Il Getsemani

Scopri di più sul luogo in cui hanno avuto inizio le sofferenze che il nostro Salvatore ha sopportato per noi.

Dove si trova?

Sulle pendici del Monte degli Ulivi, a est di Gerusalemme.

Cosa c’era?

Un boschetto di ulivi e probabilmente un frantoio per ottenere olio dalle olive.

Cos’è accaduto qui?

Dopo l’Ultima Cena, Gesù Cristo si recò nel Getsemani con undici dei Suoi apostoli. Dopodiché si allontanò per pregare e portò con sé Pietro, Giacomo e Giovanni.

Gesù “cominciò ad essere spaventato ed angosciato. E disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale” (Marco 14:33–34).

Gesù pregò dicendo: “Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta.

E un angelo gli apparve dal cielo a confortarlo.

Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadeano in terra”(Luca 22:42–44).

Dopo questa Sua intensa sofferenza, il Salvatore fu tradito da Giuda e arrestato dagli ufficiali ebrei e da un drappello di soldati romani.

Lo sapevi?

Questo giardino sul Monte degli Ulivi era un luogo in cui Gesù andava spesso (vedere Luca 22:39; Giovanni 18:2).

“In aramaico, la parola getsemani significa ‘pressa delle olive’”.¹

Quando le olive vengono schiacciate per la prima volta in un frantoio, l’olio che esce è rosso come il sangue.

Ai tempi del Salvatore, produrre olio d’oliva era un processo in cui la pressione aumentava a ogni passaggio, per poter spremere quanto più olio possibile:

Si schiacciavano le olive sotto una grande pietra.
Si mettevano le olive schiacciate in ceste intrecciate e si accatastavano le ceste una sopra l’altra.
Si metteva una grande trave o un tronco sopra le ceste accatastate.
Si aggiungevano delle pietre a un’estremità della trave.²

Anticamente, l’olio d’oliva veniva usato come olio per le lampade, come olio da cucina, come cibo o sapone, per le cerimonie religiose e come unguento per curare le ferite.

Molti anni prima della venuta di Cristo, un angelo parlò a re Beniamino delle sofferenze di Cristo nel Getsemani, dicendo: “Il sangue gli uscirà da ogni poro, sì grande sarà la sua angoscia” (Mosia 3:7).

Le sofferenze che il Salvatore sopportò per noi comprendono quelle nel Getsemani e quelle sulla croce, dove Gesù morì. Egli prese su di Sé tutti i nostri peccati, pene, afflizioni, tentazioni, malattie e infermità (vedere Alma 7:11–12).