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In che modo trovo le persone alle quali insegnare?
Come sviluppare la fede necessaria per trovare le persone a cui insegnare
Le dottrine e i principi contenuti in questo capitolo rafforzeranno la tua fede nel fatto che il Signore sta preparando le persone ad accettare te e il vangelo restaurato. Egli ti condurrà da loro oppure loro verranno da te. Nelle varie parti del mondo è diverso il modo di trovare le persone. I missionari e i presidenti di missione devono adattarsi alle circostanze locali. Nonostante le differenze, tuttavia, i principi per trovare le persone sono universali.
La famiglia di Dio. Tutte le persone che sono sulla terra nella vita preterrena appartenevano alla famiglia di Dio (vedere Atti 17:26–29; Ebrei 12:9). In questa vita facciamo parte della famiglia di Dio e nella vita a venire potremo godere anche di maggiori benedizioni in qualità di membri della famiglia. Siamo tutti fratelli e sorelle nella famiglia di Dio. Questa conoscenza ci dà un senso d’identità e di appartenenza. Ci fornisce una ragione di speranza nella vita eterna alla presenza di Dio. Comprendiamo questi principi fondamentali grazie alla Restaurazione. Insegnare i principi restaurati ai fratelli e alle sorelle è sia una responsabilità sia una benedizione. Come Alma, che cercava di aiutare gli Zoramiti apostati, tu puoi pregare: «O Signore, voglia tu accordarci di aver successo nel portarli di nuovo a te, in Cristo. Ecco, o Signore, le loro anime sono preziose… dacci dunque, o Signore, potere e saggezza affinché possiamo portare di nuovo a te questi nostri fratelli» (Alma 31:34–35).
«Trov[ate] qualcuno che vi accetterà». Devi edificare la Chiesa trovando «qualcuno che [ti] accetterà» (DeA 42:8). Tali persone riconosceranno che sei un servitore del Signore. Saranno disposte a mettere in pratica il tuo messaggio. Molte di queste persone «sono tenut[e] lontano dalla verità soltanto perché non sanno dove trovarla» (DeA 123:12).
Di solito non sai chi siano queste persone. Potrebbero non riconoscere immediatamente che sei un servitore del Signore. Potrebbero non comprendere che tramite il vangelo restaurato, più che da ogni altra cosa, provengono una pace e una guida superiore, e una maggiore comprensione dello scopo della vita. Spesso non si rendono conto di cercare il vangelo restaurato fino a quando non lo trovano. Ad esempio, un convertito ha detto: «Quando ho ascoltato il Vangelo, esso ha riempito un vuoto che non sapevo esistesse nel mio cuore». Un altro ha affermato: «Sono giunto alla fine di una ricerca che non sapevo di avere intrapreso».
Ovunque tu possa essere mandato a servire, ricordati che il Signore ti ha «permesso di venire in questo luogo, poiché così [gli] era opportuno per la salvezza delle anime». Lavora sodo per «alza[re] la voce verso questa gente; d[ì] i pensieri che [il Signore ti] metter[à] nel cuore». Se lo farai, ti è promesso che «non sar[ai] confus[o] dinanzi agli uomini» e «[ti] sarà dato nell’ora stessa… ciò che dovr[ai] dire» (DeA 100:4–6). Trovare mediante lo Spirito ha la stessa importanza che insegnare mediante lo stesso potere. Come nell’insegnamento, i tuoi sforzi per trovare le persone saranno efficaci se sarai guidato dallo Spirito. Abbi fede che saprai che cosa insegnare e che cosa fare per trovare coloro che ti accetteranno.
Parla con tutti
Mentre il profeta Joseph Smith stava viaggiando con un gruppo di missionari sulle rive del fiume Missouri, il Signore ha rivelato: «Non è necessario che… [i] miei anziani si sposti[no] rapidamente… mentre gli abitanti su entrambe le rive periscono nell’incredulità» (DeA 61:3). Nei tuoi rapidi passaggi tra le attività programmate, prega per avere la capacità di accorgerti delle occasioni impreviste per servire e insegnare coloro che potrebbero «perire nell’incredulità». Prega per avere la sensibilità spirituale di riconoscere tali occasioni. Scoprirai che Dio porrà lungo la tua via i Suoi figli che sono stati preparati per accettare il vangelo restaurato.
Nel lavoro missionario non accade nulla sino a quando non trovi qualcuno cui insegnare. Ogni giorno parla con quante più persone possibile. È naturale essere un po’ apprensivi riguardo al parlare con la gente, ma puoi pregare per avere la fede e la forza per essere più coraggioso nell’aprir bocca e proclamare il vangelo restaurato. Quando cerchi di parlare con la gente che incontri, prova a mettere in pratica le idee seguenti:
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Parla alle persone riguardo alla loro famiglia. Aiutale a capire in che modo il vangelo restaurato può essere una benedizione per la loro famiglia.
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Cerca degli indizi che ti suggeriscano in che modo iniziare a parlare alle persone, come, ad esempio, oggetti che vedi in casa o in giardino, scritte sui vestiti, o oggetti che suggeriscano la presenza di figli.
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Ascolta sinceramente ciò che le persone ti dicono.
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Sii cortese, amichevole e allegro. Offriti di aiutare.
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Confida che lo Spirito ti suggerisca nel cuore e nella mente le cose da insegnare.
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Invita tutti ad approfondire la conoscenza del vangelo restaurato.
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Offri dei bigliettini da distribuire.
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Chiedi dei nomi di conoscenti che potrebbero essere interessati al messaggio.
Quando leggi la seguente storia realmente accaduta, cerca di capire in che modo l’uomo era preparato per accettare i missionari e come questi ultimi hanno approfittato dell’occasione imprevista per insegnargli il Vangelo.
Da bambino, non mi venne mai insegnato a leggere la Bibbia. Alla domenica mi recavo in chiesa senza tuttavia contribuire ad essa né beneficiarne. Non credevo nella mia religione… Cercai… Dio, [volevo] sapere se Lui esisteva. Era come se fossi assetato delle Sue parole, ero ansioso di conoscerLo. Tuttavia sembrava che non riuscissi a trovare ciò che cercavo.
In alcuni momenti mi sembrò quasi di soddisfare la mia sete di conoscenza. Ebbi la prima sensazione che Dio esisteva quando, per la prima volta, tenni in braccio mia figlia appena nata. Anni più tardi, provai la stessa cosa alla nascita della sua sorellina… Molto spesso, comunque, sentivo che mancava qualcosa alla mia anima. Ero spiritualmente assetato senza riuscire a trovare di che saziarmi.
Nell’aprile 1994 vivevo nella città di Monterrey, in Messico, e mi guadagnavo da vivere facendo il taxista. Un giorno che pioveva da ore e l’acqua scendeva lungo le montagne, mi ritrovai, dopo aver guidato a lungo, in un paesino a circa otto chilometri da Monterrey. [Era]… quasi ora di tornare a casa. Improvvisamente vidi due uomini a piedi. Indossavano una camicia bianca e un abito scuro, ed erano bagnati fradici da capo a piedi.
Così aprii la porta del taxi e gridai loro: «Salite su! Vado a Monterrey».
Quello più alto, che era di carnagione molto chiara, rispose: «Non abbiamo danaro».
«Non importa, non dovete pagare», gli dissi.
Salirono velocemente sul taxi.
Parlammo per tutto il viaggio. Mi chiesero il permesso di portarmi un messaggio riguardante Gesù Cristo. Acconsentii e diedi loro il mio indirizzo.
Arrivato a casa svegliai mia moglie e le raccontai dell’incontro fatto. «Che coincidenza», le dissi. «Uno è americano, mentre l’altro è messicano; ed entrambi si chiamano Anziano».
«Anziano significa missionario», rispose mia moglie, la quale conosceva un po’ la Chiesa.
Sentii qualcosa dentro. Quei giovani avevano lasciato nel mio cuore una sensazione di squisita meraviglia. Sentivo di essere vicino a trovare quell’acqua spirituale di cui avevo sete.
I missionari vennero a farci visita, ed io fui lieto di ascoltarli. Due settimane più tardi, il 19 giugno, fui battezzato. Lo stesso fece mia moglie quattro mesi dopo, in ottobre. La nostra figlia maggiore, alla quale era stato impartito un insegnamento religioso a scuola, venuta alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, gridò: «Papà, questo è mille volte meglio di ciò che imparo a scuola!» Anche lei fu battezzata in ottobre.
Nel dicembre del 1995 fummo suggellati come famiglia per il tempo e per l’eternità nel tempio di Città del Messico. Nella nostra famiglia regnano armonia, pace e felicità. Sappiamo bene chi adoriamo. Sappiamo da dove veniamo e dove stiamo andando. Amiamo la parola di Dio, specialmente il Libro di Mormon, e amiamo allo stesso modo la Sua chiesa, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Grazie a questi doni abbiamo trovato il pozzo di acqua viva di cui il Salvatore parlò alla Samaritana: «Ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna» (Giovanni 4:14). [Victor Manuel Cabrera, «Avere sete dell’acqua della vita», Liahona, agosto 2001, 43–44]
Insegna quando trovi e cerca quando insegni
Cercare le persone e insegnare non sono attività disgiunte, ma collegate. Quando incontri le persone, sii pronto a insegnare un breve riassunto della restaurazione della verità, in modo che lo Spirito Santo possa portare testimonianza che sei un servitore del Signore. In molti casi, dovrai essere in grado di presentare un messaggio in un minuto, o meno. Le persone sono abituate a dichiarazioni brevi e possenti. Ad esempio, puoi rendere testimonianza del messaggio della Restaurazione in due o tre frasi:
Dopo secoli di assenza, le verità di Dio originariamente rivelate (il vangelo di Gesù Cristo) sono state restaurate da un Padre celeste affettuoso tramite un profeta vivente. Abbiamo le prove di questa dichiarazione, che lei può tenere in mano, leggere, meditare nel cuore e sulle quali può apprendere da sé questa verità. Ci permette di…
Se c’è un po’ più di tempo, potresti dire:
Il nostro messaggio è semplice. Dio è nostro Padre. Noi siamo i Suoi figli. Noi facciamo parte della Sua famiglia. Dio ci ama. Sin dall’inizio del mondo, Egli ha seguito un modello di amore e di premure. Molte volte Egli si è fatto avanti con amore per rivelare il vangelo di Gesù Cristo, in modo che i Suoi figli potessero sapere come ritornare da Lui. Egli ha rivelato il Vangelo ai profeti, come Adamo, Noè, Abrahamo e Mosè. Alcune persone, però, hanno scelto ripetutamente di rifiutare il Vangelo. Duemila anni fa, Gesù Cristo ha insegnato di persona il Suo vangelo. Incredibilmente, le persone hanno rigettato anche Gesù. Ogni volta che le persone hanno disprezzato o distorto le vere dottrine e ordinanze, Dio ha ritirato la Sua autorità, necessaria per amministrare la Chiesa.
L’invito che rivolgiamo a lei è di aggiungere queste verità a quelle che già possiede. Prenda in considerazione la prova che il nostro Padre celeste ha ancora una volta teso con amore il Suo braccio ai Suoi figli e ha rivelato le vere dottrine e ordinanze a un profeta. Questo profeta è Joseph Smith. La prova di questa verità gloriosa si trova in un libro, il Libro di Mormon, che lei può tenere in mano e leggere, e sui cui principi può meditare nella mente e nel cuore.
Evita la tendenza a dire cose del tipo: «Ha qualche minuto affinché le possiamo parlare di un messaggio su…» Quando incontri le persone, invece, sviluppa l’abitudine di iniziare immediatamente a insegnare e portare testimonianza. Avrai più occasioni per insegnare quando porti testimonianza alle persone che incontri e consenti loro di sentire il potere dello Spirito Santo.
A prescindere dall’approccio iniziale, parla subito e con semplicità della restaurazione del Vangelo, poiché questo è il nostro messaggio singolare da portare all’attenzione del mondo. Spesso coloro cui insegni hanno amici o parenti che sono pronti ad accettare il vangelo restaurato. In tutte le fasi dell’insegnamento, come cercare le persone, insegnare ai simpatizzanti, lavorare con i membri della Chiesa, chiedi: «Chi conosce che potrebbe essere interessato e che potrebbe trarre beneficio da questo messaggio?» Dopo aver ricevuto il nome e i dati di una persona che potrebbe essere interessata, chiedi: «Chi altro potrebbe trarre beneficio dal nostro messaggio?» Non esitare a porre di volta in volta questa domanda negli incontri successivi. Quando coloro cui insegni ricevono i benefici del Vangelo, il loro desiderio di condividerlo aumenterà (vedere 1 Nefi 8:12). Imparando il Vangelo, conosceranno spesso nuovi amici. I missionari che mettono in pratica questo principio di solito hanno molte persone cui insegnare.
Parla dell’importanza della famiglia
La restaurazione del vangelo di Gesù Cristo porta benefici alle famiglie. Vivendo secondo i principi del vangelo restaurato, le famiglie sono rafforzate e possono provare pace, gioia e un senso di appartenenza e identità.
Parlare dell’importanza della famiglia con coloro che incontri contribuirà a farti trovare delle persone cui insegnare. La maggior parte delle persone ha un interesse naturale per la famiglia. In molte situazioni in cui stai cercando persone cui insegnare, puoi velocemente collegare ciò che la maggior parte della gente pensa della famiglia al messaggio della Restaurazione. Quando stai cercando le persone, potresti dire qualcosa del tipo:
Non c’è nulla di più importante per noi della famiglia. La famiglia ci unisce l’uno all’altro, ci dà un cognome e ci aiuta a sentirci necessari e amati. Dai nostri familiari ereditiamo i tratti della personalità, gli attributi e le caratteristiche fisiche, il che ci dà un’identità unica.
In tutto il mondo, per molte persone la massima aspirazione è avere una famiglia forte e felice. È spesso difficile raggiungere questa meta. A volte nel mondo di oggi, con i mali che ci circondano, può sembrare quasi impossibile crescere dei figli e avere un forte legame matrimoniale.
Potresti allora passare al messaggio della Restaurazione:
I sentimenti di amore e di premura che nutriamo per la nostra famiglia sono eterni e radicati profondamente nell’anima; sono basati sul nostro rapporto con Dio. Lei fa parte della famiglia di Dio sin da prima della nascita. Dio è nostro Padre e poiché è nostro Padre, siamo tutti fratelli e sorelle. Il Padre celeste desidera che ritorniamo a vivere con Lui come parte della Sua famiglia. Le famiglie che vivono qui sulla terra sono legate alla famiglia di Dio. I familiari possono vivere insieme dopo questa vita. Sappiamo questo perché, dopo secoli di assenza, le dottrine e le ordinanze, come il battesimo per immersione, sono state restaurate sulla terra dal nostro affettuoso Padre celeste mediante un profeta vivente. Questi principi restaurati non solo ci aiutano a comprendere il posto che occupiamo nella famiglia di Dio, ma sono la più grande speranza che abbiamo di avere in questa vita una famiglia forte e felice. Possiamo insegnarle di più riguardo a…
Lo stesso può essere fatto con altri argomenti, come la felicità, le avversità, lo scopo della vita o la morte. A prescindere dall’approccio iniziale per cercare le persone cui insegnare, ricordati di passare velocemente allo straordinario messaggio che dobbiamo portare all’attenzione del mondo.
L’importanza dei membri della Chiesa
Lavora con i membri della Chiesa per cercare le persone cui insegnare il Vangelo. La situazione ideale si ha quando i fedeli invitano le persone cui insegnare e sono presenti alla lezione. Quando i fedeli fanno questo, più persone sono battezzate e rimangono attive nella Chiesa. L’unione con i membri della Chiesa è importante perché intenerisce il cuore delle persone e le porta spesso a esplorare il vangelo restaurato. Questo comporta spesso che i simpatizzanti siano inclusi nella cerchia di amicizie dei membri della Chiesa, che comprende membri meno attivi, nuovi convertiti e famiglie i cui componenti non appartengono tutti alla Chiesa.
Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato: «Tanti di noi considerano il lavoro missionario soltanto una questione di andare di porta in porta. Tutti coloro che conoscono questo lavoro sanno che c’è una via migliore, quella che passa attraverso i membri della Chiesa. Ovunque c’è un membro della Chiesa che presenta un simpatizzante, c’è un immediato sistema di sostegno. Il membro della Chiesa porta testimonianza della verità di questo lavoro. È ansioso di assicurare la felicità del suo amico simpatizzante. Si emoziona alla vista del suo amico che progredisce nella conoscenza del Vangelo.
I missionari a tempo pieno possono tenere l’insegnamento vero e proprio, ma il membro, ogni qualvolta è possibile, sostiene l’insegnamento mettendo a disposizione la sua casa per svolgere questo lavoro missionario. Egli porta una sincera testimonianza della divinità di questo lavoro. È presente e pronto a rispondere alle domande quando non ci sono i missionari. È un vero amico per il convertito, che sta compiendo un profondo e a volte difficile cambiamento… Portare nuove persone nella Chiesa non è un compito di esclusiva pertinenza dei missionari. Essi hanno maggiore successo quando i membri diventano il mezzo che fornisce loro nuovi simpatizzanti» (La Stella, luglio 1999; 119, 120).
Il vescovo è il punto di partenza per costruire dei forti legami con i fedeli. Offriti di aiutare e servire in qualsiasi modo giusto da lui richiesto. Chiediti regolarmente: «Per il vescovo, sono un beneficio o un fardello?» Abituati a chiederti: «In che modo posso essere utile?» Se cercherai delle occasioni di dare amore, servire e insegnare, il vescovo e i membri del rione ti affideranno con più probabilità i loro parenti e amici.
Esamina il brano seguente di una lettera scritta da un missionario al presidente di missione:
Caro presidente,
oggi gli assistenti mi hanno telefonato per dirmi che sono stato trasferito. Sento di doverle scrivere e ringraziarla per avermi mandato in quest’area. Mi sembra ieri che mi parlava delle difficoltà che avrei incontrato.
La prima domenica ha confermato ciò che mi aveva detto. Nel rione abbiamo ricevuto un’accoglienza piuttosto fredda. Quella prima domenica l’unico raggio di luce è stato Scott, il nuovo dirigente del lavoro missionario di rione. Era stato trasferito il mese prima alla base dell’Aeronautica Militare ed era
il dirigente del lavoro missionario del rione da due settimane. Scott ci ha invitato a casa sua a cena per parlare di che cosa potevamo fare per smuovere il lavoro missionario. Dopo cena, ci siamo inginocchiati e abbiamo chiesto al Padre celeste una guida. Durante la preghiera abbiamo avvertito un sentimento di pace e una certa determinazione. Abbiamo stabilito che il modo migliore per fare avanzare il lavoro era di ottenere la fiducia dei fedeli. Abbiamo deciso di seguire l’esempio di Ammon e servirli.
Abbiamo iniziato con il vescovo. A causa della mancanza di battesimi nella zona e di sforzi da parte dei missionari che ci avevano preceduto, era comprensibilmente poco entusiasta della nostra idea di incontrarci con lui. Alla fine ci ha invitato a cena a casa sua. Siamo venuti a sapere che si stava preparando a togliere la moquette dal soggiorno e a rinnovare il parquet sottostante. Ci siamo offerti di aiutarlo e lui ha accettato. Alla fine dell’opera, il vescovo ci ha chiesto di parlare a una riunione sacramentale, che noi abbiamo interpretato come la prova che stava iniziando ad avere fiducia in noi.
Abbiamo seguito questo stesso modello di servizio man mano che ci siamo incontrati con gli altri membri della Chiesa. Abbiamo trovato l’occasione di aiutarli in una varietà di modi semplici. Quando non eravamo con i membri della Chiesa, bussavamo alle porte e parlavamo del vangelo restaurato con quante più persone possibile. Siamo stati benedetti nel trovare persone cui insegnare e i fedeli ci hanno visto portare in chiesa gente che trovavamo per conto nostro. L’atteggiamento di tutto il rione ha iniziato a cambiare. C’era un entusiasmo crescente per il lavoro missionario. Una volta che i fedeli hanno riposto la fiducia in noi, il lavoro è accelerato e sono seguiti molti battesimi.
Molti membri della Chiesa hanno paura di fare il lavoro missionario. Molti di loro non sono sicuri del modo in cui iniziare o di cosa dire. Molti temono di perdere degli amici cari se cercano di parlare con loro del Vangelo. Ci sono tanti modi per aiutare i fedeli. Ad esempio, si possono aiutare ad avere più fede insegnando loro il messaggio della Restaurazione e le altre dottrine delle lezioni missionarie. Si possono aiutare a sentire lo Spirito e il potere del nostro messaggio. Più di qualsiasi altra cosa tu possa fare, rafforzando la loro comprensione della dottrina di Cristo, farai aumentare la loro fiducia in te e susciterai in loro l’entusiasmo a svolgere il lavoro missionario. Aiutali a capire che offrire il vangelo restaurato diventerà un fatto più naturale nei rapporti familiari e di amicizia dettati dall’amore e dal servizio. Insegna loro i principi contenuti nella sezione «Andare attorno facendo del bene», che si trova in questo capitolo. Incoraggia i fedeli a «unirsi nel digiuno e in possente preghiera in favore del benessere delle anime di coloro che non conosc[ono] Dio» (Alma 6:6). In tutto ciò che fai con i membri della Chiesa, cerca di edificare la loro fede per aiutarli a fare lavoro missionario.
Oltre a lavorare con i fedeli attivi, cerca di trovare le persone cui insegnare servendoti degli anziani potenziali, dei membri meno attivi e dei nuovi convertiti. È possibile che questi fedeli abbiano molti amici di altre religioni e siano benedetti quando parlano del vangelo restaurato con i parenti e gli amici.
Ogni volta che ti incontri con i fedeli, fai tutto il possibile per incoraggiarli a:
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Pregare e seguire lo Spirito.
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Rendere servizio.
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Sviluppare amicizie.
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Aprir bocca per parlare del vangelo restaurato.
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Invitare le persone a fare ciò che aumenterà la loro fede in Cristo.
Tutti i nomi di persone potenzialmente interessate al messaggio evangelico ricevuti da un fedele dovrebbero essere considerati preziosi. Quando un fedele ti fornisce il nome di un amico cui telefonare o da andare a trovare, datti subito da fare e riferisci al membro della Chiesa lo sviluppo della situazione.
I media e i «riferimenti» inoltrati dalla sede della Chiesa
I «riferimenti» sono un’ altra fonte per trovare le persone che sono pronte per il vangelo restaurato. Oltre ai nomi delle persone potenzialmente interessate passati dai fedeli, la Chiesa tende le mani ai figli di Dio in maniera attiva e in molti modi. La Chiesa crea nelle persone un certo interesse attraverso diverse iniziative, come la pubblicità attraverso i media, i centri visitatori, i siti storici, gli aiuti umanitari e il programma di benessere, e Internet (www.mormon.org, www.lds.org, www.familysearch.org). I nomi ricevuti dai media e dalla sede della Chiesa sono di persone che hanno acconsentito a ricevere la visita di rappresentanti della Chiesa che consegnino loro un articolo (come la Bibbia o il Libro di Mormon) e a ricevere altre informazioni sulla Chiesa. Queste occasioni d’insegnamento dovrebbero essere considerate dai missionari un compito sacro.
Prima di andare a trovare un «riferimento», assicurati di conoscere bene l’articolo richiesto. Programma una breve lezione di transizione per passare dalla presentazione dell’articolo richiesto al messaggio della Restaurazione. In alcuni casi i «riferimenti» ti condurranno ad altre persone che Dio sta preparando. Se le persone che incontri non sono interessate, chiedi loro se conoscono qualcuno che potrebbe esserlo. Parla anche con gli altri familiari e con i loro vicini. Chiedi a ognuno di loro chi altro potrebbe essere interessato al tuo messaggio. Forse sei stato guidato da questa persona perché qualcun altro in famiglia o nel vicinato è pronto per il Vangelo.
Quando lavori con i «riferimenti», ricordati di:
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Metterti in contatto con loro entro 24 ore.
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Telefonare prima per prendere appuntamento, se possibile. Se non sono a casa, provare a diverse ore del giorno.
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Consegnare l’articolo richiesto e rammentare che hanno richiesto la tua visita. Riunire tutte le persone nella casa per ascoltare il messaggio.
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Insegnare il messaggio della Restaurazione.
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Estendere inviti che edifichino la loro fede in Cristo.
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Chiedere i nomi di persone che potrebbero essere interessate al messaggio evangelico.
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Prendere appuntamento per un incontro successivo.
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Programmare di lavorare nelle vicinanze al termine dell’incontro.
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Parlare con i vicini, se la persona non è a casa.
Genealogia
La genealogia ti offre un altro modo per trovare le persone cui insegnare. La genealogia attualmente è uno degli hobby più diffusi a livello mondiale. Lo spirito di Elia sta spingendo milioni di persone sul pianeta a ricercare i propri antenati. Molte persone hanno voglia di rafforzare i legami con i propri parenti, il che può portare al desiderio di trovare un legame e un’identità nella famiglia di Dio.
Informati sui tipi di risorse genealogiche disponibili nella tua area. Ad esempio, potresti invitare le persone al centro genealogico locale o presentarle ai fedeli che possono aiutarle a svolgere una ricerca iniziale delle loro linee di discendenza. Non hai bisogno di sapere molto di genealogia per offrire questo servizio se hai l’appoggio dei membri della Chiesa. Nella maggior parte del mondo ci sono fedeli che sono in grado di aiutare altre persone nella ricerca delle proprie radici. Coinvolgi i fedeli in modo che i simpatizzanti potenziali incontrino le persone con le quali poter fare amicizia. Spiega che l’uso dei centri genealogici è gratuito.
Quando bussi alle porte, potresti consegnare alle persone un opuscolo genealogico contenente le informazioni telefoniche del centro genealogico locale e potresti offrir loro una ricerca iniziale gratuita delle radici familiari. Entro un giorno o due ripresentati da quelle persone cui hai lasciato l’opuscolo. Lascia alcuni opuscoli ai simpatizzanti in modo che possano darli ad amici e parenti. È una buona idea quella di portarti dietro come esempio il tuo albero genealogico che copre quattro generazioni e mostrarlo a coloro che possono avere il tuo stesso cognome.
Per iniziare, prendi in considerazione di fare quanto segue:
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Visitare un centro genealogico se ce n’è uno nella tua zona.
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Parlare con il vescovo e durante il consiglio di rione del tuo desiderio di offrire aiuto a coloro che incontri ogni giorno per svolgere la genealogia.
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Esaminare con i dirigenti di rione in che modo coordinare meglio questi sforzi:
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Il vescovo è sereno riguardo al fatto che offra l’aiuto dei membri del rione?
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Quali sono i fedeli del rione che servono nel centro genealogico o hanno esperienza nel lavoro genealogico?
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In che modo è meglio chiedere aiuto a questi fedeli?
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Chi può accompagnarti quando consegni i moduli degli alberi genealogici e i gruppi familiari?
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Leggi la storia seguente raccontata da un missionario più anziano. Presta attenzione al ruolo svolto dalla genealogia nella conversione della coppia.
Mildred Schultz era una fedele devota della sua chiesa. Non c’è da stupirsi che quando i missionari bussarono alla porta, ella non abbia sprecato tempo a invitarli in casa in modo da insegnare loro la «verità». Quando i missionari le insegnarono le lezioni, ella fu toccata dai principi del vangelo restaurato e si fece battezzare. Durante la fase d’insegnamento, suo marito Frank aveva scelto di non ascoltare le lezioni.
Ecco dove io entro in scena. Gli anziani ci presentarono a sorella Schultz, e noi la aiutammo a iniziare il suo albero genealogico invitandola poi a venire a trovarci al centro genealogico. Arrivò il giorno dell’incontro e Frank chiese se poteva venire per ricercare anche lui i suoi antenati. Lei non poté che essere felice della prospettiva che si profilava e insieme si diressero al centro genealogico.
Gli anziani avevano programmato di incontrarci più tardi al centro. Prima che arrivassero, mostrammo ai due coniugi la biblioteca e li presentammo alla sorella Wright, che era la consulente genealogica e si offrì di aiutarli a trovare informazioni sul padre di Frank. La sorella trovò in un libro il suo nome e fu anche in grado di mostrare al marito una cartina della Germania che riportava il luogo di nascita del padre di lui. Egli fu tanto entusiasta di queste scoperte che, quando arrivarono gli anziani, lì invitò a cena per mostrargli alcune fotografie e la sua genealogia. Lo spirito di Elia aveva toccato e intenerito il suo cuore e aveva aperto una porta affinché il Vangelo potesse entrare nella sua vita.
Quella sera, la moglie pensò a ciò che potesse dire per aiutare il marito ad avvicinarsi al Vangelo. Le venne in mente una domanda: «Frank», disse, «vuoi stare con me per sempre, anche dopo che questa vita finirà? Vuoi avere una famiglia eterna?» Egli rispose subito: «Oh, Mildred, certo che lo voglio. Ma come si può?» Questa era la domanda per la quale aveva pregato. «Ascolta ciò che i missionari hanno da dirti». Egli acconsentì. Quando i missionari gli insegnarono il l’avvenimento della Restaurazione, il calore di quel messaggio spazzò via i dubbi e i timori. Egli accettò prontamente i principi che i missionari spiegarono e accolse l’invito a farsi battezzare. Da allora in poi Frank e Mildred sono rimasti forti e attivi nella Chiesa.
Hanno lavorato molto per completare il lavoro genealogico così che potessero essere celebrate le ordinanze di salvezza per i loro parenti. Fu un giorno memorabile quando furono battezzati a favore dei loro familiari. Nel periodo in cui svolse il lavoro di tempio, il fratello Schultz fece un sogno in cui vide suo padre nella fattoria dove aveva trascorso l’infanzia. Suo padre, vestito in abiti bianchi, era in piedi accanto alla sedia a dondolo situata nel portico e aveva le mani allungate verso il figlio. Frank si svegliò dal sogno con le lacrime agli occhi: sapeva che suo padre aveva accettato il lavoro che avevano fatto per lui.
La genealogia è uno strumento possente da usare per trovare coloro che il Signore sta preparando ad accettare il vangelo restaurato. Pregate per captare le occasioni in cui servirvi della genealogia nella ricerca di persone cui insegnare. La gente, in genere, ha sentimenti spirituali quando parla della famiglia e inoltre sente lo Spirito Santo quando le viene spiegata la dottrina che ci induce a svolgere il lavoro genealogico. In aggiunta, l’integrazione dei nuovi convertiti è favorita se questi ultimi possono ricercare le proprie radici e celebrare le ordinanze sacre a favore dei loro antenati.
Ex simpatizzanti
Gli ex simpatizzanti sono una fonte preziosa per trovare le persone cui insegnare. Ci sono molti motivi per cui la gente smette d’indagare sulla Chiesa. Tra questi troviamo il trasferimento dei missionari, le vacanze dei simpatizzanti, i missionari che interrompono le visite anche se le persone vorrebbero ancora riceverle, la gente che crede che i missionari non abbiano niente da insegnargli. Molti ex simpatizzanti affermano che sono disposti a incontrarsi di nuovo con i missionari.
Consulta spesso il libro di area per individuare gli ex simpatizzanti. Prega e rifletti sulle informazioni contenute nel libro di area relative a come i simpatizzanti siano inizialmente venuti in contatto con la Chiesa, che cosa gli è stato insegnato, in che modo hanno reagito e perché hanno smesso di approfondire il Vangelo. Se i membri della Chiesa erano stati coinvolti nell’insegnamento e nell’integrazione degli ex simpatizzanti, chiedi loro che cosa ricordano dell’esperienza. Basandoti su queste informazioni, programma di rimetterti in contatto con i simpatizzanti.
Se una persona cui stai insegnando sceglie di smettere di studiare il Vangelo, riporta nel libro di area le informazioni che potranno essere utili ai missionari che la ricontatteranno in futuro.
Mentre leggi la storia seguente, considera il potere insito nel prendere contatto con gli ex simpatizzanti.
Con molto stupore, fui chiamato a servire nella stessa missione dove mia sorella maggiore l’anno prima aveva svolto la missione. Dopo che ero stato sul campo di missione per qualche mese, fui trasferito in una delle zone dove mia sorella aveva lavorato. Mia sorella, quando seppe del mio trasferimento, mi chiese di far visita a una famiglia cui lei e la collega avevano insegnato. Mi scrisse dell’amore e della vicinanza che aveva provato per la famiglia Norman e di come era rimasta delusa quando avevano smesso di investigare la Chiesa.
Io e il mio collega trovammo la famiglia Norman e fummo ricevuti calorosamente Essi accettarono il nostro invito ad ascoltare di nuovo il messaggio del vangelo restaurato. Non so quella volta quale sia stata la differenza, ma essi erano assolutamente pronti ad accettare il nostro messaggio. L’intera famiglia fu battezzata e confermata.
Dopo quest’esperienza, fui curioso di sapere che cosa ne era stato degli ex simpatizzanti con cui aveva lavorato mia sorella. Pensai: «Se ha funzionato per i Norman, potrebbe funzionare anche per altre persone cui lei ha insegnato». Decisi di scrivere a mia sorella in merito all’idea di mettermi in contatto con le altre persone cui lei aveva insegnato. Lei setacciò il diario e mi mandò i nomi degli altri ex simpatizzanti della zona.
Io e il mio collega trascorremmo la settimana seguente a contattare queste persone. Con nostra gioia, quasi metà di loro accettarono l’invito ad ascoltare di nuovo il vangelo restaurato. Diverse persone di questo gruppo furono battezzate e confermate. Quando ci ritrovavamo con questi ex simpatizzanti, chiedevamo il nome di alcuni loro amici e conoscenti che avrebbero potuto avere interesse nel nostro messaggio. Finimmo così per trovare altre persone cui insegnare. Questo fu il periodo più fitto di impegni della mia missione.
Come trovare le persone grazie ai tuoi sforzi
Cerca di rafforzare la tua fede nel fatto che Dio sta preparando i Suoi figli per accettare il messaggio della Restaurazione. Se sotto la guida dello Spirito Santo farai tutto ciò che puoi per trovare le persone cui insegnare, il Signore te le porrà sul cammino.
Ci sono molti modi validi per trovare le persone che sono pronte a ricevere il vangelo restaurato. Hai bisogno di fare tutto ciò che puoi per essere posto sul cammino di coloro che sono pronti. I missionari hanno visto che le idee seguenti li hanno aiutati a trovare, grazie ai loro sforzi, le persone cui insegnare il Vangelo. Quando esamini l’elenco, programma di mettere alla prova alcune idee che non hai mai utilizzato. Questo elenco serve anche da punto di partenza per farti pensare ad altri modi validi di cercare persone alle quali insegnare.
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Collaborare con il vescovo e il consiglio di rione per individuare e mettersi in contatto con le persone che recentemente hanno avuto un figlio, si sono trasferite nella zona o hanno avuto un lutto in famiglia.
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Cercare delle occasioni per offrirti di servire in maniera semplice.
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Insegnare il messaggio della Restaurazione ai membri della Chiesa, tra cui quelli attivi e meno attivi, i nuovi convertiti e le famiglie di cui non tutti i componenti fanno parte della Chiesa. Chiedere loro di presentarti delle persone cui puoi insegnare.
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Fissare delle riunioni al caminetto per i fedeli, alle quali possano invitare gli amici o durante le quali tu possa insegnare il Vangelo e chiedere nomi di persone che potrebbero essere interessate al messaggio evangelico.
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Offrire alle persone di spiegar loro come tenere la serata familiare.
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Offrire alle persone di far loro visitare la casa di riunione locale.
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Offrire alle persone di fissare un incontro con il vescovo.
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Invitare la gente a consultare il sito www.mormon.org.
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Organizzare una classe di studio delle Scritture.
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Insegnare l’inglese per stranieri.
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Invitare le persone idonee per età a frequentare il seminario o l’istituto.
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Andare di casa in casa o parlare alle persone per strada.
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Servirsi di bigliettini da distribuire, DVD, videocassette e opuscoli.
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Cercare di farsi dare nomi di persone cui insegnare dagli attuali simpatizzanti, ex simpatizzanti, membri meno attivi, anziani potenziali e da chiunque si incontri.
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Collaborare strettamente con il responsabile locale delle pubbliche relazioni della Chiesa per cercare delle occasioni di far pubblicare sul quotidiano locale articoli sul servizio missionario.
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Invitare le persone alle riunioni, attività e porte aperte della Chiesa.
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Invitare le persone alle cerimonie battesimali, che sono un’eccellente introduzione alla Chiesa e offrono ottime possibilità ai simpatizzanti di sentire l’influenza dello Spirito.
Vai attorno facendo del bene
Dimostri la tua fede nel trovare le persone cui insegnare attraverso le azioni. Durante il Suo ministero terreno, il Salvatore «[ha preso] forma di servo» (Filippesi 2:7). «Egli è andato attorno facendo del bene» (Atti 10:38) e «predicando l’evangelo» (Matteo 4:23). Seguendo questo esempio, troverai coloro che ti accetteranno.
Tramite il servizio, tu e coloro che sono pronti per il vangelo restaurato vi congiungerete in maniera possente e ispiratrice. Le tue buone opere aiuteranno la gente a riconoscerti come servo di Dio e faranno nascere delle occasioni per insegnare il vangelo restaurato.
Tra le esperienze di servizio fatte da molti missionari prima di arrivare sul campo ci sono i «progetti di servizio», come aiutare le persone a traslocare, lavorare in una fattoria della Chiesa o pulire un prato. Come missionario, offrirai tutte le settimane questo tipo di servizio organizzato (vedere il Prontuario del missionario per avere ulteriori informazioni).
Il tipo di servizio descritto in questa sezione si basa su occasioni non pianificate e prevede l’ascolto dello Spirito per riconoscere le situazioni in cui puoi compiere piccoli e semplici atti di gentilezza verso i figli di Dio. Prega e durante il giorno tieni gli occhi aperti per scorgere delle occasioni di fare del bene. Quando cerchi di far del bene, sarai condotto dalle persone che sono state preparate a ricevere il vangelo restaurato.
Nel leggere la storia seguente, nota in che modo i missionari «hanno fatto del bene» e predicato il Vangelo.
Pablo veniva regolarmente al nostro corso settimanale di inglese. Era un gentiluomo in pensione che imparava l’inglese per distrarsi dalla preoccupazione per la salute precaria della moglie. Una settimana smise di venire. Nessuno sembrava conoscerne il motivo. Un mese dopo venne di nuovo al corso. Aveva un aspetto diverso, aveva perso peso e sembrava depresso. Non partecipò come era solito fare e se ne andò prima che potessimo parlargli.
Durante la settimana seguente, io e il mio collega pregammo che Pablo ritornasse al corso in modo da potergli parlare. Le nostre preghiere trovarono risposta poiché egli si presentò alla lezione successiva. Quando dopo il corso parlammo con lui, ci disse che sua moglie era morta. Ci raccontò un po’ di come erano andate le cose e noi gli facemmo le condoglianze. Gli dicemmo che volevamo aiutarlo a capire in che modo avrebbe potuto essere di nuovo con sua moglie. Alzò il capo, mi guardò negli occhi, e con lacrime di rabbia e tristezza disse: «Se volesse veramente aiutarmi, verrebbe a casa mia e mi aiuterebbe a rimettere ordine nella mia vita. Non è questo che fanno i missionari? Ho bisogno di aiuto per riordinare la casa e gli affari».
Rimanemmo sorpresi e i commenti di Pablo ci resero umili. Offrimmo il nostro aiuto per qualsiasi cosa di cui avesse bisogno. Penso che fu allora che iniziò ad avere fiducia nelle nostre intenzioni. Ci disse di recarci il giorno dopo a casa sua per aiutarlo a potare gli alberi. All’ora stabilita andammo a casa sua e iniziammo a lavorare al suo fianco. Nei mesi durante i quali si era preso cura di sua moglie, aveva trascurato il giardino e i mestieri di casa. C’era abbastanza lavoro da fare per tutti e tre. Andare a casa sua divenne un’esperienza di servizio settimanale: potammo gli alberi, estirpammo le erbacce e raccogliemmo la frutta. Non iniziammo a insegnare il messaggio evangelico, poiché, ogni qual volta stavamo per farlo, egli poneva velocemente fine alla nostra conversazione. Era a suo agio quando parlavamo della sua vita e della sua famiglia. Noi, per lo più, ascoltavamo.
Dopo circa un mese e mezzo, Pablo ci sorprese chiedendoci: «Vedrò veramente di nuovo mia moglie?» Con gioia gli rispondemmo che l’avrebbe rivista. Portammo testimonianza delle famiglie eterne e facemmo del nostro meglio per rispondere alle sue domande.
Insegnammo a Pablo il piano di salvezza. Egli fu toccato dalla dottrina. Prima che ce ne andassimo, aveva un elenco di domande cui desiderava trovare una risposta. Ci chiese, ad esempio: «Mia moglie avrà un corpo quando la rivedrò?» e «Saremo esenti dalle malattie e dal dolore?» Rispondemmo alle sue domande e fissammo un altro appuntamento per parlare dei principi del vangelo restaurato di Gesù Cristo.
Subito dopo, l’aspetto di Pablo cambiò: sorrideva più spesso e sembrava aver trovato pace. Aveva di fatto «[speranza] in un mondo migliore» (Ether 12:4). Il servizio che avevamo reso lo aveva aiutato ad avere fede nelle cose che gli insegnavamo.
Abbi fede nel fatto che le persone che sono state preparate ad accettare il messaggio della Restaurazione saranno poste sul tuo cammino. Dio, inoltre, ti porrà dove le tue buone azioni e parole prepareranno le persone ad accettare i missionari e i membri della Chiesa. In tutti i tuoi sforzi per trovare le persone cui insegnare, prega e cerca delle occasioni in cui servire, aiutare e incoraggiare la gente. Quando svolgi un servizio, parla con chiunque incontri. Abbi fede nel fatto che puoi condividere il vangelo restaurato.
In qualsiasi modo tu serva, devi farlo in virtù dell’amore che provi per i tuoi fratelli e le tue sorelle e, quindi, sperare, pregare e desiderare con fervore di insegnare loro il vangelo restaurato.
Nessuno sforzo è sprecato
Quando le persone scelgono di non interessarsi al vangelo restaurato, non hai sprecato il tuo tempo. Il tuo impegno costante nel servire e insegnare a quante più persone possibile è un modo in cui Dio prepara i Suoi figli per ricevere alla fine i Suoi servitori. Egli spesso tende la mano ai Suoi figli per mezzo di te. Anche quando le persone rifiutano la possibilità di conoscere il Vangelo, il tuo servizio e le tue parole sono una prova dell’amore di Dio nei loro confronti e possono piantare i semi che porteranno i futuri missionari e fedeli a mietere il raccolto.
Non ti scoraggiare quando le persone non accettano il Vangelo. Tu hai levato una voce di ammonimento e hai dato loro una chiara possibilità di scelta. I discepoli di Cristo sono addolorati quando la gente sceglie di non pentirsi, ma conservano la visione di chi essi sono e di che cosa stanno facendo. Continuano a spingersi innanzi con diligenza.
Idee per lo studio e l’applicazione
Studio personale
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Leggi la lettera seguente scritta da una missionaria ai genitori: «Su un autobus ho parlato del Vangelo con una donna meravigliosa. Stavamo ritornando da una riunione di distretto e c’era solo un posto libero, così mi sono seduta e ho iniziato a controllare la mia corrispondenza. La prima lettera che ho letto, ovviamente, era vostra, quella con le foto del piccolo Evan. Ho notato che anche la persona accanto a me stava guardando le foto. Ho alzato lo sguardo e ho incontrato gli occhi di una donna anziana. Lei mi ha fatto un mezzo sorriso e ha guardato fuori del finestrino, poi ha chiuso gli occhi, come se volesse dormire. Ho pregato: ‹Padre celeste, vorrei parlare con lei. Ti prego di aiutarmi›. Un minuto dopo ha aperto gli occhi, si è messa con la schiena diritta e io le ho subito detto: ‹Non pensa che sia carina?› Le ho mostrato le foto del piccolo Evan e ho iniziato a parlarle delle famiglie. Le ho chiesto dei suoi figli: i suoi occhi si sono riempiti di lacrime e mi ha raccontato di come sua figlia la odiasse e non volesse avere nulla a che fare con lei. Ha pianto e io ho pianto con lei. Le ho parlato del piano di salvezza e di come il Padre celeste conosca lei e ciò che sta attraversando. Tra le lacrime, le ho detto che sapevo che sua figlia l’amava, perché sono figlia di una madre che mi ama e che io amo. Le ho spiegato che a volte le persone prendono delle cattive decisioni e che sua figlia ha il libero arbitrio. Mi ha risposto con un sorriso: ‹Scommetto che manchi molto a tua madre e che la prossima volta che ti vedrà non ti lascerà più›. Mi ha ringraziato per aver parlato con lei e mi ha dato il suo indirizzo in modo che potessimo parlarle del Vangelo. Mentre scendeva dall’autobus, mi ha detto: ‹Sono salita sull’autobus sbagliato, ma non sono scesa. Nessuno si era seduto accanto a me prima che tu arrivassi… e guarda che cosa è successo›. Il piano di Dio è perfetto!»
Quali principi contenuti in questo capitolo vedi messi in pratica nel racconto? Ripassa il capitolo e rispondi scrivendo un elenco nel diario di studio. Oggi, quale principio puoi cercare di mettere in pratica?
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Leggi Giovanni 15:12–13; 21:15–17;1 Tessalonicesi 2; Mosia 18:8–10. Come te la stai cavando nel compito di amare e servire le persone? In che modo puoi migliorare? Scrivi le risposte nel diario di studio.
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In che modo le persone sapranno che sei un servitore del Signore? Meditando su questa domanda, studia Moroni 7:3–5; Matteo 7:20; Giovanni 13:34–35. Scrivi i tuoi pensieri nel diario di studio.
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Leggi 3 Nefi 18:31–32; Alma 8:16; Alma 24:7–8; Alma 32:41. Pensa a quello che insegnano questi versetti sul fatto di collaborare con gli ex simpatizzanti. Scrivi sul diario di studio ciò che impari e insegnalo al collega.
Studio con il collega
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Servendovi dell’agenda, programmate d’incontrarvi con i nuovi convertiti. Chiedete loro in che modo sono stati preparati a ricevere il Vangelo. Ponete domande come: quando è venuto in contatto con la Chiesa per la prima volta? Alla fine che cosa l’ha convinta a incontrarsi con i missionari? Scrivete sul diario di studio ciò che imparate.
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Esaminate ognuna delle motivazioni seguenti. Usando le lezioni, preparate un approccio semplice da adottare nella ricerca delle persone cui insegnare il messaggio evangelico. Esercitatevi a insegnare in una situazione in cui cercate le persone e collegate subito ogni motivazione alla Restaurazione.
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Il bisogno di avere una guida e uno scopo nella vita.
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Il desiderio di avvicinarsi a Dio.
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Il bisogno di aiuto nel prendere decisioni importanti.
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Leggete le pagine 66–68 di Our Search for Happiness e 69–72 di Siate fedeli per comprendere meglio le basi dottrinali del lavoro genealogico. Preparate individualmente un discorso sul lavoro genealogico e condividetelo tra di voi.
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Immaginate di essere trasferiti insieme in una zona nuova. Trovate il libro di area in buone condizioni, ma non avete simpatizzanti. Che cosa fareste per avere quanto prima un gruppo di persone cui insegnare? Programmate il modo per rendere operative oggi alcune di queste idee.
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L’idea seguente ha funzionato con molti missionari e membri della Chiesa. Leggete e studiate insieme l’idea.
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Aiutate i fedeli a fare un elenco di amici, parenti e conoscenti ai quali potrebbero far conoscere il Vangelo. Esaminate l’elenco con loro e aiutateli a scegliere mediante la preghiera qualcuno che vorrebbero preparare ad ascoltare il Vangelo.
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Aiutateli a stabilire la data entro la quale (a) cercheranno di preparare la persona o la famiglia a essere istruita nella loro casa, oppure (b) svolgeranno un’altra attività d’integrazione per prepararle. Una data stabilita dà ai membri un obiettivo che li aiuta a esercitare la fede.
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Aiutateli a programmare quello che faranno da adesso alla data stabilita.
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Tenetevi spesso in contatto con questi fedeli per sostenerli e incoraggiarli. Invitateli a parlare dei loro successi e delle loro preoccupazioni.
Esaminate in che modo potete mettere in pratica quest’idea nel luogo in cui state servendo.
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Riunioni di distretto e conferenze di zona
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Leggi ed esamina la sezione «Come trovare le persone grazie ai tuoi sforzi».
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Esamina il modo in cui queste idee hanno aiutato i missionari a trovare le persone cui insegnare.
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Elenca su una lavagna altre idee per trovare le persone cui insegnare. Invita i missionari a spiegare le loro idee.
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Invita i missionari a stabilire delle mete personali per migliorare nello sforzo di trovare le persone cui insegnare.
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Crea un elenco di situazioni in cui trovare le persone cui insegnare.
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Assegna a ogni missionario una situazione. Lascia ai missionari cinque minuti per prepararsi a dire come insegnerebbero il messaggio della Restaurazione. Invitali, se necessario, a consultare la lezione «Il messaggio della restaurazione del vangelo di Gesù Cristo».
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Poni l’accento sull’importanza di adattare la lunghezza del messaggio alla situazione. Ad esempio, i missionari possono trascorrere più tempo a insegnare in casa di un membro della Chiesa rispetto a quando insegnano in un supermercato.
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Consenti a quanti più missionari possibile di insegnare il messaggio della Restaurazione nella situazione loro assegnata.
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Insegna i principi spiegati nella sezione «Insegna quando trovi e cerca quando insegni».
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Incarica ogni missionario di preparare un messaggio di un minuto e di condividerlo in una situazione finalizzata a trovare le persone cui insegnare. Questi messaggi devono basarsi sulla dottrina contenuta nelle lezioni missionarie.
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Invita i missionari a esercitarsi a condividere tra di loro il messaggio di un minuto. Potresti pensare a una varietà di situazioni nelle quali trovare le persone cui insegnare come, ad esempio, a casa di un fedele, sull’uscio di casa, lungo il marciapiede o contattando un «riferimento». Chiedi ai missionari di esercitarsi a insegnare in ognuna di queste situazioni.
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Presidente di missione
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Stabilire un esempio di lavoro membro-missionario in seno alla propria famiglia. Parlare delle proprie esperienze con i missionari e i membri della Chiesa.
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Parlare con i dirigenti del sacerdozio del modo migliore in cui i missionari possano trovare le persone alle quali insegnare il Vangelo nella loro missione.
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Organizzare delle riunioni al caminetto missionarie alle quali poter parlare ai simpatizzanti che vivono nell’area della missione. Coordinare gli sforzi con i dirigenti locali del sacerdozio per aprire il caminetto ai fedeli che possono portare gli amici. Nella riunione al caminetto, prima di parlare, chiedere ai nuovi convertiti di portare testimonianza e raccontare la storia della loro conversione. Basare il discorso sul messaggio della Restaurazione.
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Mostrare ai missionari il proprio albero genealogico con le quattro generazioni e spiegare in che modo lo si usi per trovare le persone cui insegnare il Vangelo.
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Andare occasionalmente con i missionari per aiutarli a trovare le persone cui insegnare.