona, luglio 2000, 16–19.
La morte non è la fine della nostra esistenza.
Comprendiamo pienamente l’enorme importanza della nostra fede in una risurrezione letterale e universale? […] Il profeta Joseph Smith dichiarò:
“I principi fondamentali della nostra religione sono la testimonianza degli Apostoli e dei Profeti riguardo a Gesù Cristo; che Egli morì, fu sepolto, risuscitò il terzo giorno e ascese al cielo; tutte le altre cose inerenti alla nostra religione sono soltanto un complemento di ciò” [Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith (2007), 52].
Tra tutti i fatti di quel glorioso ministero, perché il profeta Joseph Smith ha usato la testimonianza della morte, [della] sepoltura e [della] risurrezione del Salvatore quale principio fondamentale della nostra religione […] ? La risposta si trova nel fatto che la risurrezione del Salvatore è il cardine di quello che [i profeti hanno chiamato] “grande e eterno piano di liberazione dalla morte” (2 Nefi 11:5).
Nel nostro viaggio eterno la risurrezione è la grande pietra miliare che segna la fine della vita terrena e l’inizio dell’immortalità. […] Sappiamo anche dalle rivelazioni moderne che, senza l’unione del nostro spirito e del nostro corpo nella risurrezione, non potremmo ricevere una “pienezza di gioia” (DeA 93:33–34). […]
La “speranza viva” che ci è data dalla risurrezione [vedere 1 Pietro 1:4] è la convinzione che la morte non è la fine della nostra esistenza, ma è semplicemente una tappa necessaria del processo stabilito da Dio per il passaggio dall’esistenza terrena all’immortalità. Questa speranza cambia la nostra idea della vita terrena. […]
La sicurezza della risurrezione ci dà la forza e la comprensione necessarie per superare le difficoltà della vita che ognuno di noi, compresi coloro che amiamo, [deve] affrontare, cose come le menomazioni fisiche, mentali o emotive che portiamo con noi alla nascita o acquisiamo durante la vita terrena. Grazie alla risurrezione sappiamo che queste menomazioni proprie della vita terrena sono soltanto temporanee!
La sicurezza della risurrezione ci dà anche un possente incentivo a osservare i comandamenti di Dio durante la vita sulla terra. La risurrezione è molto più della semplice riunione dello spirito al corpo tenuto prigioniero dalla tomba. […] Il profeta Amulec dette questa spiegazione: “Lo stesso spirito che possiede il vostro corpo al momento in cui uscite da questa vita, quello stesso spirito avrà il potere di possedere il vostro corpo in quel mondo eterno” (Alma 34:34). […]
La promessa che la risurrezione comporterà la possibilità di stare insieme ai nostri familiari — marito, moglie, genitori, fratelli e sorelle, figli e nipoti — è un grande incoraggiamento ad assolvere i nostri doveri familiari sulla terra e a vivere insieme questa vita nell’amore, in attesa di gioiose riunioni e legami in quella a venire.