Giovanni 1:1–51
I titoli e i ruoli di Gesù Cristo
L’apostolo Giovanni ha identificato molti dei ruoli e dei titoli del Salvatore nel capitolo iniziale del suo racconto. Questa lezione ti aiuterà a conoscere più profondamente Gesù Cristo scoprendo e imparando alcuni dei Suoi titoli e ruoli.
Possibili attività di apprendimento
Titoli e ruoli
In 60 secondi, scrivi quanti più titoli o ruoli puoi in relazione a te stesso (per esempio, cugino, studente, segretaria nella tua classe di Giovani Donne, e così via).
Scegli a caso un titolo o un ruolo dal tuo elenco e immagina che questo sia l’unica cosa che si sappia di te.
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Quali altre informazioni importanti mancherebbero se questo fosse tutto ciò che si sa di te?
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In che modo potrebbe essere diverso il tuo rapporto con qualcuno che conoscesse e comprendesse i tuoi vari titoli e ruoli?
Gesù Cristo sa tutto di te e ti ama. Poiché ognuno di noi può ricevere il dono della vita eterna solo arrivando a conoscere Lui (vedere Giovanni 17:3), Egli a Sua volta invita te a conoscerLo. Ogni titolo e ruolo di Gesù Cristo nelle Scritture insegna qualcosa di unico e importante su di Lui. Giovanni inizia il suo Vangelo presentando molti titoli significativi che possono aiutarci a conoscere il Salvatore in modo più profondo.
Leggi Giovanni 1:29 e cerca un titolo utilizzato per descrivere il Salvatore in quel versetto.
Potresti inserire nel tuo diario di studio una pagina denominata “Titoli e ruoli di Gesù Cristo” e scrivi “l’Agnello di Dio”. (Se in una lezione precedente hai già dedicato delle pagine di diario a ciò che impari su Gesù Cristo quest’anno, potresti iniziare questo elenco su una di quelle pagine).
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Che cosa ti insegna questo titolo su Gesù Cristo? Che cosa ti insegna sul Padre Celeste?
Un modo per migliorare la nostra comprensione dei titoli e dei ruoli del Salvatore è studiare altri passi delle Scritture o discorsi della Conferenza che spiegano ulteriormente i Suoi titoli e ruoli. La Guida alle Scritture e le funzioni di ricerca disponibili sul sito ChurchofJesusChrist.org, oltre all’applicazione Biblioteca evangelica, possono aiutarti nel tuo studio.
Cerca “Gesù Cristo, Agnello di Dio” nella Guida alle Scritture e leggi altri passi delle Scritture che parlano del Salvatore e della Sua missione attraverso questo titolo sacro usato da Giovanni.
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Quali ulteriori spunti ne hai tratto su Gesù Cristo come Agnello di Dio?
Leggi Giovanni 1:1–14, 41, 49 e continua ad aggiungere alla pagina del tuo diario i titoli e i ruoli di Gesù Cristo che trovi in questi versetti. Se vuoi, puoi leggere la traduzione di Giovanni 1:1–14 fatta da Joseph Smith (nell’Appendice della Traduzione di Joseph Smith).
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Quali altri titoli o ruoli del Salvatore conosci che non si trovano in Giovanni 1?
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Quali hanno un significato speciale per te? Perché?
Impara in merito a Cristo
Spiegare un concetto con parole tue può aiutarti a comprenderlo meglio e a sentire lo Spirito Santo testimoniare delle verità che stai spiegando.
Dall’elenco trascritto nel diario di studio, scegli un titolo o un ruolo di Gesù Cristo che ti colpisce oppure scegline uno diverso che vorresti conoscere meglio. Immagina di voler spiegare qualcosa su Gesù Cristo a qualcuno usando il titolo o il ruolo che hai scelto. Scrivi ciò che diresti in un paragrafo di almeno cinque frasi. Includi almeno due riferimenti scritturali che hai trovato utili nel tuo studio. Potresti usare la Guida alle Scritture e altre risorse utili, oltre alle domande seguenti come traccia per la tua risposta.
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Che cosa ti insegna su Gesù Cristo questo titolo o ruolo?
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Perché è importante per te capire meglio il Salvatore in questo ruolo?
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Quando hai visto il Salvatore agire secondo questo titolo o ruolo nella tua vita o in quella di qualcun altro?
Commenti e informazioni generali
Cosa significa che Gesù Cristo è la Parola?
Il presidente Russell M. Nelson ha spiegato:
Sotto la guida del Padre, Gesù assunse il compito di Creatore. Il suo titolo era “la Parola”. […] Nel greco del Nuovo Testamento Parola è Logos, ossia ‘espressione’. Era uno dei nomi del Maestro. Questa terminologia può sembrare strana, ma è corretta. Noi usiamo le parole per trasmettere la nostra espressione agli altri. Perciò Gesù era la Parola, o espressione, di Suo Padre al mondo.
(Russell M. Nelson, “Gesù il Cristo: il nostro Maestro e qualcosa di più”, Liahona, aprile 2000, 4)
Perché Gesù Cristo viene chiamato l’Agnello di Dio?
Il presidente Russell M. Nelson ha insegnato:
L’Antico Testamento contiene molti riferimenti all’espiazione, che richiedeva venisse compiuto un sacrificio di animali. Non si poteva sacrificare un animale qualsiasi. Bisognava osservare delle condizioni specifiche, tra cui:
la scelta di un primogenito del gregge, privo di difetti [vedere Levitico 5:18 ; 27:26 ],
il sacrificio della vita dell’animale mediante lo spargimento del suo sangue [vedere Levitico 9:18 ],
la morte dell’animale senza che gli venisse spezzato nessun osso [vedere Esodo 12:46 ; Numeri 9:12 ] e
un animale poteva essere sacrificato per procura invece di un altro [vedere Levitico 16:10 ].
L’Espiazione di Cristo rispettò questi requisiti presenti nell’Antico Testamento. Egli era il primogenito Agnello di Dio, senza difetti. Il Suo sacrificio ebbe luogo mediante lo spargimento del Suo sangue. Nessun osso del Suo corpo fu spezzato — è degno di nota il fatto che a entrambi i malfattori crocifissi insieme con il Signore furono spezzate le gambe [vedere Giovanni 19:31–33 ]. Inoltre, il Suo fu un sacrificio per procura in favore di altre persone.
(Vedere Russell M. Nelson, “L’Espiazione”, La Stella, gennaio 1997, 37–38)
Giovanni 1:14 . Poiché siamo tutti figli di Dio, come può Gesù essere considerato il Figlio Unigenito del Padre?
Anche se ognuno dei nostri spiriti è letteralmente un figlio o una figlia di Dio, Gesù Cristo è l’unico figlio di Dio nato nella carne, cioè nella mortalità. L’anziano James E. Talmage (1862–1933) del Quorum dei Dodici Apostoli ha spiegato:
Quel Bambino che sarebbe nato da Maria fu generato da Elohim, il Padre Eterno. […] Il Bambino Gesù avrebbe ereditato i caratteri, le inclinazioni e i poteri fisici, mentali e spirituali dei Suoi genitori, l’uno immortale e glorificato, cioè Dio, l’altra umana, cioè la donna.
(James E. Talmage, Gesù il Cristo [ed. italiana 1962], 61)
Giovanni 1:18 . L’affermazione contenuta in questo versetto significa che è impossibile vedere Dio?
La traduzione di Joseph Smith di Giovanni 1:18 (vedere l’Appendice della Traduzione di Joseph Smith) chiarisce che quando il Padre Celeste appare ai Suoi figli, Egli rende testimonianza di Suo Figlio, Gesù Cristo. È possibile trovarne un esempio in Joseph Smith – Storia 1:17 .