2022
Siete ancora disposti?
Novembre 2022


11:30

Siete ancora disposti?

La nostra disponibilità è direttamente proporzionale alla quantità di tempo che investiamo a stare in luoghi santi.

Una domenica, mentre mi stavo preparando a prendere il sacramento dopo diverse settimane di incarichi alle conferenze di palo, mi è venuto in mente un pensiero interessante e possente.

Quando il sacerdote ha cominciato a offrire la benedizione del pane, le parole che avevo sentito molte volte prima mi si sono impresse con forza nella mente e nel cuore. “E possano testimoniare a te, o Dio, Padre Eterno, ch’essi sono disposti a prendere su di sé il nome di tuo Figlio, e a ricordarsi sempre di lui e ad obbedire ai suoi comandamenti ch’egli ha dati loro; per poter avere sempre con sé il suo Spirito”.1 Quante volte abbiamo testimoniato a Dio che siamo disposti?

Mentre meditavo il significato di quelle sacre parole, la parola disposti mi ha colpito come mai prima di allora. Un afflusso di esperienze dolci e sacre mi ha riempito la mente e il cuore, con amore e gratitudine per il sacrificio espiatorio del Salvatore e per il Suo ruolo cruciale nel piano di redenzione del Padre per me e per la mia famiglia. Poi ho udito e sentito le parole penetranti della preghiera per l’acqua: “Affinché possano testimoniare a te […] ch’essi si ricordano sempre di lui”2. In quel momento ho capito chiaramente che osservare le mie alleanze deve andare oltre le buone intenzioni.

Prendere il sacramento non è un rituale religioso passivo che sottintende il nostro semplice consenso. È un promemoria possente della realtà dell’Espiazione infinita del Salvatore e della necessità di ricordarsi sempre di Lui e di obbedire ai Suoi comandamenti. Essere disposti a concentrarsi sul Salvatore è talmente fondamentale che è il messaggio centrale dei due versetti più citati nella Chiesa: le preghiere sacramentali. Comprendere la verità di ciò che il Padre Celeste offre tanto volentieri a ognuno di noi tramite il Suo Figlio Unigenito dovrebbe evocare, in cambio, il nostro impegno assoluto a essere sempre disposti.

Le nostre fondamenta spirituali sono edificate saldamente su Gesù Cristo?

Se le nostre fondamenta spirituali sono deboli o superficiali, potremmo essere inclini a basare la nostra disponibilità su un’analisi dei costi e dei benefici sociali o su un indice di disagio personale. E se abbracciamo la narrazione secondo cui la Chiesa consiste principalmente di linee di condotta sociali superate o politicamente sbagliate, di restrizioni personali non realistiche e di impegni in termini di tempo, allora le nostre conclusioni sulla disponibilità saranno errate. Non dobbiamo aspettarci che il principio della disponibilità faccia breccia sugli influencer dei social media o sugli appassionati di TikTok. I precetti degli uomini raramente sono in linea con la verità divina.

La Chiesa è un luogo di raduno per persone imperfette che amano Dio e che sono disposte a seguire il Signore Gesù Cristo. Questa disponibilità è radicata nella realtà che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Questa verità divina può essere conosciuta solo mediante il potere dello Spirito Santo. Pertanto, la nostra disponibilità è direttamente proporzionale alla quantità di tempo che investiamo a stare in luoghi santi dove è presente l’influenza dello Spirito Santo.

Faremmo bene a dedicare più tempo a conversazioni significative, in cui parliamo delle nostre preoccupazioni con un amorevole Padre, e meno tempo a cercare le opinioni di altre voci. Potremmo anche scegliere di cambiare il nostro flusso quotidiano di notizie con le parole di Cristo contenute nelle Sacre Scritture e con le parole profetiche dei Suoi profeti viventi.

L’importanza che diamo alla nostra osservanza del giorno del Signore, pagare una decima onesta, detenere una raccomandazione per il tempio valida, andare al tempio e onorare le nostre sacre alleanze del tempio sono tutti forti indicatori della nostra disponibilità, nonché dimostrazioni del nostro impegno. Siamo disposti a dedicare ben più di uno sforzo superficiale a rafforzare la nostra fede in Cristo?

Il Padre Celeste ci ama in modo perfetto, ma questo amore porta con sé grandi aspettative. Egli si aspetta che siamo disposti a porre volontariamente il Salvatore al centro della nostra vita. Il Salvatore è il nostro esempio perfetto di disponibilità a sottomettersi al Padre in ogni cosa. Egli è “la via, la verità e la vita”3. Egli è stato disposto a espiare volontariamente i nostri peccati. Egli allevia i nostri fardelli, calma le nostre paure, ci dà forza e porta pace e comprensione al nostro cuore nei momenti di angoscia e dolore.

Eppure, la fede in Gesù Cristo è una scelta. “Anche se non [possiamo] fare null’altro che desiderare di credere”4 alle Sue parole, abbiamo un punto di partenza per cominciare o ricominciare da zero il nostro percorso di fede. Le Sue parole, se piantate nel nostro cuore come un seme e nutrite con grande cura, metteranno radici e la nostra fede crescerà trasformandosi in certezza e diventerà un principio di azione e di potere. Il Libro di Mormon è la nostra risorsa più potente per accrescere e ripristinare la nostra fede. La disponibilità è il catalizzatore della fede.

Per disegno divino, la vita terrena non è facile e talvolta ci può sopraffare. Tuttavia, “[noi siamo] affinché [possiamo] provare gioia”!5 Concentrarci sul Salvatore e sulle nostre alleanze porta gioia duratura! Lo scopo della vita terrena è dimostrare la nostra disponibilità. “Il grande impegno da assolvere in questa vita[, e il prezzo del discepolato,] è: imparare a conoscere la volontà del Signore e poi farla”.6 Il vero discepolato porta a una pienezza di gioia. Siamo disposti a pagare il prezzo del discepolato?

Il sentiero dell’alleanza non è una semplice lista di cose da fare; è un processo di crescita spirituale e di impegno sempre più profondo verso il Signore Gesù Cristo. Lo scopo principale di ogni comandamento, di ogni principio, di ogni alleanza e di ogni ordinanza è quello di sviluppare la fede e la fiducia in Cristo. La nostra determinazione a incentrare la nostra vita su Cristo, pertanto, deve essere costante, non superficiale, né soggetta a condizioni e situazioni. Non possiamo permetterci di prendere giorni di vacanza o di ferie dalla nostra disponibilità a “stare come testimoni di Dio in ogni momento e in ogni cosa e in ogni luogo”7. Il prezzo dell’essere discepoli non è basso, perché la compagnia dello Spirito Santo ha un valore inestimabile.

Sicuramente il Signore pensava ai nostri giorni quando ha insegnato la parabola delle dieci vergini. Delle cinque che erano sagge, Egli disse: “Hanno preso lo Spirito Santo come guida, e non sono [state ingannate]”8, mentre le lampade delle stolte si spensero per mancanza di olio.9 Forse le parole di Nefi descrivono al meglio questi membri della Chiesa che un tempo erano fedeli: “E altri ne pacificherà, cullandoli in una sicurezza carnale, cosicché diranno: Tutto è bene in Sion”10.

La sicurezza carnale significa ricercare e confidare nelle cose del mondo anziché in Cristo; in altre parole, guardare attraverso lenti secolari invece che lenti spirituali. Lo Spirito Santo ci dà la capacità di vedere “[le] cose come sono realmente, e […] come realmente saranno”11. Solo “mediante il potere dello Spirito Santo [possiamo] conoscere la verità di ogni cosa”12 e non essere ingannati. Mettiamo Cristo al centro della nostra vita e promettiamo di voler obbedire ai Suoi comandamenti, non perché siamo ciechi, ma perché possiamo vedere.13

Che dire delle vergini stolte? Perché non sono state disposte a portare un vaso di olio spirituale? Avevano semplicemente procrastinato? Forse sono state troppo noncuranti perché era scomodo o sembrava inutile. Quale che sia il motivo, sono state ingannate riguardo al ruolo cruciale di Cristo. Questo è l’inganno fondamentale di Satana e il motivo per cui le loro lampade della testimonianza alla fine si sono spente per mancanza di olio spirituale. Questa parabola è una metafora del nostro tempo. Molti lasciano il Salvatore e le loro alleanze molto tempo prima di lasciare la Sua Chiesa.

Viviamo in tempi senza precedenti a lungo predetti dagli antichi profeti, un’epoca in cui Satana imperversa “nel cuore dei figlioli degli uomini e li [aizza] all’ira contro ciò che è buono”14. Fin troppi di noi vivono in un mondo virtuale stracolmo di intrattenimento e di messaggi ostili all’identità divina e alla fede in Cristo.

L’influenza spirituale più potente nella vita di un bambino è l’esempio retto di genitori e nonni amorevoli che osservano fedelmente le loro sacre alleanze. I genitori consapevoli insegnano ai loro figli la fede nel Signore Gesù Cristo, in modo che anche loro “possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”15. Osservare le alleanze con noncuranza e incostanza porta a vittime spirituali. Il danno spirituale è spesso maggiore per i nostri figli e nipoti. Genitori e nonni, siamo ancora disposti?

Il presidente Russell M. Nelson ha detto: “Nei giorni a venire, non sarà possibile sopravvivere spiritualmente senza la guida, la direzione, il conforto e l’influenza costante dello Spirito Santo”16. Questo è l’avvertimento chiaro e inequivocabile di regolare le nostre lampade e aumentare le nostre riserve di olio spirituale. Siamo ancora disposti a seguire i profeti viventi? Qual è il livello dell’olio spirituale nella vostra lampada? Quali cambiamenti nella vostra vita personale vi consentirebbero di godere dell’influenza dello Spirito Santo in modo più costante?

Oggi, come ai tempi di Gesù, ci saranno persone che torneranno indietro, non essendo disposte ad accettare il prezzo del discepolato. Man mano che critiche dure e cariche di odio vengono dirette sempre di più alla Chiesa del Salvatore e a coloro che Lo seguono, il nostro discepolato richiederà una maggiore disponibilità a raddrizzare e rafforzare la nostra spina dorsale spirituale senza prestare loro attenzione.17

Se le nostre fondamenta spirituali sono edificate saldamente su Gesù Cristo, noi non cadremo e non dobbiamo temere.

“Ecco, il Signore richiede il cuore e una mente ben disposta; e coloro che sono ben disposti e obbedienti mangeranno le buone cose della terra di Sion in questi ultimi giorni”.18

Possiamo noi essere sempre ben disposti. Nel sacro nome del Signore Gesù Cristo. Amen.