“Lezione 11: Joseph Smith – Storia 1:50–65 – Joseph Smith riceve le tavole d’oro”, Dottrina e Alleanze – Manuale per l’insegnante di Seminario, (2025)
“Joseph Smith — Storia 1:50–65”, Dottrina e Alleanze – Seminario
Lezione 11: Joseph Smith – Storia 1:27–65
Joseph Smith – Storia 1:50–65
Joseph Smith riceve le tavole d’oro
Il Signore affidò a Joseph Smith un’opera importante da compiere. Gli fu comandato di recuperare le tavole d’oro dalla Collina di Cumora, di tradurre gli annali e di portare alla luce il Libro di Mormon. Il Signore provvide i mezzi per aiutare Joseph a compiere questa grande opera. Proprio come aiutò Joseph, il Signore può aiutare anche noi. Questa lezione può contribuire a far capire agli studenti che il Signore ci aiuterà a compiere l’opera che ci ha affidato.
Possibili attività di apprendimento
Gli angeli ci aiutano a compiere l’opera di Dio
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Secondo voi, quali sono le ragioni per cui Dio manda gli angeli?
Leggete questa dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli, cercando di individuare un motivo per cui Dio manda gli angeli:
Dall’inizio e durante tutte le dispensazioni Dio si è servito degli angeli come Suoi messaggeri per trasmettere l’amore e la sollecitudine [che ha] per i Suoi figli. […] Ho qui parlato di aiuto celeste, di angeli inviati ad aiutarci in momenti di bisogno. Quando però parliamo di coloro che sono uno strumento nelle mani di Dio, ci viene ricordato che non tutti gli angeli provengono dall’altro lato del velo. Con alcuni di loro camminiamo e parliamo qui, ora e ogni giorno. (Jeffrey R. Holland, “Il ministero degli angeli”, Liahona, novembre 2008, 29, 30)
Il Signore fornì a Joseph Smith i mezzi per compiere la Sua opera
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Chi ha mandato il Signore per aiutare Joseph? |
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Esaminate Joseph Smith – Storia 1:33 e individuate l’angelo che il Signore mandò per la prima volta ad aiutare Joseph.
Per i successivi tre anni, il 22 settembre Joseph Smith incontrò Moroni nello stesso luogo e ricevette ulteriori istruzioni sull’importanza degli annali e sull’opera che Dio aveva da fargli compiere (vedere Joseph Smith – Storia 1:33–34). Inoltre Moroni istruì ulteriormente Joseph “in merito a ciò che il Signore stava per fare, e a come” sarebbe accaduto (Joseph Smith – Storia 1:54). In quel periodo Joseph conobbe e sposò Emma Hale (vedere Joseph Smith – Storia 1:57–58).
Il 22 settembre 1827 Joseph ricevette le tavole d’oro dall’angelo Moroni.
L’avvertimento di Moroni a Joseph
Leggete Joseph Smith – Storia 1:59–60 e cercate l’avvertimento e la promessa di Moroni a Joseph Smith la sera in cui gli consegnò le tavole.
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Perché Moroni avvertì Joseph di non essere negligente nel proteggere le tavole?
Dopo averle ricevute dall’angelo Moroni, Joseph nascose le tavole in un tronco cavo per tenerle al sicuro fino a quando non fosse riuscito a trovare una cassa in cui chiuderle. Il giorno dopo, mentre Joseph Smith era al lavoro, suo padre sentì un gruppo di uomini che complottavano per rubare le tavole. Emma andò ad avvertire Joseph e lui, attraverso l’Urim e Thummim, poté vedere che le tavole erano al sicuro. Sapeva anche che era arrivato il momento di prendere le tavole dal tronco per tenerle al sicuro.
“Affrettandosi verso la collina, Joseph trovò il tronco in cui aveva nascosto le tavole e le avvolse con attenzione in una camicia. Poi si inoltrò nel bosco e si diresse verso casa, con gli occhi allertati al pericolo. […]
Affaticato dal peso degli annali, Joseph camminò con passo pesante tra gli alberi più veloce che poteva. Un albero caduto bloccava il sentiero davanti a lui, e mentre saltava su di esso, si sentì colpire da dietro da qualcosa di duro. Voltandosi, vide un uomo che si avvicinava, impugnando un fucile come un bastone.
Afferrando saldamente le tavole con un braccio, Joseph gettò l’uomo a terra e si addentrò tra gli alberi più fitti. Corse per circa un chilometro quando un altro uomo saltò fuori da dietro un albero e lo colpì col calcio del suo fucile. Joseph lottò con l’uomo e corse via velocemente, cercando disperatamente di uscire dal bosco. Tuttavia, prima che potesse allontanarsi troppo, un terzo uomo lo attaccò assestandogli un colpo che lo fece barcollare. Raccogliendo tutte le sue forze, Joseph colpì forte l’uomo e corse verso casa. […]
Dopo che Joseph ebbe portato a casa le tavole d’oro, i cercatori di tesori provarono a rubargliele per settimane. Per tenere gli annali al sicuro, dovette continuamente spostare le tavole da un posto all’altro, nascondendole sotto il camino, sotto il pavimento del negozio di suo padre e tra mucchi di grano. Non poteva mai abbassare la guardia.
Era determinato a custodire le tavole, confidando nella promessa del Signore che, se avesse fatto tutto quanto in suo potere, sarebbero state protette” (Santi – La storia della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni, vol. 1, Lo stendardo della verità, 1815–1846 [2018], 40–41, 43).
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In quali modi gli sforzi di Joseph e “la saggezza di Dio” si combinarono per preservare le tavole?
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Che cosa avete capito di Dio da questo episodio?
Il Signore ci aiuta a compiere l’opera che ci ha affidato
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Quali sono alcuni esempi nelle Scritture in cui il Signore ha aiutato le persone a compiere l’opera che aveva affidato loro?
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In che modo il Signore potrebbe aiutare voi a compiere l’opera che vi ha chiesto o vi chiederà di fare?
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Quali sono alcuni degli “angeli” (persone comuni) della vostra vita che ritenete siano stati mandati da Dio per aiutarvi nell’opera del Signore?