Liahona
Il perdono
Luglio 2024


Messaggio dei dirigenti di area

Il perdono

Quando il Salvatore visse sulla terra, amò le persone servendole. Condivise saggezza e conoscenza insegnando loro il piano di felicità del Padre Celeste. Invitò tutti a venire a Lui, dicendo: “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo”. Questo stesso invito è ancora valido ed è rivolto a ciascuno di noi, affinché possiamo conoscerLo e diventare un po’ più simili a Lui.

Gesù Cristo è per noi il perfetto esempio di perdono. Insegnò ai Suoi discepoli quante volte dovevano perdonare il loro fratello se questi continuava a sbagliare: “non […] fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”. Questo implica un perdono continuo. Cristo ci ha insegnato a pregare il nostro Padre Celeste: “E perdonaci i nostri peccati, poiché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore”. L’esempio supremo della capacità di perdonare del Salvatore fu la Sua supplica a Dio, quando fu crocifisso e disse: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

“Perdonare è un attributo divino. Significa scusare qualcuno dalla colpa di aver recato offesa o commesso una cattiva azione. Le Scritture si riferiscono al perdono in due modi. Il Signore ci comanda di pentirci dei nostri peccati e di cercare il Suo perdono. Ci comanda anche di perdonare coloro che ci offendono o ci feriscono”. Cristo insegnò: “Perdonate e vi sarà perdonato”. “Io, il Signore, perdonerò chi voglio perdonare, ma a voi è richiesto di perdonare tutti”.

Siamo venuti al mondo per ricevere un corpo fisico che ci consenta di imparare, crescere e svilupparci. Sperimentiamo gli opposti e abbiamo la libertà di scegliere, e questo avviene secondo il piano del Padre Celeste. Anche dopo aver fatto del nostro meglio, tutti commettiamo errori, pecchiamo, sbagliamo e prendiamo decisioni errate. Tramite l’Espiazione di Gesù Cristo, possiamo ricevere il perdono dei nostri peccati mostrando un pentimento sincero e completo, che includa un cuore spezzato, uno spirito contrito e un sentimento di tristezza secondo Dio.

“Il perdono richiede il pentimento per i nostri peccati e, allo stesso tempo, far crescere e rafforzare la nostra fede in Gesù Cristo. Se ci pentiamo e veniamo a Lui, siamo sulla strada del perdono”.

L’anziano Neil L. Andersen ha insegnato: “Dobbiamo ricordare, tuttavia, che il dono divino del perdono non può mai essere conquistato; può solo essere ricevuto. Sì, dobbiamo obbedire ai comandamenti e osservare le ordinanze per ricevere il perdono, ma lo sforzo personale, per quanto grande, è irrilevante in confronto al costo della redenzione. Infatti, non c’è confronto. Il perdono è un dono e l’Unico che può concedere tale dono è il Redentore e Salvatore del mondo, Gesù Cristo. Egli offre volontariamente il Suo inestimabile dono a tutti coloro che si rivolgono a Lui per riceverlo”.

Il proclama sulla famiglia ci ricorda che uno dei principi importanti di una vita felice è il perdono, indipendentemente da quante persone appartengano alla nostra famiglia: “La felicità nella vita familiare è meglio conseguibile quando è basata sugli insegnamenti del Signore Gesù Cristo. Il successo del matrimonio e della famiglia è fondato e mantenuto sui principi della fede, della preghiera, del pentimento, del perdono, del rispetto, dell’amore, della compassione, del lavoro e delle sane attività ricreative”.

Il presidente Nelson ci ha fatto una richiesta: “Il mio appello oggi, cari fratelli e care sorelle, è di porre fine ai conflitti che infuriano nel vostro cuore, nella vostra casa e nella vostra vita. “[…] Ripeto il mio appello a porre fine ai conflitti nella vostra vita. Esercitate l’umiltà, il coraggio e la forza necessari sia per perdonare che per cercare il perdono. Il Salvatore ha promesso che ‘se [noi perdoniamo] agli uomini i loro falli, il Padre [nostro] celeste perdonerà anche a [noi]’”. “Ecco, colui che si è pentito dei suoi peccati è perdonato, e io, il Signore, non li ricordo più”.

Allo stesso modo, dovremmo perdonare e dimenticare i torti che subiamo. Il perdono è uno dei doni più grandi che il nostro Padre Celeste ci ha dato. Attraverso l’opera espiatoria di Gesù Cristo, possiamo ricevere il gioioso miracolo del perdono, sperimentando un potente cambiamento di cuore, diventando “santificato […], come un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d’amore”, sentendo pace e sicurezza, e ricevendo consolazione e forza per continuare con gioia sul sentiero dell’alleanza.

È per questo che noi “parliamo di Cristo, gioiamo in Cristo, predichiamo il Cristo, profetizziamo di Cristo e scriviamo secondo le nostre profezie affinché i nostri figlioli possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”.