Capitolo 23
Le benedizioni del sacro tempio
“Le ordinanze del tempio diventano le benedizioni supreme che la Chiesa ha da offrire”.
Dalla vita di Gordon B. Hinckley
“Penso che nessun membro della Chiesa riceva quanto di meglio questa Chiesa ha da dare finché non ha ricevuto le benedizioni della casa del Signore”, ha affermato il presidente Gordon B. Hinckley alla sessione generale del sacerdozio della conferenza generale di ottobre 1997. “Di conseguenza facciamo tutto il possibile per affrettare la costruzione di questi sacri edifici e rendere più disponibili le benedizioni che in essi si ricevono”.1 Egli elencò molti templi in varie fasi di progettazione e costruzione e poi fece un annuncio che avrebbe cambiato la vita delle persone in tutto il mondo:
“Vi sono molte zone della Chiesa abbastanza remote dove i fedeli sono pochi, senza prospettive di un grande aumento nel prossimo futuro. Dovremmo forse negare per sempre le benedizioni delle ordinanze del tempio a coloro che vivono in questi luoghi? Durante una visita che abbiamo fatto in una di queste zone, alcuni mesi fa, abbiamo meditato a lungo su questo problema. Riteniamo che la risposta sia stata semplice e chiara.
Costruiremo dei piccoli templi in alcune di queste zone […]. Saranno edifici costruiti secondo le norme stabilite per i templi, che sono molto più elevate delle norme per le case di riunione, e in questi templi si potranno celebrare i battesimi per i morti, le cerimonie delle investiture, i suggellamenti e tutte le altre ordinanze che si ricevono nella casa del Signore sia per i vivi che per i morti”.2
L’ispirazione per questo piano era iniziata più di vent’anni prima, quando il presidente Hinckley serviva come presidente del Comitato per i templi della Chiesa. Preoccupato del fatto che molti Santi degli Ultimi Giorni non avessero facile accesso alle benedizioni del tempio, egli scrisse nel suo diario: “La Chiesa potrebbe costruire molti templi [più piccoli] allo stesso costo del Tempio di Washington [allora in costruzione]. Questo porterebbe i templi alle persone invece di far percorrere vaste distanze alle persone per arrivarci”.3
Nel 1997 una rivelazione del Signore portò in vita quest’idea. Il presidente Hinckley disse qualcosa in merito a quella rivelazione durante la preghiera dedicatoria del tempio messicano di Colonia Juárez, nello Stato di Chihuahua. “Fu qui nel Messico settentrionale”, egli pregò, “che Tu hai rivelato l’idea e il progetto di un tempio più piccolo, completo in ogni dettaglio necessario, ma adatto per dimensioni alle necessità e alle circostanze dei membri della Chiesa in quest’area della Tua vigna. Tale rivelazione scaturì dal desiderio e dalla preghiera di aiutare la Tua gente leale e fedele che si trova in queste colonie”.4
Sei mesi dopo aver annunciato il progetto di costruire templi più piccoli, il presidente Hinckley fece un altro annuncio significativo:
“Durante gli ultimi mesi abbiamo viaggiato in lungo e in largo tra i membri della Chiesa. Abbiamo incontrato molte persone che possiedono pochi beni di questo mondo, ma che hanno in cuore una grande e ardente fede in questo lavoro degli ultimi giorni. Essi amano la Chiesa. Amano il Vangelo. Amano il Signore e vogliono fare la Sua volontà. Pagano la decima, per quanto modesta sia la somma. Compiono immensi sacrifici per andare al tempio. Viaggiano per lunghi giorni ogni volta su autobus sgangherati, su vecchie navi. Risparmiano il loro denaro e rinunciano a tante cose per poter compiere questo viaggio.
Hanno bisogno di templi più vicini alle loro case — templi piccoli, belli e pratici. Di conseguenza, colgo questa occasione per annunciare a tutta la Chiesa un programma che prevede la costruzione immediata di circa trenta piccoli templi. […]
Non sarà un’impresa da poco. Nulla sia pur lontanamente simile a questo è mai stato tentato in passato. […] Questo aggiungerà in totale quarantasette nuovi templi ai cinquantuno attualmente in funzione. Penso che faremo meglio ad aggiungerne altri due, per portare il loro numero a cento per la fine di questo secolo, quando saranno trascorsi duemila anni ‘dalla venuta del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo nella carne’ (DeA 20:1). Nell’esecuzione di questo programma ci muoviamo a un ritmo mai veduto in passato”.5
L’1 ottobre 2000, il presidente Hinckley dedicò il Tempio di Boston, nel Massachusetts [USA], il centesimo tempio in funzione,. Prima della fine dell’anno, egli dedicò altri due templi in Brasile. Alla sua morte, il 27 gennaio 2008, la Chiesa aveva 124 templi in funzione e 13 annunciati. Dei centoventiquattro templi in funzione, il presidente Hinckley aveva partecipato alla progettazione e alla costruzione della maggior parte di essi, e ne aveva personalmente dedicati ottantacinque.
Anche se il presidente Hinckley annunciò tanti nuovi templi e anche se si meravigliava della loro bellezza, egli rammentava ai Santi degli Ultimi Giorni lo scopo di quei sacri edifici: benedire gli individui e le famiglie, singolarmente. Parlando del Tempio di San Diego, in California, affermò: “È un edificio magnifico; pur con tutta la sua bellezza, però, la struttura non è l’obiettivo finale ma soltanto un mezzo per raggiungerlo. Quella struttura è stata eretta e dedicata per celebrare le sacre ordinanze che il Signore ha rivelato in questo tempo”.6
In un’altra occasione disse: “Nessuna persona ha tutto il Vangelo finché non è in grado di ricevere [le ordinanze del tempio]. Ed è responsabilità di ciascuno di noi far sì che le strutture siano disponibili. Non so quanto durerò ancora, ma spero di finire i miei giorni costruendo i templi del Signore, portando i templi alle persone in modo che possano avere le meravigliose benedizioni che [lì] si possono ottenere”.7
Insegnamenti di Gordon B. Hinckley
1
I templi sono espressioni della nostra testimonianza e rappresentano il culmine del nostro culto
Ogni tempio costruito dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni si erge come espressione della testimonianza di questo popolo che Dio, nostro Padre Eterno vive, che Egli ha un piano per aiutare i Suoi figli e le Sue figlie di tutte le generazioni, che il Suo Beneamato Figliuolo, Gesù il Cristo, nacque a Betleem di Giudea e fu crocifisso sulla croce del Golgota, è il Salvatore e il Redentore del mondo, il cui sacrificio espiatorio rende possibile l’adempimento di quel piano nella vita eterna di chiunque accetti e segua il Vangelo.8
Tutto ciò che avviene nel tempio edifica e nobilita. Parla della vita qui e della vita dopo la tomba. Parla dell’importanza dell’individuo come figlio di Dio. Parla dell’importanza della famiglia come creazione dell’Onnipotente. Parla dell’eternità del rapporto matrimoniale. Parla di continuazione di glorie maggiori. È un luogo di luce, un luogo di pace, un luogo d’amore dove trattiamo le cose dell’eternità.9
Ogni tempio […] si erge come monumento della nostra credenza nell’immortalità dell’anima, che la vita terrena è parte, per così dire, di una scalata e che certamente come adesso c’è vita, così ci sarà dopo. Questa è la nostra ferma credenza. Ci perviene attraverso l’Espiazione del Salvatore e il tempio diventa, come ho già indicato, il ponte tra questa vita e la vita a venire. [Il tempio riguarda] le questioni dell’immortalità.10
Questi edifici particolari e meravigliosi e le ordinanze che vengono impartite in essi rappresentano il punto culminante del nostro culto. Queste ordinanze diventano le più profonde espressioni della nostra teologia.11
Le cose sacre meritano una sacra considerazione. […] Quando uscite dalla porta della Casa del Signore, mostratevi fedeli al sacro obbligo di non parlare di ciò che è sacro e santificato.
Il Signore disse: “Ricordatevi che ciò che viene dall’alto è sacro, e se ne deve parlare con cura, e su impulso dello Spirito” (DeA 63:64). Ed ancora: “Non scherzare con le cose sacre” (DeA 6:12).12
2
Tramite le ordinanze del tempio noi riceviamo le benedizioni supreme del Vangelo
Questi templi, che ora sono presenti in tutto il mondo, sono necessari al totale adempimento dell’Espiazione del Salvatore. Qui, sotto l’autorità del Santo Sacerdozio, saranno somministrate quelle ordinanze che conducono non soltanto alla salvezza, ma anche all’Esaltazione eterna.13
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dette la Sua vita sulla croce del Calvario in Espiazione dei peccati del mondo. Il Suo sacrificio fu fatto a beneficio di ciascuno di noi; grazie a questo sacrificio tutti hanno la promessa della risurrezione, e ciò per grazia di Dio, senza alcuno sforzo da parte degli uomini. Oltre a questo, abbiamo le chiavi del santo sacerdozio che il Signore conferì ai Dodici durante la Sua vita terrena, chiavi che furono restaurate in questa dispensazione da coloro che le detenevano nell’antichità; per mezzo di queste ci sono pervenute altre grandi benedizioni, comprese quelle ordinanze uniche e straordinarie che sono celebrate nella casa del Signore. Soltanto in queste ordinanze si realizza l’esercizio della “pienezza del sacerdozio” (DeA 124:28).14
Le ordinanze del tempio diventano le benedizioni supreme che la Chiesa ha da offrire.15
Le benedizioni del tempio sia per le donne che per gli uomini che sono degni di entrare nei sacri edifici […] includono [le nostre abluzioni] e le nostre unzioni, onde possiamo presentarci puri al cospetto del Signore; includono una fase di apprendimento durante la quale ci viene conferita [un’investitura] di obblighi e benedizioni che ci stimola a tenere un comportamento coerente con i principi del Vangelo; includono le ordinanze di suggellamento mediante le quali ciò che viene legato sulla terra viene legato anche in cielo, provvedendo così alla continuità della famiglia.16
[Una volta fui] chiamato in ospedale, al capezzale di una madre che si trovava nella fase terminale di una grave malattia. Infatti morì poco tempo dopo, lasciando il marito e quattro figli, tra i quali un bambino di sei anni. Nella famiglia c’era un dolore profondo, [intenso] e tragico, ma al di là delle loro lacrime, c’era una bellissima fede e la certezza che, benché in quel momento vi fosse una triste separazione, un giorno vi sarebbe stata una felice riunione, poiché quel matrimonio era iniziato con un suggellamento per il tempo e per l’eternità nella casa del Signore, sotto l’autorità del santo sacerdozio. […]
Molti hanno viaggiato [a lungo] per ricevere le benedizioni del matrimonio nel tempio. Ho visto un gruppo di Santi degli Ultimi Giorni del Giappone, prima della costruzione di un tempio nel proprio paese, che avevano risparmiato anche sul cibo per poter compiere il lungo viaggio che li avrebbe portati al Tempio delle Hawaii. Prima di avere un tempio a Johannesburg, incontrammo persone che avevano fatto a meno delle cose essenziali della vita per permettersi un viaggio di 11.000 chilometri, dal Sud-Africa al tempio inglese nel Surrey. C’era una luce nei loro occhi, un sorriso ed una testimonianza sulle loro labbra, che i loro sacrifici erano stati più che ripagati.
E mi ricordo di avere ascoltato in Nuova Zelanda la testimonianza di un uomo che veniva dall’altra parte dell’Australia. Qualche anno prima si era sposato civilmente, poi essendosi unito alla Chiesa con sua moglie ed i suoi figli, aveva attraversato tutto quel vasto continente e il mare di Tasman per raggiungere Auckland e giù fino al tempio nella bellissima Valle di Waikato. Ricordo ancora le sue parole: “Non avevamo abbastanza soldi per venire. Tutto ciò che possedevamo al mondo era rappresentato da una vecchia macchina, alcuni mobili e le nostre stoviglie. Così dissi alla mia famiglia: ‘Non possiamo permetterci di andare’. Poi guardai il volto della mia bellissima moglie e quelli dei miei bellissimi figli e dissi ancora: “Non possiamo permetterci di non andare. Se il Signore mi dà la forza posso lavorare e guadagnare abbastanza per comprare un’altra macchina, altri mobili ed altre stoviglie, mentre, se dovessi perdere questi miei cari, sarei invero molto povero in questa vita e nell’eternità’”.17
Non stupiamoci quindi, miei cari fratelli e sorelle, se all’inaugurazione [dei] templi io ho visto piangere degli uomini forti mentre abbracciavano le loro mogli davanti agli altari di queste sacre case, ho visto piangere padri e madri mentre abbracciavano i loro figli davanti a questi stessi altari. Per mezzo del potere che qui viene esercitato essi sono giunti alla certezza che né il tempo né la morte possono distruggere i legami che li uniscono.18
3
Il tempio è un santuario di servizio in cui riceviamo le ordinanze di salvezza in favore di coloro che sono morti senza ricevere il Vangelo
Vi sono innumerevoli persone che sono vissute su questa terra senza aver mai avuto la possibilità di conoscere il Vangelo. Saranno esse private delle benedizioni che vengono offerte nei templi [della Chiesa]?
Per mezzo di procuratori viventi che prendono il posto dei morti, le stesse ordinanze sono disponibili a coloro che hanno lasciato questa vita. Nel mondo degli spiriti [essi sono liberi] di accettare o di rifiutare queste ordinanze terrene celebrate per loro, fra le quali il battesimo, il matrimonio e il suggellamento dei legami familiari. Nel lavoro del Signore non si fanno imposizioni, ma si offrono delle possibilità.19
Questo è un santuario dedicato al servizio. La maggior parte del lavoro svolto in questa sacra casa è celebrato per procura in favore di coloro che sono passati oltre il velo della morte. Non conosco altro lavoro che possa essere paragonato a questo. Esso si avvicina di più al sacrificio compiuto dal Figlio di Dio per tutta l’umanità di qualsiasi altro lavoro di cui sono a conoscenza. Nessuno si aspetta ringraziamenti da coloro che nell’aldilà diventano i beneficiari di questo servizio consacrato. È un servizio svolto dai vivi in favore dei morti. È un servizio che è l’essenza stessa dell’altruismo.20
Abbiamo ricordato [a ragazzi e ragazze][…] che questi templi non sono soltanto per i loro genitori, ma anche per loro. Quando compiono dodici anni possono entrare nella casa del Signore e fungere da procuratori per battezzare coloro che stanno dall’altra parte del velo della morte. Quanto è grande e altruista questo lavoro! È meraviglioso che i nostri giovani partecipino a quest’opera [completamente altruistica] in favore di coloro che non sono in grado di fare queste cose.
Strettamente connesso a questa crescente attività nei templi è l’aumento del lavoro di ricerca [di storia familiare]. I computer con le loro innumerevoli funzioni consentono di accelerare questo lavoro, e le persone approfittano delle nuove tecniche messe a loro disposizione. Come non vedere la mano del Signore in tutto questo? Man mano che migliorano le prestazioni dei computer, cresce il numero dei templi per adeguarsi allo svolgimento di una maggiore mole di lavoro genealogico.21
Siamo responsabili per la benedizione, la benedizione eterna, di tutti coloro che sono vissuti sulla terra, le innumerevoli generazioni di uomini e donne che sono vissuti sulla terra, tutti quelli che vivono oggi sulla terra e tutti quelli che vivranno un giorno sulla terra. Quanto è grande la nostra responsabilità. Dobbiamo ergerci un po’ più in alto e sforzarci un po’ di più per adempierla.22
Coloro che sono dall’altra parte, che non sono morti ma vivi in quanto allo spirito, gioiranno e saranno lieti quando si risveglieranno e procederanno lungo la via che porta all’[immortalità e alla vita eterna]” (Mosè 1:39).23
4
Ci aspettano grandi benedizioni se ci manteniamo degni e andiamo spesso al tempio
Oggi vi lancio […] la sfida di mettere in ordine la vostra vita, di essere degni di andare alla casa del Signore e là di prendere parte alle benedizioni che sono unicamente vostre. […] I requisiti sono grandi, ma ancor più grandi sono le benedizioni.24
Esorto i nostri fedeli di ogni dove, con tutta la capacità di persuasione che possiedo, a vivere in modo degno da detenere una raccomandazione per il tempio, a chiederla e considerarla come un bene prezioso e a compiere uno sforzo più grande per andare alla casa del Signore e essere partecipi dello spirito e delle benedizioni che ivi si trovano.25
Sia che vi rechiate al tempio frequentemente o meno, qualificatevi per una raccomandazione per il tempio e tenetela sempre con voi in modo da ricordarvi cosa ci si aspetta da voi come Santo degli Ultimi Giorni.26
Sono convinto che ogni uomo o donna che va al tempio con sincerità e con fede esca dalla casa del Signore essendo un uomo o una donna migliore. In tutti noi c’è la necessità di un costante miglioramento. Ogni tanto c’è la necessità di lasciare i rumori e i tumulti del mondo per entrare tra le mura di una sacra casa di Dio, per sentire il Suo Spirito in un ambiente di santità e di pace.27
Questo sacro edificio diventa una scuola di istruzione nelle dolci e sacre cose di Dio. Qui viene per noi delineato il piano del nostro affettuoso Padre in favore dei Suoi figli e delle Sue figlie di ogni generazione. Qui vediamo descritta davanti a noi l’odissea dell’eterno viaggio dell’uomo dall’esistenza pre-terrena attraverso questa vita fino alla vita nell’aldilà. Qui si insegnano con chiarezza e semplicità, bene a portata della comprensione di tutti coloro che le ascoltano, le grandi e fondamentali verità della vita. […]
Il tempio è anche un luogo dove si ricevono ispirazioni e rivelazioni personali. Sono innumerevoli le persone che, in tempi di tensione, quando dovevano prendere decisioni difficili e affrontare problemi complicati, sono venute al tempio in digiuno e preghiera a cercare la guida divina. Molti [hanno reso] testimonianza che, anche se non hanno udito la voce della rivelazione, hanno ricevuto una chiara impressione sulla condotta da seguire, sul momento o in seguito, in risposta alle loro preghiere.
Il tempio è una sorgente di eterne verità. “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete” (Giovanni 4:14). Qui si insegnano verità di natura divina per la loro sostanza ed eterne per le loro implicazioni.
Per coloro che entrano dentro queste mura, questa casa diventa una casa di alleanze. Qui noi promettiamo, con solennità e santità, di mettere in pratica il vangelo di Gesù Cristo nella sua più nobile espressione. Qui ci impegniamo con Dio nostro Padre Eterno a osservare i principi che sono le fondamenta della vera religione.28
Per voi la vita è piena di affanni? Avete problemi, apprensioni e preoccupazioni? Desiderate la pace nel vostro cuore e la possibilità di comunicare col Signore e di meditare sulle Sue vie? Recatevi alla casa del Signore e lì sentirete il Suo Spirito, entrerete in comunione con Lui e proverete una pace che non troverete da nessun’altra parte.29
Nei momenti di oscurità, cercate di recarvi alla casa del Signore e di chiudere fuori il mondo. Ricevete le Sue sacre ordinanze ed estendetele ai vostri antenati. Alla conclusione di una sessione nel tempio, sedete tranquillamente nella sala celeste e meditate sulle benedizioni che avete ricevuto per voi stessi o per coloro che sono nell’aldilà. Il vostro cuore sarà colmo di gratitudine e i pensieri sulle verità eterne del grandioso piano di felicità del Signore si infonderanno nella vostra anima.30
In questo mondo rumoroso, indaffarato e competitivo, quale benedizione è per noi avere una casa sacra dove potere sperimentare l’influenza purificatrice dello Spirito del Signore. L’egoismo è l’elemento che più influisce sui nostri sentimenti. Dobbiamo superarlo, e non c’è modo migliore che andare alla casa del Signore e ivi servire nel lavoro per procura a favore di coloro che si trovano al di là del velo della morte. […]
Dunque, […] vi esorto ad approfittare dei grandi vantaggi di questa benedizione. Raffinerà la vostra natura. Rimuoverà il guscio di egoismo in cui la maggior parte di noi vive. Porterà letteralmente un elemento purificatore nella nostra vita e ci renderà uomini e donne migliori.31
So che siete pieni di impegni. So che avete molto da fare, ma vi faccio la promessa che se andrete alla casa del Signore, sarete benedetti e la vostra vita sarà migliore. Ora, per favore, miei fratelli e sorelle, per favore, approfittate della grandiosa possibilità di andare alla casa del Signore e di prendere parte alle meravigliose benedizioni che sono pronte per voi in quel luogo.32
Sussidi didattici
Domande
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Il presidente Hinckley ha detto che le ordinanze del tempio sono “le più profonde espressioni della nostra teologia” (sezione 1) e “le benedizioni supreme che la Chiesa ha da offrire” (sezione 2). Quali sono alcune benedizioni che avete ricevuto grazie a queste ordinanze?
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Il presidente Hinckley ha parlato di uomini e di donne che hanno versato lacrime di gioia nei templi (vedere la sezione 2). In base alla vostra esperienza, perché le ordinanze del tempio suscitano tali profondi sentimenti?
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Riguardo all’opera di redenzione dei morti, il presidente Hinckley ha detto: “È meraviglioso che i nostri giovani partecipino a quest’opera [completamente altruistica]” (sezione 3). Che cosa possono fare genitori e giovani per rendere insieme questo servizio?
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Che cosa possiamo fare per avere il tempo di servire e rendere il culto nel tempio? In quali modi il nostro servizio nel tempio influenza la nostra vita al di fuori del tempio? (Per alcuni suggerimenti, vedere la sezione 4). In che modo andare al tempio vi ha benedetto?
Passi scritturali correlati
Esodo 25:8; 1 Re 6:11–13; DeA 88:119–20; 109:12–13, 24–28; 110:1–10; 128:22–24
Sussidi per lo studio
“Parla con altri di quello che hai imparato, poiché così facendo chiarirai meglio i concetti e riuscirai a ricordare meglio quello che hai appreso” (Insegnare: non c’è chiamata più grande [2000], 17).