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Discorso d’apertura
Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale del 2010


Discorso d’apertura

Miei fratelli e sorelle, sono davvero lieto di dare inizio a questa trasmissione della Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale condividendo alcuni pensieri sull’edizione aggiornata dei Manuali della Chiesa. Ogni volta che si parla di Manuali, ricordo un’esperienza vissuta negli anni ’70 quando ero responsabile del lavoro della Chiesa per quella che allora veniva chiamata la Germania dell’Est, ovvero la Repubblica democratica tedesca.

Il governo della Germania dell’Est non permetteva l’ingresso nel paese di materiale della Chiesa. Il presidente Spencer W. Kimball mi chiese perciò di imparare a memoria la nuova edizione di quello che allora era conosciuto come Manuale generale di istruzioni, attraversare il confine e, una volta nella Germania dell’Est, scrivere a macchina il manuale per i fedeli dirigenti della Chiesa che vivevano là. Sarebbe stato impossibile per chiunque imparare veramente a memoria tutto il libro, ma lo studiai in modo approfondito e ne imparai i concetti dalla prima pagina all’ultima. Andai nella Germania dell’Est e chiesi ai dirigenti locali della Chiesa di mettermi a disposizione un ufficio, una macchina da scrivere e una risma di carta. Cominciai a scrivere.

Un paio d’ore, e molte pagine dopo, mi alzai in piedi per stirarmi, diedi un’occhiata alla stanza e notai su una libreria dietro di me una copia della nuova edizione del Manuale generale di istruzioni in tedesco. Era ovvio che qualcuno lo aveva fatto passare illegalmente attraverso il confine. Da allora, conosco alquanto bene il contenuto di quel libro.

Nel luglio del 2010 i membri della Chiesa hanno superato i 14 milioni. Il numero dei fedeli che fanno parte della Chiesa è andato crescendo dalla sua organizzazione nel 1830 e continuerà a crescere con migliaia di unità sparse in tutto il mondo. Sarebbe quasi impossibile mantenere l’integrità delle linee di condotta, delle procedure e dei programmi della Chiesa senza questi manuali, che sono disponibili per tutti i dirigenti della Chiesa ovunque in tutte le lingue che rappresentate. Saranno per voi una risorsa inestimabile. Sono stati letti e riletti, corretti e riletti.

La maggior parte di voi è in possesso di una copia personale. Leggeteli. Comprendetene il contenuto. Seguiteli. Quando ci riuniamo come Prima Presidenza, nelle nostre regolari sessioni che teniamo ogni giorno, dobbiamo, per forza, trattare e correggere gli errori che vengono fatti dai dirigenti nell’amministrare gli affari della Chiesa. La maggior parte di questi errori potrebbe essere evitata se questi dirigenti conoscessero bene i manuali e seguissero le linee di condotta e le procedure illustrate.

Negli ultimi anni, l’Ufficio della Prima Presidenza ha ricevuto centinaia di domande di ratifica di azioni irregolari e richieste di annullamento di ordinanze eseguite in modo errato che, sebbene in numero minore, ammontano comunque a centinaia. Un campo in cui accadono frequentemente degli errori riguarda i consigli di disciplina. Esistono due tipi di consigli: il consiglio di disciplina di rione o ramo e il consiglio di disciplina di palo. Hanno funzioni differenti e se rimaniamo entro queste funzioni, che sono piuttosto specifiche, tutto sarà regolare.

Sfortunatamente non è sempre così. Per esempio, ci sono stati consigli del vescovo che hanno scomunicato degli anziani quando, in realtà, è il consiglio di disciplina del palo che ha la responsabilità di trattare le questioni riguardanti i detentori del Sacerdozio di Melchisedec. Se le procedure non vengono seguite correttamente, allora noi della Prima Presidenza dobbiamo ratificare l’azione oppure chiedere che sia ripetuta. Se non abbiamo familiarità con le linee di condotta e le procedure, le irregolarità possono farsi strada nei programmi della Chiesa.

Mi viene alla mente un episodio accadutomi molti anni fa quando servivo come vescovo. Una domenica mattina, durante gli esercizi di apertura della riunione del sacerdozio, ci preparavamo a ordinare un giovane all’ufficio di sacerdote. Quel giorno, in visita al nostro rione, c’era un sommo consigliere che serviva anche come lavorante al tempio. Mentre preparavo la sedia per far sedere quel giovane di fronte alla congregazione e procedere con l’ordinazione, il sommo consigliere mi fermò e mi disse: “Vescovo, io faccio sempre in modo che chi deve essere ordinato sia girato con il volto verso il tempio”. Riposizionò la sedia perché il giovane fosse rivolto in direzione del tempio. Riconobbi immediatamente una procedura non autorizzata.

Potevo vedere come avrebbe potuto divulgarsi facilmente ed essere messa in pratica da molti altri. Sebbene fossi molto più giovane del sommo consigliere, sapevo cosa doveva essere fatto. Girai la sedia in modo che fosse rivolta di nuovo verso la congregazione e gli dissi: “Nel nostro rione diamo la faccia alla congregazione”.

Negli anni abbiamo dovuto correggere molti tentativi di dirigenti, ben intenzionati, di cambiare alcuni programmi della Chiesa. Abbiamo dovuto occuparci di cambiamenti decisi a livello locale sulla lunghezza delle riunioni della Chiesa; dell’eliminazione della Scuola Domenicale dal programma delle riunioni domenicali; di metodi creativi per fornire l’insegnamento in visita a donne riunite in gruppi numerosi. L’elenco potrebbe continuare ed è davvero lungo. Non vorrei menzionare i tanti cambiamenti, errori e problemi che possono accadere.

Il punto tuttavia è che, nella maggior parte dei casi, se i dirigenti solamente leggessero, comprendessero e seguissero il manuale, questi problemi non accadrebbero. Sia che siate un membro della Chiesa da tutta la vita o che siate un membro relativamente nuovo, consultate il manuale quando non siete certi di una linea di condotta o di una procedura. Potete pensare di sapere come gestire la situazione quando, in realtà, potreste essere sulla strada sbagliata. Seguire i manuali dà sicurezza.

Miei fratelli e sorelle, qualunque sia la vostra chiamata attuale come dirigenti, i nuovi manuali saranno per voi un tesoro. Se li leggerete, li comprenderete e li seguirete, saranno una benedizione per voi e per coloro che servite. Questa è la mia testimonianza, nel nome di Gesù Cristo. Amen.

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