Imparare mediante lo Spirito
Invitare lo Spirito Santo a insegnarti
Il Padre Celeste e Gesù Cristo vogliono rivelarci la verità tramite il potere dello Spirito Santo. Questa lezione ti consentirà di capire come lo Spirito Santo ti aiuta a imparare la verità e a ricevere la rivelazione personale. Imparerai anche come invitare lo Spirito Santo a insegnarti e come riconoscere quando stai imparando mediante lo Spirito.
Possibili attività di apprendimento
Immagina di avere invitato un’amica a frequentare il Seminario per la prima volta. In una delle prime esperienze al Seminario della tua amica, l’insegnante ha spiegato l’importanza di invitare lo Spirito Santo a essere il vero insegnante durante il corso e durante lo studio personale delle Scritture. L’insegnante ha testimoniato che attraverso lo Spirito Santo gli studenti possono ricevere messaggi personali dal Padre Celeste che non vengono specificamente menzionati in classe. La tua amica ti ha chiesto cosa significa imparare dallo Spirito Santo.
Mentre pensi a come rispondere, rifletti sulle seguenti domande. Sii consapevole dei pensieri e dei sentimenti che ti nascono mentre studi questa lezione.
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Come pensi che cambierebbe l’esperienza della tua amica al Seminario se sentisse che Dio sta comunicando con lei mentre studia il Vangelo?
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Quanto ti senti sicuro nel riconoscere l’influenza dello Spirito Santo nella tua vita e nell’invitarLo a insegnarti?
Che cosa fa lo Spirito per noi?
Mentre studi il Vangelo, lo Spirito Santo può darti una rivelazione personale. Il presidente Russell M. Nelson ha insegnato:
Non c’è bisogno che vi chiediate cosa sia vero [vedere Moroni 10:5 ]. Non c’è bisogno che vi chiediate di chi potete tranquillamente fidarvi. Attraverso la rivelazione personale potete ricevere la vostra testimonianza che il Libro di Mormon è la parola di Dio, che Joseph Smith è un profeta e che questa è la Chiesa del Signore. Indipendentemente da ciò che gli altri possono dire o fare, nessuno potrà mai privarvi di una testimonianza che è stata portata al vostro cuore e alla vostra mente su ciò che è vero.
Vi esorto ad andare oltre la vostra attuale capacità spirituale di ricevere la rivelazione personale […]. Oh, c’è molto di più che il vostro Padre nei cieli vuole che conosciate. […]
La verità più importante di cui lo Spirito Santo vi renderà mai testimonianza è che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Egli vive!
(Russell M. Nelson, “Rivelazione per la Chiesa, rivelazione per la nostra vita”, Liahona, maggio 2018, 95–96)
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Che cosa ti colpisce della dichiarazione del presidente Nelson?
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Secondo te, perché la verità più importante che lo Spirito Santo può testimoniare è che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente?
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Come riassumeresti alla tua amica in una o due frasi l’importanza della rivelazione personale nello studio del Vangelo?
Come possiamo riconoscere l’influenza dello Spirito Santo?
Immagina che la tua amica inizi a mostrare un sincero interesse nel ricevere la rivelazione da Dio. Ma ti dice: “Non sono sicura di avere mai ricevuto una rivelazione prima d’ora. Come posso riconoscere lo Spirito Santo?”
Per aiutarti a rispondere, leggi i seguenti passi scritturali. Nota come viene descritta l’influenza dello Spirito.
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Quale delle descrizioni che hai letto dello Spirito Santo vorresti condividere con il tuo amico? Perché?
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Come descriveresti i modi in cui hai sperimentato l’influenza dello Spirito Santo mentre studiavi il Vangelo?
Come possiamo invitare lo Spirito Santo a insegnarci?
Il nostro Padre Celeste ci ama e vuole parlare con noi attraverso la voce calma e sommessa dello Spirito Santo. Tuttavia, ognuno di noi deve decidere se è disposto a cercare con impegno la rivelazione che proviene da Lui. Inoltre, quando ci incontriamo come famiglia, classe o rione, i nostri desideri, atteggiamenti e azioni possono influenzare le persone che ci circondano.
L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha indicato alcuni modi per invitare lo Spirito Santo a insegnarci.
Ricevere lo Spirito Santo comincia con il nostro desiderio sincero e costante di avere la Sua compagnia nella nostra vita. […]
L’invito alla compagnia dello Spirito Santo può essere fatto in diversi modi: stipulando e osservando le alleanze; pregando sinceramente, di persona e con la famiglia; scrutando diligentemente le Scritture; rafforzando sane relazioni con famigliari e amici; cercando di avere sempre pensieri, parole e azioni virtuose; adorando nelle nostre case, nei sacri templi e in Chiesa.
(David A. Bednar, “Ricevi lo Spirito Santo”, Liahona, novembre 2010, 96)
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Quali degli atteggiamenti o delle azioni menzionati dall’anziano Bednar ti hanno aiutato a invitare lo Spirito nella tua vita?
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In quali occasioni hai constatato che l’atteggiamento o le scelte di qualcuno hanno reso più facile (o più difficile) per gli altri membri della famiglia o della classe essere istruiti dallo Spirito?
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In che modo il tuo desiderio o la tua capacità di imparare attraverso lo Spirito è stata influenzata da ciò che hai studiato oggi?
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Cosa vorresti imparare di più sulla rivelazione personale e sull’essere istruito dallo Spirito?
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Cosa farai a casa e al Seminario per invitare lo Spirito ad essere con te mentre studi il Nuovo Testamento?
Commenti e informazioni generali
Il Signore è davvero disposto a rivelarmi delle cose?
Il presidente Russell M. Nelson ha spiegato:
Una delle cose che lo Spirito ha ripetutamente impresso nella mia mente .[…] è quanto il Signore sia disposto a rivelare i Suoi intenti e la Sua volontà. Il privilegio di ricevere la rivelazione è uno dei più grandi doni di Dio ai Suoi figli.
(Russell M. Nelson, “Rivelazione per la Chiesa, rivelazione per la nostra vita”, Liahona, maggio 2018, 94)
Come posso invitare lo Spirito Santo a istruirmi?
L’anziano Ulisses Soares del Quorum dei Dodici Apostoli ci ha aiutato a rispondere a questa domanda.
[Richiede] di invocare Dio e di imparare come mettere il vangelo di Gesù Cristo al centro della nostra vita. Se lo faremo, prometto che l’influenza dello Spirito Santo porterà la verità nel nostro cuore e nella nostra mente e ne renderà testimonianza, insegnando ogni cosa.
(Ulisses Soares, “Come posso comprendere?”, Liahona, maggio 2019, 7)
Cosa potrebbe distrarmi dal ricevere la rivelazione che il Signore desidera mandarmi?
L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha condiviso questa riflessione:
Se qualcosa che pensiamo, vediamo, sentiamo o facciamo ci allontana dallo Spirito Santo, allora dovremmo smettere di pensare, vedere, ascoltare o fare quella cosa. Se ciò che dovrebbe intrattenerci, per esempio, ci allontana dallo Spirito Santo, allora per certo quel tipo d’intrattenimento non fa per noi. Dato che lo Spirito non può dimorare in ciò che è volgare, rozzo o immodesto, allora chiaramente quelle cose non sono per noi.
(David A. Bednar, “Per poter avere sempre con sé il suo Spirito”, Liahona, maggio 2006, 30)
Il presidente M. Russell Ballard del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:
Troppi trascorrono quasi tutta la propria vita online con i loro dispositivi smart: con gli schermi che illuminano il loro volto di giorno e di notte, e con gli auricolari nelle orecchie che ostacolano la voce calma e sommessa dello Spirito. Se non troviamo il tempo di scollegarci, possiamo perdere le opportunità di sentire la voce di Colui che disse: “Fermatevi, […] e riconoscete che io sono Dio” [Salmi 46:10].
(M. Russell Ballard, “Doni preziosi di Dio”, Liahona, maggio 2018, 10)
Come posso riconoscere la rivelazione che la mia mente riceve?
Il profeta Joseph Smith insegnò:
Una persona può trarre vantaggio dall’osservare i primi accenni dello spirito di rivelazione. Per esempio, quando sentite l’intelligenza pura scorrere dentro di voi, essa può darvi idee improvvise.
(Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 132)
L’anziano Richard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli ha spiegato:
Un’impressione della mente è molto specifica. Possiamo udire o percepire parole precise, che possiamo trascrivere come se ci venissero dettate.
(Richard G. Scott, “Helping Others to Be Spiritually Led” [discorso tenuto a un simposio per gli insegnanti di religione su Dottrina e Alleanze e storia della Chiesa, Brigham Young University, 11 agosto 1998]; vedere anche Teaching Seminary: Preservice Readings [2004], 55)