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Lezione 123: Dottrina e Alleanze 110, parte 1 – Il Salvatore si manifesterà ai Suoi santi nel tempio


“Lezione 123: Dottrina e Alleanze 110, parte 1 – Il Salvatore si manifesterà ai Suoi santi nel tempio”, Dottrina e Alleanze – Manuale per l’insegnante di Seminario (2025)

“Dottrina e Alleanze 110, parte 1”, Dottrina e Alleanze – Manuale per l’insegnante di Seminario

Lezione 123: Dottrina e Alleanze 109–110

Dottrina e Alleanze 110, parte 1

Il Salvatore si manifesterà ai Suoi santi nel tempio

Cristo appare nel Tempio di Kirtland

Il 3 aprile 1836 il Signore Gesù Cristo apparve a Joseph Smith e Oliver Cowdery nel Tempio di Kirtland, adempiendo la Sua promessa di manifestarsi al Suo popolo “in questa casa” (Dottrina e Alleanze 110:7). La stessa promessa può applicarsi a noi oggi. Questa lezione può aiutare gli studenti a comprendere in che modo la nostra dignità ci prepara ad avvicinarci al Signore nel Suo tempio.

Possibili attività di apprendimento

Se poteste essere con il Salvatore

Per iniziare la lezione, chiedi agli studenti di immaginare di avere l’opportunità di vedere il Salvatore Gesù Cristo in persona.

Oppure, potresti mostrare un’immagine del ministero del Salvatore tra il popolo dell’antica America o mostrare il video “Gesù Cristo appare nelle antiche Americhe” dal minuto 11:52 al minuto 14:05. Invita gli studenti a immaginare di essere lì. Dopo il video potresti porre domande come queste:

16:42
  • Quali sono alcune benedizioni che potreste ricevere stando con il Salvatore?

  • In che modo queste benedizioni potrebbero influire sulla vostra vita?

Oggi, mentre studiate, cercate i modi in cui potete avvicinarvi spiritualmente al Signore e godere delle benedizioni che Egli desidera darvi.

Il Signore appare nel Tempio di Kirtland

Per preparare gli studenti a studiare l’apparizione del Salvatore nel Tempio di Kirtland, riportata in Dottrina e Alleanze 110, ricorda loro le benedizioni promesse dal Signore ai santi se avessero costruito un tempio (vedere Dottrina e Alleanze 97:15–16). Gli studenti potrebbero anche rivedere alcune delle benedizioni per le quali Joseph Smith aveva pregato alla dedicazione del tempio (vedere Dottrina e Alleanze 109:12).

Il prossimo paragrafo potrà essere letto o riassunto ad alta voce per fornire un contesto storico a Dottrina e Alleanze 110. Invita gli studenti a visualizzare questi eventi e a immaginare cosa avrebbero provato se fossero stati lì.

Il pomeriggio della domenica di Pasqua, il 3 aprile 1836, nel Tempio di Kirtland appena dedicato fu tenuta una riunione sacramentale. Dopo l’amministrazione del sacramento alla congregazione, Joseph Smith e Oliver Cowdery andarono dietro la tenda che copriva l’altare per pregare in silenzio. Lì ebbero la serie di visite divine riportate in Dottrina e Alleanze 110 (vedere Santi – La storia della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni, volume 1, Lo stendardo della verità, 1815–1846 (2018), 240–242).

Nota: La prossima lezione (“Dottrina e Alleanze 110, parte 2”) tratta le visite celesti che seguirono l’apparizione del Salvatore nel tempio.

Mentre leggete Dottrina e Alleanze 110:1–4, riflettete su cosa avreste pensato o provato se foste stati con Joseph e Oliver durante questa visione.

  • Che cosa vi ha colpito nel modo in cui il Salvatore si presenta nel versetto 4?

  • Che cosa significa per voi che il Salvatore è il nostro Avvocato presso il Padre? (Vedere Dottrina e Alleanze 45:3–5).

Il Salvatore promette di manifestarsi a noi nel tempio

Leggete Dottrina e Alleanze 110:5–10 cercando i motivi per cui, come dice il Salvatore, tutti i Suoi santi dovrebbero gioire.

icona dell’addestramento Concèntrati sui principi che convertono: questo esercizio può aiutare gli studenti a individuare un principio che porta alla conversione. Per fare ulteriore pratica su come concentrarsi sui principi che convertono, vedere l’addestramento intitolato “Concentrati sulle verità che portano alla conversione e allo sviluppo della fede in Gesù Cristo”, in Abilità per lo sviluppo dell’insegnante – Insegnare la dottrina. Fai pratica con l’abilità “Porre domande che aiutino gli studenti a individuare e a enunciare i principi che convertono”.

  • Quali parole o espressioni contenute in questi versetti sono state più significative o interessanti per voi?

  • Come possono i versetti 5 e 8 prepararci ad avvicinarci al Signore nel tempio?

    Tra le verità che gli studenti possono scoprire da questi versetti, aiutali a capire che se obbediamo ai comandamenti e ci sforziamo di essere puri dinanzi a Lui, il Signore si manifesterà a noi nel Suo tempio.

  • Oltre ad apparire fisicamente, quali sono alcuni altri modi in cui il Salvatore può manifestarsi a noi nel tempio? (Alcuni esempi si trovano nei versetti 8–9).

Altri modi in cui il Salvatore può manifestarsi a noi possono essere quello di parlarci a voce (versetto 8) e di darci benedizioni e un’investitura, ovvero un dono di potere spirituale dall’alto (versetto 9). Nel tempio possiamo ricevere alcune delle stesse benedizioni a cui probabilmente gli studenti hanno pensato all’inizio della lezione. Queste benedizioni possono comprendere: conoscere meglio il Salvatore e ricevere guida, pace e guarigione.

Osservare i comandamenti del Signore ed essere puri

Per aiutare gli studenti a comprendere meglio l’osservanza dei comandamenti e l’impegno a essere puri, fai loro ripassare le domande della raccomandazione per il tempio prestando attenzione a ciò che il Signore si aspetta da noi prima di poter entrare nella Sua casa (vedere Per la forza della gioventù – Una guida per le tue scelte [2022], 36–37). Gli studenti potrebbero aver già fatto qualcosa di simile quando hanno studiato la lezione “Dottrina e Alleanze 97”.

Potresti disegnare questo diagramma alla lavagna o invitare uno studente a farlo. Gli studenti possono copiarlo nel loro diario di studio. Possono elencare ciò che imparano ripassando le domande della raccomandazione per il tempio lungo il percorso.

sentiero che conduce al tempio
  • Perché, secondo voi, il Signore vuole che ci sforziamo di osservare i comandamenti per avvicinarci a Lui nel tempio?

  • Che cosa significa per voi essere puri o degni davanti al Signore?

Il fratello Bradley R. Wilcox della presidenza generale dei Giovani Uomini ha insegnato:

Fratello Bradley R. Wilcox

Il messaggio di Dio è che essere degni non significa essere impeccabili. Essere degni significa essere onesti e provare. Dobbiamo essere onesti con Dio, con i dirigenti del sacerdozio e con le altre persone che ci amano, e dobbiamo impegnarci a obbedire ai comandamenti di Dio senza mai arrenderci solo perché commettiamo uno sbaglio. […]

Ricordate che il cambiamento è possibile, che il pentimento è un processo e che essere degni non significa essere impeccabili. Soprattutto, ricordate che Dio e Cristo sono disposti ad aiutarci qui e ora. […]

L’anziano Dieter F. Uchtdorf ha detto: “Dio non ha bisogno di persone impeccabili. Egli cerca coloro che offriranno ‘il cuore e una mente ben disposta’ [Dottrina e Alleanze 64:34], e li renderà ‘perfetti in Cristo’ [Moroni 10:32–33]” (Bradley R. Wilcox, “Essere degni non significa essere impeccabili”, Liahona, novembre 2021, 62, 67).

  • In che modo questo messaggio potrebbe aiutare qualcuno che si chiede se è degno di essere nel tempio e alla presenza del Salvatore?

Dimostrate la vostra comprensione

Per aiutare gli studenti a dimostrare la loro comprensione, presenta situazioni ipotetiche come le seguenti:

Immaginate che un amico si stia chiedendo se vale la pena sforzarsi di essere degno di rendere il culto nel tempio. Un altro amico si chiede se sarà mai possibile per lui essere abbastanza degno di entrare nel tempio. Scegliete una di queste situazioni e rispondete alle prossime domande:

  • Da quello che avete imparato oggi, come rispondereste alle preoccupazioni del vostro amico?

  • Che cosa sperate che il vostro amico capisca riguardo al Padre Celeste, a Gesù Cristo e al tempio?

Invita gli studenti a esprimere i loro pensieri. Esprimi i tuoi sentimenti riguardo alla promessa del Salvatore di manifestarsi a noi nei Suoi templi se ci sforziamo di osservare i comandamenti ed essere puri.