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Principi selezionati dai nuovi manuali
Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale del 2010


Principi selezionati dai nuovi manuali

Avere i dirigenti della Chiesa di tutto il mondo radunati insieme per questa trasmissione satellitare è fonte di gioia e ispirazione. Esprimiamo il nostro affetto e apprezzamento per il vostro impegno e per la vostra devozione. Ammiriamo chi siete e ciò che fate.

Durante questa trasmissione non sarà possibile trattare tutti i capitoli dei Manuali 1 e 2. Quindi ci concentreremo su quei principi, aree di enfasi e responsabilità che saranno più efficaci nel benedire i Santi e nel far avanzare l’opera di salvezza. Quando i dirigenti della Chiesa conoscono i loro doveri e seguono le procedure stabilite, invitano lo Spirito Santo a ispirare loro e le persone che stanno servendo.

Pongo di nuovo l’accento sulla richiesta dell’anziano Oaks di leggere e meditare i primi 3 capitoli del Manuale 2. Essi sono fondamentali per l’amministrazione della Chiesa e devono essere alla base di tutto quello che fate.

Il Manuale 2 fornisce istruzioni su come i vescovi e i dirigenti possono provvedere alle necessità dei membri. Il vescovo, in qualità di sommo sacerdote presiedente, opera attraverso tre consigli correlati: il vescovato, il comitato esecutivo del sacerdozio e il consiglio del rione. Il capitolo 4 fornisce la spiegazione di ognuno di essi.

Il vescovato funzionerà per lo più come in passato. Come sempre, è importante che prima di prendere una decisione, il vescovo parli con i suoi consiglieri e, se è il caso, con il consiglio di rione.

Il comitato esecutivo del sacerdozio si riunisce regolarmente per parlare delle questioni relative al sacerdozio, ma non è necessario che analizzi le questioni delle quali si discuterà nel consiglio di rione. In termini pratici, è probabile che nella maggior parte delle aree le riunioni del comitato esecutivo del sacerdozio dureranno di meno. Per comodità, questo comitato potrebbe riunirsi poco prima del consiglio di rione.

Il comitato esecutivo del sacerdozio e il consiglio di rione svolgeranno tutte le funzioni svolte in precedenza nella riunione di un comitato di benessere separato. Di conseguenza, la riunione di benessere non sarà più tenuta.

La presidentessa della Società di Soccorso, secondo necessità, può essere invitata a partecipare alle riunioni del comitato esecutivo del sacerdozio per discutere questioni confidenziali di benessere e per coordinare gli incarichi dell’insegnamento familiare e in visita. I Manuali 1 e 2 riducono altre riunioni dei dirigenti e di addestramento, e danno maggiore flessibilità su quanto spesso sono tenute.

La Chiesa è governata per mezzo dei consigli a livello generale, di area, di palo e di rione. I nuovi manuali valorizzano significativamente il ruolo dei consigli nella Chiesa. Il capitolo 4 fa riferimento al consiglio di rione. Prendete la sezione 4.1. Nel secondo paragrafo leggiamo: “Sotto le chiavi del sacerdozio a ogni livello, i dirigenti si consigliano insieme per il beneficio degli individui e delle famiglie. Anche i membri del consiglio programmano l’opera della Chiesa nell’ambito dei propri incarichi. I consigli efficaci invitano la libera espressione da parte di coloro che vi partecipano e unificano i loro sforzi nel far fronte ai bisogni degli individui, delle famiglie e delle organizzazioni”.

Il nuovo manuale eleva il ruolo del consiglio di rione nell’amministrare il rione sotto le chiavi del vescovo. Il consiglio di rione dedica pochissimo tempo alla preparazione del calendario, alla pianificazione delle attività e alle altre questioni amministrative. Le sue riunioni dovrebbero concentrarsi su questioni che rafforzino gli individui e le famiglie. L’attenzione dovrebbe essere rivolta a identificare sia le questioni generali, quali il rafforzamento della gioventù o il miglioramento della riverenza, sia le questioni specifiche, come assistere e benedire i singoli membri che hanno bisogno di progredire spiritualmente o che devono affrontare sfide particolari.

Un consiglio di rione efficace assiste i vescovi oberati di lavoro nei loro sforzi di delegare. Al livello di rione, i vescovi sono adesso incoraggiati a delegare ai membri del consiglio di rione in modo che sia le organizzazioni ausiliarie che i quorum del sacerdozio esercitino la loro autorità e il loro potere.

I principi nel Manuale forniscono ai quorum del sacerdozio e agli altri membri del consiglio di rione i mezzi per assumersi questa maggiore responsabilità. Primo, tutti i membri del consiglio di rione hanno la responsabilità generale del benessere di tutti i membri del rione. Secondo, la sezione 4.4 contiene le seguenti parole che magnificano le loro responsabilità attraverso le loro rispettive organizzazioni. L’ultima frase del paragrafo centrale dice: “I dirigenti del sacerdozio e delle organizzazioni ausiliarie hanno anche la responsabilità specifica di vegliare su ogni membro della loro organizzazione e di rafforzarlo”.

Di conseguenza, “i membri del consiglio di rione svolgono la maggior parte del loro lavoro al di fuori delle riunioni del consiglio. Lavorano con i consiglieri e con gli insegnanti familiari, con le insegnanti visitatrici e altre persone nel prendersi cura e aiutare i componenti delle loro organizzazioni e non che hanno bisogno di assistenza” (Manuale 2, 4.5.1). Quindi, i problemi che possono essere risolti attraverso un quorum del sacerdozio o un’organizzazione ausiliaria devono essere trattati da quella organizzazione, non da tutto il consiglio di rione.

Lo sforzo primario del consiglio di rione è l’opera di salvezza nel rione. Prendete il capitolo 5. La dichiarazione all’inizio del capitolo 5 dice: “I membri della Chiesa di Gesù Cristo sono mandati a ‘lavorare nella sua vigna per la salvezza delle anime degli uomini’ (DeA 138:56). Quest’opera comprende il lavoro membro missionario, il ritenimento dei convertiti, la riattivazione dei membri meno attivi, il lavoro di tempio e genealogico, e l’insegnamento del Vangelo. Il vescovato dirige questo lavoro nel rione, assistito da altri membri del consiglio del rione”.

Riguardo ai consigli di rione è necessario sottolineare tre punti:

  1. La riunione deve essere tenuta regolarmente e, probabilmente, più spesso che in passato. Di solito non dura più di 60 o 90 minuti.

  2. I membri del consiglio, sia uomini che donne, sono incoraggiati a parlare onestamente di qualsiasi argomento, sia in base all’esperienza personale che alla propria posizione come dirigenti di un’organizzazione. Tutti devono sentire che i loro commenti sono presi in seria considerazione.

  3. I membri del consiglio devono proteggere fedelmente la riservatezza delle informazioni private o delicate riguardo ai membri, alle famiglie e agli argomenti trattati. I membri del consiglio devono rispettare la privacy delle persone e delle famiglie e riconoscere che solo il vescovo tratta le questioni di dignità personale.

Molti problemi adesso arrivano direttamente al vescovo. Si spera non sia più così dato che i vescovi delegheranno più questioni durante le riunioni del consiglio di rione o agli individui privatamente, inclusi alcune questioni come il benessere, il ritenimento, l’attivazione, ecc.

Soltanto il vescovo tratta i problemi che richiedono un giudice comune in Israele, specialmente le questioni di dignità. Comunque, con il consenso dei membri che desiderano pentirsi, il vescovo può delegare ad altri la consulenza a lungo termine che può essere necessaria per assistere quei membri durante il recupero dalle dipendenze o che hanno bisogno di aiuto con questioni finanziarie, questioni familiari e con altri problemi. Ove possibile, il vescovo può anche incoraggiare i membri a cercare l’aiuto dell’associazione LDS Family Services.

Uno degli obiettivi principali dell’accresciuta responsabilità dei consigli di rione è permettere al vescovato, in qualità di presidenza del Sacerdozio di Aaronne, di trascorrere più tempo con i giovani e i giovani adulti non sposati per rafforzarli e aiutarli a evitare problemi futuri.

Il capitolo 16 del Manuale 2 istruisce i dirigenti del sacerdozio e della Società di Soccorso di prestare maggiore attenzione alle necessità dei giovani adulti non sposati. In generale, i presidenti di palo e i vescovi hanno un mandato specifico per individuare, localizzare e prendersi cura di tutti i giovani adulti non sposati. Ricordate che essi possono servire in chiamate di responsabilità nella Chiesa. Il Rapporto trimestrale del rione e del palo contiene due nuove righe che li aiuteranno a farlo. Ogni unità adesso dovrà riferire il numero di giovani adulti non sposati e il numero di coloro che partecipano alle riunioni del sacerdozio e della Società di Soccorso. Questo rapporto presume che i dirigenti locali facciano una lista nominativa di tutti i giovani adulti non sposati e che poi seguano la loro partecipazione alle riunioni, tutto ciò come parte del tentativo di individuarli e guidarli nel loro progresso spirituale individuale.

In generale, i vescovi saranno più efficaci quando faranno le seguenti cose:

  1. Confidare nello Spirito e nel discernimento a cui hanno diritto.

  2. Utilizzare il consiglio di rione, non solo per risolvere i problemi, ma anche come mezzo di prevenzione. Il presidente Harold{nB}B. Lee insegnò: “È meglio costruire un recinto in cima alla scogliera che mettere un’ambulanza in basso”. Una responsabilità significativa del consiglio di rione è individuare il modo in cui l’opera di salvezza può ridurre problemi futuri. Analizza le soluzioni senza usare nomi o questioni morali specifiche.

  3. I vescovi e i membri del consiglio di rione stabiliscono le priorità per coloro che saranno consigliati o assistiti. Ciò richiede un po’ di approfondimento. Un’analogia medica può essere d’aiuto nel determinare il modo in cui scegliere le priorità e quando delegare. Quando una persona è coinvolta in un incidente grave e viene portata al pronto soccorso, un osservatore privo di qualifiche che guarda il paziente potrebbe individuare la frattura grave di un braccio o di una gamba come il problema principale che richiede attenzione immediata. Ma il medico qualificato del pronto soccorso controlla per prima cosa i segni vitali in pericolo. Il paziente sta ricevendo ossigeno e il suo sistema circolatorio funziona correttamente? Solo allora il medico si occuperà della frattura del braccio o della gamba. I vescovi e i membri del consiglio di rione avranno bisogno di usare il discernimento per determinare le priorità e di quali questioni il vescovo deve occuparsi e quali può delegare.

Prendete il capitolo 13: “Attività”. “Le attività di rione, palo e multipalo uniscono i membri come ‘concittadini dei santi’ (Efesini 2:19). Oltre a fornire divertimento e intrattenimento, le attività devono accrescere la testimonianza, rafforzare le famiglie e promuovere unità e crescita personale…

Le attività devono anche aiutare i membri a capire che il Vangelo porta… gioia” (Manuale 2, 13.1).

Questo capitolo fornisce un nuovo approccio per la programmazione e lo svolgimento delle attività. Non esiste più il comitato permanente per le attività a livello di rione. A metà del secondo paragrafo della sezione 13.2.1 leggiamo: “Quando un’attività è per tutto il rione, il vescovo può assegnare questa responsabilità a una o più organizzazioni rappresentate nel consiglio del rione. Può anche assegnare la responsabilità… ad altri individui o a un comitato”. Di solito queste assegnazioni riguardano solo un’attività specifica o un evento.

Questo capitolo fornisce anche le istruzioni per programmare le attività e contiene le direttive generali per le attività di palo, multipalo e area. Il presidente Monson incoraggia fortemente che si tenga un giusto numero di queste attività. Queste attività, in particolare per i giovani e i giovani adulti, li rafforzano e danno loro la visione di una generazione unita retta che può resistere alle tentazioni del mondo.

Prendete per favore il capitolo 17, “Uniformità e adattamento”. Questo nuovo capitolo ha un significato particolare per i rami e i rioni il cui numero insufficiente di membri è causa di problemi nel portare a termine il programma completo della Chiesa. I titoli delle sezioni, dalla 17.1.1 alla 17.1.10, mettono chiaramente in risalto le questioni che devono essere uniformi in tutta la Chiesa.

Esse comprendono argomenti quali:

  • Scritture

  • Comandamenti e norme

  • Purezza della dottrina

  • Riunione sacramentale e schema delle riunioni domenicali

  • Argomenti di importanza simile

L’uniformità di queste aree porta l’influenza dello Spirito Santo nella vita dei dirigenti e dei membri. Molti di questi principi, linee di condotta e procedure uniformi si basano sulla dottrina pura.

Di contro, alcune questioni permettono l’adattamento a livello locale. La sezione 17.2 contiene principi estremamente importanti che illustrano le circostanze che possono permettere questi adattamenti a livello locale. Essa dichiara:

“I presidenti di palo, i vescovi e i presidenti di ramo hanno la facoltà di apportare piccole modifiche ad alcuni programmi della Chiesa. Ove necessario, tali adattamenti possono essere fatti come segue:

  1. In chi serve e nei programmi delle organizzazioni ausiliarie

  2. Nel formato e nella frequenza delle riunioni dei dirigenti

  3. Nel formato e nella frequenza delle attività

Nel prendere in considerazione quali adattamenti siano appropriati… i dirigenti devono cercare sempre la guida dello Spirito” e consigliarsi con la loro diretta autorità presiedente.

I titoli di questa sezione descrivono alcune delle circostanze che bisogna prendere in considerazione nel fare adattamenti a livello locale.

  • Situazioni familiari

  • Trasporti e comunicazione

  • Quorum o classe di piccole dimensioni

  • Dirigenti a disposizione (se non ci sono abbastanza membri)

  • Sicurezza

Prendiamo ad esempio proprio la sezione 17.2.1 intitolata “Situazioni familiari”.

“Quando estendono una chiamata, programmano le riunioni per i dirigenti e programmano le attività, i dirigenti considerano le situazioni familiari dei membri. Il servizio e la partecipazione nella Chiesa prevedono sempre un certo livello di sacrificio. Tuttavia, le famiglie forti sono la linfa della Chiesa e ai membri non deve essere chiesto di fare sacrifici eccessivi a livello familiare per servire o sostenere i programmi e le attività della Chiesa”.

Alcune circostanze da tenere in considerazione sono: (1) troppe chiamate in una famiglia, specialmente chiamate importanti e (2) le difficoltà che i membri affrontano nel sostenere le proprie famiglie, compresi gli orari di lavoro che lasciano poco tempo per la famiglia e il servizio nella Chiesa. Queste sono considerazioni legittime che i dirigenti devono fare quando estendono una chiamata, programmano le riunioni per i dirigenti e programmano le attività.

Quando non ci sono abbastanza membri qualificati per ricoprire tutti i ruoli di dirigente, le autorità presiedenti possono ricoprire solo quelli più essenziali. Una guida ulteriore in merito si trova nella sezione 17.2.4.

L’anziano Oaks ha detto che questi manuali si concentrano sulla salvezza dei figli di Dio e sul rafforzamento delle loro famiglie. In quest’ambito, richiamo l’attenzione su alcuni cambiamenti importanti che interessano i padri nell’utilizzo del sacerdozio per le ordinanze e le benedizioni. Prendete il capitolo 20, sezione 20.1.2, che esprime il principio generale. Esso dice:

“Solamente un detentore del Sacerdozio di Melchisedec degno di detenere una raccomandazione per il tempio può fungere da voce per confermare una persona membro della Chiesa, per conferire il Sacerdozio di Melchisedec, per ordinare una persona a un ufficio in questo sacerdozio o per mettere a parte una persona per servire in una chiamata nella Chiesa”.

Ora notate attentamente i due paragrafi successivi:

“In base all’ispirazione dello Spirito e alle istruzioni fornite nel paragrafo successivo, i vescovi e i presidenti di palo hanno la facoltà di permettere a un detentore del sacerdozio che non sia completamente degno di una raccomandazione per il tempio di celebrare o di partecipare ad alcune ordinanze e benedizioni. Tuttavia, i dirigenti presiedenti non devono permettere la partecipazione di un detentore del sacerdozio che non abbia ancora risolto peccati gravi.

Un vescovo può permettere che un padre, che detiene il Sacerdozio di Melchisedec, imponga il nome e benedica i figli anche se questo padre non è completamente degno di una raccomandazione per il tempio. Allo stesso modo, un vescovo può permettere che un padre, che è un sacerdote o un detentore del Sacerdozio di Melchisedec, battezzi i suoi figli o li ordini agli uffici del Sacerdozio di Aaronne. A un detentore del Sacerdozio di Melchisedec che si trovi in circostanze simili può essere permesso di unirsi al cerchio in occasione della confermazione dei figli, del conferimento del Sacerdozio di Melchisedec ai figli o della messa a parte di sua moglie o dei figli. Tuttavia, egli non può fungere da voce”.

Notate i due principi importanti di queste sezioni. Primo, il riconoscimento del ruolo significativo in termini eterni dei padri e, secondo, il discernimento che deve essere esercitato rettamente dai vescovi e dai presidenti di palo.

Il Manuale 2 contiene, inoltre, cambiamenti importanti in merito all’insegnamento familiare e all’insegnamento in visita. Prendete la sezione 7.4.3 intitolata “Adattamento dell’insegnamento familiare alle necessità locali”.

“In alcune aree, in determinati periodi, può non essere possibile visitare ogni casa tutti i mesi a causa della penuria di detentori del sacerdozio attivi o di altre difficoltà. In queste circostanze, i dirigenti danno la priorità ai nuovi membri, ai membri meno attivi che hanno più probabilità di accettare un invito a tornare a essere attivi nella Chiesa e ai membri che hanno necessità particolari”.

Ancora: “Con l’approvazione del vescovo, i dirigenti… possono assegnare temporaneamente ad alcune famiglie solamente insegnanti familiari o insegnanti visitatrici… [Essi] possono [anche] incaricare gli insegnanti familiari di visitare una famiglia un mese e le insegnanti visitatrici di visitare le sorelle della Società di Soccorso di quella stessa famiglia il mese successivo”.

Vi prego di notare che questi adattamenti sono appropriati solo dove il numero di detentori del sacerdozio è insufficiente o esistono altre difficoltà.

Naturalmente, questi manuali contengono molte altre cose estremamente importanti. Vi assicuro che lavorando a questi manuali come Prima Presidenza e Quorum dei Dodici, abbiamo sperimentato un’ispirazione continua. Rendo inoltre testimonianza che il Signore guiderà tutti coloro che lavorano a questa importante opera. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.

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