2020
Come motivare la nuova generazione
Gennaio 2020


Come motivare la nuova generazione

L’autrice vive nello Utah, USA.

Ecco quattro modi per aiutare i vostri figli a stabilire e a raggiungere obiettivi significativi per progredire come fece il Salvatore.

Immagine
hands helping women

Illustrazioni di David Green

Come genitori e dirigenti, vogliamo aiutare i bambini e i giovani a diventare discepoli di Gesù Cristo per tutta la vita, a trovare una motivazione interiore per servire il Signore e ad adempiere le loro missioni personali.

Il programma Bambini e giovani è un insieme semplice ma possente di risorse per aiutare i bambini e i giovani a progredire spiritualmente, socialmente, fisicamente e intellettivamente, come fece il Salvatore (vedere Luca 2:52). Ciò può verificarsi mentre imparano e vivono il vangelo di Gesù Cristo, partecipano a progetti di servizio e ad attività significativi ed entusiasmanti, e stabiliscono e raggiungono i propri obiettivi. Come i genitori nella storia che segue, tuttavia, potremmo già sentirci sovraccarichi senza dover aggiungere gli obiettivi di qualcun altro alla nostra lista. Oppure potremmo temere che i nostri figli non progrediscano se non vengono spinti a farlo.

Conversazione per stabilire obiettivi – Esempio 1:

Alana, 15 anni, si sedette con sua madre, Rachel, per esaminare un elenco di potenziali obiettivi che avevano fissato e su cui Alana poteva lavorare. Jeff, il padre di Alana, passò di lì. “Di quale di questi dovrei occuparmi, papà?”, chiese Alana.

Jeff guardò l’orologio, fece una smorfia e guardò l’elenco. “Ehm, questo sembra facile. Che ne dici di ‘Imparare un inno a memoria’? Non dovresti metterci molto a spuntarlo dall’elenco. Che altro c’è di semplice?”.

Rachel si intromise, ricordando quanto Alana fosse stata riluttante a fare il provino per la squadra di atletica della scuola. “A dire il vero, magari devi provare a fare qualcosa di difficile! Che ne dici di qualcosa con dell’attività fisica?”, suggerì.

“Uh”, borbottò Alana, allungando la mano verso il suo telefono. “Vabbeh, ne ho abbastanza”.

In che modo i genitori e i dirigenti possono essere d’aiuto?

I genitori e i dirigenti possono fare molto per aiutare i bambini e i giovani a trovare una motivazione interiore per adottare buoni valori, fare buone scelte e godere sia dei loro progressi sia dei loro risultati.

Pensate a un momento in cui eravate fortemente motivati a lavorare per raggiungere un obiettivo. Che cosa vi ha motivato? È probabile che abbiate visto un’opportunità o un’abilità che volevate davvero cogliere o sviluppare oppure un problema che dovevate risolvere. L’esempio e il supporto di altri vi hanno ispirato a provare.

Allo stesso modo, i bambini e i giovani avranno una maggiore motivazione interiore quando (1) decideranno con l’aiuto della preghiera ciò che vogliono (non solo ciò che gli altri vogliono per loro), (2) stabiliranno un piano per ottenerlo, (3) non saranno eccessivamente influenzati da ricompense o punizioni e (4) sentiranno i genitori e i dirigenti dalla loro parte.

1. Aiutate i giovani a capire cosa vogliono di più

Tutti vogliono qualcosa: far parte della squadra, dormire di più, sentirsi meno soli, essere più vicini a Dio. Il Signore e i Suoi messaggeri spesso chiedono alle persone: “Che cosa desideri?” (vedere Marco 11:24; 1 Nefi 11:1–2; Alma 18:15; 3 Nefi 27:1–2; Ether 2:23–25). Ma sapere quello che vogliamo di più, non solo quello che vogliamo adesso, richiede esperienza e autoriflessione.

Quando pensate a un bambino o un giovane che volete aiutare, chiedetevi:

  • Come potrei introdurlo a nuove esperienze, a nuovi valori e a nuove idee in un contesto di relazioni positive e divertenti?

  • Lascio che sperimenti le conseguenze di scelte sbagliate in modo che voglia farne di migliori?

  • Quando posso chiedergli in che cosa crede e che cosa gli sta a cuore? (Vedere l’elenco allegato: “Domande di scoperta utili”).

  • Come posso sottolineare i suoi punti di forza? (Provate con: “Vedo che sei davvero bravo a . Come potrebbe aiutarti a servire il Signore?”).

2. Aiutate i giovani a stilare un piano

Una volta che si concentrano su un obiettivo, i giovani sono spesso piuttosto bravi a stilare un piano. I bambini più piccoli potrebbero aver bisogno di più idee. Offrite dei suggerimenti solo quando sono bloccati. Ma siate entusiasti e non sulla difensiva se preferiscono le loro idee alle vostre!

Per aiutare gli altri a stilare un piano, potreste chiedere:

  • Quale obiettivo ti sei prefissato? (Obiettivi astratti come “Essere più gentile” sono difficili da definire, a meno che non includano azioni specifiche come “Complimentarmi con qualcuno ogni giorno” o “Scusarmi quando mi arrabbio”).

  • Perché questo obiettivo è importante per te? (In che modo li aiuterà a vivere secondo i loro valori o a diventare più simili al Salvatore?).

  • È un buon momento per lavorare a questo obiettivo? (Perché sì o perché no?).

  • Quale passo piccolo e semplice potresti compiere per iniziare? (Ricordate loro che la motivazione nasce dall’agire. Aiutateli a iniziare, o a ricominciare, con qualcosa di piccolo e semplice).

  • Come potresti impostare le cose per supportare il tuo piano? (Potreste creare promemoria, pubblicare parole di incoraggiamento, fare un diagramma o un calendario per tenere traccia dei progressi, rimuovere le tentazioni, ottenere gli strumenti giusti o chiedere aiuto).

  • Quali ostacoli potrebbero rallentarti? Come potresti gestirli? (Aiutateli a ricordare il loro piano, a indagare ciò che è andato storto, a esercitarsi di più con le parti difficili, a provare una nuova strategia oppure ad adattare l’obiettivo).

Per aiutare gli altri durante le battute d’arresto, potreste raccontare esperienze vostre o della vostra famiglia che riguardano persone che affrontano delle prove e che sono resilienti. Provate anche a chiedere:

  • Che cosa hai provato a fare? Che cos’altro puoi provare a fare?

  • Chi può essere di aiuto? Come posso essere di aiuto?

  • Quali idee ti vengono in mente quando preghi al riguardo?

3. Siate cauti con le ricompense o le punizioni

Le piccole ricompense possono aiutare le persone a tentare qualcosa di nuovo, a rendere più divertente un compito difficile o a celebrare il successo. Tuttavia, quando sono esagerate, le ricompense possono effettivamente minare la motivazione. Le persone a cui piace già svolgere un determinato compito spesso lo faranno meno, non di più, se vengono pagate per farlo, concludendo che non vale la pena farlo solo per la ricompensa. E nonostante abbiano bisogno di sperimentare le conseguenze di scelte sbagliate, i bambini imparano a temere e a evitare le persone che li puniscono invece di imparare a interiorizzare buoni valori.

Naturalmente, le persone si aspettano di essere pagate al lavoro, dove bonus o riconoscimenti possono anche fornire un riscontro utile. Ma quando si tratta di vivere il Vangelo e raggiungere obiettivi personali, alla lunga, le ricompense interiori sono le più motivanti. Tra le ricompense interiori troviamo:

  • Sentire lo Spirito

  • Sentirsi connessi a genitori, dirigenti e amici.

  • Vivere secondo i propri valori.

  • Imparare, sperimentare cose nuove e risolvere i problemi.

  • Divertirsi

  • Fare la differenza in senso positivo.

Aiutate i giovani a riconoscere e valorizzare queste ricompense interiori. E, di tanto in tanto, date loro una piccola ricompensa in tema per celebrare un lavoro ben fatto!

4. Aiutate i giovani a sentire il vostro affetto

I rapporti amorevoli sono uno dei modi più importanti per influenzare i valori, gli obiettivi e la motivazione degli altri. In che modo le persone vi hanno comunicato di volervi bene e di apprezzarvi veramente? Come fate a decidere con chi potete tranquillamente essere onesti riguardo ai vostri errori o alle vostre difficoltà? Se non vi sentivate veramente amati in casa, che cosa pensate vi servisse e non avete avuto?

Le vostre risposte possono aiutarvi a sapere come comunicare ai giovani che li apprezzate e che con voi sono al sicuro.

Con la pratica e con l’aiuto del cielo, possiamo contribuire a motivare e a influenzare la nuova generazione.

Conversazione per stabilire obiettivi – Esempio 2:

Alana, 15 anni, si sedette con sua madre, Rachel, per esaminare un elenco di obiettivi su cui Alana poteva lavorare quando Jeff, il padre di Alana, passò di lì. “Di quale di questi dovrei occuparmi, papà?”, chiese Alana.

Jeff guardò l’orologio, fece una smorfia e guardò l’elenco. “Ehm, questo sembra facile. Che ne dici di ‘Imparare un inno a memoria’? Non dovresti metterci molto a spuntarlo dall’elenco. Che altro c’è di semplice?”.

Jeff fece una pausa. Qualcosa non quadrava, quindi si prese il tempo di pensare a cosa fosse.

Sono in ritardo, pensò. Voglio solo risolvere tutto in fretta. Non sono molto bravo con queste cose da genitori. Mmmh. Guardò sua figlia e poi si rese conto di provare anche altri sentimenti. Speranza. Diletto. Non si trattava solo di spuntare le voci di un elenco. Riguardava la sua crescita. E questa era un’occasione per stabilire un legame con lei. Un sorriso gli comparve sul volto.

“Fermiamoci un attimo a pensarci”, disse. “Che ne dici se ciascuno di noi scrivesse quello su cui si è sentito spinto a lavorare ultimamente?”.

“Um, d’accordo”, disse Alana. Rachel prese matite e fogli e i tre dedicarono qualche minuto a riflettere e a scrivere.

“Bene”, disse Rachel. “E adesso?”.

Alana ricordò: “Penso che dovremmo pregare al riguardo, quindi scegliere un obiettivo e stilare un piano. Ma, papà, pensi davvero che il Padre Celeste si preoccupi di quale obiettivo scelgo?”.

Jeff rifletté. “Hai molte buone idee, quindi, forse, il Padre Celeste vuole solo che tu ne scelga una per iniziare. Ma sono assolutamente sicuro di una cosa. Al Padre Celeste importa di te”.

“So che vuoi usare i tuoi doni per fare la differenza”, aggiunse Rachel, “sono certa che, se uno di questi è più importante, il Padre Celeste ti aiuterà a sentirlo”.

Alana sorrise, poi ricordò: “Il presidente Nelson ha chiesto ai giovani di fare una valutazione approfondita della propria vita. Posso andare a prendere quello che ho scritto?”.

“Certo!”, disse Jeff sorridendo. Guardò di nuovo l’orologio. “Ops, devo scappare. Trova quello che hai scritto e ne parliamo a cena, d’accordo? Ho alcune domande che potrebbero essere utili”.

“Perfetto!”, disse Alana sorridendo. “E, papà? Mamma? Grazie”.

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