Nel corso di questa dispensazione, i membri della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli hanno parlato spesso delle ordinanze e delle alleanze del tempio. Qui di seguito sono riportate diverse citazioni, organizzate per argomento, che illustrano come questi argomenti sacri sono stati trattati in contesti diversi. Clicca per espandere una sezione. Dove disponibile, un link consente di consultare il documento originale.
Battesimo e confermazione
Presidente Russell M. Nelson
“Ogni volta che fate qualcosa che aiuta qualcuno — che sia da questo lato del velo o dall’altro — a fare un passo verso la stipula di alleanze con Dio e il ricevimento delle proprie ordinanze battesimali e del tempio, voi state contribuendo a radunare Israele. È davvero molto semplice”.
O speranza d’Israele, riunione mondiale per i giovani, 3 giugno 2018
Presidente Thomas S. Monson
“Ora, miei giovani amici che siete nell’adolescenza, abbiate sempre il tempio tra i vostri obiettivi. Non fate nulla che vi impedirà di entrare per le sue porte e di prendere parte alle sue sacre ed eterne benedizioni. Io lodo coloro che vanno regolarmente al tempio per svolgere i battesimi per i morti, alzandosi presto al mattino per poter partecipare ai battesimi prima dell’inizio della scuola. Non riesco a pensare a un modo migliore per iniziare la giornata”.
Il sacro tempio: un faro per il mondo, conferenza generale di aprile 2011
Anziano David A. Bednar
“Invito i giovani della Chiesa a conoscere e a sentire lo Spirito di Elia. Vi esorto a studiare, a cercare i vostri antenati e a prepararvi a celebrare i battesimi per procura nella casa del Signore per i vostri defunti [vedere Dottrina e Alleanze 124:28–36]. Inoltre vi invito ad aiutare gli altri a ricostruire la loro genealogia. Se risponderete con fede a questo invito, i vostri cuori si volgeranno ai padri. […] La vostra testimonianza del Salvatore e la vostra conversione diverranno profonde e imperiture. E vi prometto che sarete protetti contro la sempre più intensa influenza dell’avversario. Se parteciperete a questa santa opera e l’amerete, sarete protetti nel corso della vostra giovinezza e per tutta la vostra vita”.
Il cuore dei figli si volgerà, conferenza generale di ottobre 2011
Anziano Quentin L. Cook
“La combinazione del crescente numero di templi e della tecnologia avanzata per adempiere le nostre sacre responsabilità legate alla storia familiare nei confronti dei nostri antenati rende questo periodo il più benedetto della storia. Gioisco della straordinaria fedeltà dei nostri giovani nell’indicizzare e nel trovare i propri antenati e poi nel celebrare il battesimo e la confermazione nel tempio. Siete letteralmente tra i salvatori sul monte Sion menzionati nella profezia”.
Vedetevi nel tempio, conferenza generale di aprile 2016
Anziano Gary E. Stevenson
“La Prima Presidenza ha invitato ‘i membri della Chiesa adulti a detenere una valida raccomandazione per il tempio e ad andare al tempio più spesso’ [laddove lo consentono il tempo a disposizione e le circostanze]; inoltre, ha esortato i fedeli a ‘sostituire alcune attività ricreative con il servizio reso nel tempio’. I Fratelli hanno anche esortato ‘i nuovi membri e i giovani della Chiesa di oltre dodici anni a vivere in modo degno di prendere parte a questa grande opera, che consiste nello svolgere i battesimi e le confermazioni per procura’. [Lettera della Prima Presidenza, 11 marzo 2003]”.
Sacre case, sacri templi, conferenza generale di aprile 2009
Anziano Richard G. Scott
“Voi giovani volete un modo sicuro per eliminare l’influenza dell’avversario nella vostra vita? Immergetevi nella ricerca dei vostri antenati, preparate i loro nomi per le sacre ordinanze per procura disponibili nel tempio e poi andate al tempio in loro vece per ricevere le ordinanze del battesimo e del dono dello Spirito Santo. Quando sarete più grandi potrete ricevere anche le altre ordinanze di salvezza. Non riesco a pensare a una maggiore protezione dall’influenza dell’avversario nella vostra vita”.
La gioia di redimere i morti, conferenza generale di ottobre 2012
Indumenti del tempio e abiti cerimoniali
Presidente Russell M. Nelson
“Indossare l’indumento del tempio ha un profondo significato spirituale. Esso rappresenta un impegno duraturo. Proprio come il Salvatore dimostrò la necessità di resistere fino alla fine, anche noi, indossando l’indumento [fedelmente], dimostriamo di volerci rivestire dell’armatura di Dio. In questo modo ci dimostriamo fedeli a Dio e alle alleanze che abbiamo stretto con Lui”.
La preparazione personale per ricevere le benedizioni del tempio, conferenza generale di aprile 2001
Presidente Russell M. Nelson
“Se volete davvero saperne di più sull’antichità degli indumenti del tempio, scopritelo da soli nell’Antico Testamento. L’Antico Testamento è pieno di riferimenti agli indumenti speciali del tempio”.
Teachings of Russell M. Nelson, 372
Presidente Boyd K. Packer
“In relazione a queste ordinanze, nel tempio sarete ufficialmente rivestiti dell’indumento del tempio e vi saranno promesse meravigliose benedizioni ad esso collegate. È importante che prestiate attento ascolto quando queste ordinanze saranno celebrate e che vi sforziate di ricordare le benedizioni promesse e le condizioni in base alle quali si realizzeranno”.
Gli indumenti sacri del tempio
“Gli abiti del tempio de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, noti come abiti del santo sacerdozio, vengono indossati solo all’interno dei templi dei santi degli ultimi giorni e sono riservati per i più importanti sacramenti della fede. Il bianco rappresenta la purezza. Non vi è alcun emblema o grado. L’apostolo con maggior anzianità di servizio e il convertito più recente sono indistinguibili, quando sono vestiti allo stesso modo. Gli uomini e le donne indossano abiti simili. Le vesti semplici uniscono il simbolismo religioso a richiami all’antichità che riprendono antichi scritti tratti dal libro di Esodo”.
Gli indumenti sacri del tempio
Gli indumenti sacri del tempio
“Molti membri fedeli della Chiesa, sotto gli abiti, indossano i garment, che hanno un profondo significato religioso. Simile nell’aspetto a normale biancheria intima semplice, questo indumento a due pezzi viene abitualmente chiamato ‘garment del tempio’. […] I garment vengono indossati dai membri adulti della Chiesa che, nei templi de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, hanno fatto promesse sacre di fedeltà ai comandamenti di Dio e al vangelo di Gesù Cristo. Per i membri della Chiesa, i modesti garment del tempio, portato sotto gli abiti normali, insieme ai paramenti simbolici indossati durante le cerimonie nel tempio rappresentano l’aspetto sacro e personale del loro rapporto con Dio e il proprio impegno a condurre una vita onesta e retta”.
Iniziatorie per l’investitura – Abluzione e unzione
Presidente Gordon B. Hinckley
“C’è un obiettivo che va oltre la Risurrezione: l’Esaltazione nel regno di nostro Padre. Sarà raggiunta tramite l’obbedienza ai comandamenti di Dio. Inizierà con l’accettazione di Dio quale nostro Padre Eterno e di Suo Figlio quale Redentore vivente. Comporterà la partecipazione a varie ordinanze, ciascuna delle quali è importante e necessaria. La prima di queste è il battesimo per immersione nell’acqua senza il quale, secondo il Salvatore, un uomo non può entrare nel regno di Dio. Deve essere seguito dalla nascita dello Spirito, il dono dello Spirito Santo. Poi, in successione nel corso degli anni, giungeranno, per gli uomini, l’ordinazione al sacerdozio, seguita dalle benedizioni del tempio sia per gli uomini sia per le donne che sono degni di entrarvi. Queste benedizioni del tempio includono le abluzioni e le unzioni, cosicché possiamo essere puri di fronte al Signore. Includono una fase di apprendimento durante la quale ci viene conferita un’investitura composta da obblighi e benedizioni che ci stimolano a tenere un comportamento coerente con i principi del Vangelo; includono le ordinanze di suggellamento tramite le quali ciò che viene legato in terra viene legato in cielo, provvedendo in tal modo alla continuità della famiglia”.
Temples and Temple Work, Ensign, febbraio 1982
Presidente Spencer W. Kimball
“Joseph Smith conferì ai Dodici Apostoli tutte le chiavi, l’autorità ed il potere che egli stesso possedeva e che aveva ricevuto dal Signore. Egli diede loro ogni investitura, ogni abluzione e unzione, e amministrò loro le ordinanze di suggellamento”.
We Thank Thee, O God, for a Prophet, October 1972 general conference
Presidente Boyd K. Packer
“Le ordinanze dell’abluzione e dell’unzione vengono spesso definite nel tempio come ordinanze iniziatorie. Al nostro scopo basterà dire soltanto quanto segue: legati all’investitura sono le abluzioni e le unzioni — estremamente simboliche per natura, ma che promettono benedizioni definite e immediate, oltre che future”.
La preparazione per entrare nel sacro tempio
Anziano James E. Talmage
“Sul lato nord del battistero si trovano ampi e comodi spogliatoi usati dai fratelli; sul lato sud si trovano spogliatoi altrettanto adeguati per le sorelle. Sono state anche predisposte delle stanze in cui si celebrano determinate ordinanze di unzione. In queste cerimonie, solo le donne amministrano le ordinanze alle donne, e gli uomini agli uomini”.
The House of the Lord [1976], 83
Anziano Robert D. Hales
“Nel tempio viene spiegato il piano di salvezza e vengono fatte sacre alleanze. Queste alleanze, insieme all’indumento [sacro] indossato dai fedeli, rafforzano e proteggono la persona che ha ricevuto l’investitura contro i poteri dell’avversario. Dopo aver ricevuto l’investitura, i giovani e le giovani possono andare al tempio per celebrare le ordinanze per procura, onde mettere le benedizioni del sacerdozio a disposizione di coloro che sono morti senza aver avuto la possibilità di ricevere queste benedizioni durante la vita terrena”.
Le benedizioni del sacerdozio, conferenza generale di ottobre 1995
Quadro generale dell’investitura
Presidente Russell M. Nelson
“Il tempio è letteralmente ricolmo di verità. Le verità del piano del Padre sono poste dinanzi a noi con chiarezza e potere. Nelle alleanze e nelle ordinanze del tempio vengono pronunciate parole di verità su nostro Padre, su Suo Figlio e sul Loro rapporto con noi. Il tempio è un luogo di rivelazione in cui la verità si distilla sulla nostra anima e illumina la nostra comprensione [vedere Dottrina e Alleanze 109:15]. Impariamo quali sono la nostra identità e il nostro scopo eterni e le meravigliose promesse del Signore. Queste promesse sono vere, poiché il nostro Dio è un Dio di verità e non può mentire [vedere Ether 3:2]. […] Se i nostri fratelli e le nostre sorelle andranno al tempio per trovare forza e conoscenza, verranno istruiti dal Signore stesso riguardo alle verità che contano di più per loro nel momento del bisogno”.
Teachings of Russell M. Nelson, 373
Presidente Ezra Taft Benson
“Le leggi celesti, incorporate in alcune ordinanze che appartengono alla Chiesa di Gesù Cristo, vengono osservate per mezzo di alleanze stipulate volontariamente. Si tratta di leggi spirituali. Pertanto, il nostro Padre Celeste ha ordinato che vi siano determinati santuari sacri, chiamati templi, nei quali queste leggi possano essere spiegate nella loro interezza. Tali leggi comprendono la legge dell’obbedienza e del sacrificio, la legge del Vangelo, la legge della castità e la legge della consacrazione”.
A Vision and a Hope for the Youth of Zion, riunione della Brigham Young University, 12 aprile 1977
Presidente Boyd K. Packer
“In questo luogo i santi che si sono a questo fine qualificati possono partecipare alle più gloriose e sacre ordinanze redentrici mai rivelate all’umanità. Là possiamo essere lavati, unti, istruiti, investiti di potere e suggellati. Una volta ottenute queste benedizioni per noi, possiamo officiare per coloro che sono morti senza aver avuto le stesse possibilità”.
Venite al tempio, Liahona, ottobre 2007
Anziano Robert D. Hales
“Il nostro desiderio di tornare al Padre Celeste aumenta quando, oltre a prendere il sacramento, diveniamo degni di detenere una raccomandazione per il tempio. […] Poi, come detentori di una raccomandazione per il tempio, stabiliamo degli schemi di vita cristiana. Questi includono l’obbedienza, i sacrifici che si fanno per osservare i comandamenti, l’amore gli uni per gli altri, l’essere casti nei pensieri e nelle azioni e l’offrire noi stessi per costruire il regno di Dio. Grazie all’Espiazione del Salvatore e seguendo questi schemi basilari di fedeltà, riceviamo ‘potere dall’alto’ per affrontare le difficoltà della vita. Oggi più che mai abbiamo bisogno di questo potere divino. È un potere che riceviamo solo tramite le ordinanze del tempio”.
Rientriamo in noi: il sacramento, il tempio e il sacrificio nel servizio, conferenza generale di aprile 2012
Anziano James E. Talmage
“L’investitura del tempio, così come viene [amministrata] nei templi moderni, comprende [istruzioni relative all’importanza] e alla successione delle dispensazioni passate […]. Questo corso d’istruzione comprende una descrizione degli eventi più importanti del periodo della Creazione, della condizione dei nostri primi genitori nel Giardino di Eden, della loro disobbedienza e della loro conseguente espulsione da quella beata dimora, della loro condizione nel mondo solitario e triste in cui furono costretti a guadagnarsi da vivere con il lavoro e il sudore, e del piano di redenzione tramite il quale la grande trasgressione potesse essere espiata”.
La casa del Signore, 75
Anziano James E. Talmage
“Le ordinanze dell’investitura comportano determinati obblighi da parte dell’individuo, come [l’alleanza e la promessa] di osservare la legge della più stretta virtù e castità; di essere caritatevole, benevolo, tollerante e puro; di mettere sia le proprie capacità che i propri mezzi materiali al servizio della propagazione della verità e dell’elevazione della razza umana; di mantenersi fedele alla causa della verità e di cercare infine di contribuire in ogni maniera alla grande opera di preparare la terra a ricevere degnamente il suo Re, il Signore Gesù Cristo. Ogni qualvolta viene stipulata un’alleanza e viene assunto un obbligo, viene fatta la promessa di una benedizione la cui realizzazione è contingente alla fedele osservanza delle condizioni imposte”.
La casa del Signore, 76
Legge dell’obbedienza
Presidente Thomas S. Monson
“Miei fratelli e sorelle, la grande prova di questa vita è l’obbedienza. ‘In questo modo li metteremo alla prova’, ha detto il Signore, ‘per vedere se essi faranno tutte le cose che il Signore loro Dio comanderà loro’. Il Salvatore ha dichiarato: ‘Poiché tutti coloro che vorranno ricevere una benedizione dalle mie mani dovranno attenersi alla legge che è stata fissata per questa benedizione, e alle sue condizioni, come furono istituite fin da prima della fondazione del mondo’. Non esiste più grande esempio di obbedienza di quello del nostro Salvatore. Di Lui Paolo ha osservato: ‘Benché fosse figliuolo, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; ed essendo stato reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore d’una salvezza eterna’”.
L’obbedienza porta le benedizioni, conferenza generale di aprile 2013
Presidente Gordon B. Hinckley
“Vi porto la mia testimonianza che la felicità dei santi degli ultimi giorni, la pace dei santi degli ultimi giorni, il progresso dei santi degli ultimi giorni, la prosperità dei santi degli ultimi giorni, la salvezza e l’Esaltazione eterna di questo popolo si trovano nel camminare nell’obbedienza ai consigli del sacerdozio di Dio”.
Se siete disposti ad ubbidire, conferenza generale di ottobre 1971
Presidente James E. Faust
“L’obbedienza conduce alla vera libertà. Più obbediamo alla verità rivelata e più diventiamo liberi. […] Proprio come l’ordine dette vita e bellezza alla terra quand’era tenebrosa e vuota, così fa con noi. L’obbedienza ci aiuta a sviluppare il pieno potenziale che il Padre Celeste desidera per noi perché possiamo diventare esseri celesti, degni un giorno di vivere alla Sua presenza”.
L’obbedienza conduce alla libertà, conferenza generale di aprile 1999
Anziano Jeffrey R. Holland
“L’obbedienza non è solo la prima legge del cielo. L’obbedienza è la prima legge di tutto. Tutto ciò che so essere importante richiede l’impegno iniziale a obbedire alla parola e alla volontà del Signore. È la prima alleanza che facciamo nel tempio”.
Elder Jeffrey R. Holland Visits Philippines, Shares Message on Love, Newsroom.ChurchofJesusChrist.org
Anziano L. Tom Perry
“Innanzitutto dobbiamo essere obbedienti alle leggi del Signore. Questa è una delle prime lezioni insegnate ad Adamo ed Eva: l’obbedienza porta alla fede, porta alle benedizioni del cielo. La disobbedienza porta al dolore e alla disperazione. Dopo la legge dell’obbedienza c’è il requisito di dedicare noi stessi al servizio dei figli del nostro Padre nei cieli. Sacrificare ciò che abbiamo per soccorrere i nostri fratelli e [le nostre] sorelle è la prova suprema del Vangelo. Uno degli scopi di questa esperienza terrena è quello di vedere se seguiremo l’esortazione del Salvatore a cercare prima il regno e la giustizia di Dio, poiché le altre cose ci saranno allora sopraggiunte [vedere Matteo 6:33]”.
“Ecco, il Signore mi ha manifestato cose grandi e meravigliose”, conferenza generale di ottobre 1992
Anziano Joseph B. Wirthlin
“Vogliamo che abbiate successo in questa vita e vi qualifichiate per il più grande dei doni di Dio: la vita eterna nel regno celeste. Per raggiungere i vostri obiettivi in questa vita terrena e dimostrarvi degni delle benedizioni eterne, imparate a obbedire. Non c’è altra via. L’obbedienza porterà grande forza e potere nella vostra vita”.
Vivete nell’obbedienza, conferenza generale di aprile 1994
Legge del sacrificio
Presidente Russell M. Nelson
“Ci è ancora comandato di offrire sacrifici, ma non versando il sangue degli animali. Il più nobile sacrificio che potremmo compiere è di fare di noi stessi esseri più nobili e santi. E questo lo facciamo mediante l’obbedienza ai comandamenti di Dio. Pertanto, le leggi dell’obbedienza e del sacrificio sono inseparabilmente interconnesse. Pensate ai comandamenti di obbedire alla Parola di Saggezza, di osservare la santità della domenica, di pagare [una decima onesta]. Quando osserviamo questi e altri comandamenti accade in noi qualcosa di meraviglioso. Diventiamo disciplinati! Diventiamo discepoli! Diventiamo più santi, come il nostro Signore!”.
Lezioni da Eva, conferenza generale di ottobre 1987
Presidente Harold B. Lee
“Il nostro attuale programma di benessere potrebbe benissimo rappresentare la fase di ‘messa a punto’ per vedere quanto sia preparata questa Chiesa a metterlo in pratica, in modo tale che — come scoprì con gioia un popolo vissuto su questo continente, descritto in un libro di antiche Scritture che chiamiamo Il Libro di Mormon — dopo essersi tutti convertiti al Signore, ‘non v’erano dunque ricchi e poveri, liberi e schiavi, ma erano stati resi tutti liberi e partecipi del dono celeste’ e ‘certamente non poteva esservi un popolo più felice’ sulla faccia della terra (4 Nefi 1:3, 16), grazie alla piena osservanza della legge del sacrificio e della consacrazione”.
Teach the Gospel of Salvation, October 1972 general conference
Presidente M. Russell Ballard
“Di solito, la prima cosa a cui le persone pensano quando sentono ‘legge di Mosè’ è il sacrificio di animali. La natura piuttosto raccapricciante del sacrificio di sangue ha portato qualcuno a chiedersi: ‘Come può una tale attività avere qualcosa a che fare con il vangelo d’amore?’. Possiamo meglio comprendere la risposta alla domanda quando comprendiamo i due principali scopi della legge del sacrificio. Questi scopi erano validi per Adamo, Abrahamo, Mosè e gli Apostoli del Nuovo Testamento quanto per noi oggi nel momento in cui accettiamo e viviamo la legge del sacrificio: [i suoi due scopi principali sono] metterci alla prova e aiutarci a venire a Cristo”.
La legge del sacrificio, Liahona, marzo 2002
Anziano L. Tom Perry
“Non dobbiamo stupirci che il Signore fin dal principio volle tenere il Suo piano fermamente impresso nella mente dei Suoi figli qui sulla terra. Tra le leggi che furono date a Adamo ed Eva, la legge del sacrificio fu istituita per ricordare loro il grande avvenimento che sarebbe occorso nel meriggio dei tempi […]. Da quel tempo in poi, sino a quando il Salvatore venne sulla terra, ogni qualvolta fu presente il sacerdozio, l’uomo offriva sacrifici per ricordare il tempo in cui il Figliuol dell’Uomo sarebbe venuto sulla terra a compiere il supremo sacrificio per tutti noi”.
Il sacramento della cena del Signore, conferenza generale di aprile 1996
Anziano Neal A. Maxwell
“Il vero sacrificio personale non è mai stato quello di mettere un animale sull’altare. È invece la volontà di mettere sull’altare l’animale che c’è in noi per lasciarlo consumare! Questo è il ‘sacrificio al Signore […] di un cuore spezzato e di uno spirito contrito’ (Dottrina e Alleanze 59:8), la premessa per poter prendere la croce e abbandonare ‘tutti i [nostri] peccati per [conoscere Dio]’ (Alma 22:18), poiché il rinnegare ogni empietà precede l’atto di accettarLo completamente”.
“Rinnegate ogni empietà”, conferenza generale di aprile 1995
Legge del Vangelo
Presidente Russell M. Nelson
“Noi individualmente, in quanto membri della Chiesa, partecipiamo a questo compito nella maniera del Signore. Almeno una volta al mese digiuniamo, preghiamo e versiamo generose offerte di digiuno ai fondi che permettono ai vescovi di dispensare un aiuto. Ciò fa parte della legge del Vangelo. Ognuno di noi può dare un efficace contributo alla causa dei poveri e dei bisognosi, subito e ovunque si trovino. E anche noi, facendolo, saremo benedetti e protetti dall’apostasia”.
Nella maniera del Signore, conferenza generale di aprile 1986
Presidente Ezra Taft Benson
“Noi facciamo alleanza di osservare la legge del Vangelo. La legge del Vangelo comprende tutte le leggi, tutti i principi e tutte le ordinanze necessarie per la nostra Esaltazione. Accettiamo di esercitare la fede in Gesù Cristo e il pentimento sincero che scaturisce da un cuore spezzato e da uno spirito contrito. Quando celebriamo le ordinanze del battesimo e della confermazione e continuiamo con fede e in preghiera, il potere del sacrificio espiatorio del Salvatore copre i nostri peccati e noi veniamo purificati da ogni empietà. […] La legge del Vangelo va oltre la semplice comprensione del piano di salvezza. Essa consiste nel ricevere le ordinanze e nell’essere beneficiari dei poteri di suggellamento, e culmina quando una persona viene suggellata alla vita eterna. ‘La rinascita’, disse il profeta Joseph Smith, ‘si ha grazie allo Spirito di Dio per mezzo delle ordinanze’”.
Teachings of Ezra Taft Benson, 337
Presidente John Taylor
“Tuttavia, si rese necessario che Adamo obbedisse alla legge del Vangelo, la osservasse e la rispettasse, e si rese anche necessario che la sua posterità — la quale avrebbe ricevuto la stessa Esaltazione e le stesse benedizioni — rispettasse e osservasse la stessa legge”.
The Gospel Kingdom, 279.
Presidente Wilford W. Woodruff
“Tutti coloro che abbracciano i principi del vangelo di Cristo saranno salvati tramite essi. Colui che si attiene a una legge sarà protetto tramite essa. Chiunque si attenga alla legge del Vangelo sarà salvato e riceverà l’Esaltazione e la gloria tramite essa”.
The Discourses of Wilford Woodruff, 22.
Anziano Bruce R. McConkie
“In ultima analisi, il vangelo di Dio è scritto non con la lettera morta dei resoconti scritturali, bensì nella vita dei santi. Non è scritto con penna e inchiostro su carta fatta da mano d’uomo, bensì con atti e azioni nel libro della vita di ogni persona credente e obbediente. È inciso nella carne, nelle ossa e nelle giunture di coloro che osservano una legge celeste, che è la legge del Vangelo. È lì per essere letto dagli altri: in primo luogo da coloro che, vedendo le buone opere dei santi, risponderanno glorificando il nostro Padre nei cieli (vedere Matteo 5:16), e infine dal Grande Giudice per il quale la vita di ogni uomo è un libro aperto”.
“Our Gospel Came Not Unto You in Word Only…”, October 1968 general conference
Legge della castità
Presidente Russell M. Nelson
“Lo stile di vita del Salvatore è buono. Il Suo stile prevede la castità prima del matrimonio e la totale fedeltà nel matrimonio. Il modo del Signore è l’unico grazie al quale possiamo provare una felicità duratura. La Sua via porta conforto alla nostra anima e pace perenne nella nostra casa. E la cosa migliore è che ci guida a casa da Lui e dal nostro Padre Celeste, alla vita eterna e all’Esaltazione. Questa è la vera essenza dell’opera e della gloria di Dio”.
Decisioni eterne, conferenza generale di ottobre 2013
Presidente Dallin H. Oaks
“Il potere di creare la vita sulla terra è il più nobile potere che Dio abbia concesso ai Suoi figli. Il suo uso è stato ordinato dal primo comandamento di Dio ad Adamo ed Eva (vedere Genesi 1:28), ma sono stati dati altri comandamenti importanti per vietarne un impiego improprio (vedere Esodo 20:14; 1 Tessalonicesi 4:3).L’enfasi che noi diamo alla legge della castità è spiegata dalla nostra conoscenza dello scopo dei nostri poteri di procreare nell’adempimento del piano di Dio.Fuori dal vincolo matrimoniale tra un uomo e una donna, qualunque uso del potere di procreazione è, in un modo o nell’altro, peccaminoso e contrario al piano di Dio per l’Esaltazione dei Suoi figli”.
Non avere altri dii, conferenza generale di ottobre 2013
Anziano David A. Bednar
“Vi prometto che l’obbedienza alla legge di castità accrescerà la nostra felicità qui sulla terra e ci permetterà di progredire nell’eternità. La castità e la virtù sono, sono sempre state e saranno sempre ‘più [care] e più [preziose] sopra ogni cosa’ (Moroni 9:9)”.
Noi crediamo nell’essere casti, conferenza generale di aprile 2013
Anziano Neil L. Andersen
“Nella Chiesa ci sono molti adulti soli già avanti con gli anni. Benché il loro presente sia diverso da come l’avevano immaginato, osservano la legge della castità. Può essere una prova della loro fede. Esprimo il mio profondo rispetto e la mia profonda ammirazione per questi discepoli di Cristo”.
La prova della vostra fede, conferenza generale di ottobre 2012
La famiglia – Un proclama al mondo
“Il primo comandamento che Dio dette a Adamo ed Eva riguardava il loro potenziale di genitori come marito e moglie. Noi proclamiamo che il comandamento dato da Dio ai Suoi figli di moltiplicarsi e riempire la terra è sempre valido. Dichiariamo inoltre che Dio ha comandato che i sacri poteri della procreazione devono essere usati soltanto tra l’uomo e la donna che sono legittimamente sposati come marito e moglie. Noi proclamiamo che i mezzi mediante i quali viene creata la vita terrena sono stati stabiliti divinamente. Noi affermiamo la santità della vita e la sua importanza nel piano eterno di Dio”.
La famiglia – Un proclama al mondo
Per la forza della gioventù
“Quando sei sessualmente puro, ti prepari a contrarre e a osservare le sacre ordinanze del tempio. Ti prepari a edificare un matrimonio forte e a portare al mondo dei figli in una famiglia eterna e affettuosa. Ti proteggi dai danni spirituali ed emotivi che provengono dal condividere l’intimità sessuale fuori dal matrimonio. Ti proteggi anche da pericolose malattie. Rimanere sessualmente puro ti aiuta a essere sicuro di te e a essere veramente felice, e migliora la tua capacità di prendere buone decisioni ora e nel futuro. Le norme del Signore sulla purezza sessuale sono chiare e immutabili. Non avere alcun tipo di relazioni sessuali prima del matrimonio e sii assolutamente fedele al tuo coniuge dopo il matrimonio. […] Non prendere parte a conversazioni e non usare mezzi di comunicazione che possano provocare eccitazione sessuale. Non […] prendere parte ad alcun tipo di materiale o attività pornografica.”
La legge della consacrazione
Presidente Ezra Taft Benson
“Noi facciamo alleanza di osservare la legge della consacrazione. Questa legge prevede che consacriamo tempo, talenti, forza, proprietà e denaro per l’edificazione del regno di Dio sulla terra e per la costituzione di Sion. Fino a che non si osservano le leggi dell’obbedienza, del sacrificio, del Vangelo e della castità, non si può vivere la legge della consacrazione, che è una legge del regno celeste”. ‘Poiché, se volete che vi dia un posto nel mondo celeste, dovete prepararvi, facendo le cose che vi ho comandato e che vi ho richiesto (DeA 78:7)’”.
Teachings of Ezra Taft Benson, 121
Presidente Spencer W. Kimball
“[Noi] consacriamo il nostro tempo, i nostri talenti ed i nostri mezzi secondo le richieste fatteci dai nostri dirigenti e secondo i suggerimenti dello Spirito. Nella Chiesa, come nel sistema dei servizi di benessere, diamo espressione ad ogni abilità, ogni desiderio retto, ogni impulso appropriato; sia che siamo volontari, padri, insegnanti familiari, vescovi o vicini, sia che siamo insegnanti visitatrici, madri, casalinghe o amiche, ci sono sempre molte opportunità di dare del nostro meglio. E quando diamo troviamo che il sacrificio richiama su di noi le benedizioni del cielo. Ed alla fine, ci rendiamo conto che non si è trattato affatto di un sacrificio”.
Come diventare puri di cuore, conferenza generale di aprile 1978
Anziano D. Todd Christofferson
“La nostra vita, dataci dal Creatore, comporta la responsabilità di dimostrarci buoni intendenti del tempo datoci e delle scelte che facciamo. La parola intendenza riporta alla mente la legge della consacrazione (vedere, ad esempio, Dottrina e Alleanze 42:32, 53), che ha un ruolo economico, ma inoltre, è un’applicazione della legge celeste alla vita qui sulla terra (vedere Dottrina e Alleanze 105:5). Consacrare significa mettere a parte o dedicare qualcosa come sacro o a scopi sacri. In questa vita il vero successo si ottiene con la consacrazione della nostra vita, ossia il nostro tempo e le nostre scelte, [agli scopi di] Dio (vedere Giovanni 17:1, 4; Dottrina e Alleanze 19:19). Così facendo Gli permettiamo di innalzarci verso il nostro più nobile destino”.
Considerazioni sulla vita consacrata, conferenza generale di ottobre 2010
Anziano Neal A. Maxwell
“Tendiamo a pensare alla consacrazione soltanto come al dare, sotto direzione divina, le nostre proprietà materiali. Ma la consacrazione per eccellenza è dare se stessi a Dio. Cuore, anima e mente sono le parole che il Cristo ha usato per descrivere il primo comandamento, che è sempre valido, non solo a volte (vedere Matteo 22:37). Se sarà osservato, allora la nostra opera sarà consacrata per il benessere della nostra anima (vedere 2 Nefi 32:9)”.
Consacra la tua opera, conferenza generale di aprile 2002
Presidente Henry B. Eyring
“Il nostro Padre Celeste ascolta le preghiere dei Suoi figli sparsi su tutta la terra […]. Queste suppliche Gli giungono da quando mise gli uomini e le donne sulla terra. […]
Poiché ascolta le loro grida e percepisce la vostra profonda pietà per loro, dall’inizio del tempo il Signore ha predisposto dei modi in cui i Suoi discepoli potessero fornire il loro aiuto. Ha invitato i Suoi figli a consacrare il loro tempo, i loro mezzi e sé stessi, per unirsi a Lui nel servire il prossimo. Il Suo modo di aiutare a volte è stato chiamato ‘vivere la legge di consacrazione’”.
Opportunità per fare del bene, conferenza generale di aprile 2011.
Anziano David A. Bednar
“La consacrazione è legata al sacrificio e si basa su di esso. La parola consacrare significa svilupparsi e ‘dedicarsi a un sacro scopo’. Il sacrificio è quello che offriamo, cediamo, abbandoniamo o a cui rinunciamo. Consacrazione, al contrario, significa sviluppare e dedicarsi pienamente a un sacro scopo. […] Quando viviamo la legge della consacrazione, siamo disposti non solo a offrire tutto ciò che possediamo per il Vangelo, ma promettiamo anche di sviluppare e dedicare il meglio di noi stessi — il nostro tempo, i nostri talenti e le nostre capacità in continua crescita — all’edificazione del regno di Dio sulla terra. Il nostro impegno è: ‘Darò me stesso e tutto ciò che posso diventare, e vivrò per il vangelo di Gesù Cristo’. Il principio del sacrificio è una legge inferiore che ci prepara al principio della consacrazione. La consacrazione include e comprende il sacrificio e molto altro. […] La vera consacrazione è motivata dalla carità e produce un crescente desiderio di servire. In questi ultimi giorni, in quanto figli dell’alleanza, ci viene richiesto più che il nostro denaro, le nostre sostanze e il nostro tempo. Dobbiamo consacrare al Signore la nostra intera anima”.
Adattato da un discorso tenuto a una riunione della BYU–Idaho, “Your Whole Souls as an Offering Unto Him,” David A. Bednar, 5 gennaio 1999
Suggellamento
Presidente Russell M. Nelson
“Fratelli e sorelle, i beni materiali e gli onori del mondo non durano. Ma l’unione tra marito e moglie e come famiglia sì. L’unico modo per soddisfare il più grande desiderio dell’anima umana è rendere il legame familiare eterno. Nessun sacrificio è troppo grande in cambio della benedizione di un matrimonio eterno. Per qualificarsi, una persona deve solo rinunciare a ogni empietà e tener fede alle ordinanze del tempio. Quando stipuliamo e osserviamo le sacre ordinanze del tempio, noi dimostriamo il nostro amore per Dio, per il nostro coniuge e una seria considerazione per la nostra posterità, anche verso chi deve ancora nascere. La nostra famiglia è il cardine del nostro grande lavoro e della nostra più grande gioia in questa vita; e così sarà per tutta l’eternità, quando potremo ereditare ‘troni, regni, principati, e potestà e domini, […] esaltazione e gloria’. Queste benedizioni senza prezzo possono essere nostre se mettiamo ordine nella nostra casa adesso e se ci aggrappiamo con fede al Vangelo”.
“Metti in ordine la tua casa”, conferenza generale di ottobre 2001
Presidente Dallin H. Oaks
“Lo scopo de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è aiutare tutti i figli di Dio a conoscere il loro potenziale e realizzare il loro più alto destino. Questa Chiesa esiste per offrire ai figli e alle figlie di Dio i mezzi per accedere al regno celeste e godere lassù della loro Esaltazione. Questa è una Chiesa che si basa sulla famiglia per dottrina e per pratica. La nostra conoscenza della natura e dello scopo di Dio Padre Eterno spiega il nostro destino e il nostro rapporto con la Sua famiglia eterna. La nostra teologia comincia da genitori celesti. La nostra più alta aspirazione è quella di essere come Loro. Nel misericordioso piano del Padre questo è possibile grazie all’Espiazione dell’Unigenito Figliuolo del Padre, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Come genitori terreni noi partecipiamo al piano del Vangelo fornendo corpi mortali ai figli di spirito di Dio. La pienezza della salvezza eterna è una questione di famiglia”.
Apostasia e restaurazione, conferenza generale di aprile 1995
Presidente Henry B. Eyring
“Tutto ciò che facciamo dovrebbe avere il matrimonio celeste come obiettivo e scopo. Ciò significa che dobbiamo impegnarci per essere suggellati a una compagna eterna nel tempio di Dio. Dobbiamo inoltre incoraggiare gli altri a stringere e a osservare le alleanze che legano insieme marito e moglie, con la loro famiglia, in questa vita e nel mondo a venire”.
Famiglie eterne, conferenza generale di aprile 2016
Presidente Boyd K. Packer
“L’obiettivo finale di ogni cosa che fa la Chiesa è vedere un marito, sua moglie e i loro figli essere felici nella loro casa, protetti dai principi e dalle leggi del Vangelo, suggellati in modo sicuro mediante le alleanze del sacerdozio eterno”.
E un bambino li condurrà, conferenza generale di aprile 2012
Anziano Dieter F. Uchtdorf
“Sono grato di appartenere a una chiesa che attribuisce valore al matrimonio e alla famiglia. I membri de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sono noti in tutto il mondo per avere alcuni dei più bei matrimoni e alcune delle più belle famiglie che si possano trovare. Credo che ciò sia dovuto in parte alla preziosa verità restaurata da Joseph Smith, secondo la quale il matrimonio e la famiglia sono intesi per essere eterni. Le famiglie non servono soltanto per far sì che le cose vadano bene qui sulla terra, per poi essere buttate via quando andiamo in cielo. Al contrario, esse sono l’ordine del cielo. Sono l’eco di un modello celeste e un’emulazione della famiglia eterna di Dio”.
In lode di coloro che salvano, conferenza generale di aprile 2016
“La famiglia – Un proclama al mondo”
“Il piano divino della felicità consente ai rapporti familiari di perpetuarsi oltre la tomba. Le sacre ordinanze e alleanze disponibili nei sacri templi consentono alle persone di ritornare alla presenza di Dio e alle famiglie di essere unite per l’eternità”.
Le benedizioni del culto reso nel tempio
Presidente Russell M. Nelson
“Ogni essere umano che nasce su questa terra è il risultato di generazioni di genitori. Noi abbiamo il desiderio naturale di relazionarci con i nostri antenati. Questo desiderio dimora nei nostri cuori, a prescindere dall’età. Considerate i legami spirituali che si formano quando una giovane donna aiuta la nonna a inserire i dati della famiglia in un computer o quando un giovane uomo vede il nome del suo bisnonno su un modulo anagrafico. Quando i nostri cuori si volgono ai nostri antenati, qualcosa dentro di noi cambia. Ci sentiamo parte di qualcosa più grande di noi. I nostri innati desideri di legami familiari si realizzano quando siamo suggellati ai nostri antenati attraverso le sacre ordinanze del tempio”.
Generazioni legate nell’amore, conferenza generale di aprile 2010
Presidente Thomas S. Monson
“Perché così tante persone sono disposte a dare tanto per poter ricevere le benedizioni del tempio? Coloro che comprendono le benedizioni eterne del tempio sanno che nessun sacrificio è troppo grande, nessun prezzo troppo alto, nessuno sforzo troppo difficile per poterle ricevere; non sono mai troppi i chilometri da percorrere, troppi gli ostacoli da superare o troppo il disagio da sopportare. Essi comprendono che le ordinanze di salvezza ricevute nei templi, che ci permetteranno un giorno di tornare al nostro Padre Celeste con dei rapporti familiari eterni e di essere investiti di benedizioni e potere dall’alto, valgono qualsiasi sacrificio e [qualsiasi] sforzo”.
Il sacro tempio: un faro per il mondo, conferenza generale di aprile 2011
Presidente Gordon B. Hinckley
“Penso che nessun membro della Chiesa riceva quanto di meglio questa Chiesa ha da dare finché non ha ricevuto le benedizioni della casa del Signore”.
Alcune considerazioni sui templi, il ritenimento dei convertiti e il servizio missionario, conferenza generale di ottobre 1997
Presidente Howard W. Hunter
“Con questo spirito invito i santi degli ultimi giorni a guardare al tempio del Signore come al grande simbolo della loro appartenenza alla Chiesa. È mio profondo desiderio che ogni membro della Chiesa sia degno di entrare nel tempio. Il Signore si compiacerà se ogni membro adulto sarà degno di avere — e avrà — una valida raccomandazione per il tempio. Le cose che dobbiamo e non dobbiamo fare per essere degni di una raccomandazione per il tempio sono proprio le cose che assicurano che siamo felici come singoli individui e come famiglie. Noi siamo persone che vanno al tempio. Andate al tempio il più spesso possibile secondo quanto vi consentono le circostanze. Tenete nella vostra casa l’immagine di un tempio, perché i vostri figli possano vederla. Spiegate loro gli scopi della casa del Signore. Fate in modo che programmino sin dai loro primi anni di andarvi e di rimanere degni di tale benedizione”.
“Preziose e grandissime promesse”, conferenza generale di ottobre 1994
Anziano David A. Bednar
“Lo spirito di Elia tocca le persone a prescindere dalla loro appartenenza alla Chiesa. Tuttavia, come membri della Chiesa restaurata di Cristo, abbiamo stipulato un’alleanza e assunto la responsabilità di cercare i nostri antenati e fornire loro le ordinanze di salvezza del Vangelo; ‘ond’essi non giungessero alla perfezione senza di noi’ (Ebrei 11:40; vedere anche Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith, 486). E ‘neppure noi senza i nostri morti possiamo essere resi perfetti’ (Dottrina e Alleanze 128:15). Per tali ragioni facciamo la ricerca genealogica, costruiamo templi e celebriamo ordinanze per procura. Per tali ragioni Elia fu mandato a restaurare l’autorità del suggellamento che vincola sia in terra che in cielo. Noi siamo gli agenti del Signore nell’opera di salvezza ed Esaltazione che eviterà ‘che la terra intera sia colpita di maledizione’ (Dottrina e Alleanze 110:15) quando Egli tornerà. Questi sono il nostro dovere e la nostra grande benedizione”.
Il cuore dei figli si volgerà, conferenza generale di ottobre 2011
Anziano Quentin L. Cook
“La dottrina della famiglia in relazione alla storia familiare e al lavoro di tempio è chiara. Nelle prime istruzioni rivelate, il Signore fa riferimento al ‘battesimo per i vostri morti’. Il nostro dovere dottrinale è verso i nostri antenati. Il motivo di ciò è che l’organizzazione del cielo è fondata sulla famiglia. La Prima Presidenza ha incoraggiato i membri, specialmente i giovani e i giovani adulti, a compilare la storia familiare e a svolgere le ordinanze per i nomi della loro famiglia o per i nomi degli antenati dei membri del loro rione e del loro palo. Dobbiamo essere collegati alle nostre radici ma anche ai nostri rami. Il pensiero di essere uniti nel regno eterno è davvero glorioso”.
Radici e rami, conferenza generale di aprile 2014
Presidente Boyd K. Packer
“Quale che sia la vostra nazionalità o la vostra razza, che siate maschi o femmine, a prescindere da quale sia la vostra occupazione, il vostro grado di istruzione, a prescindere dalla generazione alla quale appartenete, la vita è per tutti noi un viaggio di ritorno a casa, di ritorno alla presenza di Dio nel Suo regno celeste. Le ordinanze e le alleanze diventano le nostre credenziali per l’ammissione alla Sua presenza. Riceverle degnamente è l’obiettivo di un’intera vita; osservarle in seguito è il maggiore impegno che abbiamo in questa vita terrena. Quando le abbiamo ricevute per noi stessi e per le nostre famiglie, abbiamo l’obbligo di offrirle per procura ai nostri parenti defunti, invero all’intera famiglia umana”.
Le alleanze, La Stella, luglio 1987