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5. Lavoro – Assumersi la responsabilità


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Lavoro – Assumersi la responsabilità

Rifletti:Perché credete che il Padre Celeste voglia che ci prendiamo la responsabilità della nostra vita?

Guardate:“Sedrick’s Journey” (“Il viaggio di Sedrick”. Se il video non è disponibile, leggete la pagina successiva).

Discussione:In che modo Sedrick usa il suo libero arbitrio e si prende la responsabilità del suo futuro? Che cosa accadrebbe a Sedrick se incolpasse qualcun altro per le sue difficoltà?

Leggete:2 Nefi 2:16, 26; Dottrina e Alleanze 42:42 (a destra)

Esercizio:Voltatevi verso un membro del gruppo vicino a voi. Leggete insieme la seguente dichiarazione del profeta Joseph Smith. Descrive la sua situazione personale da giovane. Discutete su queste domande:

  • Qual era la sua situazione materiale?

  • Che cosa imparate sull’autosufficienza dalle parole del Profeta?

  • Che cosa intendeva dire il Profeta parlando di “continuo lavoro”?

Esercizio:Pensate a come essere più responsabili per la vostra autosufficienza. Annotate due o tre cambiamenti che volete apportare alle vostre azioni o al vostro atteggiamento.

Impegnati:Impegnatevi a svolgere le seguenti azioni durante la settimana. Spuntate le caselle al completamento di ogni compito:

  • Esercitatevi a prendervi le vostre responsabilità ogni giorno.

  • Insegnate questo principio alla vostra famiglia.

  • Continuate a esercitarvi sui precedenti principi di I miei fondamenti.

“Sedrick’s Journey”

Se il video non è disponibile, leggete il testo.

Immagine
uomo che trasporta banane su una bicicletta

SEDRICK: Il mio nome è Sedrick Kambesabwe. Vivo nella Repubblica Democratica del Congo. Sono un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Sono un missionario di ramo nel villaggio Kipusanga. Devo prepararmi per una missione all’estero. Per andare in missione, mi serve il passaporto che costa 250 dollari.

Per guadagnare, io e mio padre compriamo banane. Alcuni villaggi come Tishabobo, Lusuku e Kamanda producono moltissime banane.

Tishabobo dista circa quattordici chilometri da qui. Lusuku è a ventinove chilometri, come pure Kamanda. Andiamo lì e acquistiamo le banane, poi le portiamo qui per venderle.

Andiamo a questi villaggi in bicicletta. Riusciamo a portare da quattro a sei caschi di banane alla volta.

Quando vado in bicicletta, ci metto un’ora e mezza per tratta, se la bici funziona bene e io sono in forze. A mezzogiorno, quando il caldo è opprimente, vado più lento per colpa del sole e del caldo.

Riesco a fare due viaggi al giorno se mi alzo prestissimo. Trovo che sia un buon modo per aiutarmi a pagare il passaporto.

Guadagno i soldi che mi servono, un poco alla volta, e li metto da parte per le spese scolastiche e per la missione. Ora, dopo quattro anni di lavoro, ho guadagnato abbastanza per il passaporto e messo da parte settanta dollari.

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